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È
una città unica al mondo. Sorta allincirca mille e
cinquecento anni fa
sulle
isole della laguna. Venezia si è sviluppata, sotto i condizionamenti del proprio
caratteristico ambiente, in modo completamente diverso da ogni altra città
italiana ed europea. In unepoca in cui tutta lEuropa era una landa spopolata
coperta di paludi e foreste. Venezia ha avuto relazioni strettissime con
loriente del mondo attraverso quel che rimaneva dellimpero di Bisanzio in
disfacimento, ultimo erede della grandezza dei Cesari. I Veneziani hanno saputo
costruire una delle maggiori potenze economiche delletà del Rinascimento ed
hanno riempito la loro città di migliaia di opere darte, al punto che oggi noi
possiamo con tranquillità parlare di Venezia come la capitale mondiale
dellarte. Ed ecco un rapido elenco dei monumenti che nessun viaggiatore anche
solo di passaggio a Venezia potrebbe permettersi di tralasciare. Tra le chiese
monumentali, bisognerà senza dubbio visitare la Basilica di San Marco sulla
omonima piazza, la più conosciuta ed anche la più ricca di storia spirituale.
Le due maestose Basiliche gotiche di Santa Maria Gloriosa dei Frari e SS.
Giovanni e Paolo, capolavori emblematici rispettivamente dellordine francescano
e domenicano, sono considerate vere e proprie chiese-museo per la quantità di
opere darte in esse contenute.
S. Maria della Salute, è il gioiello del barocco veneziano, ed uno dei
capolavori assoluti del barocco mondiale; essa affascina coi suoi ritmi
curvilinei e le sue volute chi si ferma ad ammirarla dal Canal Grande.
S. Maria dei Miracoli, invece è una chiesetta rinascimentale, preziosa come uno
scrigno tempestato di gemme. San Zaccaria, è una grande chiesa del rinascimento,
in cui sono rimaste evidenti le tracce del passaggio attraverso epoche così
diverse. Linterno è tappezzato di dipinti, tra i quali alcuni capolavori
eccelsi. Le due chiese di San Giorgio maggiore e del SS. Redentore sono invece
due classici capolavori di equilibrio compositivo creati dallarte di Andrea
Palladio. Tra gli edifici pubblici, visiteremo Palazzo Ducale con le sue
collezioni di arte e di storia, la meraviglia gotica di CadOro goduta dal
Canal Grande. Istituzioni caratteristiche di Venezia sono senza dubbio le
Scuole, che erano delle confraternite di cittadini che svolgevano attività con
finalità sociale. La Scuola Grande di San Rocco, ancora esistente, si occupava,
un tempo, dei malati e delle vittime della peste, oggi è un museo che presenta
la più grandiosa rassegna di opere di Jacopo Tintoretto. Anche la Scuola Grande
di San Giovanni Evangelista e la Scuola Grande di San Marco sono molto
interessanti per la loro architettura, anche se sono state soppresse; invece la
Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, presenta un insieme di esaltanti tele di
Vittore Carpaccio. Merita una visita attenta anche larchitettura rinascimentale
di CaVendramin Calergi, oggi sede del Casinò Municipale.
Per quanto riguarda i musei, le
Gallerie dellAccademia presentano una ricchissima collezione di pittura della
scuola veneta dalle origini al Settecento. Il Museo Archeologico in piazza San
Marco, è una tappa obbligatoria per gli appassionati: esso possiede una ricca
collezione di statue greche e romane, affreschi romani, ceramiche greche ed
etrusche, mummie egiziane, e poi monete, piccole sculture, ed altri reperti.
Vicino, il Museo Correr consente unimmersione nella pittura veneta dal
Rinascimento allOttocento, oltre alla ricca collezione di mappe, monete,
costumi dei dogi, ceramiche, avori intagliati, armi ed uniformi. Nel Palazzo
Ducale ha sede il museo DellOpera che si occupa della conservazione del palazzo
dalla ricca e complessa decorazione e delle sue ingenti collezioni di pitture,
sculture, armi ed oggetti depoca. La Galleria Internazionale dArte Moderna (CaPesaro)
fornisce uninteressante rassegna dellarte moderna veneta ed italiana tra
Ottocento e primo Novecento.
