IL
MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO
7
CREDO
IN DIO, CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA
“O
Signore, nostro Dio, quanto grande è il tuo nome su tutta la terra! Se guardo
il cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che
cos’è l’uomo che ti ricordi di lui?”
Fin
da questa antica preghiera del salmo 8 della Bibbia e, credo, fin da quando
l’uomo ha alzato gli occhi al cielo, o ha perso il suo sguardo negli orizzonti
del mare, o si è lasciato attrarre dalla cima innevata di una montagna, il
creato lo ha richiamato a qualcosa di grande, di superiore a lui.
Nella
nostra fede, noi diciamo che tutto ciò che esiste, esiste grazie a Dio. Tutto
esprime la volontà di creazione di Colui che volendo e amando l’uomo ha
voluto creargli quasi una “culla”
che lo attende e lo accoglie. L’universo, ostile ma allo stesso tempo ospitale
per l’uomo, gli offre un ambiente dove è bello vivere, ma in cui bisogna
anche lottare e morire, e tutta la creazione gli è stata affidata affinché
egli ne viva, se ne serva, faccia fruttificate la terra e lodi il Creatore.
COME
INTENDERE I RACCONTI BIBLICI DELL’ORIGINE DELL’UOMO?
La
Bibbia narra la creazione in modo poetico, con un ottimismo che si riferisce ai
racconti delle antiche religioni.
QUESTI
RACCONTI SONO IN CONFLITTO CON LA SCIENZA?
Racconti
primitivi! Oggi la scienza spiega con molte teorie l’origine del creato! Di
certo tutto non è avvenuto in sei giorni! Le acque sopra il cielo: tutte
panzane! Dio vasaio... la costola di Adamo...!
I
RACCONTI BIBLICI SONO PURA LEGGENDA?
I
racconti figurati, attraverso i quali la Bibbia rivela all’uomo che Dio ha
creato, regge e governa l’universo, esprimono una verità profonda facendo uso
di un linguaggio simbolico. “La storia delle origini” (Gn. 1—11) è in
qualche modo “più vera” delle nostre dotte ricostruzioni del passato, è
una lettura di fede dell’esperienza che l’uomo ha fatto della sua libertà e
dei suoi limiti, della presenza del male e del proprio libero contributo ad
esso, ma anche della propria esperienza della potenza e bontà di Dio.
DIO
HA CREATO IL MONDO UNA VOLTA PER TUTTE?
Oggi,
come al primo istante della creazione, tutto l’universo viene da Dio. Il mondo
ha una sua consistenza, ma non si è fatto da solo; esiste grazie all’opera di
Dio che non smette mai di creare e di dare la vita. Vivere questa dipendenza non
è schiavitù. L’uomo che riconosce la bontà del suo Creatore sa che la vita
e il mondo sono affidati a lui ogni giorno, come un dono.
DOVE
VA IL MONDO?
Dio
non si limita a far esistere l’universo, come se agisse da lontano. Egli
conduce gli uomini e tutta la creazione verso il suo Figlio, donato per noi.
Ecco perché il mondo, lungi dall’essere assurdo, cammina verso il suo pieno
compimento, guidato dalla Provvidenza. E
che Dio agisca come guida non nuoce affatto alla piena libertà dell’uomo. Al
contrario!...
ANCHE
L’UOMO E’ CREATORE?
L’uomo
non crea, collabora alla creazione di Dio, scopre le ricchezze nascoste nel
creato, inventa e trova continuamente nuove possibilità in questo universo che
il Creatore gli ha affidato. L’essere umano possiede una straordinaria capacità
inventiva: ogni giorno e in ogni settore (arte, tecnica, linguaggio, ecc.) può
produrre qualcosa di nuovo. In questo è immagine del suo Creatore. Ma è lecito
all’uomo fare tutto ciò di cui è capace? Da questo interrogativo è nata la
“morale”. La capacità inventiva dell’uomo deve essere animata dalla legge
dell’amore che egli riceve da Dio.