sei sul sito di Giovanni Fraterno
[ Gli ordinali capovolti resistono agli attacchi dei matematici. ]
( dal 12°/luglio/2001 al 30°/luglio/2001 )
----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Thursday, July 12, 2001 3:06 PM Subject: Re: sul Web 2001: ultimus annus confusionis. > > Gianmarco wrote: > > I miei personali complimenti per il suo lavoro. > > Il sito è ben impaginato e mi sembra anche > > ben documentato > > Grazie. > > > > > C'e' da dire che finche' non ho letto il passo > > in cui si parla dell'identificazione dell'anno > > 1038 A.U.C. con l'anno primo del regno di Diocleziano, > > che pero' e' diventato imperatore nel 1037, > > non avrei scommesso una lira sull'esattezza della > > sua tesi. > > Quando io stesso verificai la cosa > (e debbo dire di averlo fatto almeno > 10 volte), non credevo ai miei occhi. > > Improvvisamente capii l'origine > dell'equivoco, anche se ancora > non riuscivo a capire la "coincidenza" > fra i due contrassegni, ordinale e > cardinale. > > Poi un giorno mi ricordai del monaco > Beda, che scisse di come contare > con le dita delle mani fino ad 1 milione, > e ragionando sull'ancora attuale modo > di contare l'età delle persone con > le dita delle mani, mi chiesi....ma cosa contiamo ? > > E quando capii che si trattava degli > anniversari, il puzzle si compose > definitivamente. > > Ma credo di aver ancora qualcosa da > dire, in merito però alla cronologia > con gli anni avanti Cristo, che è > bene precisare, si ritiene sia sopraggiunta > solo circa 1000 anni dopo Dionigi il Piccolo. > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Thursday, July 12, 2001 4:46 PM Subject: Re: sul Web 2001: ultimus annus confusionis. > > Gianmarco wrote: > > Nel confermarti l'apprezzamento per > > il lavoro che hai fatto ho però da muovere > > un appunto al paragrafo A.2. > > > Il motivo per cui se la giornata si accorcia > > l'anno si allunga non e' legato al cambiamento > > nel rapporto fra la durata dell'anno e la > > durata del giorno ma è bensì un dato > > oggettivo. > > > La ragione risiede nel fatto > > che poichè la rotazione e la rivoluzione > > terrestre hanno la medesima direzione > > quando il momento angolare dell'una > > diminuisce in modulo, quello dell'altro > > aumenta in modulo. > > > Cio' perche' in un > > campo centrale il momento angolare > > totale è conservato. > > > Prima dell'invenzione > > degli orologi questo fatto non avrebbe > > potuto essere messo facilmente in evidenza, > > ma un modo indiretto legato al moto degli > > altri pianeti avrebbe forse potuto supplire > > queste mancanza. > > Studierò con calma quello che hai scritto, > i libri di fisica li ho lasciati da almeno 15 > anni. > > Come ho esposto sul sito a me sembra > che cambi solo il modo di percepire il tempo. > > E cioè che dopo aver fermato gli orologi l'anno > tropico perde effettivamente delle frazioni di > secondo, ma la durata delle ore si allunga. > > Comunque è più facile che sbagli io in merito, > Sulla cosa ho solo tentato di ragionare, e > per scelta ho rinunciato all'impiego di formule. > > > > > Un altro dubbio mi è sorto da una > > riflessione piu' approfondita sul Natale. > > Ed e' questo: il fatto che > > il natale sia il 25 Dicembre non > > costituisce forse un motivo di pregiudizio > > a quanto sostenuto nei paragrafi 17 e > > 18 del suo sito, > > Esatto. Attenzione, però, che dire 25 dicembre > è concettualmente sbagliato, visto che non > esiste il giorno zero. Correttamente va detto, > come del resto dicono gli inglesi, 25° giorno > di dicembre. > > > > > ma mi sembra che lo > > sia rispetto all'affermazione che da' il > > titolo al sito. > > Infatti se l'anno domini uno si conclude > > dopo un anno e sei giorni