I piombi per il legering

 

Legering non significa dover utilizzare obbligatoriamente il pasturatore; anzi, vi sono occasioni in cui, applicando alla lenza un solo piombino, si ottengono risultati positivi.

 

L' invenzione dell'Arlesey Bomb, il capostipite dei piombi da legering, è dovuta al grande Dick Walker, un pescatore diventato in Inghilterra una vera leggenda. Dick disegnò l'Arlesey Bomb per catturare i grossi persici reali del Lago Arlesey, nel Bedfordshire (Gran Bretagna) e la forma affusolata di questo piombo è ancor oggi reputata la più indicata per pescare a legeiing sia a grande distanza sia in acque correnti. Con il passare degli anni decine di piombi sono stati prodotti, con forme che vanno da quelle appiattite (per tener meglio il fondale) a quelle cilindriche e molto compatte (per offrire una immediata resistenza e un conseguente autoferraggio del pesce che, ingerita 12esca innescata, si sposta subito per raccoglierne un'altra di quelle comprese nella pasturazione). Questa vasta gamma di piombi comprende anche grarnmature molto pesanti, in grado di far affrontare comodamente al pescatore posizioni del fiume altrimenti inesplorabili con altre tecniche di pesca. Tra le ragioni fondamentali che possono far preferire l'uso di un piombo sulla lenza anziché di un pasturatore c'è certamente il tipo di pasturazione che il pescatore vuole mettere in atto. Facciamo l'esempio di voler pescare in acque ferme, a una ventina di metri dalla sponda, con una profondità compresa tra i 3 e i 5 m. Questa è una distanza di pesca che consente agevolmente di fiondare con precisione una dozzina di bigattini (o caster o grani di mais) a ritmo proporzionato al modo in cui si evolve la giornata di pesca. L'uso di un piombo è anche assai indicato per pescare in corrente, su fondali bassi e privi di ostacoli quali i ghiareti dei fiumi di fondovalle. Nell'Adda e nel Ticino, per esempio, pescare con un piombo che viene di tanto in tanto spostato dalla corrente equivale a compiere una lenta passata, simile a quella che si pratica con il galleggiante. L'unica differenza sostanziale, che in termini di efficacia volge senz'altro a favore del legering, è che l'esca rimarrà sempre a stretto contatto del fondo dove è sicuramente più facile l'incontro con prede di taglia superiore a quelle catturabili a mezz'acqua. Grossi barbi e savette sono infatti alla continua ricerca di cibo grufolando tra i sassi del ghiareto, spesso anche in una lama d'acqua insignificante data l'esigua profondità, che può riservare piacevoli sorprese. Poche esche alla volta fiondate a monte del punto di pesca sono il miglior richiamo per stimolare i pesci ad abboccare, ma si dovrà anche porre molta attenzione alla giusta grammatura del piombo da applicare alla lenza. Come già detto, si dovrà optare per un peso che non faccia rimanere la lenza statica, in quanto non si sfrutterà la scia delle esche lanciate come pastura. Per questo tipo di pesca è ottimo il Rolling Bullet, costituito da una serie di piombi sferici di tipo spaccato applicati su un tratto di filo dello 0,35. Particolannente consigliabili per realizzare un Rolling Bullet sono i piombi di tipo tenero per la pesca all'inglese, facilmente riapribili quando occorra toglierli dal filo. I Dinsmores Centre Cut sono i migliori, anche perché consentono un perfetto allineamento della serie di pallettoni grazie al loro taglio accurato. Tutti i vantaggi che derivano dall'uso di questa piombatura si potranno apprezzare su fondali pieni di incagli, dove la rottura della lenza è un problema frequente. Quando infatti il Rolling Bullet resterà impigliato basterà una certa pressione con la canna perché i piombi scivolino fuori dal pezzo di filo su cui sono stati applicati, liberando la lenza. Ispirati al disegno di base dell'Arlesey Bomb sono stati prodotti molti tipi di piombi similari, che differiscono però nei materiali e nelle forme. Tra i più validi c'è un piombino dotato di girella incorporata e ricoperto di un sottile strato di materiale plastico che rappresenta un compromesso tra l'originale Arlesey Bomb e un piombo piatto. La forma è infatti a goccia, ma due lati sono stati appiattiti per conferirgli un'ottimale stabilità senza possibili rotolamenti. Non ha pertanto perso l'aerodinamicità indispensabile per compiere lanci lunghi e precisi, anzi questo piombo ha acquisito un vantaggio in più, quello della perfetta aderenza al fondale del luogo di pesca.

