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LA
CESSIONE DEL PATERNO' OBIETTIVO PRIMARIO : SALVARE IL CALCIO A PATERNO'
di Vincenzo Anicito |
PATERNO' - Non
si può definire scampato il pericolo di ritrovarci l'anno prossimo
senza squadra, infatti seppur in una fase decisamente migliore, le condizioni
del nostro club, sono le stesse di prima, cioè con molti dubbi
e poche certezze. Nelle scorse settimane, dopo aver lanciato il nostro
appello, abbiamo registrato una mobilitazione generale da parte dei
tifosi, i quali hanno richiamato all'esercizio delle proprie funzioni
l'assessore allo sport Nino Naso ed il sindaco Pippo Failla. Questi
hanno recepito l'invito e dopo aver capito la gravità della situazione
in cui si ritrova il Paternò calcio, hanno deciso di interloquire
con il Presidente Marcello Lo Bue, affinchè si trovasse la soluzione
a questo spinoso problema. La grana principale è sicuramente
quella legata al titolo, infatti la paura della tifoseria locale, nonché
di tutti gli sportivi, era legata all'ipotesi di un trasferimento del
titolo altrove, tramite la cessione della società ad alcuni gruppi
imprenditoriale interessati all'acquisto del Paternò. Quindi
la gestione della società stessa, per evitare il tracollo e l'inevitabile
fallimento con la relativa radiazione. Lo Bue ha più volte esternato
la propria volontà di passare la mano, in quanto la gestione
della squadra è molto onerosa, per cui già da qualche
tempo a questa parte ha invitato gli amministratori locali a darsi una
mossa, in quanto se non avesse ricevuto delle notizie positive, avrebbe
optato per altre soluzioni. I probabili ed improrogabili impegni di
questa giunta, per molti mesi hanno lasciato in secondo piano quest'aspetto,
arrivando così ai giorni nostri con delle notizie incerte e sicuramente
difficili da interpretare. Andiamo per ordine: Lo Bue dichiara che c'è
un gruppo imprenditoriale dell'hinterland catanese che ha intenzione
di rilevare la squadra. Questi imprenditori hanno delegato il sig. Di
Prima a trattare l'eventuale cessione, il quale però non ha concluso
niente con l'attuale dirigenza, così come non ha mai ipotizzato
un trasferimento del titolo. L'amministrazione comunalerichiamata a
furor di popolo a trattare questa vicenda. chiede al Presidente di venire
a conoscenza dei nominativi di questi imprenditori (si ipotizza il nome
di Pietro Orlando a capo di questa cordata, proprietario della Coemi
di Misterbianco), così come quello di Franco Proto, ex presidente
dell'Atletico Catania (che peraltro ha smentito queste voci). Da indiscrezioni
che abbiamo ricevuto, l'assessore Naso ha dialogato con questi acquirenti,
specificando la prerogativa di lasciare il titolo a Paternò,
dando quindi la massima disponibilità in termini finanziari e
logistici, qualora avessero intenzione di rilevare il Paternò.
In più l'assessore, ricevendo una segnalazione popolare, metteva
in cantiere anche la possibilità di sottoscrivere un azionariato,
in modo da poter sostenere direttamente la squadra. Nel senso che i
cittadini divengono compartecipi nella gestione della squadra. Il Presidente
la scorsa settimana, dopo aver esaminato delle proposte e dialogato
con i rappresentanti della giunta municipale, indiceva una sorta di
conferenza stampa, in cui manifestava ai giornalisti delle novità
che riguardavano la squadra. Lo Bue infatti sosteneva di aver incontrato
i rappresentanti di una cordata di imprenditori lombardi (tra cui però
alcuni originari di Paternò), i quali hanno intenzione di rilevare
la società paternese. Al primo punto di questa riunione, si è
parlato della prerogativa di lasciare il Paternò ai paternesi,
opinione che non ha trovato obiezioni, in quanto è fondamentale
che la squadra resti in una cornice come quella etnea. Quindi, queste
"persone importanti", così come li ha definiti il Presidente,
hanno chiesto a Lo Bue di restare, pure con quote di minoranza all'interno
della società, per portare così avanti il progetto iniziato
nella stagione 1998?99 in Eccellenza. Ed ecco qui una notizia sensazionale,
cioè il risanamento di tutti i debiti, l'appianamento di ogni
eventuale pendenza, quindi la creazione di un progetto che porti il
Paternò in serie B nel giro di due anni. Da qui coordinare con
1' attuale Presidente la lista dei confermati e dei partenti, con la
possibilità di riconfermare Maurizio Pellegrino alla guida di
questo complesso, dato che quest'anno non gli si sono stati forniti
i mezzi migliori per dimostrare il proprio valore, ma nonostante tutto,
il tecnico sta sapendo tenere unito il gruppo tra mille problemi. Infine
il completamento del complesso .sportivo, di proprietà del Paternò
calcio, una sorta di "Paternello", in cui la squadra potrà
non solo allenarsi, ma costituire un esempio unico in tutta l'isola.
Una notizia a cui si stenta a crederci, in quanto la precaria situazione
della società, impone la massima cautela, dato che ancora non
c'è niente di certo, insomma non si sono fatti degli effettivi
passi concreti. Di certo, si è tirato un sospiro di sollievo,
quando sono giunte le notizie, che comune il gruppo che definiamo "Orlando",
non ha intenzione di trasferire il titolo qualora rilevasse la società,
la cui trattativa è in una fase di stallo, così come confortante
è sapere che questi imprenditori, del gruppo che definiamo "lombardo",
vogliono investire a Paternò per risollevare le sorti della nostra
squadra. C'è molta confusione, perché l'unico che sa come
stanno effettivamente le cose è Lo Bue, il quale con molta probabilità
conosce qual è il futuro del Paternò, notiamo con soddisfazione
che anche grazie ai nostri richiami, l'amministrazione ha assunto il
ruolo che gli compete, ma non si doveva arrivarecosì tardi, in
quanto adesso il coltello non sta dalla parte del manico. Comunque,
noi speriamo che queste trattative si evolvano per il meglio, cioè
con la salvezza della nostra società, con una programmazione
futura decisamente migliore. però non è ancora il momento
di stare tranquilli e soprattutto, è da perseguire la strada
dell'intervento diretto dei cittadini nella gestione del Paternò.
Infatti, ripetiamo che sarebbe opportuna la creazione di un comitato.
un associazione, una fondazione, che raccolga i proventi dell'amministrazione
comunale da destinare alla sponsorizzazione del Paternò calcio,
così come quello di un possibile contributo di un ente privato,
nonché quello dei cittadini che intendano contribuire alla salvezza
del Paternò.
Questo comitato, ente o associazione che sia, entrerebbe quindi in società con i possibili proprietari della squadra, in modo da porsi come garanti della città di Paternò. L'idea è suggestiva, concreta e realizzabile, una volta tanto usciamo dal provincialismo e l'arretratezza in cui ci troviamo e dimostriamo che quando vogliamo, le cose li sappiamo fare, in quanto il Paternò è l'unica nota positiva della nostra città. Rendiamocene conto! |