LA MIA RECENSIONE DI "AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA"
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Al Teatro Nazionale di Milano,
all'Augusteo di Napoli e al Sistina di Roma
regia di Pietro Garinei 
RECENSIONE DI CRISTIANO FRANZOSO
I classici non muoiono mai. Questo sta dimostrando il successo, al Ventaglio Nazionale di Milano, della nuova edizione del musical "Aggiungi un posto a tavola", della premiata ditta Garinei e Giovannini.
Dopo 28 anni dal debutto, e con centinaia di repliche alle spalle, lo spettacolo del pretino di provincia chiamato da Dio a difendersi dal secondo Diluvio Universale non è passato di moda. Anche i nuovi attori chiamati sul palco a sostituire i vari Johnny Dorelli o Loretta Goggi non deludono le aspettative: Giulio Scarpati, il famoso "medico in famiglia" televisivo, interpreta al meglio il prete Don Silvestro, così come la nostra Martina Stella stupisce il pubblico per la bravura nell'interpretare la svampita Clementina, figlia del sindaco e innamorata del prete. Balla, recita e canta con risultati sorprendenti. Fa davvero un enorme piacere notare la crescita professionale di Martina, ormai non più solo "stella" emergente, ma seria e concreta promessa mantenuta del mondo italiano della recitazione, al cinema come a teatro.
Il suo personaggio, poi, si apre in certi momenti ad alcune venature comiche, che rendono ancor più simpatica la nostra Martina in scena. Una Martina attentissima nei passi di danza e intonata e precisa nelle canzoni.
E' evidente che il duro lavoro degli ultimi mesi ha dato i suoi frutti!
Il sindaco del paese è interpretato da un ottantenne splendido e bravo: Enzo Garinei, pilastro del teatro italiano, arzillo, simpatico e impareggiabile. Altri due personaggi-chiave dello spettacolo sono Toto, il tontolone interpretato dal comico Max Giusti, e Consolazione, la vamp da strada portata in scena dalla bravissima Chiara Noschese, un nome di garanzia.
Accanto a loro, un corpo di venti ballerini-cantanti per un musical di tre ore abbondanti ricche di canzoni allegre o d'amore, di scene movimentate o dialoghi accorati e romantici. Bellissima la costruzione, a ritmo di musica, dell'arca salvatrice, e sempre suggestiva la "voce" di Dio, originale e fedele riproduzione della voce del debutto del 1974, ovvero quella di Renato Turi.
Riuscirà il pretino a convincere il sindaco del paese e i suoi cittadini del serio pericolo del Diluvio? E Clementina avrà il coraggio di svelare il proprio amore impossibile a Silvestro? Toto e Consolazione che posto avranno nella storia? Per le risposte non posso che consigliarvi di andare a vedere lo spettacolo a teatro!
Per il momento voglio solo svelare che nel finale, sulle note del coro che dà il titolo allo show, una colomba bianca sorvola il palco dalla platea e va a posarsi sull'unica sedia vuota del tavolone imbandito. Una colomba beneaugurante, soprattutto in un periodo come quello attuale, così teso e minacciato da guerre imminenti. 
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