VENTUNESIMO NUMERO (23/09/2001)

Un saluto a tutti. Per prima cosa ci scusiamo davvero per il ritardo con il quale abbiamo risposto a queste domande. Solitamente rispondiamo a tutti in tempi brevissimi, mentre questa volta complici le vacanze ed altri problemi tecnici abbiamo dovuto ritardare di molto l'uscita della rubrica. Ci scusiamo e speriamo con queste risposte di soddisfare comunque le vostre curiosità.

Ciao Paolo e Andrea,

ho trovato in un sito queste notizie sugli shoot famosi e mi sembrava di ricordare una domanda del genere nella posta dei lettori.

Marco

What are some examples of shoots?
Bearing that in mind, listed are some well-known shoots in pro-wrestling:

25/04/15 - Stanislaus Zybysko defeated World Champion Wayne Munn.
36/03/02 - Dick Shikat defeated World Champion Danno O' Mahoney
85/04/27 - Road Warriors vs. Larry Hennig & Jerry Blackwell. Hennig and Blackwell rough up the young Road Warriors, who, until that time, refused to sell moves for their opponents.
85/09/02 - Akira Maeda and Super Tiger (Satoru Sayama) wrestled to a Double DQ in 18:57. The ref stopped the match because he felt both Sayama and Maeda were getting out of hand.
86/04/29 - Andre the Giant vs Akira Maeda (New Japan) Andre refuses to cooperate with Maeda and Maeda takes him down with several vicious kicks to the legs.
87/01 - Bruiser Brody vs. Lex Lugar (Florida) Brody stops cooperating with Lugar, who gets himself DQed.
87/11/19 - Riki Chosyu, Masa Saito & Hiro Saito def. Akira Maeda, Nobuhiko Takada & Osamu Kido. (New Japan) Maeda delivers a hard kick to Chosyu's face, which breaks 3 bones in his cheek.
91/04/01 - John Tenta vs. Koji Kitao (SWS/WWF) Tenta and Kitao, two former sumo wrestlers, stop cooperating but never come to blows.
1997 - The Nasty Boys and the Outsiders stop cooperating after a particularly hard shot by Scott Hall. Knobs and Sags rough up Hall in the ring to teach him a lesson.

RISPOSTA DI PAOLO E ANDREA LANATI

Bene questa è la famosa lista di shoot che di solito è presente nelle varie faq sul wrestling. Purtroppo non aggiunge nulla a quello che già si sapeva. Ti ringraziamo molto dell'interessamento, l'argomento shoot è sicuramente molto affascinante, nel caso dovessi trovare altre notizie simili non esitare ad inviarcele.

Ciao a tutti , mi chiamo Matteo, ho 27 anni e negli anni ottanta, anche se
ero solo alle elementari, sono stato un grande fan del catch giapponese.Com
gli anni avevo quasi dimenticato tutto,ma poi la scoperta del vostro sito mi
ha riportato alla mente tanti ricordi.Se non vi dispiace avrei qualche
domanda da porgervi:
1)Domanda forse scontata:quanto c'era di vero in quegli incontri(visto che,
pur essendo solo un bambino, già nutrivo dei seri dubbi)?
2)Dove posso trovare una crenaca (sempre che esista) dell'incontro tra la
Jackie Sato (allora la mia beniamina) e la Shinobu Kandori del (credo) 1986,
che si trasformò in un massacro?Chi fu delle due a trascendere e perchè?
3)Che fine ha fatto Tony Fusaro?
4)(Domanda che esula dal catch):come giudicate Rickson Gracie:il piu' grande
ed inarrivabile fighter di tutti i tempi, come molti dicono, o un abile
manager di se stesso che ha costruito la sua fama combattendo solo con
lottatori mediocri ed evitando i piu' forti, come dicono altri? Grazie
tante e tanti saluti a tutti.

RISPOSTA DI PAOLO E ANDREA LANATI

1) Beh, questo è un argomento già affrontato a più riprese. I trucchi sono sempre gli stessi, il sangue finto, le sedie che non fanno male, i colpi non affondati ed i match concordati. Le componenti 'vere' sono i grandi atleti, la loro grande professionalità, la capacità di far sembrare vera una contesa concordata e le cadute, che non dimentichiamoci fanno male davvero. In spiccioli si può fare questa distinzione, andando poi più nello specifico si può esaltare il fatto che i giapponesi lo considerano un vero sport e gli atleti sono visti come autentici samurai, anche noi siamo del tutto d'accordo.

