(di Stefania BERBENNI)
Gli piace pensare in grande e vivere in piccolo: è tornato a stare a Correggio, Lambrusco, strade piatte, agnolotti
e zanzare d'estate. Riempie gli spalti come una finale dei Mondiali, poi scrive canzoni dove ringrazia la sua donna
per la quotidianità vissuta, che dà senso allo stare insieme e gli fa dire che "l'amore conta".
Ma contano anche le dimensioni, dice nell'articolo scritto per "Panorama"; "altroché", chiosa, tanto che ognuno di
noi porta in tasca un immaginario metro per prendere le misure di cose, persone, ideali e capire se val la pena
perderci dietro i sogni e dar loro asilo nell'anima.
Piccolo-grande: categorie dello spirito e percepito individuale. Alla fine rimangono i ricordi, il passato che ha
incorporato il futuro. Così la vede Ligabue, uno dei pochi che fa convivere testa e testosterone.