Bersagliere motociclista d'Africa

 

 e di Russia

Bersaglieri motociclisti con tenute di colore diverso. I pantaloni chiari fanno riferimento, come il casco coloniale in sughero, al color sabbia (kaki), delle nuove dotazioni. Le giacche e altri pantaloni al grigioverde. I colori sono comunque alterati e i vestiti sono coperti di polvere. Il motociclista porta, come i ciclisti, gambali di cuoio. Alle alte temperature  di giorno, nel deserto seguono fredde notti. La divisa d'ordinanza non sarà quasi mai indossata e si mescolerà con capi invernali e pantaloni corti spesso di preda bellica.

I bersaglieri a fianco stanno esaminando dei Thompson M1928A1 presi agli inglesi con la classica impugnatura avanzata del modello con caricatore a tamburo diventato famoso con il proibizionismo

 

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Durazzo 1941

 

Russia 1942

 

Bersagliere delle unità

blindate  e corazzate

 

Africa

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Equipaggio di una autoblindo AB41 col classico copricapo in cuoio con bordo sporgente e copri nuca come i motociclisti. Il coprinuca dapprima rigido venne sostituito sul campo con uno più morbido. Il casco in cuoio e cartone è stato in uso presso i servizi di polizia e carabinieri fino agli anni 60. La divisa ordinaria dei reparti è quella di provenienza ma altri capi specifici si aggiungono come il giaccone di pelle nera tipico di questi equipaggi. I gradi vengono applicati dagli ufficiali in ottone all'altezza dei polsi. I sottufficiali facevano da se incidendo e smaltando lastrine in rosso. La combinazione di guida era  completata da una tuta blu scuro tipo meccanico, per le frequenti manutenzioni, ingrassaggi ed altro al motore e al veicolo. Dai regolamenti avrebbe dovuta essere grigioverde. L'equipaggio delle unità blindate e carriste (corrazzate) portava (ma non sempre) anche la bandoliera traversa a tre scomparti in cuoio grigioverde tipica dell'artiglieria come nell'immagine di Russia.

Russia

LXVII Battaglione corazzato