Sul Lago di scandarella
Questo bacino idroelettrico
laziale, creato dall'ENEL negli anni Venti, anche se non ospita più i lucci di
un tempo, offre oggi un alto grado di pescosità, in virtù di recenti e massicci
ripopolamenti.
L’invaso di Scandarella, che si trova in provincia di Rieti, possiede interessanti caratteristiche ambientali che ne fanno una delle zone a più alta valenza naturalistica di tutta l'Italia centrale. Lungo poco meno di 3 km, profondo oltre 30 m, il lago è stato creato dall'ENEL di Ascoli Piceno fra il 1922 e il 1928 per utilizzare le grandi riserve energetiche degli oltre 14 milioni di m3 d'acqua che contiene. Ben presto, però, la vegetazione si è adeguata alla nuova situazione ambientale e oggi il lago presenta uno splendido aspetto naturale, acque pulite ed esenti da fenomeni di inquinamento.
Ripopolamenti
oculati
II Lago di Scandarella, dagli anni Trenta ai Cinquanta, era un celebre posto per la pesca al luccio. Ma quel patrimonio ittico, senza particolari controlli e tutele, si è quasi totalmente esaurito, poiché una forte e intensa pressione di pesca, particolarmente da parte dei locali, ha drasticamente ridotto il numero degli esocidi nel lago. Il luccio non è scomparso del tutto, ogni tanto si ha notizia di qualche cattura ma, purtroppo, rimangono fatti episodio. A risanare questa situazione, sono intervenuti, alla fine degli anni Ottanta, massicci ripopolamenti che hanno rinsanguato le acque del bacino. Tutti gli interventi sono stati eseguiti a cura dell'Ufficio Pesca di Rieti che gestisce il lago. Nel corso del 1988, per esempio, sono stati immessi nello Scandarella 1500 kg di tinche adulte (con taglia media di 100 o 200 g) e quasi due milioni di avannotti di coregone. Il piano delle semine continua nel tempo, prevede anche una discreta percentuale di salmonidi e garantisce un significativo ricambio.all'invasoun significativo ricambio. Oltre ai pochi lucci rimasti, infatti, nello Scandarella vivono numerose e grosse carpe, una buona quantità di persici(delle specie reali e sole), qualche blackbass e cavedani di ottima taglia. Naturalmente non manca tutta la minutaglia costituita da triotti e alborelle.
Le tecniche e le esche
Nel Lago di Scandarella non c'è che l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda le tecniche di pesca. Questo grazie alla varietà dei pesci presenti e alla possibilità di percorrerne agevolmente, a piedi, quasi tutto il perimetro.
Spinning – E’ la tecnica che qui rende meglio.
Con l'uso di piccoli rotanti o, meglio, con minnows e plugs si possono allamare trote e persici, cercando di
far passare l'artificiale a ridosso della vegetazione semisommersa che ricopre
le sponde. Nella stagione più calda non
è raro vedere splendidi blackbass in
superficie; ottima in questi casi la pesca a vista, presentando le imitazioni
nel campo visivo d'azione del pesce. Se
l'artificiale prescelto sarà quello giusto l'attacco sarà immediato, in caso '
contrario, la diffidenza di questi centrarchidi, molto elevata nelle chiare
acque del lago, provocherà fughe precipitose.
Pescando a spinning, infine, si può sempre sperare di incontrare
qualcuno dei lucci che ancora vivono nel lago.
Striscio - Gli appassionati dello striscio trovano in questo invaso le ideali
condizioni di pesca, rivolte in modo specifico alle trote. Ottime, come esca, le camole del miele e il
solito verme,rigorosamente innescato in modo che ruoti.
fondo - Obiettivo delle
classiche tecniche a fondo sono le numerose carpe e tinche. Ai primi tepori primaverili, questi
ciprinidi iniziano a muoversi e le sponde si popolano di loro
appassionati. Le esche più usate sono
il classico verme e il granoturco. Ma
più ampie sono le possibilità per chi vuole dedicarsi al carp-fishing con boilies ed esche proteiche che
permettono, sullo Scandarella, di catturare esemplari di oltre 7- 8 kg. Un discorso a parte meritano le tinche,
attualmente molto numerose e con taglia media intorno ai 600 g. Oltre che con
le tecniche di fondo, le si può catturare a canna fissa, pescando a ridosso della
vegetazione sommersa, lungo tutto il perimetro del lago. Si usano una piccola manciata di larve di
mosche carnarie (i bigattini, che qui sono permessi), montature molto leggere e
un piccolo galleggiante, se si pesca vicino a piante e canneti. Non c'è punto nel lago in cui questo tipo di
pesca leggera non dia ottimi frutti.
Non si tratta di esemplari record, ma di pesci intorno ai 500 g che,
insidiati con tecniche e attrezzature da alborelle, danno però grandi
soddisfazioni.
A pesca con la famiglia
Il Lago di Scandarella è un ottimo itinerario per chi voglia abbinare la pesca %- on una tranquilla scampagnata con famiglia al seguito. Questo grazie alla straordinaria bellezza del posto, al clima ideale anche nelle giornate estive (siamo a quasi 900 m sul livello del mare) e alla possibilità di svolgere tecniche di pesca "minori". Chi ha detto infatti che, per essere soddisfatti, bisogna catturare soltanto pesci da record? In questo lago anche chi ha pretese meno ambiziose può trascorrere ottime giornate, pescando nel sottoriva con una piccola cannetta di 3-4 m. Oltre a qualche bella e verdissima tinca, nel retino non mancheranno i numerosissimi persici sole, i "gobbetti" che, mal visti dai pescatori più "tecnici", popolano il lago e si trovano senza difficoltà ovunque. Senza contare poi le scardole e le alborelle. Il Lago di Scandarella, dunque, è anche un'ottima palestra per ragazzi e principianti assoluti.