Interviste

SESTO NUMERO: TRAVIS LEE (07/03/2002)

Travis Lee nasce a Marshfield nel Wisconsin, il 22 marzo del 1975. disputa il suo primo match nel 1997 contro J.W. Thunder. Ha combattuto in diverse indy, tra le quali, la All star championship wrestling, la Mid american wrestling, la Central states wrestling allieance, la Midwest championship wrestling, la North american wrestling federation, la National federation of wrestling, ed altre ancora.
Nei suoi 5 anni di carriera ha conquistato i seguenti titoli:
Badger state cruiser.weight title
AAW tag team title (con Sabot)
Extreme federation cruiser. weight title
All-star championship wrestling tag team title (con “Love machine” Matt Longtime)
St.Paul championship tag team title (con Tony DeNucci)

Noè: Descrivi Travis Lee, il wrestler
Travis Lee: Travis Lee come babyface è stato fondamentalmente, almeno fino ad oggi, il classico ragazzo di città americano. Come hell, Tasty Travis Lee è chiaramente un emerito cretino. Fa tutto quello che è necessario per coinvolgere il pubblico. Semplicemente uno di quelli che ami odiare.

Noè: Qual è la tua miglior prestazione sportiva al di fuori del wrestling?
Travis Lee: Ero un discreto giocatore di football americano alle superiori. Sono stato anche quarto nel ranking per quanto riguarda la lotta nella categoria fino a 189 libbre. Ero nel team All army wrestling nel 1996 e ho anche alzato 355 libbre in panca.

Noè: Quale pensi sia stato il tuo miglior match? Ed il tuo miglior avversario?
Travis Lee: Senza dubbio devo dire che il mio match migliore è stato a novembre scorso per Cyberfights in California. E’ stato un match contro Mikey Henderson e mi ha dato davvero da fare, cosa di cui avevo un disperato bisogno. Mikey mi ha migliorato come wrestler e non vedo l’ora di rincontrarlo.

Noè: Domanda un po’ provocatoria, io penso che il vero wrestling (ed i veri wrestlers) sono nelle indy, perché nella WWF il wrestling è solo balletti, fuochi d’artificio, monologhi. Questo per me non è wrestling, Qual è la tua opinione?
Travis Lee: Sono d’accordo fino ad un certo punto. La maggior parte del wrestling di questi tempi si trova nei PPV e nei principali eventi di Raw e Smackdown. C’è molta varietà nella WWF perché i fans hanno diversi beniamini. Sfortunatamente molti di questi sono sacrificati in termini di tempo per lasciare maggior spazio all’evento principale. Io credo che la WWF ti consenta di arrivare ad un certo livello dando a ciascuno la possibilità di far vedere quello che sai fare. La WWF è in affari per guadagnare del denaro e per soddisfare quanti più clienti è possibile, non solamente un gruppo selezionato. Magari non piace a tutti, ma piace ad abbastanza persone da trattenerle sullo stesso canale.

Noè: Che cosa ricordi del tuo primo match?
Travis Lee: E’ stato contro mio cugino J.W. Thunder e credevo di combattere peggio di quanto poi ho fatto in realtà. Non cambierei il mio primo avversario neanche se potessi

Noè: Quali pensi siano le differenze tra l’hardcore americano e quello giapponese?
Travis Lee: Direi che vedi molte meno esplosioni e barbwire nei match hardcore negli States rispetto al Giappone.

Noè: Quali sono i tuoi wrestlers preferiti?
Travis Lee: E’ un testa a testa tra Hulk Hogan e Curt Henning.

Noè: Qual è il primo evento che hai visto dal vivo?
Travis Lee: E’ stata una card della A.W.A. a Abbotsford nel Wisconsin, quando avevo 10 anni o forse meno. Chi avrebbe mai pensato allora, che sarei stato un wrestler nella stessa organizzazione sotto Dale Gagner nel 2001?

Noè: Qual è la tua opinione su Sabu e Ryuji Yamakawa?
Travis Lee: Non ho incontrato nessuno dei due, ma una volta ho visto Sabu da lontano ad uno show della ECW. Non conosco nulla di loro, ma so che Sabu ha rivoluzionato il business, essendo stato il primo a rompere un tavolo. Penso che i Dudley Boys lo apprezzino molto.

Noè: Cosa ne pensi dei blade jobs?
Travis Lee: Non mi piacciono. Se li farei? Su me stesso solo se l’ingaggio fosse alto o potessi avere un posto nella WWF. Fortunatamente loro non sono in cerca di questo. Non combatterei un match, dove un altro wrestler debba tagliarsi.

Noè: Secondo la tua opinione, quale pensi sia il wrestler più brutale?
Travis Lee: Non lo so e spero di non scoprirlo mai.

Noè: Conosci il cosiddetto Mass Tarnsit incident, dove New Jackha inferto una pericolosa ferita ad un giovane ed inesperto wrestler, durante uno show della ECW? Cosa ner pensi?
Travis Lee: Ho visto l’incidente in cassetta e ne ho anche letto. Il ragazzo era fuori di testa e avrebbe dovuto dire che non era a suo agio con i blade jobs. Avrebbe anche dovuto avere più esperienza prima di poter, anche pensare di trovarsi ad ECW level card. Forse avrebbe dovuto fare alcuni allenamenti con loro prima. Credo che quello che è successo sul ring sia stato troppo, ma alla fine non è morto nessuno e si spera che chiunque abbia sentito della vicenda ne abbia imparato qualcosa.

Noè: Secondo la tua opinione, serve un allenamento particolare per combattere con dei wrestlers tipo Ian Rotten o Mad Man Pondo?
Travis Lee: Io non penso che serve un allenamento particolare per disputare un hardcore match. Credo che serva un alta soglia del dolore per prendere parte ad un match di questo tipo.

Noè: Per cosa sei “ mark out “ nel wrestling business?
Travis Lee: Cose semplici ma fatte in maniera esplosiva.

Noè: Ultima domanda, quali sono i tuoi piani per il futuro, e chiudi l’intervista come vuoi tu.
Travis Lee: I miei progetti futuri consistono nel farmi conoscere il più possibile negli States e mi auguro inoltre di poter fare un tour in Europa. Avevo una possibilità ad un certo momento, ma sfortunatamente mi sono slogato una caviglia la settimana prima di partire e sono dovuto stare a riposo per 6 settimane. E’ stato uno schifo. Quantomeno vorrei portare il mio nome e la mia credibilità al livello di personaggi come Mikey Henderson, Chris Daniels, Danny Dominion, Ace Steel, Vic Capri, C.M. Punk, Colt Cabanna, e altri nel circuito Indy. Il mio obiettivo principale è trovarmi una posizione nella WWF. Grazie per avermi consentito di farmi conoscere ad altri fans.

Noè Cherubin

Si ringrazia per la traduzione Stefano "the lawman" Speranza