LIGA
Ecco il mio nuovo Cd
(e la mia nuova vita)
"In questo album ripropongo un tour perfetto:
canzoni registrate a teatro in intimità con i fan.
Ho scritto un romanzo che uscirà in primavera.
E intanto mi dedico a Lenny, mio figlio. Perché dalla
fine del matrimonio ho imparato che..."
Dottor Jekyll in teatro e poi, la sera dopo, mister
Hyde nei palasport.
Esatto. Questa per me è stata la tourneé perfetta e ora mi
spiace di averla fatta perché non so più che cosa inventarmi
per dare sfogo alla mia voglia di suonare.
Che genere di pubblico c'era in teatro? Era diverso
da quello dei palasport?
In teatro c'era gente più tranquilla che non si sognerebbe
mai di entrare in un palasport. D'altronde ho un pubblico
vario: il più anziano iscritto al mio fan club è una signora
di 64 anni, il più giovane un ragazzo di 12.
Come Gianni Morandi.
Voglio chiarire una cosa: per me la canzone è un'arte
popolare, sono un fan di Lucio Battisti. A me piace quella
roba lì. E arrivare a tanta gente significa che sono nel
giusto.
Anche se poi la vita da star ha i suoi lati negativi.
Per esempio, riesce a girare tranquillamente per strada, a
fare un'esistenza normale?
Sì. La gente è timida, magari ti guarda, ma poi ti lascia
stare. A meno che non la vuoi aizzare: allora, basta farsi
circondare da guardie del corpo.
Dopo 13 anni di carriera, la "ditta Liga" ha un
fatturato mica male. Che cosa significa per lei gestire
manager, musicisti, impiegati, ecc.?
Siamo un'industria familiare: il mio manager è lo stesso
che andava in giro a far ascoltare le mie cassette e poi
faceva il commesso alla Coop. Mio fratello segue il mio
sito...
Proprio dal sito lei ha annunciato la fine del suo
matrimonio, rompendo una leggendaria riservatezza.
Volevo comunicare la mia gratitudine ai fan alla fine
del tour. Nel frattempo finiva una storia, una storia
splendida. Io e la donna (chiama proprio così sua moglie
Donatella, ndr) siamo stati insieme 15 anni. E se capisci
che non ne esci, e capisci che può essere pesante dal punto
di vista mediatico, meglio dirlo.
Capito. Qui viene fuori la sua nota, ehm...
disistima per i giornalisti.
Non ho sempre avuto un buon rapporto con loro, ma stavolta
hanno rispettato due persone in difficoltà. La cosa mi ha stupito.
Il matrimonio è finito perché ha incontrato un'altra
donna? In giro si dice che sia innamorato pazzo.
Non so se la nuova donna (dice proprio così: si chiama
Barbara, ha 37 anni, è la sua massaggiatrice per i concerti,
ndr) sia la causa vera o no. Un'altra delle mie necessità
era quella di proteggere mia moglie. Non ha mai voluto apparire,
non è sempre stato facile per me tenerla nascosta. Allora
le ho proposto di parlare a nome di tutti e due direttamente
ai miei fan attraverso il sito. Per la prima volta è stata
d'accordo. E l'ho fatto.
Avete anche un figlio.
Si chiama Lorenzo Lenny.
Lenny?
Io lo volevo chiamare Lorenzo, la mamma Lenny. Non avevamo
ancora scelto ed è nato prematuro. Il medico mi ha dato
fretta e così ho deciso di dargli entrambi i nomi.
E come lo chiamate ora?
Solo Lenny.
E che bambino è Lenny?
Intanto, è un bambino fortemente voluto. Ha 5 anni, è
un batterista impressionante per la sua età ed è cosciente
della separazione dei genitori. Ma è sereno e ora sto con
lui con molta più intensità.
Lei continuerà a vivere a Correggio?
No, la nuova donna non vive lì e io farò avanti e indietro.
Ma Lenny è un motivo in più per tornare spesso a casa.
Ora che è finito il tour, che cosa farà?
Ho scritto un romanzo che uscirà in primavera.
Cantante, regista cinematografico, ora romanziere.
Che altro?
Dichiaro ufficialmente che non mi darò mai alla pittura.
Veramente una cosa ci sarebbe. La televisione.
La Rai mi ha fatto un mucchio di proposte: un programma
in prima serata tutto incentrato su me e le mie canzoni.
Un talk-show in seconda serata dedicato alle radio. Una serie
di telefilm da scrivere e realizzare.
Ma?
Ma io ho la fortuna di poter fare quello che mi piace
e a me non piace dover dipendere dall'Auditel. Chi lavora in
televisione è sempre in preda all'ansia per gli ascolti.
Fanno ponti d'oro a chi è televisivamente vergine.
Diciamo che la mia verginità per il momento me la tengo
come dote.
Andrebbe a Sanremo?
Anche lì mi hanno offerto un sacco di soldi per fare il
superospite...
Ma?
Ma non ci andrò mai, non l'ho mai seguito e proprio non
mi interessa.
In "Giro d'Italia" ci sono almeno 20 canzoni che
potrebbero vincere il festival.
Pazienza.