La Galleria Franchetti, che ha sede in CadOro, conserva opere di Mantegna,
Bellini, Carpaccio, Tiziano ed inoltre sculture, ceramiche e bronzi. La
Collezione Peggy Guggenheim che ha sede in CaVernier dei Leoni sul Canal
Grande, presenta una delle più importanti collezioni di opere darte
contemporanea dItalia e del mondo. La Pinacoteca Querini Stampalia, presso la
omonima Fondazione conserva unampia collezione di pitture veneziane dal 400 al
700. Il Museo del Settecento Veneziano ha sede in uno splendido palazzo
barocco, CaRezzonico, offre la possibilità di respirare le atmosfere del secolo
più splendido dellarte veneziana, con le opere di Pietro ed Alessandro Longhi,
Piazzetta, Gianbattista e Giandomenico Tiepolo, Rosalba Carriera, Francesco e
Gianantonio Guardi.
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Fondata
dai paleoveneti, finì sotto il dominio romano dalla fine del secondo
secolo avanti Cristo.
Nel medioevo attraversò una lunga serie di cambi di dominazione,
fino ad associarsi volontariamente alla Repubblica di Venezia nel
1404.
Dal XIV al XVIII secolo Belluno conobbe un periodo di grande
splendore nellarte e nel commercio ed ebbe come suo artista più
famoso lo scultore ed intagliatore Andrea Brustolon.
La pittoresca Città Vecchia, con numerose costruzioni in stile tardo
gotico e rinascimentale, sorge sopra un alto sperone roccioso alla
confluenza del Piave con laffluente Ardo.
Tra antiche piazze (lanimatissima piazza dei Martiri e quella delle
Erbe) si passeggia per un sali e scendi di suggestive vie e antiche
fontane dalla tipica forma piramidale o conica, che rivelano un
ricco patrimonio artistico. Tra i monumenti merita di essere
segnalato il Duomo, opera primocinquecentesca di Tullio Lombardo,
con il Campanile, alto ben 69 metri, progettato da Filippo Juvara e
considerato una delle più riuscite torri dorologio del barocco
italiano. Allinterno vi sono opere di Andrea Schiavone, Jacopo
Bassano, Palma il Giovane e Andrea Brustolon.
Nel Museo Civico sono presenti opere di Jacopo da Montagna,
Bartolomeo Montagna, Andrea Solario, Andrea Brustolon, Sebastiano e
Marco Ricci, Fra Galgario.
Belluno ha vissuto sempre in pieno antagonismo con unaltra città:
Feltre. I due centri sono ai due poli della valle e sono state
attraversate da una storia diversa.
Feltre fu sede di un vescovado e di un castello che sinserì nel
gioco delle contese che precedettero nel Veneto il predominio
veneziano. Nel 1510, fu completamente ricostruita dalla Serenissima,
ed ancora oggi, mura strade e palazzi portano l inconfondibile
impronta veneziana. Il suo castello domina dalla parte alta della
vecchia città subito dietro la chiesa di S.Rocco. Qui, tutti
raccolti troviamo il Duomo, il Palazzo dei Rettori Veneti,
progettato dal Palladio, magnifico esempio di architettura
rinascimentale, per ospitare i podestà veneziani, il teatro
architettato dal Selva.
Nella provincia, il patrimonio artistico è sparso in piccole
cittadine dalle intatte architetture. In Val Belluna, sorgono
Lentiai, Mel, Sedico, Trichiana, Limana e Ponte nelle Alpi, borghi
dallaspetto caratteristico dove si ammirano significative
testimonianze di un passato illustre.
Da non perdere Sospirolo, con la Certosa di Vedana ed il Castello di
Zumelle.
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Antica sede vescovile ed
universitaria, è bagnata dal Bacchiglione ed è collegata per mez
zo di canali navigabili al Po e, tramite la Riviera del Brenta, alla laguna di
Venezia. Città molto ricca di vestigia paleovenete, romane, medioevali e
rinascimentali, tra i suoi centri di attrazione turistica, uno dei più
importanti è senzaltro la Basilica di Sant Antonio, importantissimo luogo di
culto, meta di pellegrinaggi nazionali ed internazionali. Ledificio risale al
XIII secolo ed associa armonicamente elementi romanici come la facciata a
campana; gotici, come la pianta del deambulatorio con cappelle radia
bizantini, come le cupole rivestite in piombo e moreschi come i diversi
campanili sottili e slanciati. Allinterno conserva moltissime opere darte:
affreschi trecenteschi di Altichiero e Giusto deMenabuoi e sculture del massimo
esponente del primo rinascimento fiorentino: Donatello.
