La crisi


Ligabue smania di rock&roll. Durante il Neverending Tour, Liga trova il tempo anche per comporre le canzoni per due nuovi album: "Lambrusco coltelli rose & popcorn" (1991) e "Sopravvissuti e sopravviventi" (1993).
Il primo, come suono e stile delle canzoni, non presenta particolari variazioni dal disco d'esordio; si può ritrovare un filo conduttore che percorre tutto il disco e che riguarda il sogno e il suo rapporto con la realtà. Il secondo invece si distanzia un po' dalla produzione precedente: le atmosfere si fanno più cupe, gli arrangiamenti più duri e decisi. Probabilmente per quest'ultimo motivo (e a dispetto del primo) tale disco è tuttora indicato come l'album preferito da un consistente numero di fans. "Ho messo via" è uno dei pezzi considerati tra i migliori di Ligabue. Un altro motivo è sicuramente il fatto che sono numerosissime, in questo disco, le tracce che tratteggiano personaggi e raccontano piccole storie di sopravvivenza umana (di qui il titolo del disco) attraverso rapidi flash. Uno stile che caratterizzava soprattutto la prima parte della sua produzione, di cui parecchi ammiratori si dichiarano oggi un po' nostalgici. Comunque non bastò. Il disco non andò bene. Qualche pezzo, eccessivamente retorico dal punto di vista musicale, fa si che il disco non abbia la fortuna dei due precedenti.
Tra i due nuovi album, gli appassionati di Liga si moltiplicano e per loro nasce un Fan Club curato dal fratello di Luciano, Marco Ligabue. Il titolo è "Bar Mario".

Nel settembre del 1993 il Neverending Tour si conclude con il concerto di Orvieto. Nel frattempo sembra sempre più irreparabile la crisi instauratasi fra Luciano da una parte, e i ClanDestino e il produttore Angelo Carrara dall'altra. Il divorzio si consumerà definitivamente nei due anni successivi. Luciano tornerà a suonare ancora una volta in pubblico con i vecchi compagni, in occasione del raduno del Fan Club, nel 2001, realizzando così un desiderio, neanche tanto nascosto, di migliaia di fans vecchi e nuovi.
Ormai siamo alla definitiva chiusura di rapporti contrattuali, ma il produttore Carrara volle giocare una delle ultime sue carte: mise sotto contratto i ClanDestino. Come a dire: se te ne vai, occhio che te ne vai senza gruppo, perché loro stanno con me.
"Allora mi sentivo molto solo e tradito. Quella storia cambiò gli equilibri della situazione... Tutto quello che vedi nascere ti commuove, alcune volte ti capita di piangere insieme, altre volte fai fatica a credere a quello che ti sta capitando oppure ci ridi su... Insomma, c’è un enorme investimento emotivo che spartisci; e un giorno, zac!, finisce tutto in quel modo."