"Nome e Cognome":
Luciano Ligabue
“Ognuno di noi è la somma di tutti i momenti della propria vita.
Quel risultato è, nel bene e nel male, unico. Nome e Cognome ha a
che fare con la difesa di quell’unicità. Si affannano a metterci tutti
dentro grandi contenitori appiattenti: generazione, pubblico, audience,
gente. E poi, a fianco di parole così generiche, mettono un paio di
aggettivi con cui si pretende di descriverci un po’ tutti: la generazione
annoiata o sognatrice o rassegnata ecc. Ma se è vero che un quadro
d’insieme, in qualche modo, prima o poi va fatto, è anche vero che
ognuno di noi andrà chiamato con il proprio Nome Cognome, con il
rispetto della propria storia personale… Sono d’accordo con chi dice
che ogni artista, quando si esprime, disegna il proprio autoritratto.
E’ un autoritratto “interno”, l’autoscatto alla propria anima. Mi è
capitato di farlo anche in passato, quando ripenso ai miei dischi
precedenti, ai temi che contengono mi sembra proprio di vedere delineati
i miei tratti, la mia vita di allora. Questo processo si è ripetuto anche
stavolta, forse con ancora più chiarezza. Ho fatto ascoltare le canzoni
ai miei amici, e tutti hanno trovato che mi raccontavo più del solito,
mi hanno riconosciuto ancora più facilmente in queste canzoni.
Eccola, allora, la mia fototessera. Quella di questo momento. Quella
che si mescola con tutte le altre finite nella copertina del disco.
E ognuna di queste ha un Nome e Cognome”.
Nome e Cognome è un album secco, concentrato, “un
disco ricco di colori, ma, nel suo profondo, semplicemente e classicamente
rock, basso chitarre e batteria, con pochissimo spazio per le tastiere”.
Un disco nato da una lunga e paziente lavorazione nel nuovo studio che
Luciano ha allestito a Correggio, a pochi minuti da casa, con l’aiuto di
due produttori: Fabrizio Barbacci, suo collaboratore storico, e il nuovo
Luca Pernici, già produttore fra l’altro de Il Nucleo. “Questa dei due
co-produttori è stata un’idea azzardata, ma alla fine vincente. Devo
confessare che tre teste per pensare a un disco solo in certi momenti mi sono
sembrate troppe; ma sentivo il bisogno di aprire gli orizzonti, di provare
qualcosa di nuovo pur nell’ambito del rock mainstream, che da sempre è il
genere in cui mi muovo, e Pernici in questo senso mi pareva l’interlocutore
giusto, quello che poteva anche mettere in discussione il nostro metodo
abituale.
E’ stato un modo nuovo di lavorare, e lo stesso vale per chi ha suonato in
studio. A Nome e Cognome hanno collaborato alcuni dei ragazzi
della mia band, ma anche altri musicisti, secondo quell’idea di libertà che
ha ispirato un po’ tutto il lavoro. E’ stato un bel viaggio, davvero; qualcuno
ha cambiato pelle, come Rigo al basso che si è divertito a sperimentare cose
nuove, altri sono stati una rivelazione, come Niccolò Bossini alla chitarra.
E’ un ragazzo di Reggio Emilia che ha dato un contributo importante all’album
e all’impostazione del sound chitarristico. E’ stato con noi sul palco del
Campovolo, il 10 settembre e ha suonato sia con la Banda che con i
ClanDestino”.
Nome e Cognome è fatto di dieci canzoni più una piccola
ouverture strumentale, una finezza che Luciano aveva in mente da
tempo e finalmente è riuscito a realizzare.
E’ un disco che inizia forte, con Il giorno dei giorni (il primo
singolo), e poi si veste di ironia, di struggimento, di sentimento, per tornare
con naturalezza al rock più schietto e vibrante. La parola “rock” è volentieri
sinonimo di energia maschile, di Marte in Ariete; qui Liga prova a introdurre
connotazioni femminili, con un bel contrasto che nasce da chitarre delicate e
“certi passaggi liquidi, come ad aprire un po’ il panorama”. Canzoni
come Le donne lo sanno e soprattutto Lettera a G. spiegano
con molta emozione quell’idea di “autoritratto” che afferma Liga; mentre
Sono qui per l’amore, il delicato finale, introduce la suggestiva ipotesi
di un Ligabue chansonnier che serenamente si abbandona alla
dolcezza dei suoi pensieri.