3) Domanda da un milione di dollari. Sembra che sia negli Stati Uniti, ma non c'è nulla di preciso sul suo conto, tranne il fatto che aveva una società di doppiaggio che pare non abbia fatto una bella fine.

4) Lo conosciamo poco per poter dare il parere che tu ci chiedi. Per ora possiamo solo dire che nei match nei quali l'abbiamo visto combattere ci è sembrato veramente molto forte, naturalmente non abbiamo l'esperienza per poter dire se i suoi avversari fossero o meno all'altezza della situazione. Ora comunque sul sito c'è una persona che ha l'esperienza per dare una risposta sicuramente più esaustiva e corretta della nostra: Claudio Freschi.

RISPOSTA DI CLAUDIO FRESCHI

4) Il discorso è piuttosto complesso, io ritengo che Rickson sia stato senza ombra di dubbio il più grande lottatore nel mondo nello stile brazilian ju jitsu, nel quale era (e dicono sia ancora) pressochè imbattibile. Probabilmente nei suoi tempi migliori diciamo 10 anni fa, quando in pochi conoscevano la lotta a terra e il BJJ, avrebbe battuto anche avversari più forti di quelli che ha incontrato, basta vedere il fratello Royce che sembrava inarrestabile nei primi UFC e a suo stesso dire non era nemmeno avvicinabile come talento a Rickson. Al giorno d'oggi gli atleti sono cambiati, ora sono tutti fortissimi ed allenati in tutti gli aspetti del combattimento, e quindi Rickson (anche un giovane Rickson) probabilmente non riuscirebbe ad essere così dominante. Detto questo una risposta definitiva non la potremo mai avere, a mio avviso sicuramente è stato un grande di questo sport, probabilmente non il più grande di tutti. Spero che la risposta sia esauriente, a risentirci presto.

Nella foto, Rickson Gracie in azione

RISPOSTA DI NOE' CHERUBIN

2) Le due atlete, si incontrarono per la prima volta il 17 agosto del 1986, nel primo show della JWP, ma non penso che tu ti riferisca a questo match, ma bensì a quello del luglio del 1987, in cui la Kandori (campionessa di Judo) distrusse letteralmente la Sato. Sembra, che il match si trasformò in uno shoot a causa di non meglio precisate accuse fatte dalla Sato sulla sua avversaria; altre fonti parlano addirittura di un intervento della Yakuza, prendi però questa notizia con beneficio d'inventario, perchè le idee su questo match sono molto diverse. Resta il fatto, che la Sato dopo questo incontro si ritirò, mentre la Kandori ha attualmente un ottima carriera, con partecipazioni anche in tornei di shootfight.

Nella foto, Shinobu Kandori

Ciao sono Riccardo da Barlassina. Volevo farvi alcune
domande:
1- Quali sono gli ingredienti necessari ad un non
giapponese per diventare un idolo acclamato anche in
Giappone? ad es: come mai proprio Stan Hansen, Steve
Williams o Scott Norton, che in America hanno tutto
sommato riscosso un esile successo, in Giappone sono
stelle acclamate?
2- Gli ingaggi percepiti dalle star giapponesi sono
alti? Siamo ai livelli dei lottatori americani in
America?
3- E' una mia impressione o in gGiappone si è ancora
legati molto al wrestling fatto di tornei e supercard
più che avvenimenti fissi e settimanali come le fed
Americane? E come mai tutto cio? Penso che in Giappone
le immagini della WWF arrivino. Perchè allora, a
differenza del resto del mondo, la nuova concezione
del wrestling non ha riscosso così successo? Perchè in
breve l'attitude non ha attecchito? Forse i giapponesi
sono ancora legate alla tradizione e vedono la lotta
libera come uno scontro tra antichi samurai?

Poi volevo chiedervi un favore: possiedo un sito sui
manga e sulla cultura giapponese legata a questo
fenomeno: sarebbe possibile che il banner del mio sito
comparisse nella vostra pagina dei link? Io ho già
esposto il vostro banner, sulla home page perchè il
sito non ha ancora molti visitatori. ve lo invio:
decidete voi con molta libertà se pubblicarlo o no.
L'indirizzo web è http://members.xoom.it/Pelumanga.
Grazie anticipatamente. Ciao

