20 settembre 2010
E non finisce qui
Siamo tutti qui belli pimpanti con pacchi d'adrenalina rilasciata
per questo tour estivo pazzesco.
E per pazzesco intendo davvero "pazzesco".
A colazione stamattina ancora tutti energici e urlanti
invece che sfiniti o "messi insieme" alla bell'e meglio.
Ma come? direte voi, ti rivolgi a noi
con tutta questa energia, invece che con il solito "down" di quando
un tour (e specialmente un tour come questo) finisce?
Ho i miei buoni motivi.
E spero che diventino buoni anche per voi.
Non so quante volte mi sono ritrovato
a spiegare che i nostri piani sono molto più frutto di pensieri
dell'ultimo minuto invece che di
una presunta pianificazione pluriennale
che tanti pensano che facciamo.
Un esempio è proprio quello che vi sto per raccontare.
Durante il tour negli stadi abbiamo cominciato a chiederci
come e dove fare altri concerti dopo quelli.
Non è che, anche se fantastici, 16 concerti mi potessero bastare.
La prima risposta è stata: teatri.
Ma sì: cambiamo tutto, suoniamo in acustico, da seduti,
le sfumature, le interpretazioni, altre canzoni,
tutt'altro concetto di show.
Anche perché, pensavamo, lo spettacolo
che avevamo concepito per i grandi spazi
difficilmente avrebbe funzionato,
anche se adeguato alle dimensioni di un palasport.
Poi arriva Torino dove siamo costretti
a suonare indoor perché lo stadio
serviva già alle due squadre di calcio della città.
E già dopo la prima delle tre date abbiamo visto
che lo spettacolo funzionava alla grande anche al chiuso.
Allo stesso tempo si sono incrociati i cori di amici e tecnici a dire
"non ha senso fermare uno spettacolo così" e i vostri a dire
"non lasciateci soli" oppure "e adesso cosa facciamo?".
Morale?
In un giorno solo abbiamo deciso
di fare altri concerti nei palasport a dicembre.
Per cui il secondo giorno
mentre noi preparavamo il concerto della sera,
c'era già chi cominciava a vedere
se era possibile ripartire dopo un paio di mesi.
E ora?
Il tempo fisico di rimettere insieme le truppe (tecnici, musicisti ecc.),
prenotare i palazzetti, riorganizzare il tutto e saremo ancora in giro.
Faremo alcune città in cui non abbiamo ancora suonato.
Sarà breve ma intenso e ci porterà fino a Natale.
Lo spettacolo sarà lo stesso che abbiamo appena portato in giro.
Cambierà ovviamente ogni sera il pezzo acustico
e credo che sostitueremo altri due/tre pezzi.
Al più presto avrete qui
e sul sito di F&P le informazioni che vi servono.
Ma ciò non toglie che:
faremo il tour teatrale.
Inizierà verso metà gennaio e andrà avanti per un po'
con un concetto preciso: ogni sera si cambia teatro.
Come vi dicevo qualche riga sopra sarà tutt'altro spettacolo,
altri pezzi, altri arrangiamenti, altra atmosfera, altro tipo di emozioni.
Pensate forse che le sorprese finiscano qui?
Eppure mi conoscete, no?
Ce ne sono altre, una delle quali piuttosto grossa,
di cui vi parlerò prossimamente.
Credo che vi faranno piacere.
So che le meritate.
Tenete botta!