Il giorno dei giorni, il primo singolo di Nome e Cognome, e
un altro paio di brani (Sono qui per l’amore e Happy hour),
sono stati presentati al pubblico il 10 settembre, nel mega show al Campovolo
di Reggio Emilia. E’ stata l’unica esibizione pubblica di quest’anno, in attesa
di una (lunga) serie di date ancora da definire per il 2006. Luciano è carico e
convinto di aver fatto un gran lavoro. Ma l’ultima parola spetta naturalmente
al pubblico. “Ho sempre avuto quest’idea: la canzone (o almeno la mia
canzone) è buona quando è la gente a dirtelo”.
Il nuovo album entra al 1° posto della classifica FIMI/Nielsen dei dischi più venduti (nella settimana 16-22 settembre), con oltre 250.000 copie vendute in una sola settimana. A conferma della credibilità e del successo di Luciano Ligabue emerge, sempre scorrendo la classifica, un altro incredibile dato: oltre all'ultimo album, ben sei dischi del rocker di Correggio sono rientrati in classifica, fra i primi 100. I dischi sono: "Ligabue", "Buon Compleanno Elvis" (il disco più venduto in assoluto di Liga), "Su è giù da un palco", "Lambrusco, coltelli, rose & pop corn", "Fuori come va?" e "Giro d'Italia".
Una curiosità sulle fototessere: Luciano Ligabue compare 2 volte (dietro, nella riga di Sono qui per l'amore, e dentro al libretto nella pagina dei credits, nella seconda riga), poi il papà (nella copertina, appena sotto la "C" di "cognome") e la mamma (la foto in copertina non si vede bene, ma dovrebbe essere quella con la maglia bianca, nella seconda riga fra la "E" e la "C"), e poi i musicisti, "Mel" Previte (ben due volte, dietro, nella riga de L'amore conta, e nella pagina dei credits, due foto vicino a quella di Luciano), "Capitan Fede" Poggipollini (nella pagina dei credits, sotto la "i" di "nomi"), "Rigo" Righetti (nella pagina dei credits, in quarta riga, la terza foto), Fabrizio "Simoncia" (nella pagina dei credits, accanto alla foto di "Mel"), infine la guardia del corpo di Luciano, che gli fa la guardia anche in fototessera (è lui quello grosso, in seconda riga, la prima foto vicino a quella di Luciano).
Il 17 ottobre, in seconda serata su "Italia 1", viene trasmessa un'ampia sintesi del concerto che Luciano Ligabue ha tenuto al Campovolo di Reggio Emilia. Il concerto sarà trasmesso anche il 4 novembre, in prima serata sul Digitale Terrestre, gratuitamente per tutti i possessori della carta Mediaset Premium. Inizialmente, l'evento doveva essere trasmesso esclusivamente sul Digitale Terrestre, al costo di 5 euro. ma gli organizzatori (Barley Arts e Friends & Partners, in accordo con RiservaRossa), in collaborazione con Mediaset, hanno deciso di far vivere (o rivivere) a tutti le emozioni dell'evento che si è consumato al Campovolo, trasmettendolo sia in chiaro su "Italia 1" sia sul Digitale Terrestre, ma gratuitamente. E non è tutto: il 24 ottobre, la sintesi del concerto sarà disponibile, gratuitamente e per 24 ore, anche su "Rosso Alice".
Le apparizioni di Liga sul piccolo schermo continuano: il 20 ottobre, infatti, è ospite della prima puntata di "Rockpolitik", il discusso show di Adriano Celentano. Con "il molleggiato", Luciano parla, scherza, riceve i complimenti per Happy hour e duetta una versione in italiano del successo "These boots are made for walking", prima di suonare con la sua Band un brano di "Nome e cognome" destinato a diventare il futuro singolo: L'amore conta (la canzone più votata nel sondaggio realizzato per "LigaChannel").
Come preannunciato con la presentazione del brano in anteprima da Celentano, L'amore conta, l'11 novembre, diventa il nuovo singolo trasmesso dalle radio dell'album "Nome e cognome", il quale - forte delle 300.000 copie vendute - è al quinto posto della classifica FIMI/Nielsen (dopo essere stato per tre settimane consecutive in vetta). E' il secondo singolo estratto dall'album, dopo Il giorno dei giorni, brano che ha segnato il ritorno di Liga sulla scena discografica, a tre anni e mezzo dall'uscita dell'album "Fuori come va?".
Dal 28 novembre è in rotazione sui canali televisivi musicali il video di L'amore
conta, il secondo singolo di Liga, nella top five dell’airplay
radiofonico a due settimane dall’uscita.
Il brano sarà suonato anche in versione acustica (insieme alla chitarra di Niccolò Bossini)
il 4 dicembre, quando Ligabue è ospite della trasmissione Che tempo che fa, su
RaiTre, condotta da Fabio Fazio.