RISPOSTA DI PAOLO E ANDREA LANATI

1) I cattivi potrebbero dire che si tratta di wrestlers mediocri per i quali nel mercato statunitense era difficile sfondare. Altri potrebbero dire che i sopracitati sono legati al wrestling vecchio stampo e quindi sono andati in Giappone. A nostro parere entrambe le tesi sono vere e i vari casi devono essere trattati in modo separato. Per Stan Hansen non è vero a nostro parere che ha riscosso poco successo in America, infatti quando vi ha combattuto ha ricoperto un ruolo di primo piano, poi per sua scelta è andato in Giappone dove ha dimostrato di essere una stella, soprattutto per l'intensità e la forza bruta, mentre restiamo d'accordo sul fatto che sia poco tecnico. Un discorso più o meno simile si può fare anche per Steve Williams, che nel primo periodo di carriera è stato campione UWF in USA, probabilmente tu ti riferisci alle figuracce rimediate nella WWF e nella WCW negli ultimi anni, dai quali poi Williams è fuggito tornando in Giappone, dove è stato accolto a braccia aperte. Per quanto riguarda il periodo WWF, era stato scelto per un 'feud' con Steve Austin, poi il famoso torneo 'reale' che vide trionfare Bart Gunn, complice il grave infortunio rimediato in questa competizione decretò praticamente la fine della sua carriera WWF. E' inutile poi giustificarlo se nella WCW ha infortunato i suoi avversari, dato che gli sono stati posti di fronte solo i luchadores messicani che pesavano la metà di lui. Per quanto riguarda Scott Norton, forse saremo un po' cattivi, però la nostra idea è che è stato l'uomo giusto al momento giusto, infatti è arrivato in Giappone prima per fare l'alter ego di Vader ed ha miseramente fallito, quindi ha utilizzato una gimmick alla Goldberg, ma anche in questo caso non ha funzionato, malgrado i due titoli IWGP vinti (regalati...). Per chiudere il discorso i giapponesi hanno il palato fine, da qui la differenza tra Hansen che è rimasto quasi vent'anni al vertice e Norton che è stato deludente e non è durato quasi niente. Capitano dei casi limiti in cui le fed giapponesi hanno bisogno dei gaijin e tirano dentro di tutto, vedi l'ultimo periodo...

      

Nelle foto, un blocco football di Scott Norton (a sinistra), e Steve Williams che subisce uno Shining Wizard dal campione Triple Crown Keiji Mutoh

2) Non abbiamo cifre reali, ma il nostro pensiero è che per quanto riguarda le superstars gli ingaggi siano di poco differenti, mentre per l'undercard la bilancia pende verso gli USA che ha dovuto subire la guerra tra WWF e WCW che si rubavano i talenti pagandoli fior di dollaroni, causando gioco forza un aumento dello stipendio medio.

3) In Giappone si è molto legati al concetto di torneo e di campione, mentre negli States queste due cose tutto sommato non sono importanti. Non è vero che l'attitude non abbia attecchito anche in Giappone, il chiaro esempio può essere l'nWo Japan prima, ed il TEAM 2000 ed il B.A.T.T. dopo, le gimmick da 'lone wolf' adottata all'inizio da Steve Austin, è stata poi replicata da Taiyo Kea e Keiji Mutoh. Per quanto riguarda le gimmick qualcosa, come detto, sta cambiando, mentre per fortuna le storylines sono diventate così basilari da rendere l'incontro un episodio marginale, come avviene negli States.

Naturalmente non ci sono problemi per l'esposizione del tuo banner nella pagina dei links.

RISPOSTA DI NOE' CHERUBIN

1) Personalmente ritengo che siano dei wrestler che danno tutto sul ring, per i quali il concetto di wrestling, è espresso per la maggior parte dal combattimento. Personaggi, che non erano adatti per ciò che richiede la WWF e richiedeva la WCW, che non amano perdersi in monologhi, che oramai negli USA hanno quasi preso il sopravvento sul match. Si può dire, che hanno, trovato la loro America in Giappone, dove hanno raggiunto fama, denaro, successo, in un sistema dove si privilegia, lo ripeto, l'impegno sul ring e le capacità. Perchè teniamo presente che si tratta di atleti tecnicamente ineccepibili, forse la loro unica pecca è quella di non saper tener bene in mano un microfono. Certo, non tutti i gaijin, che vanno a combattere in Giappone, riscuotono lo stesso successo, uno degli esempi che mi viene in mente sono i wrestlers della XPW, che recentemente hanno combattuto nella FMW, dove, Supreme e Pogo the Clown (questi i loro nomi), hanno fatto una tal figuraccia, da venir cacciati, per la loro scarsa abilità. Quindi tornando alla tua domanda, per sfondare in Giappone, bisogna essere bravi sul ring, essere delle persone professionali e saper accettare il fatto che gli incontri sono duri, dove tutte le mosse, anche le più rischiose vengono eseguite e bisogna saperle subire senza incorrere in gravi infortuni. Non come fa la WWF, che proibisce l'esecuzione di alcune mosse, perché le ritiene pericolose per i lottatori, e questa è solo ed esclusivamente una gran buffonata.

