Dialogo tra un uomo e l'autunno
[uomo]
E tu
come sempre giungi bastardo,
mite e grigio vivi tra estate e
inverno,
sempre troppo puntuale mai in ritardo,
come da rituale fermo
rigido ed eterno...
[autunno]
Giungo e la bella estate sta finendo,
con me le dolci
castagne crescono,
e nei tini il buon vino sta nascendo,
e gli amori veri
adesso nascono...
[uomo]
Foglie gialle e secche ora cadono,
stanche senza la
forza di resistere,
miti si lasciano al vento in umile dono,
un cielo
grigio tramuta in dolce
piovere...
[autunno]
E allora amico mio pazzo sorridi,
perché sai che
giocoso tra poco,
vivrai i nuovi freddi e caldi brividi,
davanti ad un
caldo bel fuoco!
[uomo]
E tu, pensi a chi cuor triste niente consola?
Mi parlerai
con dolce sussurro nel vento ?
O mi lascerai silenzioso senza dir
parola ?
[autunno]
Sono umile stagione povera e di spenti colori,
se non per
il buon vino amata poco e a stento,
ma semplice son ricca di profumi e dolci
tepori...
[uomo e autunno]
Le stagioni lascian solo ricordi,
l`autunno porta calma
serena,
a chi il cuor ha ancor nei bagordi,
pria che giunga la fredda pena
!
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