Narrativa contemporanea nel segno del Bersagliere

PICCOLE STORIE - DIARI MINIMI 

AQUILA QUI NUVOLA - RISPONDETE

By Captain Filippo Tagliabue

 

Nominativo Nuvola, POLAD, ufficiale addetto alle elezioni del 30 gennaio 2005 in Iraq inquadrato nel Comando della Brigata Bersaglieri Garibaldi.

   

LEGENDA

Il plotone e’ in fase di rientro da un’operazione nella città di Nassiryiah, obiettivo incontrare la delegazione dei rappresentanti politici della provincia, 11:30 Zulu, (gruppo data orario omesso) gennaio 2005, sono stanco e teso, la data delle elezioni si avvicina con una sensazione di progressione geometrica e la nostra intelligence, in maniera inversamente proporzionale, non e’ un grado di stabilire con certezza cosa ci aspetta, le ipotesi spaziano tra il tutto sotto controllo e la catastrofe, nessuno può dire se si trasformerà tutto in un bagno di sangue, la Divisione inglese da cui dipendiamo ha comunque schierato le riserve strategiche a Cipro, pronte per essere aviotrasportate in teatro in caso accada il peggio. La mia colonna di mezzi blindati leggeri procede spedita sulla via del ritorno, attraversiamo il fiume Eufrate transitando sul ponte “Charlie” e’ un momento delicato, qui’ potrebbe succedere di tutto, un’imboscata o potremmo essere oggetto del fuoco nemico, sono seduto nel centro del mezzo in testa alla colonna, dietro al sedile del capo macchina, Gigi e’ un maresciallo capo dal fisico possente, studia il percorso con attenzione, guardo verso sinistra preoccupato per il mio mitragliere in piedi sul supporto che le consente di sporgersi dalla torretta girevole del mezzo ed imbracciare la sua MG, e’ una ragazza, 19 anni, piccola ma ben piazzata, occhi determinati il volto grazioso seminascosto dall’elmetto in kevlar mimetizzato, l’inseparabile piumetto garrisce al vento.  

POLAD=Commander Political Advisor e ufficiale di staff direttamente alle dipendenze del comandante di contingente (PM/POLAD), In questo caso a livello Brigata
ZULU TIME=corrisponde al fuso orario di Greenwich...Il fuso orario italiano e centro-europeo (CET-MET) viene indicato con la lettera A ["Alpha"],
fusi orari degli Stati Uniti sono Eastern (Orientale) ["R", "Romeo]; Central (Centrale) ["S", "Sierra"]; Mountain (Montagne Rocciose) ["T", "Tango"]; Pacific (Pacifico) ["U", "Uniform"]; Alaska ["V", "Victor"], e Hawaii ["W", "William"*].
MG = Mitragliatrice 42/59 Maschinengewehr cal 7,62 NATO è l’arma standard a bordo mezzo insieme alla Browning cal. 12
SC 70/90 Fucile d’assalto Beretta con calcio ripiegabile cal 5,56 NATO
92FS Pistola Beretta d’ordinanza cal 9 parabellum

-”Tempo!”- sopra il fragore del motore urlo nell’interfonico di trasmettere in base la nostra posizione al tenente addetto all’apparato radio dietro di me, e’ giovanissimo, e’ sicuramente la sua prima missione, mi sembra che abbia paura, alzo il mio SC 70/90 e mi sporgo dalla botola, tutto sgombro davanti ed ai lati, mi volto indietro, gli altri due mezzi della colonna mi seguono a distanza regolamentare, i settori di tiro sono coperti correttamente, ho un moto di orgoglio, bravi ragazzi, sono i miei Bersaglieri, io mi fido di loro, loro di me, ritorneremo in base tutti come al solito glielo devo, è il mio primo dovere, quello più importante.
- ”Tempo!" - concentrazione, occhi aperti, anticipa gli eventi”, tra mezzo chilometro passeremo la stazione della polizia locale, altro punto sensibile e ci passiamo dritti nel mezzo. -“Chiama Sparviero, interrogativo su aggiornamento livello di allarme!”- Ruggisco all’operatore radio mentre mi ripiego sul sedile, la mano guantata mi cala in riflesso automatico sul calcio della 92FS alla fondina, le dita sfiorano la sicura e la cinghia di ritegno, tutte e due disinserite, il colpo e’ in canna, l’arma pronta al fuoco, controllo l’SC, serbatoio inserito, colpo in canna, selettore in sicura.
 


