La profondità di campo è semplicemente la zona dell'immagine perfettamente a fuoco in una fotografia. Essa si estende sia in avanti che all'indietro della zona in cui si è messo a fuoco. Molto semplicemente, per una proprietà fisica, l'apertura del diaframma farà in modo che ciò avvenga. Il fenomeno sarà maggiore quando si avranno diaframmi più chiusi e focali grandangolari. A parità di obiettivo la profondità di campo sarà maggiore con diaframmi più chiusi e per gli oggetti più lontani dal piano pellicola. Esiste una formula matematica per stabilire la profondità di campo ma bisogna prima trovare la distanza iperfocale e non credo che possa interessare a molti oltre al fatto che sarebbe notevolmente scomodo eseguire questi calcoli in ripresa. Comunque, per i perfezionisti, la formula è la seguente:
Limite anteriore di nitidezza = (H.p) / [H+(p-F)] Limite posteriore di nitidezza = (H.p) / [H-(p-F)]
dove "H" è la distanza iperfocale: "p" la distanza in cui è stato messo a fuoco: "F" la lunghezza dell'obiettivo utilizzata.