"Ligabue" - il primo album
"Per fortuna mi aiutò la mano calda
di Paolo Panigada, cioè Feiez di Elio e le Storie Tese, che faceva il fonico e
fu fondamentale per circuitare quelle che erano le mie idee. In realtà fu
fondamentale anche per un’altra cosa: perché riempì dei buchi che qua e là
si aprivano, suonò il sax, prese lui degli assoli di chitarra, partecipò ai
cori. Fu importantissimo, era un uomo con una musicalità pazzesca e la mise al
mio servizio."
"Ligabue" piace. Piace anche per quella
curiosa copertina e il libretto dei testi decorato da tutto uno zibaldino di
piccole formiche non incazzate - frasi celebri e meno celebri, citazioni
colte, gag. Una specie di ritratto indiretto di quel ragazzo sconosciuto che
prende la parola.
"Quando
giravo per le case discografiche con il mio demo-tape, avevo deciso di allegare
una specie di dépliant, per dare qualche informazione e un’idea massima su
questo tipo che a trent’anni si metteva a fare un disco. Ma non era una
operazione dotta, e infatti c’erano Oscar Wilde accanto a Bugs Bunny, John
Wayne e la nonna Ermelina, Groucho Marx e Van Gogh. Quel fogliettino colpì, e
quando fu il momento di uscire con il disco, la WEA pensò di recuperarlo. Fu
un’idea semplicissima e geniale, come anche la copertina di Gigi Cavalli
Cocchi, il nostro batterista. Un progettino venuto senza tante menate che
avrebbe poi fatto da modello: nessuna copertina dei miei dischi riporta la mia
faccia e nessuna cerca di spiegare cosa c’è dentro."
Con il pezzo di lancio dell'album,
"Balliamo sul mondo", Liga vince il premio più importante della sua
ancora breve carriera, il Festivalbar Giovani. Dopo questa esperienza Ligabue
parte con una serie di oltre 250 concerti (il "neverending tour") in
tutta l'Italia che continua fino alla fine del 1993. 250-300 concerti a rotta di
collo e un’ossessiva febbre di fare, esserci, suonare. Ligabue nel frattempo
si sposa con Donatella, il 4 gennaio 1991; ma non si ferma, non può fermarsi.