-“Tempo!”- Sparviero comunica stesso livello di questa mattina, stazione di polizia in vista ad ore una, risalgo in torretta ed appoggio il mio SC sul supporto, mi volto verso il servente MG e le faccio cenno di cedermi il settore di tiro, di risposta punta la canna della Maria Grazia (MG) ad ore 10, perfetto, sfioro il selettore della mia arma con il dito, tre scatti, passo in full automatic, traguardo filo spinato, barriere di Esco bastion semi sfondate, sporcizia, pick up Dodge e GMC (mezzi Usa) equipaggiati con DShK, ceffi iracheni armati di Kalashnikov con i loro dannati baschi azzurri che portano come dei dischi volanti, per essere diversi da noi, facce ostili, musi duri, barbuti, sfilano tutti davanti alla volata del mio fucile automatico, mi lascio il tutto indietro sulla destra, la colonna sfila veloce, ultima insidia sulla sinistra, baluardo triste della dignità perduta dell’uomo, un centro abitato, fitta concentrazione di tuguri fatti di fango e mattoni sbrecciati sorgono da una distesa di immondizia e liquami putrescenti, bambini sporchi a piedi nudi giocano in quella sozzura, sistemi disgregati, equilibri spezzati, la pazzia dell’uomo e le sue vittime, colgo alcuni dei loro sguardi, non osano più chiamarci, una volta rallentavamo e distribuivamo acqua, viveri, cioccolato, una volta nel suk della città smontavamo dai mezzi ed insieme ai miei Bersaglieri abbiamo offerto un gelato a tutti, i bambini ci giocavano intorno ed erano felici, nel 2003, dopo due anni di fatica e sudore, ora la speranza non c’e’ più, un abisso di morte ci separa da quei ricordi, tempi passati veloci come noi passiamo ora, contraggo il volto, mastico polvere e granuli di sabbia, assaporo la misura della nostra sconfitta.  

DShK, Mitragliatrice pesante di costruzione russa o cinese cal 12,7. montata su camionette in dotazione a uno dei corpi di polizia
ESCO BASTION= contenitori in fil di ferro finalizzati a rinforzare le mura di cinta riempiti di ghiaia o altro materiale edile. Realizzati in materiale sintetico e rete di contenimento sono anche ripiegabili e facili da trasportare. Essi si posizionano intorno all'area da proteggere (aperti sono una sorta di cubo aperto superiormente) e vengono riempiti da uno escavatore con sabbia e ghiaia. Possono essere quindi affiancati l'uno all'altro o posizionati anche uno sull'altro... sono ottimi per le protezioni da esplosivo ma necessitano di tempo per essere posizionati.
MOTOROLA=apparto radio portatile usato per la comunicazione a breve distanza ed individuale tra uomo e uomo o veicolo e veicolo
SIT REP Rapporto Situazione
BOMB REP Rapporto esplosione od attacco con calibri pesanti

 

BISMARCK= Nominativo in codice della via di comunicazione di percorrenza usato dalle forze della coalizione
CHECK POINT = IL checkpoint è una postazione o un luogo dove i passanti e i veicoli vengono fermati per verifiche e controlli da parte di forze dell'ordine o militari, in questo caso all’ingresso della base
VCC – Veicolo corazzato da combattimento

 

Operazione Antica Babilonia (15/7/2003 - 1/12/2006) - Nel quadro della Guerra Globale al Terrorismo, una Coalizione anglo-americana ha dato avvio nel mese di marzo 2003 all'Operazione "IRAQI FREEDOM" (OIF) in Iraq. Il 1° maggio 2003 è iniziata la fase "post conflitto", che si pone come obiettivo la creazione delle condizioni indispensabili allo sviluppo politico, sociale ed economico del paese. 

