SECONDO NUMERO (05/11/2000)

Caro Noè, sono Alessandro da Milano e ho 23 anni. Innanzitutto auguri a te e ai LanatiS per la nuova avventura. Ho appena letto la tua editoriale sull'HCwrestling e devo dire che non sono proprio d'accordo con te. In certi spettacoli io ci vedo molto poco spettacolo, proprio perchè viene a mancare il gesto atletico, che è fondamentale in uno sport (per quanto entertainment). Comunque non si può non apprezzare la loro qualità di worker perchè quando Pogo pianta un trapano in testa all'avversario deve essere bravissimo per non ammazzarlo. Ammesso che il trapano e il resto dell'armamentario non sia di cartapesta. Tu cosa ne pensi? Tanti saluti.

EL LOCO

RISPOSTA DI NOE' CHERUBIN

Ciao Alessandro, eccomi qui pronto a risponderti.

Sono d'accordo con te, sul fatto che nello sport il gesto atletico sia fondamentale, ma è meritevole quello di tutti gli sportivi, sia quelli che lottano in maniera "normale" che quelli che lottano in modo hardcore. E credo che (su questo penso tu sia d'accordo con me) anche i personaggi dell'hardcore, che potranno piacere o meno, meritino rispetto per quello che fanno. Anche perchè non credere che tutti i lottatori hardcore, siano scarsi tecnicamente, alcuni sicuramente si, ma altri (non  tutti sono dei main eventer tipo Hayabusa) riescono a cavarsela discretamente. Dire con precisione cosa ci sia di vero e cosa di falso nel garbage wrestling, non è facile. Di certo i vari chiodi, vetro, filo spinato, sono autentici, magari delle volte un po' spuntati, ma sempre reali. Su quelle che vengono dipinte come bombe, ho i miei seri dubbi, personalmente negli incontri che ho visto mi sembravano di più dei fuochi artificiali, delle volte anche molto scarsi se confrontati con quelli che usa la WWF per le entrate dei suoi atleti. Per quanto riguarda le armi di Mr Pogo, a prima vista sembrerebbero vere, di sicuro sono di metallo, che poi siano così affilate come il lottatore vorrebbe far credere, ho i miei dubbi; però il loro uso all'interno di un ring è realmente pericoloso.Quanto poi al loro uso, non saprei dirti se si tratta di abilità o di incoscienza. C'è poi da aggiungere che tutto il sangue che si vede, delle volte è reale, ma altre finto.Alcune volte è dovuto a ferite provocate dagli avversari, ma altre ancora sono gli stessi wrestlers che se, così si può dire, si feriscono autonomamente. Resta da vedere se sia più folle subire dei colpi tali da provocarti delle ferite o ferirsi di proposito. Quindi, in conclusione, c'è un po' di tutto, ciò non toglie che alcuni lottatori, per esempio Matsunaga o Honma, siano dei veri pazzi autolesionisti, per le azioni che svolgono sul ring.

Saluti.

Cari fratelli Lanati, innanzitutto auguri per il vostro nuovo sito.

Ho già scritto a Noè riguardo all'Hardcore Wrestling giapponese, mentre a voi vorrei chiedere: per quanto riguarda l'oriente, il wrestling (ovviamente a un certo livello) è solo in Giappone? La cosa richiederebbe un discorso politico ed economico, ma in ogni caso mi sembra strano che in paesi con tali e tante tradizioni di combattenti, il wrestling non esista del tutto.

Tanti saluti.

Alessandro 'EL LOCO'

RISPOSTA DI PAOLO & ANDREA LANATI

In oriente il wrestling giapponese è l'unico ad un certo livello, ma non escludiamo che esistano federazioni minori anche in Corea e Cina, in particolare per quanto riguarda la Corea, possiamo darti due notizie: Kintaro Ohki, wrestler coreano, ha combattuto ad ottimi livelli nelle migliori federazioni giapponesi (JWA, NJPW, AJPW, IWE) per una ventina d'anni, sino ad inizio anni '80; invece a livello di federazioni conosciamo la Korean Wrestling Association esistita dal '61 al '82 e la New Korea Pro Wrestling dal '82 ai giorni nostri, della quale puoi leggere notizie dell'ultimo tour sulla newsboard.

Un ringraziamento ad Alessandro Samsa per le domande, ed un invito a tutti i seguaci del Puroresu a bombardarci di domande.

Saluti

Lo Staff di TuttoPuroresu

© 2000-2001 TuttoPuroresu - Proprietà di Paolo & Andrea Lanati - Tutti i diritti riservati