Sulla piazza antistante la Basilica merita una visita la Scuola del Santo con
gli affreschi giovanili di Tiziano Vecellio.
Altro monumento di importanza incomparabile è la Cappella di S. Maria
Annunciata, già cappella Gentilizia del Palazzo degli Scrovegni, annessa al
complesso museale degli Eremitani che presenta allinterno il più importante
ciclo di affreschi di Giotto in un perfetto stato di conservazione.
Realizzato tra il 1303 ed il 1305 esso consta di tre parti distinte: le Storie
della Vergine, le Storie di Cristo e il Giudizio Universale. Nelle vicinanze,
presso le rovine di unArena depoca romana si trova la Chiesa degli Eremitani.
Qui, nella Cappella Ovetari si possono ammirare i resti frammentari del primo
ciclo dipinto da Andrea Mantegna; nella cappella Sanguinacci invece, sono
visibili resti di affreschi di Giusto de Menabuoi. Nellex convento degli
Eremitani ha trovato recentemente sede il Museo Civico. Esso presenta una
sezione archeologica ricca di reperti paleoveneti e romani. La Pinacoteca
conserva il crocifisso ligneo di Giotto proveniente dalla Cappella degli
Scrovegni; opere di Guariento, Squarcione, Padovanino, Jacopo Tintoretto, Guido
Reni, G.B. Piazzetta e G.B. Tiepolo.
Altro luogo da visitare assolutamente è il Duomo e, soprattutto, lannesso
Battistero decorato da affreschi di Giusto deMenabuoi.
Una visita al Bò, sede dellantichissima università, con il Teatro Anatomico, la
cattedra di Galileo Galilei, lAula Magna ed il cortile antico o al celebre Orto
Botanico del 1545 ricordano la tradizione scientifica della dotta Padova. In
provincia, da non perdere le ville venete sparse sul territorio: Este e
Montagnana di origine paleoveneta e le altre città murate o fortificate del
Medioevo (Cittadella, Monselice, Piove di Sacco, Camposampiero).
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Capoluogo del Polesine, di
origine altomedioevale, inserita nella surreale atmosfera del delta del Po,
Rovigo presenta notevole interesse dal punto di vista artistico.
Guardando Rovigo ben si distinguono ancora le piante e le strutture varie
medievali, dove monumenti e palazzi testimoniano unarchitettura cominciata nel
X secolo (il castello e le due torri), sviluppatasi con la Serenissima (Porta S.
Bartolomeo) e con illustri artisti come: Biagio Rossetti (Palazzo Roverella,
Chiostro S. Bartolomeo); il Sanmicheli (Palazzo Roncale).
Le sue chiese
conservano numerose opere d arte.Prima fra tutte è il Santuario della Beata
Vergine del Soccorso meglio noto come la Rotonda, opera dello Zamberlano con il
campanile del Longhena.
Il Duomo, dopo aver subito una lunga serie di ricostruzioni, mantiene
attualmente l aspetto barocco, risultato di un rifacimento secondo il progetto
di Frigimelica nel 1696. Tra le molte opere ivi contenute, acquista una
particolare evidenza un candelabro in bronzo, attribuito a Desiderio da
Settignano. Interessanti anche S. Francesco, chiesa gotica rinnovata nel XIX
secolo.
Tra gli edifici civili, da segnalare le rovine delle mura del Castello Medievale
(X secolo) di cui sono sopravvissute due torri, la Torre Donà, uno dei segni di
riconoscimento della città, e la Torre Mozza.
Di grande interesse artistico è la Pinacoteca dell Accademia dei Concordi, con
la sua collezione di pittori veneti e ferraresi dal 400 al 700. Sono visibili
opere di Giovanni Bellini, Palma il Vecchio, Dosso Dossi, Luca Giordano,
Piazzetta, Giovan Battista Tiepolo, Alessandro Longhi e Rosalba Carriera.
In uno degli angoli più suggestivi di Rovigo, il monastero di S. Bartolomeo,
dove ha sede il Museo Civico delle civiltà in Polesine, è dotato di una
ricchissima documentazione archeologica, naturalistica ed etnografica per chi
desiderasse avere unampia conoscenza dellambiente polesano fin dalle sue
origini.
Conoscenza che si sviluppa andando ad Adria nata da tre grandi civiltà:
paleoveneta, greca ed etrusca così come documenta il suo Museo Archeologico
Nazionale.
