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Caso angio N°22: Recupero Swang Ganz annodato.

Un caso non frequente di annodamento durante il posizionamento di un catetere Swang Ganz: i plurimi tentativi dei nostri colleghi della Terapia Intensiva di riaprire le anse tramite l'apposito introduttore del kit e lo stato in cui ci propongono il catetere (tagliato e sporgente di 3 cm dalla cute!) ci orientano verso un tentativo di "sciogliere" i nodi con un approccio venoso femorale destro.

Il catetere che sporge pochi cm dalla cute.

Il controllo rx

con particolare dei nodi

L'idea è di catturare un'ansa con un pig da 4F
e poi prendere l'estremo del pig con un catetere retrivial per cercare di scioglierla:
il risultato però e solo quello di stringere ancora di più il nodo craniale.
Non resta che catturare saldamente il catetere e tirarlo in basso verso la vena femorale,
dopo aver tagliato l'estremo che usciva dalla cute.
Il passaggio nell'atrio non crea problemi,
solo un ribaltamento delle parti "libere" del catetere.
in prossimità dell'introduttore il catetere retrivial viene bloccato per permettere il trasporto in sala chirurgica:
infatti le dimensioni raggiunte dal catetere di Swang Ganz così annodato sconsigliano l'estrazione per via percutanea.
L'isolamento chiurgico dei vasi: superiormente notiamo la vena femorale con l'introduttore ed inferiormente l'arteria femorale (con all'interno un'altro catetere).
Finalmente l'introduttore e il catetere retrivial vengono retratti facendo fuoriuscire (da un'incisura di 1,5cm) lo Swang Ganz.
Lo Swang Ganz estratto.

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