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27 Gennaio 2002
Il mondo del wrestling giapponese è ad una svolta, gli ultimi eventi hanno sconvolto il panorama del puroresu. In pratica fino a pochi mesi fa non si aspettava altro che l'annuncio della chiusura della AJPW o del suo acquisto da parte della NJPW. In pochi giorni questa situazione si è ribaltata, ciò e stato possibile grazie a due fattori:
1) l'entrata in campo di un nuovo finanziatore, per quanto riguarda la federazione del compianto Giant Baba. Trattasi della Softbank che ha portato un bel po' di soldi nelle casse ormai vuote della AJ.
2) Il booking sconsiderato di Antonio Inoki, che ha raggiunto il culmine nella sconfitta subita da Nagata, in soli 24 secondi, contro Filipovic. Che ha in pratica rovinato la credibilità di uno dei main eventer della NJ.Queste due situazioni, ed altre minori, hanno portato al clamoroso passaggio di Mutohh alla AJ, seguito poi anche da Kojima, Ka Shin, Ohara, Kenemoto. Si parla anche di altri 10 atleti di minor fama, pronti a fare il grande salto. Tutto ciò ha praticamente spostato gli equilibri, mettendo in secondo piano la NJ, che dalla creazione della NOAH, aveva praticamente dominato il campo. Questo ha portato alla nascita di una serie di incredibilei scenari, tutti da verificare, perchè al momento attuale, si hanno ben poche certezze, tanto per fare un esempio come farà Tenryu a dare il giusto spazio a tutti gli atleti senza incorrere nelle lamentele di qualcuno ? Verrà finalmente dato il giusto risalto a Kojima ? Kawada accetterà di essere messo in secondo piano rispetto a Mutoh ? Comunque tra le ipotesi più fantasiose, ne riporto una, che magari un fondo di verità, forse, lo contiene. In pratica, si ipotizza un'allenaza futura, tra NOAH, AJPW e ZERO-ONE (la fed di Hashimoto), con il preciso intento di far chiudere la NJPW e creare, così un monopolio (tipo WWF).
Nella foto, Keiji Mutoh
Personalmente trovo il tutto un po' fantasioso, e forse la vera ragione di queste mosse, sta in un tentativo di rilanciare il wrestling in Giappone, schiacciato negli ultimi tempi dai vari tornei di shoot, tipo K-1. Non per nulla proprio alla popolarità dello shootfight, si deve la nascita della ZERO-ONE (federazione che proprone incontri misti wrestlers contro shootfighters) e l'avvicinamento alle MMA della NJPW. Non per nulla Tokyo Sport, ha eletto match dell'anno, l'incontro che ha visto contrapposti Kazuyuki Fujita (famoso fighter) e Yuji Nagata per l'IGWP World title, match valido, ma sicuramente inferiore ad altri due match dello stesso show come Kawada vs Kojima e Mutoh vs Hase. Vedere Fujita colpire palesemente con il ginocchio il tatami e Nagata, far finta di subire chissà quali colpi, non è proprio il massimo. Spero vivamente che la finiscano con questi incontri misti, che non dicono assolutamente nulla, anzi sono ridicoli, se proprio vogliono, che facciano dei combattimenti reali, e se il wrestler di turno le piglia di santa ragione, beh, se le tiene, così la prossima volta ci pensa due volte. Anzi, prima di tutti, che sia Inoki, che costringe i suoi wretlers a questi incontri, a fare un bel match Shoot, magari contro Coleman o Vovchanchin, e vediamo quanto resiste.
Nella foto, Antonio Inoki
Passando alla situazione un 'altra federazione, in questo editoriale un po' particolare, visto che sconfino in territori, normalmemnte di competenza dei fratelli Lanati , volevo dire, che non credo ad una chiusura della Big Japan, per una serie di motivi che andrò ad elencare. Prima di tutto, le sue condizioni economiche, non sono così disastrate, in quanto il contratto con la CZW (e di riflesso la ADV film), ha portato un bel po' di soldi nelle casse della federazione di Kojika. Secondo il numero degli spettatori ai suoi show non è in calo, anzi , si può notare anche un leggero incremento, in un periodo in cui il Giappone, economicamente non se la passa molto bene, ed ovviamente i consumi ne risentono. Il cosidetto big show del mese di dicembre, non è andato poi così male, ok, in un palazzetto con 10.000 posti sono a stento riusciti a portare 5.000 spettatori, ma si tratta pur sempre di un buon risulato per una federazione piccola come la Big Japan, se pensate che delle volte la stessa FMW o la All Japan, faticano ad avere 2.000 spettatori, non è un risultato così disastroso, anzi. Terzo fattore, il contratto televisivo, non sembra in discussione, anche perchè , ormai è rimasta l'unica federazione veramente hardcore, da poter presentare al pubblico, visto che la W*ING, naviga veramente in cattive acque, la FMW, grazie al booking di Fuyuki, solo saltuariamente ha dei death match nei suoi show.
Nella foto, Daisuke Sekimoto
Certamente è calata la qualità dei match, Honma se ne è andato a fare il jobber nella All Japan, Yamakawa è stato per molto tempo infortunato, anzi è un miracolo che si sia ripreso tanto da poter tornare sul ring a combattere, Mad Man Pondo è attualmente un peso morto, Wifebeater è quello che è, per lo meno non si risparmia nel subire colpi. Se a questo si aggiunge il gtrave errore di non pushare adeguatamente Shadow wx , che doveva diventare il main eventer della federazione, ma adirittura lo si è fatto combattere per un certo periodo nel match di apertura degli show, si comprende che qualche errore è stato fatto.
Nella foto, Shadow WX e Mitsuhiro Matsunaga
Ma vi sono anche delle notizie liete, come la consacrazione di Jun Kasai, la crescita di Daisuke Sekimoto, i continui miglioramenti di Kamikaze, l'arrivo in Giappone di atleti come Justice Pain, Trent Acid, Rick Blade, che hanno dato luogo a dei buoni match, il ritorno di Mr Danger Matsunaga. Certo, bisognerà che Zandig lasci a casa i pesi morti (non faccio nomi, tanto sapete a chi mi riferisco), che Yamakawa riesca a tornare quello che ra prima dell'incidente, che Pain venga fatto combattere nei main events, e non che questi siano solo prerogativa di Zandig, che venga dato il giusto risalto a Shadow WX, che se lo merita, che il booking venga fatto in maniera più intelligente, come si fa a far perdere Sekimoto contro Damher. Sicuramente, se alcune di queste cose verranno fatte, sentiremo parlare, ancora per molto tempo della Biga Japan.
Noè Cherubin
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