Al lago di
Meugliano
Noto
a turisti e pescatori, questo piccolo specchio d'acqua tra Piemonte e Valle
d'Aosta nasconde nelle sue acque profonde trote iridee, carpe e anche qualche
biack-bass.
Il lago di Meugliano si trova in provincia di Torino, sul confine tra Piemonte e Valle d'Aosta. Lo si raggiunge da Ivrea, proseguendo per la Valchiusella (dove scorre un magnifico torrente da trote) e salendo sui contrafforti terminali di quella grande barriera morenica che è la Serra d'Ivrea. E’ un piccolo bacino naturale di notevole bellezza, circondato da una fitta pineta di larici e abeti, con due sponde più alte e altre due che digradano con un prato fino all'acqua. Nonostante l'altitudine modesta cui si trova (circa 700 metri), ha l'aspetto di un lago alpino, benché sorga in un paesaggio meno severo e più dolce. Non è alimentato da nessun immissario, ma da una polla sotterranea assai ricca d'acqua. Questo laghetto è di origine molto antica, morenica, e verso la sponda nord e nel centro raggiunge una notevole profondità. Di forma circolare, ha sponde facilmente raggiungibili perché servite da un comodo sentiero, che consente un facile accesso in ogni punto. Ha acque limpide e pulite con una buona ossigenazione, ideale per le trote.
Turisti a pesca
Il lago di Meugliano è una
riserva turistica gestita dalla FIPS, dove si possono pescare fino a cinque
capi al giorno, dopo aver acquistato l'apposito permesso giornaliero. 1
permessi si possono ottenere in un ristorante caratteristico che si affaccia
sul lago, al cui fianco c'è anche un ampio parcheggio. Proprio vicino al ristorante c'è anche un
piccolo stagno, dove negli anni Ottanta, durante lavori di bonifica, erano
stati trovati alcuni esemplari di tritone.
Oltre alle trote, in maggioranza iridee, che sono per la quasi totalità
frutto dei costanti ripopolamenti effettuati, ci sono anche altre specialità stanziali come cavedani, persici e
grosse carpe. La pesca è consentita
tutti i giorni, tranne il lunedì. La
profondità al centro del lago è intorno ai 50 metri e questo fatto ha dato
origine a una bizzarra leggenda, sul modello di Loch Ness, che parla di un
mostro che riposa nelle profondità del bacino, anche se nessun vivente l' ha
mai visto. Inoltre questa profondità
non interessa ai pescatori, perché qui si pesca soltanto dalla riva dove vi
sono molte comode postazioni. C'è una
tecnica molto redditizia per le trote, da mettere in pratica particolarmente
nelle ore centrali della giornata, quando i pesci sono disturbati dalle
presenze umane sulle sponde e si rifugiano verso il centro, dove spesso si
vedono "bollare": è lo spinning medio pesante. Si pratica con artificiali intorno ai 15 g,
recuperati lentamente in profondità.
Ottimi anche i minnow, che possono persino attirare un vecchio
persico. La maggior parte dei pescatori
che si incontrano a Meugliano nei giorni festivi si attiene alla più
tradizionale pesca a fondo, che, trattandosi di trote, risulta abbastanza
rilassante e non richiede la costante, tesa attenzione necessaria per pescare
le carpe.
Carpe e trote da record
Il carp-fishing anche in questo bel laghetto ha i suoi estimatori, specialmente verso la parte opposta al ristorante, dove il fondo è abbastanza graduale e vicino a riva ci sono ninfee. A Meugliano sono state catturate carpe superiori ai 5 chilogrammi di peso. Un giorno un grosso esemplare si è addirittura trascinato in fondo al lago canna e mulinello di un pescatore distratto che stava facendo colazione sull'erba e si era limitato a posare l'attrezzo sul prato, a un paio di metri dall'acqua. Pescando a fondo, le esche usate per la trota sono quelle solite, mentre nelle ore di maggior presenza umana si pesca all'inglese con galleggiante piombato per raggiungere il centro del lago. Le trote sono tutte iridee, come abbiamo detto, di taglia notevole e di peso variabile dai 600 g ai 3 kg. Qualcuno, erroneamente, parla di trote "salmonate", perché hanno carni fortemente rosate. Ma questo dipende dall'alimentazione a base dei minuscoli gamberi d'acqua dolce presenti nel lago. Quanto al sapore, sono degne della miglior tavola, anche perché vivono in molta acqua bene ossigenata. Quando un esemplare superiore ai due chili abbocca, le reazioni dei pesce, che ha molto spazio per tentare le sue fughe, si fanno sentire e anche i più consumati pescatori non possono nascondere attimi di emozione pura. Questo bacino, così privo di ostacoli e profondo, è una palestra ideale per chi voglia allenarsi a usare il mulinello a bobina rotante, adattissimo appunto ai laghi e ancora poco conosciuto da noi fino a non molto tempo fa. Verso sera, non dei giorni festivi perché l'affluenza di non-pescatori attirati dalla bellezza del luogo è davvero un fattore di disturbo per i pesci, si può anche pescare a mosca o all'inglese, soprattutto per chi ha bisogno di far pratica, oppure con la moschera, che può regalare anche un inaspettato bel cavedano, dalle carni particolarmente gustose. Per gli appassionati, tra le foglie delle ninfee si nascondono anche black-bass, molto sensibili ai prop-baits. Il lago di Meugliano è un itinerario non faticoso, adatto a chi non se la sente di arrampicarsi sulle rocce di un torrente di montagna o a chi preferisce una giornata tranquilla da trascorrere con la famiglia in uno splendido paesaggio nell'aria profumata di resina, o ancora a chi vuole unire alla pesca il piacere della tavola nel piccolo ristorante, magnificamente gestito da una cooperativa di giovani appassionati della cucina tradizionale e ricca del canavese. Senza rinunciare però all'emozione di una cattura da ricordare.