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by lady.shade
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Commento di Andrea Fattorini!!
Non poteva, non doveva e non è stata una semplice partita di calcio tra amici. LEleven è stato molto di più. E stato collaborazione e impegno nellorganizzare e nel gestire levento, è stato attesa emotiva snervante, iniziata il 30 Aprile, data dellultima giornata del campionato primaverile di beach Soccer, è stato tensione nei momenti precedenti il match, è stato ovviamente divertimento assoluto in campo, ma anche agonismo, perché è giusto che ci sia anche tra amici, è stato festa per i vincitori e un po di rammarico per i vinti dopo il rigore che ha deciso la partita, è stato festa per tutti dopo le premiazioni fino alla cena serale, è stato un arrivederci allanno prossimo condito dallimpegno di migliorarsi ulteriormente. Tra qualche mese, quando dagli studi Tydes uscirà il DVD dellEleven 2008, tutti i protagonisti, nel rivedere le immagini dellevento, rivedranno tutti questi stati danimo nelle loro facce e sicuramente sarà di nuovo una gran bella emozione Per ora ci si deve accontentare dei ricordi ancora molto nitidi perché queste sono cose che non capitano tutti i giorni e per chi le vive sono momenti che si ricordano per un bel po di tempo. Lingresso in campo ufficiale, con tanto di passaggio accanto allambito trofeo apre il capitolo ELEVEN GIOCATO; durante linno della Champions nelle facce dei giocatori si vede tensione e attesa ma ormai manca poco... ci si stringe la mano e dopo le foto di rito tutti in campo. La dinamo dellemergente tecnico Gianmarco Cosmi scende in campo con un 3-4-1, Frey in porta, difesa con Kakà, Andrade e Grygera, centrali di centrocampo Cafù e Cassano, sulle fasce Foggia e Van Nistelrooy, unica punta Angulo. LAthletic ovviamente non cambia modulo rispetto allanno scorso; lesonero ad un giorno dal match di Ranieri e il conseguente insediamento sulla panchina del nuovo Mister Ancelotti, non possono ovviamente aver stravolto allultimo lequilibrio tattico della squadra, consolidato ormai da più di un anno. Per cui Athletic in campo con il 4-3-1 che vede Amelia in porta, difesa con Favalli e Vialli terzini, Gerrard e Borriello centrali, centrocampo con Cannavaro, Davids, Rui Cozza e unica punta Cruz. La Dinamo parte subito forte, forse troppo la prima parte del primo tempo vede la formazione di Ostra costringere praticamente quella senigalliese nella propria metà campo. Il gol che porta la firma di Foggia è il giusto premio allo sforzo profuso dai ragazzi ostrensi; lazione della rete vede Cafù portarsi a spasso la difesa avversaria e servire il suo compagno sulla sinistra libero da marcature che insacca con un preciso destro sul palo opposto. La Dinamo sembra molto ben messa in campo; la difesa usa la tattica del fuorigioco quasi sempre alla perfezione e lAthletic non riesce a trovare le giuste contromosse; a centrocampo Cafù è in gran giornata e con Cassano tengono sempre sotto pressione gli avversari e allo stesso tempo rientrano sempre ad aiutare la fase difensiva. La scossa per la squadra senigalliese arriva quando lo sfortunatissimo capitano Rui Cozza, secondo Eleven consecutivo condizionato da uno stato di forma non ottimale e non certo per cause imputabili allo stesso giocatore, è costretto ad uscire e fare posto a Torres, giocatore velocissimo, che inizia a creare qualche problema al suo dirimpettaio Grygera. Nonostante tutto però lAthletic non riesce a creare palle gol, la difesa ostrense regge; il pareggio infatti perviene solo da calcio dangolo battuto rapidamente in modo da non consentire alla difesa avversaria di organizzarsi che vede proprio Torres depositare comodamente a rete senza essere disturbato. Partita che a questo punto diventa più bruttina; la Dinamo che risente del pareggio subito inizia ad affidarsi troppo ai lanci lunghi verso il velocissimo Van Nistelrooy, tattica che porta però solo ad un maggior lavoro per la difesa senigalliese e non ad occasioni da gol nitide. Lattacco senigalliese però non sta meglio e cozza sempre contro i difensori avversari o al fuorigioco da essi organizzato. Proprio allultimo minuto del primo tempo però succede lincredibile: Torres fugge a Grygera sulla fascia sinistra, ma ad