dalla nascita di > > Cristo > > Non ci siamo. > > Un Anno Domini ha la durata di un > anno tropico, e comincia il 1° gennaio > e finisce il 31° giorno del mese di dicembre. > > Quando si adotta una cronologia semplicemente > si contrassegnano degli anni tropici già > contrassegnati con un'altra cronologia > che si intende abbandonare. > > Adottata una cronologia, quella cronologia > inizia il primo istante del 1° gennaio, anche > se l'evento che si vuole ricordare cade nel > mese di dicembre. > > > > > (supponendo il caso ideale che il > > calendario fosse stato gregoriano fin dall'inizio), > > Con i 10 giorni cancellati per sempre > nell' A.D. 1582, il ritardo è stato colmato. > > Per cui dall'inizio della cronologia con > gli Anni Domini, che è, attenzione il > primo istante dell'anno 753 A.U.C., ad > oggi, ci separano 2001 anni, 6 mesi > e una manciata di giorni, ore, e così via. > > Ma puoi andare ancora più indietro nel tempo. > > Io penso che addirittura rispetto all'anno > in cui si svolse la prima olimpiade, > ci separano un numero accurato di anni tropici, > ovvero 2776 anni. > > Questo perchè come Gregorio XIII nell' A.D.1582, > anche Giulio Cesare nel 708 A.U.C. aggiunse > (e non tolse, dato che i precedenti calendari > romani accumulavano un anticipo) dei giorni. > > E prima di lui gli antichi Greci, facevano dei > continui aggiustamenti, perchè il loro calendario > era di tipo lunare. > > Bisogna citare anche i Greci, perchè la > cronologia A.U.C. si basa sulla ridesignazione > degli anni olimpici, e quella degli anni Domini, > sulla cronologia A.U.C. . > > Come vedi i nostri antenati hanno veramente > fatto un buon lavoro, e noi in cambio gli > rinfacciamo l'illogicità (falsa) che conteggiavano > il tempo da 1 e non dal nulla.....che ingrati. > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Thursday, July 12, 2001 7:48 PM Subject: Re: sul Web 2001: ultimus annus confusionis. > > Gianmarco wrote: > > Le riespongo la mia perplessità > > perchè quel che hai detto nell'ultima > > risposta me l'ha confermata. > > > E ti pongo una domanda: > > Il primo anno domini e' quello in cui > > ricorre il primo anniversario dell'evento > > che si vuole porre a capo della nuova > > cronologia ? > > Guarda bene la tabella n. 2 nel paragrafo > C.18. > > Il 1° anno della cronologia con gli anni Domini > è l'anno 753 A.U.C., ovvero l'anno dell'incarnazione > di Gesù. > > L'anno successivo, ovvero l'anno 754 A.U.C., > Dionigi, aiutandosi con le dita delle mani, > l'ha ridesignato anno Domini 1, ovvero > anno Domini 1°, perchè in quell'anno, il 754 A.U.C., > cadde l'anniversario (che è un istante e non > un intervallo) 1, ovvero l'anniversario 1°. > > > > > Se la risposta è affermativa allora il primo > > Gennaio del primo A.D. sono passati zero > > giorni dall'inizio della nuova cronologia > > Esatto. Il primo istante della cronologia > con gli anni Domini è scattato il primo > istante dell'anno 753 A.U.C. . > > anno dell'incarnazione = 1° anno cronologia A.D.= > = anno 753 A.U.C. . > > > > > (ma sei giorni ed il settimo sta trascorrendo > > dalla nascita di Cristo), ed oggi sono trascorsi > > 2000 anni e 192 (ma il 193° e' in corso) dall'inizio > > della nuova cronologia. > > Mi sbaglio? > > Si. Ma dopo le nuove spiegazioni adesso > dovrebbe esserti chiaro. > > Gesù ha compiuto 2000 anni il 25° giorno > di dicembre dell' A.D. 2000. > > E l'alba dell' A.D. 2000 è stata anche > l'alba del Terzo Millennio con la cronologia > degli anni Domini. > > Il riferimento di una cronologia è il > primo istante di un anno solare, ed > a questo è asservito l'anniversario. > > Rifletti sulla cosa e guarda che quando > hai bisogno di sapere, aiutandoti con > dita, che anniversario