Pittori,
scrittori e poeti hanno cantato le lodi dei monti del Veneto. Per secoli
essi sono stati il sogno di scalatori temerari, di cacciatori incuranti
della fatica, di cercatori di funghi, o anche di semplici camminatori in
cerca di angoli di natura perduta, di boccate di aria salubre, ma
soprattutto di tempo liberato dalla routine e dallo stress.
Arabba (Livinallongo del Col di Lana)
Auronzo "La spiaggia delle Dolomiti". Specchiato nell'omonimo lago oltre alla pace e alla tranquillità naturale caratteristica, offre all'ospite innumerevoli opportunità, ogni genere di sports, passeggiate, escursioni... e occasioni culturali per una vacanza attiva e rigenerante. La sua zona sciistica è compresa tra i 900 e i 2500 m. Il lago di Auronzo, alimentato dal torrente Ansiei, si è formato negli anni '30 con la costruzione di una diga. La spiaggia del lago è ben attrezzata e fa da cornice ogni anno ad importanti competizioni di motonautica e di canoa. Rappresenta inoltre un'attrazione da non poter perdere per poter ammirare l'ambiente naturale del Cadore: durante l'estate su alcune spiaggette si può prendere il sole ed una piccola piscina di acqua calda è a disposizione per qualche bagno. Auronzo di Cadore con Misurina rappresenta uno dei più interessanti comprensori sciistici delle Dolomiti. Per gli amanti dello sci non c'è che l'imbarazzo della scelta: oltre 25 km di piste d'ogni difficoltà inserite nel comprensorio del Dolomiti Superski. Il comprensorio di Auronzo-Misurina offre molte possibilità per trascorrere week-end e settimane a contatto con tutto ciò che è invernale: piste da sci sul Monte Agudo, dal cui rifugio omonimo si può godere di un panorama ineguagliabile. Sulle stesse piste poi luoghi di ristoro e divertimento con la possibilità di noleggio diretto dei materiali (sci, snowboard, carving). Ed alla fine della sciata tutti a riprendersi dalla fatica nei numerosi locali pubblici che il paese offre ai propri turisti. Oltre allo sci troviamo il pattinaggio allo Stadio del Ghiaccio coperto. Anche lo sci da Fondo ha una notevole importanza e trova numerosi percorsi a partire dal Centro Sci Fondo di Palus San Marco fino al Centro Fondo Misurina. Palus San Marco poi offre un centro Sleddog (cani da slitta) tra i più interessanti dEuropa con istruttori di alto livello dove è possibile effettuare splendide passeggiate su slitte trainate da cani husky.
È la gemma del Cadore e grazie al suo scenario superbo è definita "la Perla delle Dolomiti". Misurina è sempre stupefacente nel suo contorno di Dolomiti che si colorano di rosa e arancio all'alba e al tramonto. Una cornice di monti che si toccano con mano, boschi verdi e un piccolo lago naturale dove si specchia l'ambiente circostante. La sua bellezza è incredibile in tutte le stagioni: durante l'inverno coperta di neve e con il lago gelato, in primavera quando i primi fiori sbocciano, durante l'estate dove il verde, il blu del cielo ed i colori della vegetazione si fondono insieme, in autunno con i suoi mille colori. Vale la pena fermarsi e girovagare per il lago, lungo il sentiero che lo costeggia e sulla strada che porta al lago d'Antorno. Vale la pena ammirare le Tre Cime di Lavaredo che circondano il paesaggio, il Sorapis, i Cadini. E poi ammirare i pascoli, le Casere di un tempo dove ancora oggi si può trovare il formaggio fatto sul posto e mangiare i piatti tipici. Misurina è punto di partenza per moltissime passeggiate, ferrate, ascensioni. Durante l'inverno piste da discesa e anelli per lo sci di fondo ci fanno scoprire questa piccola frazione del paese di Auronzo di grande bellezza. Qui gli amanti della montagna hanno svariate possibilità di scelta tra i vasti piani ed i facili pendii delle vicinanze, i panorami superbi, il giro del lago a piedi o in barca.
Calalzo di Cadore
Calalzo è con ogni probabilità l'inseidamento più antico del Cadore: a Lagole, infatti, circa 2500 anni fa esisteva un santuario paleoveneto dedicato a una divinità sanante. A partire dalla fine del 1800 Calalzo diviene a poco a poco il maggior centro industriale e commerciale cadorino, mantenendo però intatto il suo paesaggio naturale. Il paese è il cuore geografico del Cadore. Dal 1914 il paese diviene anche un importante nodo ferroviario, punto d'arrivo delle linee che collegano Venezia e Padova al Cadore. Meritano sicuramente una visita la chiesa parrocchiale di S. Biagio con le quattro portelle di Orazio Vecellio, figlio dell'illustre Tiziano e la chiesa di S. Anna a Rizzios che conserva pregevoli tele e reliquari. Il comune comprende, oltre al capoluogo, la frazione di Rizzios. Uno dei luoghi più suggestivi del paese, che i Calaltini indicano con orgoglio ai turisti, e non solo, è la zona di Lagole. Un'area che si estende dalla linea ferroviaria fino al bacino del Lago Centro Cadore e che racchiude, nascosta tra la vegetazione, raggiungibile solo attraverso facili sentieri una vera oasi di pace. Stiamo parlando del "Laghetto delle Tose" e dei suoi dintorni, ricchi di sorgenti di acque terapeutiche provenienti da grande profondità e che poi scompaiono misteriosamente sotto terra. Queste acque possono essere utilizzate: come bevanda per migliorare l'attività dello stomaco, per trattare lievi disturbi del fegato, può stimolare la diuresi ed ha una blanda azione lassativa; per via inalatoria per riniti e sinusiti, per infiammazioni delle prime vie aeree; per bagni e fanghi in caso di patologie osteo-articolari e muscolo-tendinee; nonchè per curare le malattie della pelle e come coadiuvante per la cicatrizzazione. L'unico consiglio per trarre al meglio i benefici dell'acqua è di utilizzarla sul posto, in quanto, proprio per le sue componenti minerali è facilmente deperibile se posta in qualche recipiente. Tutto ciò contribuisce a fare di Lagole una stazione termale di tutto rispetto, naturale e aperta a chiunque, per di più situata in un luogo paesaggisticamente affascinante.