Tra le testimonianze artistiche più recenti: la Badoera, la villa palladiana di
Fratta Polesine; i palazzi rinascimentali e barocchi in riviera S. Biagio a
Lendinara e lAbbazia della Vangadizza a Badia Polesine, cittadina nota anche
per il Museo Civico, i bei palazzi e il Teatro Sociale.
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La
romana Tarvisium visse una fase di notevole sviluppo in età
comunale, ma, dopo un lungo periodo di lotte per il predominio, si
unì spontaneamente alla Repubblica di Venezia nel 1339. Conserva
ancora molte delle case dipinte che un tempo la caratterizzavano; i
fiumi Sile e Cagnan, che qui si incontrano, come celebra Dante nel
Paradiso, conferiscono un fascino tutto particolare al centro
storico, circondato dalle mura cinquecentesche. Case costruite
nellacqua, là dove la terra ha creato una piccola, ma sufficiente
sporgenza. Edifici protesi sullacqua con le facciate affrescate,
piante e salici che appoggiano morbidamente le loro fronde sulle
rive accoglienti e poi i portici che costeggiano i canali. In questa
atmosfera di magica armonia è custodito un patrimonio monumentale,
storico ed artistico di grande valore. Nella piazza dei Signori
unelegante successione di antichi palazzi comunali, creano un
solenne ed armonico insieme architettonico dal sapore medievale. La
chiesa domenicana di S. Nicolò, in cui sono conservati affreschi di
Tomaso da Modena, si distingue per lo slancio della sua mole
architettonica.
Treviso è molto celebre per i suoi affreschi, non solo per quelli
delle facciate delle sue dimore in epoca medievale con motivi
geometrici e finte tappezzerie ed in seguito scene mitologiche, ma
anche per i preziosi cicli affrescati conservati in edifici sacri e
civili. A Treviso sono da visitare nel Duomo di S. Pietro la
Cappella Malchiostro, con affreschi del Pordenone e pala con
lAnnunciazione di Tiziano; cripta del XI secolo. Nella Chiesa di
San Nicolò (XIV), affreschi di Tomaso da Modena, la pala dellaltar
maggiore di Fra Marco Pensaben e Gerolamo Savoldo, altri affreschi
attribuiti a Lorenzo Lotto; nellannesso convento domenicano, oggi
Seminario, Sala del Capitolo dei Domenicani con affreschi di Tomaso
da Modena. Loggia dei Cavalieri, del XIII sec.. Museo Civico, con
opere di G. Bellini, Lotto, Tiziano, J. Bassano
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Ricchissimo di presenze architettoniche ed artistiche è lintero
territorio trevigiano. Oltre alle ville, incantevoli cittadine come
Asolo, che adagia sulla dolce ondulazione dei bellissimi colli con
le sue architetture medievali e rinascimentali. Soggetto prediletto
dei pittori è stato da sempre il soggiorno di ospiti illustri:
Robert Browing, Giosuè Carducci, Eleonora Duse, Ezra Pound,
Strawinsky. E poi, sempre nella Marca Gioiosa: Castelfranco
Veneto, città murata tra le più intatte, patria di Giorgione.
Sulla strada dei vini del Piave il percorso è costellato di
cantine che si alternano ad innumerevoli città darte: Conegliano,
Vittorio Veneto, Oderzo, Portobuffolè. Tutte esemplari di una
provincia con un tesoro artistico ed ambientale di enorme bellezza.
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La maggiore città d
arte del Veneto dopo Venezia. Di origine paleoveneta, fu dei Retii poi Etrusca,
infine romana dall89 a.C.. Fu un centro molto importante nel medioevo sotto la
signoria degli Scaligeri, poi nella Repubblica di Venezia.
Verona ha un aspetto in gran parte medievale ma là dove è possibile avere una
visione panoramica dallalto della città ci si accorge che le sue strade, così
regolari così diritte anche dove le case si fanno più fitte, e così differenti
dagli assetti disordinati e casuali delle città medievali, sono gli elementi
ancora visibili di una struttura urbana ancora romana.
Ciò che colpisce a Verona è lassoluta abbondanza di espressioni dellarte,
della storia, della cultura concentrata in una singola città e offerta a chi
visita questarea dItalia.
Da vedere assolutamente le vestigia romane: lArena, l Arco dei Gavi, il Ponte
Pietra, la Porta dei Borsari, la Porta dei Leoni e il Teatro Romano.
LArena, ha oltre 1900 anni e rappresenta uno dei monumenti più grandiosi
pervenutici dallAntica Roma. Costruita nel primo secolo d.C. sorgeva fuori
dalla cinta muraria per ospitare spettacoli ed incontri di lotta.