 
-“Tempo!”- posiziono gli occhialoni antiriflesso sul naso, sobbalzo! Un colpo possente, non lontano, sordo, come proveniente dalle viscere della terra, spazzolata a 360° gradi, non vedo niente, incontro per una frazione infinitesimale lo sguardo interrogativo del mitragliere, le faccio cenno di tenere la testa nello scafo, mi immergo anche io nel blindato e sbraito di accelerare, dico al maresciallo di far serrare gli altri mezzi, la motorola gracchia il ricevuto, svolta a novanta gradi, rettilineo scoperto, il mezzo inchioda, ostruzione sulla strada, gente e macchine invadono le due corsie di marcia, poliziotti. Urlo al maresciallo di formare la bolla di sicurezza, delimitare il perimetro difensivo, settori di tiro, copertura, urlo alla radio di comunicare la nostra posizione in base, SIT REP, Alfa- posizione, Bravo- ostacolo sul percorso, strada bloccata, Charlie – possibile azione ostile, urlo di rimanere tutti nei mezzi, prendo per un braccio l’interprete iracheno seduto dietro di me e con l’altra mano aziono il maniglione di apertura del portello che scorre via laterale, sono fuori dal mezzo, avvicino la bocca all’orecchio dell’interprete e gli indico un poliziotto che mi sembra porti i gradi da capitano. -“Chiedigli che cazzo succede!”- Adin docile domanda, mi indicano sul lato della strada, individuo le tracce di un cratere, le striature a ventaglio di un’esplosione, roba pesante, mortaio da 120 o proiettile di artiglieria calibro 122, dico al poliziotto di usare i suoi uomini per tenere scostata la gente, ritorno al mezzo e urlo di chiamare Sparviero, -“BOMB REP, passa in chiaro, avverti che non siamo in pericolo e che non ci sono feriti!”-  

Camp Mittica Base Italiana

Pietro Mittica (Pizzo Calabro, 1915–Pordenone, 2003). Dopo avere frequentato il 3° corso della Scuola industriale e artistica di Siena, nel 1933 si era arruolato volontario nel 30° Reggimento di fanteria. Promosso sergente nel novembre 1934 e sergente maggiore l'anno successivo, fu trasferito nel 1937 al 1° Reggimento Fanteria Carrista poi al 32°. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, partecipò dapprima alle operazioni sul fronte alpino, poi, con il 4° Reggimento Carri partì per la Libia combattendo a Sollum, Sidi, el Barrani, Marsa Matruch, Bardia e Tobruk. Ferito gravemente in combattimento il 21 gennaio 1941 fu catturato dal nemico e deportato prima in Palestina poi in India. Venne insignito di Medaglia d'oro al Valor militare alla memoria, come per altri, che si presunse caduti in combattimento. Rientrò in Italia solo nel marzo 1945 e venne ricoverato all'ospedale militare di Gioia del Colle. Nel settembre del 1945 fu riassunto in servizio e trasferito alla scuola di fanteria di Cesano in qualità di istruttore di armi e tattica, specialità di cui sarà poi istruttore nel 336° Reggimento Fanteria. Nel successivo mese di febbraio 1946 venne inviato alla Scuola della motorizzazione come istruttore automobilista e dall'ottobre quale istruttore di armi e tattica presso il CAR di Siena. Nel luglio 1948 fu promosso maresciallo e quindi trasferito alla Scuola carrismo per il Comando della Brigata Corazzata Ariete (1949) ricostituita a Pordenone, dove risiederà fino alla morte, raggiungendo per meriti il grado di maggiore del ruolo d’onore. Il 13 novembre 2004 la caserma di Pordenone che ospita il comando della 132ª Brigata Corazzata Ariete (già Mario Fiore) è stata intitolata a suo nome. A lui è stata intitolata anche la base italiana a Nassiriya in Iraq (conosciuta anche come “Family Quarter”, così denominata per le sue origini di quartiere che ospitava le famiglie dei piloti dell’aviazione irachena ai tempi di Saddam Hussein) dove i soldati sono stati impegnati nella missione umanitaria denominata "operazione Antica Babilonia".