dalla tua nascita > devi festeggiare all'interno di un dato > A.D., fai esattamente la stessa cosa. > > Individui prima il numero dell'anniversario da > festeggiare, e poi lo vai a collocare esattamente, > all'interno dell'anno che hai trovato, in base > al mese e al giorno in cui sei nato. > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Friday, July 13, 2001 1:16 PM Subject: Re: sul Web 2001: ultimus annus confusionis. > > Gianmarco wrote: > > Ah ecco. Grazie, ti ripeto, hai fatto > > una ricerca meritevole, degna di nota. > > Continua a seguire questo NG, ho in > serbo delle sorprese altrettanto > clamorose. > > Quando lo annuncerò scriverò un post > con l'oggetto: > > sul Web "I numeri ordinali capovolti" > > indicando l'url corrispondente dove leggere. > > Credo di aver: > > - trovato il legame tra il NULLA e l'IMMENSO > > - tra numeri ordinali capovolti e numeri negativi > > - e che forse alla base della confusione c'è > il fatto che gli Antichi non sapevano contare > all'indietro, ne con i numeri ordinali, ne con i > numeri cardinali. > > Quest'ultima cosa noi Moderni lo sappiamo > solo fare attraverso i numeri cardinali. > > Ma con i miei numeri ordinali capovolti > si può fare ugualmente. > > Il file è pronto, entro domani sera dovrebbe > essere sul web. > > Sto facendo un'ultima ricerca, trovare > cioè l'inventore dei numeri negativi, > credo sia stato Fibonacci.....ti / vi > risulta ? > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Tuesday, July 17, 2001 1:31 PM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > Enrico Gregorio wrote: > > Be', mi sembra che mandare ogni > > giorno lo stesso messaggio > > "pubblicitario" sia un po' eccessivo. > > Messaggio pubblicitario ? > > > > > Non hai inventato un bel niente: prendi un insieme > > ordinato, (X,r), dove r è la relazione d'ordine. > > Allora, definendo una nuova relazione s ponendo > > x s y se e solo se y r x > > ottieni un insieme ordinato (X,s). > > E i numeri dove stanno ? > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Wednesday, July 18, 2001 7:43 PM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > Enrico Gregorio wrote: > > Se non sai quali sono le proprietà > > dei naturali rispetto al loro ordinamento > > standard, forse è meglio se te le vai a rivedere. > > Capita spesso di trovare una > > "nuova teoria" che non è, in realtà, > > nuova. > > Non debbo essere io a dimostrare > che quello che ho scritto non è > nuovo. > > Saluti da Giovanni. > > PS: Ho trovato un tuo messaggio di > giovedì 11 gennaio 2001 ore 18.05, > presente in questo stesso NG, in cui > dici che l'anno in corso è il 2001-esimo. > Sei ancora di questo parere ? ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Thursday, July 19, 2001 5:42 PM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > Enrico Gregorio wrote: > > > > "giofra" giofra@freemail.it scrive: > > > Non debbo essere io a dimostrare > > > che quello che ho scritto non è > > > nuovo. > > > Certo che no! > > Ecco, vedo che finalmente > hai capito. > > > > > Ma devi riconoscere > > quando qualcuno ti fa notare che la > > tua invenzione non è nuova. > > E allora vedo che non hai > ancora capito. > > A indica a B la sua nuova > invenzione. > > B gli risponde.... : > "Noooaa...non è nuova". > > Domanda: secondo te chi > deve dimostrare cosa ? > > > > > > PS: Ho trovato un tuo messaggio di > > > giovedì 11 gennaio 2001 ore 18.05, > > > presente in questo stesso NG, in cui > > > dici che l'anno in corso è il 2001-esimo. > > > Sei ancora di questo parere ? > > > Direi che sarebbe ora che la piantassimo > > con questa storia. > > L'anno zero, nonostante tutto quello che scrivi, > > non, non, non è mai esistito. > > E' significativo che