Il
Grande Gatsby (F. Scott Fitzgerald)
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Il
Grande Gatsby, uscito in america con il titolo "The Great Gatsby",è
sicuramente l'icona più rappresentativa di quelli che furono gli
"anni ruggenti". Nel libro viene raccontata la storia del sogno
impossibile di un uomo, Gatsby che incarna la purezza degli ideali americani
corrotti dal materialismo e dal successo sociale. Egli vuole far rivivere
l'amore fiorito prima della guerra tra lui e Daisy, la stessa Daisy che
lo rifiutò alcuni anni prima perchè era povero e senza prospettive(qui
si trova un riferimento biografico all'autore, anche lui respinto perchè
non in grado di dare una vita agiata alla sua fidanzata). Nel frattempo
lei ha sposato un giovane rampollo di una delle grandi famiglie americane
mentre lui ha creato una vera fortuna dal nulla, in modo non sempre lecito.
Purtroppo il protagonista morirà senza ottenere la donna che ama
da sempre pur gettando sulla bilancia tutte le sue ricchezze ed il suo
potere. Col romanzo Fitzgerald vuole ribadire le accuse, che spesso ha
mosso, contro il materialismo della società. Il libro può
essere definito come una satira amara sull'"età del jazz",
un periodo di successo apparente ma di profondo caos morale in cui si
sono persi tutti i valor tranne la ricchezza. Con "The Great Gatsby"
Fitzgerald raggiunse il suò picco letterario, ma non quello economico,
perchè il libro rimase quasi invenduto; fu costretto così
a riprendere il lavoro di novelliere per i giornali, per questo divenne
lo scrittore più pagato d'America.
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La
firma dello scrittore:
Francis Scott Fitzgerald |
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