Civetta
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Col nome di
Comprensorio del Civetta viene indicata una vasta area delle Dolomiti, che
raccoglie una parte dell'Agordino, con la cittadina di Alleghe, la
Valzoldana, con i comuni di Forno di Zoldo, Zoldo Alto e Zoppè di Cadore, e
la Val Fiorentina, con Selva di Cadore e Colle Santa Lucia. Il Gruppo del
Civetta, che dà il nome al comprensorio, domina imponente su Alleghe con la
sua parete nord, conosciuta dagli alpinisti di tutto il mondo come regno del
sesto grado.
Alleghe si adagia sulla sponda destra dell'omonimo lago, un magnifico
specchio d'acqua formatosi nel Settecento in seguito ad una frana che ostruì
il corso del torrente Cordevole, e che oggi consente la pratica di numerosi
sport, dalla pesca alle gite in barca. D'estate il comprensorio offre agli
amanti della montagna infinite possibilità di escursioni, nel Gruppo del
Civetta come nel Nuvolau, nella Moiazza come nel Pelmo, che si staglia
imponente sui versanti della Valzoldana e della Val Fiorentina. Fra le tante
mete possibili, un "classico" in Valzoldana è la salita ai piedi del
Pelmetto, dove si possono vedere le Orme dei Dinosauri: impronte di animali
preistorici risalenti a 250 milioni di anni fa.
Altra importante testimonianza dell'era preistorica è rappresentata dai
resti del cosiddetto "Uomo di Mondeval", risalenti al Mesolitico, conservati
nel Museo Civico di Selva. D'inverno il Comprensorio del Civetta offre agli
amanti dello sci la bellezza di 80 chilometri di piste: una rete fittissima
che si svolge per lo più in quota, fra i 1500 e 2000 mt. servita da 28
impianti di risalita. Lo sci nordico è praticabile in Valzoldana e Val
Fiorentina, che offrono complessivamente oltre 50 chilometri di piste.
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Racchiusa fra i
gruppi dolomitici del Popera a nord e dei Brentoni a sud la Val Comelico si
estende lungo i bacini del fiume Piave e del torrente Padola, comprendendo
cinque comuni: S. Stefano di Cadore, S. Pietro di Cadore, Comelico
Superiore, S. Nicolò di Comelico e Danta di Cadore.
Dovunque il paesaggio è rigoglioso di flora e vegetazione, di prati e boschi
immensi, che riecheggiano la nota espressione carducciana di "Verde Comelico":
una natura ancora oggi incontaminata, che trova le più alte espressioni
nella Val Visdende e nella Valgrande. Escursioni d'estate, sport,
divertimenti, feste e d'inverno possibilità di praticare sci alpino e
nordico, pattinaggio sleddog: tutto questo ed altro ancora attore i Comelico,
con le sue valli ricche di storia e di tradizioni. Fra queste, spicca la "Maskarade",
il Carnevale Ladino che vede protagonista l'allegra maschera del Matazin.
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All'estremo nord
della provincia bellunese, nell'alta valle del Piave, sorge l'isola
germanofona di Sappada (mt. 1.250), coronata dai gruppi delle Terze, del
Ferro, del Siera. Il Piave ha qui le sue sorgenti, nella Val Sesis, ai piedi
del monte Peralba che separa Sappada dall'Austria. Colonizzata verso il
Mille da gruppi tirolesi, Sappada ha conservato il ricordo delle origini nel
dialetto, nella struttura delle antiche case di legno, nel folclore, nella
gastronomia, nelle tradizioni.
Fra queste, il Carnevale che vede protagonista l'austero Rollat., abbigliato
con una alta pelliccia d'orso. D'estate, la località offre escursioni ad
ogni livello, tutti i tipi di sport, intrattenimenti,feste, sagre, e
d'inverno 21 chilometri di piste di discesa e 15 di fondo, luogo di
allenamento degli olimpionici Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer.
Fra i luoghi da visitare, da non perdere il Museo Etnografico, la Casa-Museo
della Civiltà Contadina, l'Orrido dell'Acquatona, il Calvario e le
Cascatelle.
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Splendido e tipico paese
di montagna, situato a mille metri di quota, nel cuore delle Dolomiti della
montagna veneta, alle porte di Cortina d'Ampezzo, da cui dista appena dieci
minuti d'auto. San Vito di Cadore è una stazione turistica sia estiva che
invernale, con collaudata organizzazione per l'ospitalità e per lo svago,
che ha conservato integro il fascino e l'interesse del suo patrimonio più
importante, l'ambiente.
Dispone di una qualificata struttura ricettiva, con alberghi e pensioni da
due a quattro stelle, garni, meublé e baite dove si possono gustare i piatti
tipici delle Dolomiti.