tu usi le parole: > ".....nonostante tutto...." . > > Mi pare poco scientifico, non credi ? > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Thursday, July 19, 2001 6:27 PM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > Enrico Gregorio wrote: > > > > "giofra" scrive: > > > Ma devi riconoscere > > quando qualcuno ti fa notare che la > > tua invenzione non è nuova. > > > > E allora vedo che non hai > > > ancora capito. > > > A indica a B la sua nuova > > > invenzione. > > > B gli risponde.... : > > > "Noooaa...non è nuova". > > > Domanda: secondo te chi > > > deve dimostrare cosa ? > > > Io ti ho dato una dritta su come considerare i tuoi > > "ordinali capovolti". Ti ho fatto vedere che non > > è nulla di così fenomenale, semplicemente che stai > > considerando i naturali (o, se preferisci, gli ordinali > > finiti, o anche, se preferisci di più, gli ordinali) > > nell'ordinamento opposto di quello usuale. > > Ora, se cammini dal punto A al punto B, fai la stessa > > strada che quando cammini dal punto B al punto A. > > In poche parole: stai studiando una struttura ben nota > > solo guardandola dall'altra parte. > > Da questo punto di vista, io > sono stato ancora più sintetico > di te quando ho scritto le parole: > "ordinali capovolti". > > > > > Non c'è nulla di originale. > > Va bene così, o devo dimostrarti > > ancora qualcosa? > > Quello che c'era da dimostrare l'ho > già fatto io. > > Il problema è che devi indicarmi > un testo o uno scritto in cui ci > sia almeno un accenno alle > cose che ho scritto, e al modo > in cui io le ho impostato. > > > > > PS: non è scientifico ignorare tutto ciò che gli altri dicono. > > L'anno zero non è mai esistito. > > Sono chiacchiere. Occorrono le prove. > > La prova che gli Antichi non conoscevano > il numero zero non è una prova, visto che > anche un bambino sa che il conteggio > comincia dal nulla. > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Thursday, July 19, 2001 11:57 PM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > Giovanni 2 wrote: > > Un insieme finito ha effettivamente > > (se contato ovviamente) un ultimo > > elemento: cioe' l'elemento il cui > > numero ordinale associato e' il > > "piu' grande", secondo la relazione > > d'ordine usuale ">". > > Ma un insieme infinito come quello > > dei numeri naturali NON HA ULTIMO > > ELEMENTO. > > Ed è quello che ho detto io: > nell'ordinamento tradizionale, > tutti gli intervalli sono aperti > superiormente, per cui l'estremo > superiore dell'ultimo intervallo, > ovvero l'immenso, non è un > numero. > > > > > Supponiamo infatti che U sia > > l'ultimo numero............ > > Appunto l'ultimo numero nell'ordinamento > tradizionale (1°, 2°, .......). > > > > > In conclusione, i tuoi ragionamenti > > con gli "ordinali capovolti" > > valgono solo per insiemi FINITI > > (e non per quelli infiniti come > > l'insieme di tutti i numeri naturali. > > C'è una perfetta dualità tra l'ordinamento > tradizionale (1°, 2°, 3°,...............) > e l'ordinamento capovolto (1ç°, 2ç°, 3ç°,....). > > Leggi bene quello che ho scritto. > > E' importante quello che io chiamo > "riferimento di partenza" (RdP), il punto > cioè da dove inizia la suddivisione (ideale), > nell'ambito del conteggio di una > grandezza continua. > > La differenza fra i 2 tipi di ordinamento, > è che in quello tradizionale ci si muove > allontanandosi dal RdP, mentre in quello capovolto, > avvicinandosi al RdP. > > RdP che, nel secondo caso, sappiamo dove > concettualmente si trova. > > Ecco perchè l'immenso nell'ordinamento > capovolto è un numero, e cioè l'infinito. > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Friday, July 20, 2001 8:56 PM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > Giovanni 