L'attacco del piombo

L'attacco del piombo sulla lenza da legering si può effettuare in due modi: con un paternoster fisso o con un bracciolo scorrevole. Per la maggior parte delle situazioni il paternoster fisso rappresenta di gran lunga la miglior soluzione. La percentuale di garbugli è infatti minima con questo tipo di attacco e anche la sua realizzazione è estremamente semplice. Vi sono molti modi per ottenere un corretto paternoster, ma il più comune è quello di fare un'asola sul filo del mulinello con un nodo semplice doppiato. A questo nodo si lascerà un'eccedenza di filo di oltre 30 cm alla quale si legherà il terminale, compatibile in diametro con quello avvolto in bobina. Il piombo dovrà a questo punto venir collegato a uno spezzone di filo di circa 20 cm, terminante con un'asola che permetterà di unirlo a quella del paternoster. Molti pescatori ritengono però negativo che i pesci possano avvertire il peso e la resistenza del piombo e preferiscono pertanto utilizzare un piombo scorrevole. Il sistema più indicato è allora quello di collegare il piombo a un leger bead, un tipo di perlina appositamente studiata per il legering. Si userà uno spezzone di filo lungo circa 25 cm, ricoperto da una guaina in silicone, unendo la girella fusa nel piombo al leger bead che, una volta infilato sul filo del mulinello, sarà libero di scorrere in su e in giù. Solo un piccolo piombo spaccato ne fermerà la corsa, appena sopra il nodo di giunzione del terminale. Questo tipo di attacco è molto comodo in quelle situazioni di pesca che richiedono un frequente cambio della lunghezza del terminale. Basterà infatti spostare il pallino spaccato d'arresto del leger bead per aumentare la lunghezza del finale rispetto a quella utilizzata nelle prime fasi della battuta di pesca. Un altro piccolo accessorio molto interessante e utile per l'attacco scorrevole del piombo, ma che per la sua semplicità è assai usato anche per l'aggancio del pasturatore, è il leger boom. Si tratta di un tubetto rigido di materiale plastico di lunghezza variabile tra i 5 e i 20 cm, sul quale è montato un leger bead fornito di moschettone al quale collegare la girella del piombo o del pasturatore. A parte l'innegabile vantaggio della praticità d'interscambio in qualsiasi momento del piombo, il leger boom ha la prerogativa di abbassare di gran lunga la percentuale di possibili garbugli. Il bastoncino di plastica con la sua rigidità fornisce infatti la stessa efficacia in un nodo paternoster. Il leger boom viene solitamente fermato con un piombo spaccato, ma inserendo prima una perlina che ha la funzione di ammortizzatore per evitare la rapida deformazione e il conseguente facile spostamento dalla lenza del pallino di piombo durante il lancio. Il sistema più efficace per percepire anche la più timida delle abboccate pescando a legering con il piombo scorrevole sulla lenza è quello denominato in inglese slack line, che si potrebbe tradurre con "filo allentato". Con questo metodo il pescatore deve semplicemente lanciare la lenza, metterla in tensione e poi liberare alcune spire di filo in bobina, facendo così in modo che il filo allentato formi una pancia tra il cimino della canna e la superficie dell'acqua. Quando c'è un'abboccata la pancia di filo si tende tagliando la superficie in modo evidente. E fuor di dubbio che questo sistema necessita di una buona vista, ma quando viene posto in atto con cura e fiducia produce abboccate che anche il più sensibile dei quiver tip mai avrebbe registrato. Un aiuto notevole per visualizzare meglio le abboccate si ottiene impiegando un monofilo di colore giallo che con la sua fluorescenza garantisce un contrasto cromatico con la superficie dell'acqua in qualsiasi condizione di luce. La slack line è particolarmente indicata per pescare in acque dove c'è totale assenza di corrente. L' unica resistenza che i pesci sentiranno muovendosi con l'esca in bocca è il peso del filo in bando e questo è davvero meno di niente. A lunga distanza da riva il metodo perde gran parte della sua efficacia ed è del tutto sconsigliabile. Applicandolo a una pesca a corto raggio, è da preferirsi metterlo in atto con l'uso di una canna corta e di potenza leggera. Non se ne deve mai usare una lunga più di 3 m. Si deve sempre ferrare lasciando che la abboccata si sviluppi in modo inequivocabile con un movimento convinto, ma mai violento. Spesso anche molto vicino alla sponda, si può avere l'incontro con pesci dalla mole ragguardevole che, specie nel periodo della riproduzione, si avvicinano alla riva. Se non si ha familiarità a usare il mulinello con l'antiritorno aperto per cedere immediatamente filo al pesce in fuga, sarà pertanto opportuna una attenta taratura della frizione.

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