un certo punto si perde la palla per strada e permette il recupero del difensore avversario, il quale incredulo non crede ai suoi occhi e invece di spazzare comodamente la palla si ferma, aspetta lavversario il quale lo salta in tunnel, entra in area, vince fortunosamente un contrasto con Andrade, tenta il tiro che però viene smorzato; Frey potrebbe tranquillamente bloccare il pallone con le mai ma preferisce calciare via, il rilancio non è dei migliori, la palla si alza a campanile, Kakà non aspetta il rimbalzo ma prova a colpire di testa al volo, liscia la palla, che dopo il rimbalzo arriva nella zona di Cannavaro al limite dellarea, il quale calcia di collo non proprio perfettamente ma quanto basta per superare Frey e segnare il gol del vantaggio Athletic proprio allo scadere. Lintervallo è manna dal cielo per la Dinamo, che si trova in svantaggio dopo un primo tempo giocato sicuramente meglio dellavversario, che deve riorganizzare le idee e recuperare energie fondamentali. Ad inizio ripresa lAthletic sostituisce Borriello per Nesta e dopo 10 minuti Gerrard per Quagliarella. Il copione è sempre lo stesso; la squadra ostrense ha in mano il pallino del gioco e i rivieraschi giocano sulle ripartenze. La stanchezza dopo un gran primo tempo inizia a farsi sentire nei giocatori di Ostra e la fase difensiva non è più impeccabile, i centrocampisti aiutano meno, la linea difensiva non riesce più ad usare il fuorigioco come vorrebbe. Per lAthletic arrivano buone occasioni per chiudere il match, ma la poca lucidità sotto porta non permette ai vari Nesta, Cruz e Torres di chiudere il match. La Dinamo ci prova ma non riesce ad arrivare pericolosamente davanti al portiere avversario nonostante la buona mole di gioco. Ci vuole la scossa. Che arriva intorno al 20° minuto con lingresso in campo di Materazzi per Angulo. Il neo entrato sfrutta la sua classe e soprattutto la sua freschezza e crea scompiglio tra le maglie avversarie; ed ecco che arriva il gol di Cafù, che dopo una grande azione personale di Materazzi viene servito dallo stesso e lascia partire un sinistro dal limite dellarea a fil di palo che non lascia scampo al portiere. La Dinamo ci crede, ma la stanchezza prende il sopravvento. Problemi fisici per Andrade e Foggia che comunque resistono in campo. LAthletic butta nella mischia Mancini per Cruz, ma anche nei senigalliesi la fatica inizia a farsi sentire, molti lanci lunghi e poco altro. La Dinamo ormai punta solo ad arrivare ai rigori e grazie alla doppia parata di Frey proprio nelle battute finali su Nesta la partita si chiude sul 2 a 2. I rigori sono una lotteria; lAthletic mette in porta Nesta e non Amelia; i ragazzi ostrensi, stremati, sbagliano i primi 3 rigori. Nesta per lAthletic ha in mano la vittoria, ma Frey para e da ancora qualche speranza ai suoi. E il turno di Andrade, che può riaprire in un certo modo i giochi, ma il centrale ostrense va sul dischetto, sbagliando, con la consapevolezza che tutto era già compromesso, calcia il rigore nel modo più sbagliato, cercando di spiazzare lavversario, quando dopo 90 minuti e senza più energie bisognerebbe solo tirare il più forte possibile e angolare un po la palla, e Nesta para il rigore che da la vittoria ai suoi. Per lAthletic è festa grande, per la Dinamo la consapevolezza di aver giocato alla pari, dando tutto, giocando più da squadra contro unavversario che sulla carta le era superiore sia dal punto di vista atletico, visti i maggiori cambi, e forse anche tecnico. Ha vinto comunque la squadra che sul campo ha avuto più occasioni, ha sprecato di più e ha saputo centellinare al meglio le forze fino alla fine.
Complimenti allAthletic!!! Ovviamente essendo un giocatore della Dinamo non posso non farlo. Ma quello che da partecipante al tutto mi sento di fare è quello di ringraziare tutti. In modo particolare il più grande ringraziamento va a chi, in fondo, è lideatore di tutto ciò, Stefano. Il secondo va alla persona che mi ha permesso di conoscere ed arrivare a far parte di questo bellissimo ambiente, Diego, che non ho mai ritenuto il vero capitano della squadra fino a domenica, bravo CAPITANO!!! E un grazie a tutti gli altri giocatori, compagni di squadra e avversari. GRAZIE A TUTTI!!!
Andrea
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