2 wrote: > > > > "giofra" wrote: > > > "nell'ordinamento tradizionale, > > tutti gli intervalli sono aperti" ??? > > SOLO TU l'hai cosi' stabilito ! > > Non c'e' nessuna necessita' > > logica/matematica che gli intervalli > > abbiano l'apertura dove dici tu. > > E' la "logica del buon senso". > > Se "affetto" idealmente una > grandezza continua, sono certo > del punto di inizio, solo da uno > dei due lati del "taglio". > > > > > Infatti indicami un solo testo > > matematico che dica che gli intervalli > > DEVONO essere aperti sopra come dici tu. > > Chiedilo a Enrico Gregorio > è lui che dice che le cose che > ho scritto non sono nuove. > > > > > > l'estremo superiore dell'ultimo intervallo, > > > ovvero l'immenso, non è un > > > numero. > > > il fatto che un intervallo sia aperto > > non implica affatto che quello > > che c'e' dopo non sia un numero. > > In base alla mia definizione "allargata" > di numero cardinale, siccome è > irraggiungibile, non è un numero. > > > > > Che l'"immenso" non possa essere un > > numero dipende da tutt'altro > > motivo: appunto dal fatto che se fosse > > un numero naturale > > implicherebbe una contraddizione. > > Sono due strade che portano allo > stesso risultato. La mia è senz'altro > più intuitiva e confacente alla logica > del pensiero umano. > > > > > Supponiamo infatti che U sia > > l'ultimo numero............ > > > >Appunto l'ultimo numero nell'ordinamento > > >tradizionale (1°, 2°, .......). > > > Ho detto "supponiamo", non ho detto > > che E' COSI'. La mia e' una classica > > *dimostrazione per assurdo*, nella > > quale neghi una certa affermazione > > mostrando che la sua assunzione porta a > > contraddizione. > > Va bè. > > > > > Nell'ordinamento tradizionale l'"immenso" > > non compare come ultimo. > > L'immenso compare alla fine > dell'ordinamento tradizionale, > e poichè è concettualmente > irraggiungibile, l'immenso è > inassociabile ad un numero. > > > > > In conclusione, i tuoi ragionamenti > > con gli "ordinali capovolti" > > valgono solo per insiemi FINITI > > (e non per quelli infiniti come > > l'insieme di tutti i numeri naturali. > > > > C'è una perfetta dualità tra l'ordinamento > > > tradizionale (1°, 2°, 3°,...............) > > > e l'ordinamento capovolto (1ç°, 2ç°, 3ç°,....). > > > Leggi bene quello che ho scritto. > > > Il tuo "ordinamento capovolto" e' ne > > piu' ne meno che una semplice > > PERMUTAZIONE degli elementi > > di un insieme ordinato. > > Di possibili permutazioni ce ne sono > > tantissime altre, per > > l'esattezza, se l'insieme ha N elementi, > > il numero di possibili > > permutazioni e' N ! ("enne fattoriale"). > > Ma puoi fare questa cosa SOLTANTO > > in un insieme FINITO ! > > Veramente ad esempio la sequenza: > 4°, 11°, 65°. 1°,............. > non è fare ordine, ma fare disordine. > > > > > Non puoi affatto trattare l'"immenso" > > (o meglio OMEGA) come fosse un > > ordinale qualunque. > > L'immenso non è un ordinale. > Gli ordinali servono a designare > gli intervalli. L'immenso potrebbe > al limite essere una tacca numerica, > purtroppo essendo concettualmete > irrangiugibile, è una semplice tacca > e basta. > > > > > NON BASTA DIRE *A PAROLE* che > > "capovolgi i numeri ordinali o gli > > intervalli" e cosi' l'"immenso" risulta > > trattabile o diventa un numero > > come gli altri !!! > > Cos'e' ... un gioco di prestigio ? > > (Nei giochi di prestigio si fa > > SEMBRARE che le cose vadano in un > > certo modo, ma in realta' non vanno > > affatto cosi') > > E' semplice "logica del buon senso", > quella del pensiero logico umano, > niente giochi di prestigio. > > Tutto quello che oggi vediamo, usiamo > e tocchiamo, si fonda sulla logica > del pensiero