D-RAD


Stefano Facchielli, da sempre esperto di musica elettronica, è nato il 23/06/'66 e vive a Milano. La sua principale esperienza musicale è legata agli Almamegretta. Stefano ama collezionare dichi anni '60 e la fotografia in genere. Le sue maggiori vibrazioni musicali gli arrivano ascoltando musica psichedelica ed elettronica.

D-Rad non c'è più, portato via da un incidente stradale la notte del 31 ottobre 2004. Il dolore per la sua perdita, condiviso da tutti noi, è stato tradotto da Liga in una lettera (per leggerla, clicca su "Lettere ai fans"). Grazie D-Rad. Abbiamo avuto modo di conoscerti durante questo ultimo tour di Liga nei teatri (e il conseguente disco dal vivo "Giro d'Italia"), abbiamo avuto modo di apprezzare la tua arte nel nuovo arrangiamento di "Piccola stella senza cielo", che tanto è passato alle radio. Forse avremmo tutti desiderato conoscerti un po' di più. Comunque, grazie.

L'INTERVISTA:
Alcuni cenni biografici...
La mia unica e fondamentale esperienza è rappresentata dagli Almamegretta. E' il progetto musicale che mi ha impegnato negli ultimi 10 anni come produttore, a volta autore e soprattutto "smanettatore", quello che si occupa dell'elettronica e di tutta una parte effettistica e sonora, che è la cosa che mi ha preso a tempo pieno da sempre.

Com'è nata questa collaborazione?
Luciano cercava una persona che si occupasse della parte elettronica, loop ed effetti in genere, per questo suo nuovo progetto teatrale.
Probabilmente la mia amicizia con Mauro Pagani e Fabrizio Barbacci (NdA: produttore musicale di Liga) sono state decisive, mi hanno definitivamente raccomandato...

Lavorare con uno dei big della canzone italiana?
Sapere che un artista come Ligabue abbia voluto proprio me per il suo organico in questo progetto è una gigantesca soddisfazione. Io vengo da un tipo di musica più underground e questa collaborazione rappresenta un po' una sfida, sia da parte mia che da parte sua. Solitamente il bello della musica è proprio poter mescolare generi ed esperienze diversi tra di loro.

Qual è il set-up che userai nei teatri?
Io mi porto due computer portatili ed un mixerino digitale, sono molto sobrio, ma altamente tecnologico. Con uno dei due computer manderò delle basi pre-prodotte nel periodo di prove in studio, con l'altro suonerò delle parti live, saranno suoni che io definisco "concreti" (svolazzi di uccelli, rivoli d'acqua, animali, ecc...).
Tra l'altro, durante il concerto, vorremmo avere un paio di momenti dove io campiono un paio di strumenti sul palco e li "looppo" in tempo reale, questo per dare anche un minimo di spettacolarità al mio ruolo...

C'è qualche pezzo che già ti stimola o ti affascina in modo particolare?
"Baby è un mondo super" è il pezzo dove, secondo me, nell'arrangiarlo c'è stata una sinergia che ha funzionato molto bene. Poi c'è "Camera con vista sul deserto" dove io non suono, ma è un brano che mi piace davvero tanto; sono molto appassionato di suoni desertici e questo pezzo mi è sempre piaciuto parecchio.

D-Rad alle prese con il rock...
Mi hanno sempre etichettato come uno che viene dalla dance ed invece io ascolto molto rock, è il genere di musica che ascolto di più in assoluto!
Per una volta mi trovo bene a non dover subire questa etichetta di "dancettaro", che non sono, e a fare delle cose che, sì, sono elettroniche, ma sicuramente anche rock!


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