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RIFORMA DELLE SUPERIORI

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Riforma dell’Istruzione tecnica

Roma, 4 febbraio 2010

La riforma dell'Istruzione Tecnica e Professionale era attesa da quasi 80 anni. Le norme introdotte con i nuovi Regolamenti riorganizzano e potenziano questi istituti a partire dall'anno scolastico 2010-2011 come scuole dell'innovazione.

Ecco i punti principali dei regolamenti:

Riordino degli istituti tecnici

Attualmente in Italia gli istituti tecnici sono 1.800, suddivisi in 10 settori e 39 indirizzi. Le classi dei tecnici sono 39.283, frequentate da 863.169 alunni.
Il riordino punta a limitare la frammentazione degli indirizzi, rafforzando il riferimento ad ampie aree scientifiche e tecniche di rilevanza nazionale.

Nuovi istituti tecnici: 2 settori e 11 indirizzi
I nuovi istituti tecnici si divideranno in 2 Settori: economico e tecnologico.
Avranno un orario settimanale corrispondente a 32 ore di lezione. Saranno ore effettive al contrario delle attuali 36 virtuali (della durata media di 50 minuti).

Nel Settore economico sono stati definiti 2 indirizzi:

1. amministrativo, finanza e marketing;
2. turismo.


Nel Settore tecnologico sono stati definiti 9 indirizzi:

1. meccanica, meccatronica ed energia;
2. trasporti e logistica;
3. elettronica ed elettrotecnica;
4. informatica e telecomunicazioni;
5. grafica e comunicazione;
6. chimica, materiali e biotecnologie;

7. sistema moda;
8. agraria, agroalimentare e agroindustria;
9. costruzioni, ambiente e territorio.


Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni degli istituti tecnici confluiranno gradualmente nel nuovo ordinamento.

Centralità delle attività di laboratorio
Il Regolamento prevede, inoltre, lo sviluppo di metodologie innovative basate sulla didattica di laboratorio, considerata uno strumento efficace in tutti gli ambiti disciplinari, compresi gli insegnamenti di cultura generale (per esempio, italiano e storia).

Relativamente agli indirizzi del settore tecnologico è prevista inoltre la presenza degli insegnanti tecnico-pratici nella misura oraria crescente dal primo al quinto anno:

264 ore nel biennio;
891 ore nel triennio (561 ore in terza e quarta, 330 ore in quinta)
Ulteriori risorse di personale saranno assegnate alle scuole per potenziare le attività didattiche di laboratorio.


Più autonomia e flessibilità dell'offerta formativa
I nuovi istituti tecnici sono caratterizzati da un'area di istruzione generale comune e in distinte aree di indirizzo che possono essere articolate, sulla base di un elenco nazionale continuamente aggiornato nel confronto con le Regioni e le Parti sociali, in un numero definito di opzioni legate al mondo del lavoro, delle professioni e del territorio.

Per questo, gli istituti tecnici avranno a disposizione ampi spazi di flessibilità (30% nel secondo biennio e 35% nel quinto anno) all'interno dell'orario annuale delle lezioni dell'area di indirizzo. Questi spazi di flessibilità si aggiungono alla quota del 20% di autonomia rispetto al monte ore complessivo delle lezioni di cui già godono le scuole. In questo modo possono essere recuperati e valorizzati settori produttivi strategici per l'economia del Paese come, ad esempio, la plasturgia, la metallurgia, il cartario, le costruzioni aereonautiche ecc..

Ore dedicate alle 2 aree:

AREA ISTRUZIONE GENERALE
AREA INDIRIZZO

Primo biennio
660 ore
396 ore

Secondo biennio e quinto anno
495 ore
561 ore

Struttura del percorso didattico
Il percorso didattico degli istituti tecnici è strutturato in:

  • un primo biennio, dedicato all'acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi;
  • un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni;
  • il quinto anno si conclude con l'Esame di Stato. Le commissioni giudicatrici possono avvalersi anche di esperti.


Più inglese
Sono state incrementate le ore di studio della lingua inglese ed è stata prevista la possibilità di introdurre lo studio di altre lingue straniere.

Insegnamento di scienze integrate

E' previsto l'insegnamento di scienze integrate, al quale concorrono, nella loro autonomia, le discipline di "Scienze della terra e biologia", di "Fisica" e di "Chimica", per potenziare la cultura scientifica.

Rafforzato rapporto con il mondo del lavoro e delle professioni
Le norme introdotte hanno l’obiettivo di creare un rapporto più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il privato sociale, attraverso la più ampia diffusione di stage, tirocini e l’alternanza scuola-lavoro.



COLLEGAMENTI UTILI

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE


UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE FORLI'-CESENA

SCUOLE IN RETE PROVINCIA FORLI'-CESENA

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "G.Saffi"