umano, compresa la > matematica. > > > > > Ripeto, non per niente esiste una > > complessa teoria dell'infinito in > > matematica (la teoria degli ordinali > > e cardinali transfiniti), che non > > permette di trattare l'"immenso" > > come fai tu: perche' il modo in cui > > lo tratti tu e' CONTRADDITORIO, > > come ti ho mostrato. > > Mah....io non vedo contraddizioni, anzi, > tutto fila via liscio come l'olio. > > > > > Ti rendi conto che con quattro parole > > CREDI di aver liquidato il > > problema dell'infinito: > > non ti viene il dubbio che sia TROPPO FACILE ? > > Tutti gli altri matematici sono allora > > degli imbecilli a non aver > > visto come era semplice ? > > Il problema è stato idearle quelle > quattro parole......e ti assicuro che > non è stato un gioco da ragazzi. > > Indicata la strada tutto sembra facile, > soprattutto quando si ha a che fare con > la logica......non per niente si dice: > "Ma è logico ! " > come per dire: > "Ma è semplice !" > > > > > > E' importante quello che io chiamo > > > "riferimento di partenza" (RdP), il punto > > > cioè da dove inizia la suddivisione (ideale), > > > nell'ambito del conteggio di una > > > grandezza continua. > > > La differenza fra i 2 tipi di ordinamento, > > > è che in quello tradizionale ci si muove > > > allontanandosi dal RdP, mentre in quello capovolto, > > > avvicinandosi al RdP. > > > RdP che, nel secondo caso, sappiamo dove > > > concettualmente si trova. > > > Ecco perchè l'immenso nell'ordinamento > > > capovolto è un numero, e cioè l'infinito. > > > SOLO E SOLTANTO PAROLE ! > > E' la logica del pensiero umano, > alla base di tutti i simboli, compresi > i simboli numerici. > > > > > Non si puo' pretendere di rivoluzionare > > la matematica senza aver mai > > aperto un libro di matematica, cioe' > > senza nemmeno sapere cos'e' la > > matematica > > Di libri ne ho aperti e studiati > tanti, però concordo con chi non > so disse: > > "La cultura è quello che rimane quando > si è dimenticato tutto." > > Saluti da Giovanni. > PS: all'altro tuo messaggio risponderò > in tarda serata. > Non ho riletto quello che ho scritto, > ma dovrebbe andar bene. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Friday, July 20, 2001 11:06 PM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > Giovanni 2 wrote: > > > > "giofra" wrote: > > > C'è una perfetta dualità tra l'ordinamento > > > tradizionale (1°, 2°, 3°,...............) > > > e l'ordinamento capovolto (1ç°, 2ç°, 3ç°,....). > > > Non c'e' dualita' o simmetria tra 0 e "Immenso". > > Perche' tra 0 e un qualunque numero c'e' una > > distanza sempre finita, mentre tra un qualunque > > numero e "Immenso" c'e' una distanza infinita. > > Il legame che unisce il nulla e l'immenso, > è che entrambi sono irraggiungibili. > > L'immenso, nell'ordinamento tradizionale, > il nulla, nell'ordinamento capovolto. > > > > > Nel tuo "capovolgimento" finisci per scambiare 0 > > con "Immenso", ma dato che lo zero non si trova > > a distanza infinitamente grande non puo' > > fungere da "Immenso" (nemmeno capovolgendo tutto). > > Se si "affetta" idealmente una grandezza continua, > si è certi del punto di inizio, solo da uno dei due lati > del "taglio". Ovvero a destra del "taglio" nell'ordinamento > tradizionale, e a sinistra, in quello capovolto. > > > > > Tu confondi la mera apertura di un intervallo con > > l'infinita distanza. > > E' irraggiungibile non perchè infinito, ma > perchè "concettualmente irraggiungibile". > > Se il "taglio" della grandezza continua lo effettuo > in 0 ed in 1. So per certo che potrò partire da 0 > e da 1. > > Ma dove finisce il 1° intervallo, ovvero l'intervallo 0 ? > > In 0,9 > in 0,99 > in 0,999 > in 0,9999 ? > > > > > Prendiamo l'intervallo [ 