Gli inizi
"Giocavo da marcatore puro: proprio un mastino
che sopperiva con la grinta a tutti i suoi limiti tecnici. Restai a giocare
nella Correggese e continuai ad amare il calcio in quella maniera molto pura,
molto ideale. Per me era divertimento e basta."
"Usai la chitarra per la mia prima canzone, credo
verso il ’77 o il ’78, comunque in quegli anni lì. Era una canzone
orribile, si chiamava "Cento lampioni" e parlava di una puttana che stava
contando i giorni per riuscire a smettere. Ed era veramente bruttissima, era una
canzone sbrodolana, molto moralista. Se posso trovarci un valore, era un brano
che dimostrava il mio interesse per il mondo dei losers; ma in realtà non
c’era nessun approfondimento e conoscenza vera dell’argomento. Scrivere
canzoni comunque smise presto di essere un hobby. Pian piano diventò una forma
di urgenza fisica, quasi un bisogno. Andò avanti per anni, sempre come scrivere
non finalizzato, un comporre tra me e me. Nessuno al mondo conosceva questo
materiale, non lo facevo neanche sentire agli amici."
Il primo concerto "vero" del rocker
emiliano, insieme con il gruppo degli OraZero (con Paolo Signorelli e Bruno Pederzoli
alle chitarre,
Roberto Bartolucci al basso, Alberto Imovilli alla batteria),
si tiene al circolo culturale "Lucio Lombardo Radice" di Correggio
l’8 Febbraio del 1987. Ed
è così sfrontato e incosciente da imbastire un set senza covers. Farà
così praticamente sempre in quei primi concerti, salvo rarissime eccezioni:
solo brani suoi, un set pelle-ossa di un’ora tirata con brani come "Figlio
di un cane", "Marlon Brando è sempre lui", "Fuori Tempo" e
quella "Sogni di rock’n’roll" che spiega in un titolo quello che sta
accadendo.
Nell'anno successivo Pierangelo Bertoli
(grande cantautore modenese) decide di pubblicare, nel suo album intitolato
"Tra me e me", "Sogni di rock'n’roll", una canzone che
qualche anno più tardi sarebbe diventato uno dei pezzi più ascoltati. Fra
l'altro in questa edizione è proprio di Liga la voce del contro-canto finale.
L'esperienza sarà replicata l'anno dopo,
quando Bertoli pubblicherà nel suo "Sedia elettrica" la canzone di
Luciano "Figlio d'un cane".
Tornando al 1988, nel luglio di quell'anno
la vittoria al concorso "Terremoto rock" consente a Liga e agli
OraZero di incidere come premio un 45 giri - ormai praticamente introvabile
- contenente le canzoni "Anime in plexiglass" e "Bar
Mario". Nella miglior tradizione rock, nessuno se le fila, salvo mangiarsi
le mani più avanti quando sarà Liga-boom e quel vinilino serioso con picture
sleeve in bianco e nero diventerà molto, molto collezionabile. E’ una
vita grama e per fortuna che ci sono quelle gare a portare qualche raggio di
speranza. Il 1988 si chiude con la partecipazione fra i finalisti del
"Primo Concorso Nazionale per Gruppi di Base" (vinto dai Almamegretta)
grazie al quale un'altra canzone, "El Gringo", viene pubblicata sulla
compilation del Concorso.