-SPETTACOLI & TV-
- il disco -
L'amore, quello vero
si canta sussurrando
L'eroe del rock italiano accarezza le parole
(di Gino CASTALDO)
In Il giorno dei giorni sembra evocare il prossimo 10 setembre, l'epica di una giornata record a ritmo di rock, in Happy hour se la prende con i cliché del suo ruolo da star, in Le donne lo sanno dichiara rispetto e ammirazione per la superiorità dell'universo femminile. Ma tutto procede nella prevedibile eccitazione della sua roca attitudine militante: chitarre infuocate e voce forzata al massimo. Per ritrovare un tono più misurato bisogna ascoltare l'altra bella canzone del disco, Lettera a G., idealmente scritta a un suo cugino fraterno morto da poco. S'intuisce qua e là, e soprattutto nel bellissimo finale, una voglia non risolta di melodie. Ci sono arie accennate, echi di un gusto antico del fare canzoni che forse Ligabue dovrebbe a questo punto portare fino in fondo. Il disco, conciso (solo dieci brani e una breve introduzione strumentale) e veloce, è disadorno, diretto, brucia in fretta la sua passione. Ma per favore, quando vi mettete ad ascoltarlo, partite dal fondo. Quella canzone vi sorprenderà. E' di quelle che valgono un intero disco.