Chiedo un binocolo, il primo caporalmaggiore servente alla MG dalla torretta me ne lancia uno, è una ragazza e mi guarda fiduciosa, maledico le donne nell’Esercito, se si fa male chi glielo spiega alla mia coscienza, e’ già così difficile tra maschi, concentrazione, cerco nel deserto, a sinistra, a destra, due beduini lontani, non corrono, sembrano tranquilli, sono loro che hanno azionato il comando della trappola esplosiva? Calcolo la distanza, almeno 400 metri, non ho prove e non mi va di giocare al tirassegno, metto l’arma in sicura, troppa gente curiosa intorno, estraggo il telefonino di servizio ed intanto spiego all’interprete di parlare al capitano della polizia per chiamare rinforzi e gli artificieri, digito il numero del Comandante che si accerta subito se stiamo bene e mi urla al telefono di rientrare immediatamente alla base con la mia unità, mentre risalgo sul mezzo un AB 412 della Cavalleria dell’aria mi fa quasi il contropelo, sono arrivati i nostri angeli custodi, alzo il braccio ed il pollice in aria in segno di saluto, quel calabrone mi rende più sicuro con i suoi pungiglioni neri e velenosi, intanto ci raggiunge anche una grossa pattuglia dei Carabinieri.
Inversione di marcia si torna a casa, vettore alternativo, itinerario sulla “Bismarck” corrono i chilometri ed il tempo. Ore 14,45 Zulu, check point USAF (Aereonautica Usa), TALLIL Air Base, procedure di riconoscimento, la postazione del lanciagranate automatico da 40 mm ci sfila di fianco, vedo in lontananza i due VCC a guardia del perimetro esterno di “Camp Mittica”, batto la mano sulla spalla di Gigi, si volta e mi sgrana un sorriso aperto e sincero, grosse gocce di sudore colano dal suo volto di roscho romano, “Ci vediamo al rapporto” gli dico sollevato, “Fai riporre ai Bersaglieri tutta l’artiglieria e l’equipaggiamento, questa sera ce lo facciamo un bicchierino, che dici Laphroaig ?” (qualità di Whisky) Senza esagerare perché domani si ricomincia ! “Affermativo, a terra per scaricamento!” Cap. f. (b.) Filippo Tagliabue
 
 
 
 
     

 

