LIGABUE AL LIVE8
"Le scadenze di lavoro ravvicinate e inderogabili (il rocker emiliano
è nella delicata fase finale della realizzazione del suo nuovo disco di
inediti, in uscita il 16 settembre, e si accinge a preparare l'impegnativo
concerto che terrà il 10 settembre al Campovolo di Reggio Emilia) avevano
sconsigliato la partecipazione all'evento promosso da Bob Geldof, ma poi
Ligabue, nonostante gli impegni pressanti di cui sopra, ha deciso di
dare il proprio contributo, nelle condizioni che gli sono possibili
(voce e chitarra), alla buona causa del Live8".
PERCHE' il LIVE8?
Ogni giorno, 30.000 bambini nel mondo muoiono a causa della povertà. Il
prossimo 6 luglio avremo l'opportunità di abbattere, definitivamente,
questa vergognosa statistica. Agli otto capi di Stato e Primi Ministri
che si riuniranno in Scozia per il Summit del G8 verrà presentato un
progetto fattibile per raddoppiare gli aiuti, ridurre i debiti e
rendere eque le leggi del commercio internazionale. Nel caso in cui gli
otto leader accettino, la nostra generazione avrà il merito di avere
fatto della povertà un fenomeno del passato. D'altro canto, se accetteranno
sarà solo se un gran numero di persone dirà loro di farlo. Live8
è nato proprio con questo scopo. Otto concerti, cento artisti, un milione
di spettatori, due miliardi di telespettatori e un solo messaggio:
spingere perché gli otto uomini più potenti della Terra impediscano a
30.000 bambini di morire ogni giorno, quando molto si può fare per
evitarlo. Noi non vogliamo i tuoi soldi - vogliamo te!
(tratto dal sito ufficiale dell'evento)
L'INTERVENTO di LIGA:
"Ehilà! Grazie! Prima... vi guardavo dalla televisione e venivate bene,
siete anche tele-igienici! E a un certo punto s'è visto un palco, da
Londra, e sopra c'era una scritta, che diceva: il mondo ci sta guardando.
E' vero. Oggi il mondo, comunque, in ogni caso, ci sta guardando: sta
guardando noi e sta guardando anche voi, perché alla fine il Live8
siete voi, ci sono poche balle. Però è anche vero un'altra cosa: che
oggi il mondo, oggi 2 luglio 2005, il mondo si sta guardando. Il mondo
sta guardando se stesso,
sta guardando negli occhi i propri problemi e l'unica cosa che questa
roba non può finire questa sera. Quindi, il vostro impegno è di
continuare a guardare il mondo, soffrire con lui, soffrire per lui,
domani, dopodomani, fra una settimana, un anno, dieci anni e così via."
Ligabue ha iniziato cantando "Non è tempo per noi" e poi ha fatto
cantare tutti con "Urlando contro il cielo". Prima di andare via, ha
portato con sé, sul palco, Jovanotti e Piero Pelù per una versione
acustica anche del loro successo "Il mio nome è mai più".