Dal 1913, quando fu allestita la prima Aida, lArena è divenuta il più famoso
teatro allaperto del panorama internazionale ed oggi ospita una delle stagioni
liriche più prestigiose nel mondo.
Tra i moltissimi edifici sacri meritano una visita il Duomo e la Chiesa di San
Zeno Maggiore, capolavori dell arte romanica, ricchi di sculture e pitture tra
cui la Pala di San Zeno, di Andrea Mantegna e la Cattedrale in cui è custodita
la celebre pala dellAssunta di Tiziano.
Lelegante Loggia del Consiglio, attribuita a Fra Giocondo, gli splendidi
palazzi e le porte firmati dal veronese Michele Sanmicheli sono solo alcuni
episodi di un Rinascimento che a Verona fu particolarmente florido.
Verona della storia e dellarte è altresì famosa come città dellamore per le
vicende narrate da Shakespeare sulla contrastata passione tra Romeo e Giulietta
di cui sono segni tangibili la Casa di Giulietta, col caratteristico balcone, la
sua tomba, scenario della romantica tragedia, e la Casa di Romeo.
Nel Civico Museo di Castelvecchio, costruito a partire dal 1354 e restaurato da
Carlo Scarpa, si conserva una importante collezione di pitture e sculture venete
dallalto medioevo fino al 700.
Nella provincia, località come Soave, Negrar, Lazise, Villafranca, Valeggio sul
Mincio, Malcesine, ognuna con le proprie ville, il castello o le mura offrono un
prezioso e suggestivo esempio dellarte veneta ed italiana inserito in contesti
naturali di ineguagliabile fascino.
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Città darte tra le
più importanti del Veneto e dItalia, ha origini romane (Vicetia), è nominata
per la prima volta dalle fonti nel 135 a. C.. Tuttavia, la personalità artistica
che maggiormente vi ha lasciato il segno è stata quella di Andrea Palladio.
Vicenza è città palladiana non solo per aver accolto e fatto crescere il genio
di Andrea di Pietro nato a Padova e per avergli dato lopportunità di formarsi e
di diventare il più grande architetto del suo secolo. Vicenza si è conservata
palladiana nei secoli sviluppandosi come voleva il prezioso ideale del
Rinascimento: luogo di eletto incontro per tutti gli uomini. Nella centrale
Piazza dei Signori troneggia con la sua mole la Basilica Palladiana, costruzione
medioevale che Palladio ristrutturò nel 500 realizzando il doppio ordine,
portico e loggia, con il caratteristico motivo palladiano.
Altri edifici cittadini progettati dal grande architetto sono la Loggia del
Capitanio, Palazzo Barbaran da Porto, Palazzo Chiericati, sede di Museo Civico,
dove la firma del geniale architetto è un gioco di pieni e di vuoti, Palazzo
Valmarana. La Loggetta Palladiana ai Giardini Salvi, elegante costruzione del
1592, invita allingresso con unaccattivante iscrizione Hilariati ac genio
dicata, consacrata al riso ed alla spensieratezza.
Capolavoro insuperato, il ligneo Teatro Olimpico, ideato da Palladio per
lAccademia Olimpica, di cui era membro, e realizzato da Vincenzo Scamozzi.
Ma Vicenza possiede in realtà altri volti, altrettanto importanti. Sulla città
ha lasciato una traccia profonda lorigine romana, soprattutto sullassetto
urbanistico ormai inserito in più recenti espressioni di architetture venete
minori.
Le antiche strade, i ponti sui corsi dacqua, le magnifiche piazze e lenorme
patrimonio artistico custodito nel suo Museo sottolineano lenorme valore
culturale della città di Vicenza.
Domina la città un colle poco distante dal centro cittadino che accoglie sulla
sua sommità la Basilica di Monte Berico, sorta nel 1600 accanto alla primitiva
chiesetta gotica.
La campagna vicentina merita una visita approfondita non solo per il valore e la
dolcezza del paesaggio ma anche per le ville che lo punteggiano, lussuose dimore
volute dallaristocrazia veneta dal 400 al 700.
Ai piedi dellaltopiano Dei sette comuni, Marostica e Bassano del Grappa
costituiscono tappe obbligate per chi si trova nei dintorni.
Marostica, racchiusa entro mura trecentesche è custodita da ben due castelli,
quello Superiore e quello Inferiore, uno in collina ed uno in piano.
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