Smemoranda 16 mesi 2007
Liberi di essere liberi
Luciano Ligabue
Ramengo
Ramengo aspetta la luna e poi va sui tetti
Che, dice, lassù c'è un po' meno distanza da Dio
Lassù è benvoluto da tutti
E c'ha confidenza coi gatti
Con quelli che vivono a terra è un po' più restio
Ha un paio di vecchi chihuaua che sembrano topi
Li tiene nella carrozzella, passeggia fischiando
C'è chi gli vuol far l'antidoping
Lui, intanto, si scrive col lapis
In faccia la frase "Comunque io vivo ballando"
Nessuno può dire che lui gli abbia fatto del male
Ed anzi, siccome siam qua, ne vogliamo parlare?
Qualcuno lo è andato a cercare
È stato capace di fare
Il giro del tavolo a un party di vecchi dottori
Si dice che dietro ci sia una botta d'amore
Per un cameriere che tutto gli aveva insegnato
Non l'hanno voluto più in casa
E lui si è dovuto arrangiare
E intanto il suo cameriere se n'era già andato
E adesso, comunque, Ramengo non ha quasi denti
Per cui non lo chiamano più neanche i vecchi dottori
Lo vedi comunque contento
Insomma, però, che elemento
Canticchia frugando, immerso, nella spazzatura
E poi quando viene la luna si sa che fa festa
E sotto si dice "bisogna fargli il tagliando"
Sui tetti rialza la cresta
Signori, a gentile richiesta
Lo show di chi ha scritto "Comunque io vivo ballando"