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Gli astronomi sono convinti che se non tutte, almeno la grande maggioranza delle stelle della nostra Galassia possono vantare una famiglia numerosa come quella del Sole e altrettanto varia. Purtroppo però ancora tutt'oggi non si ha alcuna prova certa dell'esistenza di pianeti attorno ad altre stelle, solo di recente alcune osservazioni hanno fornito sospetti su possibili altri sistemi con una (o più ) stella e dei pianeti. Di fatto non sappiamo se, per una stella, avere una decina di pianeti sia la norma oppure no. Forse quello del Sole è un sistema molto ricco; forse è un stato costruito in "economia". Non sappiamo neanche se la distribuzione delle distanze, delle densità e delle masse sia una regola o un'eccezione. Cerchiamo di dare comunque una descrizione ordinata del nostro sistema solare.  



L'origine e l'età

La formazione del Sistema Solare risale a 4,55 miliardi di anni fa, come si desume dalla misura delle abbondanze dei radioisotopi in campioni di meteoriti. L'incertezza su questa cifra è davvero minima, dell'ordine di cento milioni di anni, non di più. Un altro dato significativo è che l'abbondanza di certi elementi nelle atmosfere dei pianeti giganti e nelle meteoriti è più vicina a quella che si misura nel mezzo interstellare che non a quella attuale del Sole. Ciò significa che i pianeti si sono condensati nello stesso materiale da cui è nato il Sole e contemporaneamente ad esso, non da materia già trasformata dai processi nucleari che avvengono dentro la nostra stella.


La suddivisione dei pianeti

La densità dei corpi planetari decresce sensibilmente ma mano che ci si allontana dal Sole, mentre le dimensioni e le masse aumentano. Questo andamento regolare suggerisce di suddividere i pianeti in due famiglie.



Resta fuori da questa classificazione il solo Plutone, che è il pianeta più lontano dal Sole, piccolo e poco denso, con parametri orbitali anomali. Si pensa che Plutone debba aver avuto un'origine diversa da quella dei pianeti "regolari". Le differenze tra i pianeti terrestri e giganti gassosi possono trovare una spiegazione nel fatto che nella nebulosa protoplanetaria (la nube di materia che circondava il Sole e da cui si formarono i pianeti) la temperatura era maggiore vicino al Sole e dunque era possibile la condensazione degli elementi poco volatili(in genere i più pesanti), mentre gli altri erano spinti verso l'esterno dalla radiazione solare. Anche la distribuzione delle distanze mostra una certa regolarità: ciascun pianeta si trova grosso modo ad una distanza doppia di quello che lo precede. Al contrario, i campi magnetici non si possono inquadrare in un unico schema: sono presenti nei pianeti giganti, ma non sempre nei terrestri.

La luna