Paternò:
(4-4-2): Passarini 7; Calà
7, Bertoni 6,5, Eduardo 8, Tasca 6,5; Lolli 6(33' st Catania ng.),
D'Aviri 6, Librizzi 6,5, Cacciaglia 6(4' st Gadau 6,5); Ascenzi
6,5, Pagana 7,5(31' st Calvaresi ng.). A disposizione: Saia, Femiano,
Cacciola, Timoniere. All. Maurizio Pellegrino.
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Catanzaro:
(3-3-3-1): Lafuenti 6,5; Milone 6, Zappella 7, Pastore 6,5; Dei
6,5, Briano 6, Ascoli 7(17' st Biancone 5,5); Ferrigno 7, Alfieri
6, Toledo 6(39' st Morelli sv.), Corona 5. A disposizione: Gentili,
Campo, Ottonello, Rovrena, Machado. All. Piero Braglia.
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Arbitro:
Ciancaleoni di Foligno(PG).
Guardalinee: D'Ambrosi e Fabbri.
Reti:
Note: 2500 spettatori
per un incasso di circa 14000 euro. Angoli: 3-1. Recuperi: pt
1', st 4'.
AMMONITI: Librizzi (P), Catania
(P), Zappella(C).
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LA
PARTITA
PATERNO' -Grande
partita al 'Falcone -Borsellino' di Paternò, tra i
rossazzurri di Pellegrino e le aquile giallorosse, in uno
scontro giocato a viso aperto da entrambe le parti. La squadra
di Braglia giungeva alle falde dell'Etna con l'intenzione
di cogliere il bottino pieno, ma incontrava un Paternò
coriaceo, ben disposto in campo e con un Eduardo schierato
nella linea dei difensori, che ha saputo tenere a bada la
verve offensiva del bomber Corona. Il tecnico grossetano proponeva
un modulo in stile Real Madrid, con un bomber centrocampo
e la difesa controllata dai pilastri Milone, Zappella e Pastore,
i paternesi rispondevano con un inedito 4-4-2, in cui spiccava
l'assenza di Di Dio per infortunio. Reti inviolate a fine
gara, ma tante indicazioni da trarre, perché se il
Catanzaro può chiaramente aspirare alle zone alte della
classifica, il Paternò non merita i 6 punti in classifica,
ma molto di più, per la qualità del gioco espresso.
Per la cronaca, al 15' Ferrigno conquista un pallone a centrocampo,
cede la palla ad Ascoli in profondità, ma Passarini
in uscita riesce ad anticiparlo. Pagana al 19' elude il fuorigioco,
crossa al centro che Cacciaglia non riesce a deviare in gol.
Al 22' punizione di D'Aviri dai 30 metri, che Lafuenti rinvia
con i piedi in modo problematico. Al 45' punizione all'incrocio
dei pali di Pagana, Lafuenti con un volo prodigioso riesce
a rinviarla. Nella ripresa all'11 Paternò vicino al
gol, Pagana viene servito da Ascenzi, salta un uomo entra
in area e lascia partire una botta, che Lafuenti riesce a
salvare con i piedi. Il Catanzaro risponde al 14' con Ferrigno
che per poco non inganna la difesa rossazzurra, ma per il
guardalinee l'azione è viziata da fuorigioco. Al 23'
Toledo lancia Corona in profondità, il bomber tenta
la battuta di prima, ma Bertoni lo anticipa. Il Catanzaro
ci prova di punizione al 33', ma Passarini abbranca la palla
in presa. Al 42' penetrazione di Gadau in area, palla toccata
da Calvaresi che scivola via, con Ascenzi appostato a pochi
passi che non si accorge dell'arrivo del pallone. Al 47' Gadau
ancora al centro per Calvaresi, Morelli tocca la sfera e per
poco non combina la frittata, Lafuenti comunque para e sventa
il pericolo.
Vincenzo Anicito
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INTERVISTE
PATERNO'(Vi. An.) - Negli spogliatoi il clima
è sereno, un po' tutti sono concordi nel giudicare giusto il
risultato. Braglia con molta franchezza afferma: 'Non è stata
una bella partita, sicuramente combattuta in cui noi abbiamo fatto
una discreta mezzora, mentre dopo ci siamo allungati, buttando troppi
palloni in area, che alla fine non hanno preoccupato più di
tanto la loro difesa. Il Catanzaro poteva vincere, come poteva perdere,
in trasferta a Viterbo non meritavamo di perdere, ad un certo punto
è meglio che fuori casa ci si accontenti'. Dall'altra parte
Maurizio Pellegrino è soddisfatto: -Ho visto un buon Paternò,
i ragazzi hanno davvero giocato bene. C'è da ricordare che
eravamo in campo con 8 giocatori nati nel 1981 e giocavamo contro
una squadra attrezzata per disputare un buon torneo. Non abbiamo rischiato
nulla, cercando di vincere, purtroppo non ci siamo riusciti, ma possiamo
accontentarci. Non era questa la gara per poter centrare la prima
vittoria in casa, ma già dalla prossima spero di riuscirci'.
Vincenzo Anicito
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