7, 10 [ : > > il 10 non si trova a distanza infinita solo > > perche' e' il secondo > > estremo aperto dell'intervallo ! > > Prendi invece l'intervallo [7, oo [ : > > anche questo intervallo e' aperto a > > destra come prima, ma stavolta la > > distanza tra 7 e il secondo estremo > > dell'intervallo e' veramente > > infinita ! > > L'intervallo finale dell'ordinamento tradizionale, > è concettualmente raggiungibile, ma non il > suo estremo superiore, l'immenso, per cui > è inassociabile ad un numero. > > > > > Tu dai un significato improprio al concetto > > di intervallo aperto. Per es., nell'intervallo > > [ 5, 13 [ , aperto a destra: il fatto che > > qui sia aperto, significa SOLO E SOLTANTO > > che il numero 13 non e' > > compreso nell'intervallo e basta. > > Appunto....non è compreso e quindi è > irraggiungibile. > > Però mentre il 13 è il punto di partenza di un nuovo > "taglio" della grandezza continua, l'immenso no. > > > > > Anche il tuo collegare l'idea di IRRAGGIUNGIBILITA' > > con quella di estremo aperto di un intervallo non > > ha senso. > > Prendi ancora l'intervallo [ 7, 10 [ : > > non significa che a partire da 7 non puoi raggiungere > > il 10: infatti 7 + 4 = 11, che supera addirittura il 10. > > Indicami allora il numero che precede il 10. > > > > > Invece nell'intervallo [7, oo [ : > > oo non e' davvero raggiungibile, cioe' non > > c'e' alcun numero che sommato a 7 mi da' oo. > > Il significato che io dò alla "raggiungibilità" > non è questo. > > > > > Altra cosa che hai scritto nel tuo sito. > > Parli di "intervallo finale". > > Non esiste nessun "intervallo finale" ! > > Tu scrivi i tuoi intervalli: > > [ 1° [ 2° [ 3° [ 4° [ .... Immenso > > ma non esiste nessun intervallo N-esimo, > > che si possa dire quello FINALE ! > > Perche' per qualunque N-esimo intervallo > > considerato esiste un N+1-esimo ! > > Se nell'ordinamento capovolto esiste > l'intervallo finale, dalla parte opposta al > riferimento di partenza. > > Per simmetria o dualità, esiste l'intervallo > finale nell'ordinamento tradizionale, dalla > parte opposta del riferimento di partenza. > > Saluti da Giovanni. > > P.S.: E della > "Designazione degli anni caduta nell'oblio" > cosa pensi ? > > http://members.xoom.it/ultimus > http://members.xoom.it/capovolti ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Monday, July 30, 2001 1:28 AM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > > "Giovanni" 2 ha scritto: > > Gli intervalli ............................. > > Quello che dici è scritto in tutti i libri > di matematica. > > Sono nuove penso le cose che ho > scritto io, in merito al conteggio > e a tutto il resto: > > screening: http://utenti.tripod.it/screeningoncologici > crittografia: http://members.xoom.it/fraternogio > anno zero: http://members.xoom.it/ultimus > ordinali capovolti: http://members.xoom.it/capovolti > > Saluti da Giovanni. ----- Original Message ----- From: "giofra" giofra@freemail.it Newsgroups: it.scienza.matematica Sent: Monday, July 30, 2001 1:36 AM Subject: Re: ho inventato gli ordinali capovolti. > >"Giovanni" 2 ha scritto: > > > > "giofra" wrote: > > > E' la "logica del buon senso". > > > NON ESISTE la "logica del buon senso" in matematica !!! > > La matematica e tutte le scienze > si basano sulla logica. > > Prima dei numeri e della matematica, > gli esseri umani hanno ragionato. > > > > > > "La cultura è quello che rimane quando > > > si è dimenticato tutto." > > > Allora della cultura di cui parli non fa parte la matematica. > > Infatti in merito agli "ordinali capovolti" > e all' "anno zero", è scritto, sui relativi > miei siti, che vengono toccate le seguenti > discipline: > logica, cronologia, storia e astronomia. > > Saluti da Giovanni.