DAVID LYNCH
"Ritratto di Innocenzo X" - Francis Bacon
"Il Dialogo" - Paul Delvaux
"Gas" - Edward Hopper
Le matrici espressive del cinema lynchiano ruotano attorno ad un'estenuata ricerca apologetica dell' ANOMALIA, dell' ambiguità dell'essere, degli opposti che si attraggono, dei "doppi", del brulicare verminoso di vita sotto l'apparente, statica quiete di una pietra in un prato. Da sottolineare in tal senso l'incontro tra Lynch ed un piccolo film poco noto di un geniale cineasta degli anni '30: FREAKS , di Tod Browning. Da questo film - breve racconto di forte carica morale imperniato sulle vicissitudini di un gruppo di creature deformi e sfortunate impiegate come fenomeni da baraccone in un circo di terzo ordine - Lynch acquisirà quello sguardo lucido e spietato, nordicamente cinico e disincantato, con cui sezionerà corpi e vite delle sue creature filmiche. Così, dopo i due incerti esordi nel cortometraggio di SIX FIGURES e THE ALPHABET, dove il cinema si sposa con l'animazione, Lynch si cimenterà con il lungometraggio ERASERHEAD, accolto con unanime ed entusiasta disappunto dalla critica e pressoché ignoto al pubblico. Però qualcuno, bizzarro almeno quanto Lynch, trova nell'irriferibile trama del film tracce di geniale originalità: si tratta di Mel Brooks, che deciderà di produrre il primo tra i capolavori di Lynch, cioè THE ELEPHANT MAN. Il film, che narra con superba unità stilistica e calibrata narrazione la vicenda realmente accaduta di John Merrick, storico caso di neurofibromatosi giunto dolorosamente sino alla corte d'Inghilterra, esce nel 1980 e riceverà numerose nominations all'Oscar. Girato in un virtuosistico bianconero virato a seppia, il film resta a tutt'oggi uno dei più sinceri e strazianti apologi della "diversità". Conseguiti notorietà e successo Lynch proseguirà nella sua febbrile ricerca dell'anomalia spostando progressivamente il suo sguardo "entomologico" dal corpo all'anima.
Così, dopo l'infelice parentesi di DUNE, capolavoro mancato del 1984, Lynch approderà al padre di tutti gli incubi nascosti dietro le tendine fiorite di una linda villetta: BLUE VELVET. ll film, distribuito nell' 86, segnerà la svolta visiva e narrativa che partorirà CUORE SELVAGGIO (Palma d'oro a Cannes nel 1990), TWIN PEAKS, FUOCO CAMMINA CON ME, STRADE PERDUTE ed il recente MULHOLLAND DRIVE ( premiato a Cannes come migliore regia ). Con la sua limpida e feroce analisi della realtà odierna, il cinema lynchiano si propone come eccellente chiave di lettura per una sincera e catartica comprensione delle tante tragedie private che ogni giorno e con sempre maggior frequenza affollano il nostro orizzonte.
Prof. Mauro Meda
FILMOGRAFIA
1967 - Six figures (corto)
1968 - The
Alphabet (corto)
1970 - The
Grandmother (corto)
1974 - The Amputee
(corto)
1976 - Eraserhead - La Mente che
Cancella
1980 - The
Elephant Man
1984 -
Dune
1986 - Velluto
Blu
1990 - Cuore
Selvaggio
1990/1991
- Twin Peaks (serie tv)
1992 - Twin Peaks - Fuoco cammina
con me
1997 - Strade
Perdute
1999 - Una storia
Vera
2001 - Mulholland Drive
2006 - Inland Empire