2) Per quanto riguarda gli ingaggi, già è difficile avere un'idea precisa di quelli dei lottatori americani, quindi figurati per quelli giapponesi;
comunque qualche notizia c'è. Allora, sembra che la federazione che paghi di più sia la NJPW, nella quale gli stipendi delle stelle maggiori (ad esempio Mutoh e Chono), dovrebbero aggirarsi tra gli 800.000-900.000 $, e via via tutti gli altri a scalare, il minimo dovrebbe essere tra i 100.000-150.000 $. Per quanto riguarda le altre federazioni, la cosa si fa ancora più nebulosa, per esempio, la Michinoku Pro e la Big Japan, escludendo i main eventers (che hanno un contratto), pagano un tanto a match, pare sia sui 20$ (ma non ne sono sicuro).Per quanto rigurda le altre federazioni, NOAH, All Japan e FMW, credo si parli di cifre inferiori a quelle della NJPW, è probabile che i main eventers, abbiano dei compensi nell'ordine dei 300.000-400.000 $, con punte più alte per personaggi tipo Kawada, Misawa ed altri.

3) Per i giapponesi, ma anche per gli appassionati di puroresu, la cosa che interessa maggiormente è il match, e non il monologo dell'atleta di turno. Anche in Giappone ci sono le story line, ma sono viste essenzialmente come sfide, tra un atleta e l'altro. La FMW, si può considerare, la federazione giapponese più americana, con vari siparietti, con le assurde story line di Fuyuki, che alle volte nemmeno si concludono, tipo quella del suicidio dal monte Fuji, o i balletti di Kanemura (spettacolare la sua parodia di Hayabusa), o del team No Respect. Però nonostante
questa americanizzazione, i match, restano di grandissima fattura, ricchi di spettacolo; chissà perchè nella WWF non hanno mai pensato, pur mantenendo tutte le chiacchiere varie che tanto piacciono, di far combattere dei match ricchi di azione e di mosse spettacolari, in pratica, non potrebbero giapponesizzarsi ?

Volevo chiedervi in quale federazione lottava Mick "Cactus Jack" Foley, quando vinse il primo e l'unico deathmatch tournament, in Giappone, ma soprattutto vorrei sapere se esiste una videocassetta su questo incontro.
Grazie e complimenti per il sito.

RISPOSTA DI NOE' CHERUBIN

Ciao e benvenuto in questa rubrica. Il mitico IWA King of Deathmatch '95, probabilmente il primo torneo di questo tipo svoltosi nel mondo del wrestling, ma non l'unico, se ne conta uno del 1998 per la Big Japan, ed altri sia per la XPW e la IWA MID SOUTH (federazioni americane), servì all'epoca per lanciare quella che era una nuova federazione, nata da una costola della FMW, difatti fu fondata da Tarzan Goto e Mr Gannosuke. Fu anche una sorta di rivalsa dei due atleti su Onita, allora padrona incontrastato della FMW (non per niente fu lui a fondare questa federazione nel 1989), difatti se osserviamo la lista degli etleti partecipanti, non trovi nessuno tra Mr Pogo, Onita e Matsunaga, tutti e tre all'epoca, sotto contratto con la FMW. Nomi, ben più rappresentativi, per un torneo del genere, di Ono o di Leatherface: senza nulla togliere a questi ultimi due. Per quanto riguarda Foley, questi all'epoca era sotto contratto con la ECW, e come altri lottatori americani, partecipava a dei tour in Giappone, difatti combatté anche nella FMW e nella All Japan. In relazione al video, ti posso dire che esiste una videocassetta dell'intero torneo, reperibile anche in Italia. Personalmente, a distanza di sei anni, ritengo che mantenga intatta la sua freschezza e la sua carica di rottura, io te lo consiglio, anche per vedere qualcosa di diverso da quello che può essere lo stile attuale della WWF (che di certo non adoro); però, sai, io sono di parte, quindi lascio a te la scelta.

Nella foto, Mick Foley

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