Tesi di Laurea di carattere erpetologico attualmente in corso English version

Alcune delle ricerche in corso sono legate alla realizzazione delle seguenti tesi di laurea

In corso di svolgimento


Evoluzione delle erpetofaune quaternarie del Veneto
Candidato: Martina Bacciotti - Corso di Laurea in Scienze Naturali
Relatore: Prof. Lorenzo Rook
Dipartimento di Scienze della Terra
Università di Firenze
Via La Pira 4, 50121 Firenze
In collaborazione con:
- Museo Civico di Storia Naturale di Verona
- Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Ferrara
- Museo Civico di Storia Naturale di Venezia

L'obiettivo di questa ricerca è quello di raccogliere informazioni relative agli Anfibi e Rettili che hanno popolato la Regione Veneto durante il Quaternario, vale a dire negli ultimi 1.8 milioni di anni, mediante lo studio dei resti fossili attualmente disponibili. Poiché le regioni vicine sono particolarmente povere di resti fossili dei taxa attuali (in particolare la Lombardia e l'Emilia Romagna), il "quadro evolutivo" relativo al Veneto offrirà, elementi per una migliore comprensione degli avvicendamenti faunistici che hanno interessato la Pianura Padana, o almeno il suo settore più orientale.


Vertebra presacrale di Salamandra salamandra in norma ventrale - Valdiporro, Pleistocene superiore

Evoluzione e biogeografia del genere Salamandrina: il contributo del record paleontologico
Candidato: Gaetano Pitruzzella - Corso di Laurea in Scienze Naturali
Relatore: Prof. Lorenzo Rook
Dipartimento di Scienze della Terra
Università di Firenze
Via La Pira 4, 50121 Firenze
In collaborazione con: Prof. Marco Vannini
Dipartimento di Biologia Animale
Università di Firenze

Il genere Salamandrina è un genere endemico della penisola italiana le cui relazioni filogenetiche sono ancora poco chiare, e i cui rari fossili provengono, curiosamente, da aree esterne all'attuale areale. L'idea di questa tesi nasce dalla necessità di fare il punto della situazione sulla filogenesi e sulla biogeografia di questo genere, cercando di integrare le informazioni di carattere paleontologico, osteologico e molecolare.

Questo progetto è stato sostenuto dal programma "SYNTHESYS" (soggiorno presso il Museo di Scienze Naturali del Museo di Madrid - borsa ES-TAF-1642) e ha vinto il "Premio Barbieri 2007".


Colorazione ventrale di Salamandrina perspicillata




Già discusse


La tartaruga dell'Eocene della Sardegna
Candidato: Daniela Righi - Corso di Laurea in Scienze Naturali
Relatore: Prof. Domenico Corradini
Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell'Orto Botanico
Università di Modena e Reggio Emilia
via Università 4, I-41100 Modena

Un guscio di tartaruga proveniente dalla Formazione dello Cixerri (Eocene-Oligocene) rappresenta il primo rettile paleogenico della Sardegna. La ricerca è finalizzata alla descrizione del resto fossile, alla sua identificazione ed alla revisione del panorama tassonomico dei cheloni italiani dello stesso intervallo cronologico.


Il resto fossile prima del restauro (foto F. Landucci)

I coccodrilli della Pietra Leccese
Candidato: Marta Pacini - Corso di Laurea in Scienze Naturali
Relatore: Prof. Lorenzo Rook
Dipartimento di Scienze della Terra
Università di Firenze
Via La Pira 4, 50121 Firenze
In Collaborazione con: Prof. Angelo Varola
Museo dell'Ambiente
Università di Lecce

Sebbene i rettili fossili della Pietra Leccese (Miocene inferiore finale - Miocene superiore iniziale) siano noti sin dalla metà del XIX secolo (Costa, 1848), una revisione generale di tutto il materiale fossile non è mai stata pubblicata. Grazie all'attività di ricerca e di recupero del Prof. A. Varola, negli ultimi decenni è stata accumulata una ricca collezione di reperti che offrono l'occasione per rivedere la composizione tassonomica di questa paleoerpetofauna. Sono state pertanto pianificate due tesi di laurea: una dedicata ai resti dei coccodrilli (fra gli altri, una interessante forma dal muso allungato) e un'altra dedicata alle tartarughe marine (probabilmente i resti di Psephophorus meglio conservati in Europa).


Una lastra contenente alcuni resti di coccodrillo (foto A. Varola)

Crocodilus bambolii: una revisione
Candidato: Andrea Pandolfi - Corso di Laurea in Scienze Naturali
Relatore: Prof. Lorenzo Rook
Dipartimento di Scienze della Terra
Università di Firenze
Via La Pira 4, 50121 Firenze

Crocodilus bambolii Ristori 1890, proveniente dal Miocene superiore della Toscana è stato considerato da alcuni autori come la forma ancestrale di C. niloticus (Berg, 1966; Steel, 1973) ma semplicemente un "putative Crocodylus" da altri (Brochu, 2000). Lo scopo della ricerca è di rintracciare tutto il materiale originariamente descritto e di ricollocarlo nell'attuale panorama tassonomico.


Uno dei resti di C. bambolii: a sinistra come figurato da Ristori, a destra una sua fotografia attuale

Le tartarughe della Pietra Leccese
Candidato: Francesco Chesi - Corso di Laurea in Scienze Naturali
Relatore: Prof. Lorenzo Rook
Dipartimento di Scienze della Terra
Università di Firenze
Via La Pira 4, 50121 Firenze
In Collaborazione con: Prof. Angelo Varola
Museo dell'Ambiente
Università di Lecce

Sebbene i rettili fossili della Pietra Leccese (Miocene inferiore finale - Miocene superiore iniziale) siano noti sin dalla metà del XIX secolo (Costa, 1848), una revisione generale di tutto il materiale fossile non è mai stata pubblicata. Grazie all'attività di ricerca e di recupero del Prof. A. Varola, negli ultimi decenni è stata accumulata una ricca collezione di reperti che offrono l'occasione per rivedere la composizione tassonomica di questa paleoerpetofauna. Sono state pertanto pianificate due tesi di laurea: una dedicata ai resti dei coccodrilli (fra gli altri, una interessante forma dal muso allungato) e un'altra dedicata alle tartarughe marine (probabilmente i resti di Psephophorus meglio conservati in Europa).


Alcune delle lastre contenenti resti di tartarughe marine



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© Massimo Delfino - 2002 / Earth Science Department - Florence University - Italy / revised June 2004