A che ora è la fine del mondo?
Qui siamo subito dopo le elezioni del '94. Berlusconi ha vinto e io non
mi capacito del fatto che la TV veramente abbia avuto il potere di creare
in pochi mesi il partito di maggioranza relativa di questo Paese. Allora
la TV è potentissima. Allora, ecco l'idea di fondo: supponiamo che
qualcuno ci dica che la fine del mondo arrivi dopodomani; le gente a
quel punto cosa fa? La gente finalmente tromba, ruba, ammazza, fa quel
che si sente di fare perché non ha regole, oppure guarda l'evento in
televisione, perché sicuramente Emilio Fede la sua diretta la fa? La
domanda fu molto inquietante, e di lì nacque la canzone. Guarda caso,
questa cosa mi venne in mente un pomeriggio in cui mi stavo baloccando
con la chitarra e stavo rifacendo "It's The End Of The World" dei REM.
Misi insieme le due cose e trovai che la struttura di quel pezzo era
fantastica per avere un'apertura di ritornello molto pop, molto lirica,
allegra, quindi capace di ironizzare su un tema drammatico. La strofa
poi mi consentiva di sparare tremila parole, che era quello di cui
avevo bisogno per affrontare un argomento del genere. Mi misi lì e in
capo a due ore avevo il testo. Mezz'ora dopo telefonai alla casa
discografica e dissi: "Devo far uscire una canzone. Devo pubblicarla
adesso, non me ne frega un cazzo se è giusto o sbagliato. Ho una cosa
da dire, e la devo dire subito". Insistetti un po' e alla fine
trovammo il modo.
Gringo '94
Questa è una presa per il culo di Reagan che avevo scritto agli inizi
della mia storia. Chiarisco sempre il bersaglio delle mie metafore non
perché voglia svilire la capacità di osservazione di chi ascolta, ma
perché a volte è proprio chi scrive che non sa rendere chiare subito le
cose, dando magari per scontato qualcosa che poi così scontato non è.
Ad ogni buon conto, questa canzone non era finita in nessun disco e così
provammo a risuonarla. Cerca nel cuore
Questa è la prima canzone che io abbia scritto a quattro mani. Il testo
in effetti è mio mentre la musica è metà mia e metà di Gianfranco
Fornaciari. Un esperimento, uno dei vari di questo mini-CD. Il pezzo
venne scritto per l'occasione e devo dire che è una canzone che è rimasta,
piace, ha avuto anche un video piuttosto riuscito. Fuori tempo
E' un brano che avevo dato ai Rats e che per l'occasione mi ripresi.
Però è una versione decisamente loffia. Non fu suonata bene, non ne sono
contento. L'han detto anche gli Stones
Un altro esperimento, questa volta esecutivo: sono io accompagnato dai
Negrita. Avevo conosciuto Filippo Barbacci, il loro produttore, e ci
eravamo piaciuti. Avremmo poi prodotto insieme "Buon compleanno Elvis"
ma, prima, provammo a lavorare a questa canzone. C'è già tutto nel
titolo: è solo rock&roll, insomma. E' un pezzo che secondo me ha
abbastanza tiro, però è la canzone che in assoluto è più rimasta
nell'anonimato, fra quelle dei miei dischi. Forse in questa classifica
negativa è insidiata da "Radio radianti", ma è un bel match. Male non farà
Non mi piace l'esecuzione, ma l'arrangiamento sì. E' una specie di
soul ballad, questo incedere del basso è proprio da ballata pop
soul. E' un brano che avevo dato ai Timoria e che qui venne ripreso in
una versione totalmente differente. Da notare, per la prima volta, l'uso
di una voce femminile nei cori finali, molto belli. E' curioso: il
pezzo è tutt'altro che bellissimo, l'esecuzione non va, però
l'arrangiamento funziona, ha retto nel tempo. Gringo '91
Questa versione è il testo originale del brano, che doveva essere incluso
in "Lambrusco coltelli rose & pop corn". Puoi notare la chitarra tipica
dell'epoca, Cottafavi usava molto il delay. Urlando contro il cielo
Un live da fonte ignota, l'abbiamo pescato da chissà quale cassetto. E'
un brano che diverse volte ci avevano richiesto dal vivo, così abbiamo
detto: "Va bé, visto che questo è un contenitore strano, lo mettiamo qua".