       
Filippo TAGLIABUE Capitano f. (b.) Cpl. Nato a Milano il 17-06-1961
Studi a Istituto Beltrami e Università degli Studi di Milano
Ammesso al 110° Corso AUC ed assegnato alla Scuola AUC di Fanteria in Cesano di Roma il 24.01.1983, sottotenente dal 04.07.1983. Nominato Tenente con anzianità assoluta al 19.01.1987.
Richiamato alle armi per istruzione presso il Comando del 2° Reggimento Bersaglieri Governolo, Brigata Meccanizzata Centauro, in Legnano il 26.08.1997, con l’incarico di Vice Comandante della 3a Compagnia Fucilieri Lupi.
Nominato Capitano con anzianità assoluta al 01.01.1999
Richiamato in servizio presso il 3° Rgt. Bersaglieri il 04.09.2000 con l’incarico di Comandante della prima aliquota di Forze di Completamento dell’E.I. (riserva) a reclutamento nelle regioni Lombardia, Piemonte e Liguria.
Esercitazione “Smardan 2000” in Romania con unità della Brigata corazzata Ariete (11° Rgt. Bersaglieri)
Richiamato in servizio presso il Comando della Brigata Bersaglieri Garibaldi il 01.06.01 svolge mansioni di ufficiale di collegamento presso le principali NGO, le Nazioni Unite e l’OSCE. Si occupa in particolare della sicurezza e del coordinamento tra KFOR, OSCE e UNMIK per lo svolgimento delle prime elezioni in Kosovo del 17.11.01. Kosovo, operazione “JOINT GUARDIAN”.
Richiamato in servizio nel Gennaio del 2003, viene inviato a Dakovica in Kosovo con l’incarico di ufficiale esecutivo nella cellula S5 dell’8° Rgt. Bersaglieri. Richiamato in Italia ed aggregato al Comando Brigata “GARIBALDI”, viene inviato in Iraq con l’advance party della Brigata nell’ambito dell’operazione “ANTICA BABILONIA”. Ufficiale addetto nella cellula G5, ricopre l’incarico di Project Officer nel GST (Group Support Team) del CPA (Coalition Provisional Autority) come responsabile della produzione e generazione dell’energia elettrica e dello sviluppo industriale nella provincia del Thi Qar.
Aggregato al MAE per volere del Gen. Di C. A. Carlo Cabigiosu, Military Adviser della Missione Speciale Italiana in Iraq, ricopre la carica di responsabile del settore industriale strategico come membro del Governo Provvisorio della Coalizione (CPA) di Bassora dal 03.11.03 fino al 11.06. 2004. In seguito agli eventi del 12 novembre 2003, svolge incarichi di collegamento tra le Forze di Sicurezza USA ed il Comando Brigata a Nassiriyah per conto dell’Ambasciatore italiano a Bassora.
Richiamato in servizio il 12.07.2004 presso l’Ufficio Operazioni di COMFOTER, alle dirette dipendenze del CSM, viene incaricato di redarre un manuale di “Procedure Operative per l’Impiego di Unità CIMIC Civil Affairs” in ambienti operativi particolari. Il 10.09.2004 viene assegnato alla Brigata Bersaglieri “Garibaldi” come ufficiale addetto nella cellula G3. Partecipa all’esercitazione congiunta con l’esercito egiziano “Piramidi 2004” con l’incarico di Ufficiale alle operazioni, (Battle Captain).
Inviato in Iraq con la B.B. Garibaldi, missione “Antica Babilonia 6”, dal 12.2004 al 03.2005 con l’incarico di Ufficiale addetto alle elezioni in Iraq del 30 gennaio 2005 nell’ambito della cellula di consulenza politica del Comandante (POLAD).
Richiamato in servizio nel 2006 per 1 mese presso L’Ispettorato RFC di Firenze alle dirette dipendenze del Generale Ispettore per la stesura di una Direttiva a livello nazionale di Cooperazione Interistituzionale.
Transitato dalle Forze di Completamento alla Riserva Selezionata. Richiamato in servizio il 23 Agosto del 2008 presso il 3° Rgt. Alpini di Pinerolo con l’incarico di POLAD presso il comando NATO ISAF di Kabul, teatro afgano. Svolge l’incarico di consulente per gli affari politici del Com. ISAF per RCWest e le nazioni Iran e Turkmenistan.
 

PIETRO MITTICA: MEDAGLIA ORO

Volontario di guerra, partecipava con spiccato ardore bellico alle sanguinose operazioni del suo reggimento, distinguendosi tra gli eroici carristi per singolare coraggio, intelligenti audaci iniziative, esemplare spirito di sacrificio. impegnato con i resti del suo decimato reggimento nella difesa di un caposaldo attaccato da agguerrite preponderanti forze, si offriva, ripetutamente, benché soggetto a intensa reazione avversaria, per stabilire il collegamento con reparti che, circondati, opponevano disperata resistenza. Nella crisi, ridotta la difesa ai soli centri di fuoco del comando di reggimento, si poneva alla testa di pochi superstiti e, col suo valoroso esempio, alimentava l’impari cruenta lotta a colpi di bombe a mano che protraeva, indomito, con stoica fermezza, ergendosi poi, nella mischia, a difesa del suo colonnello, direttamente minacciato, facendogli scudo col proprio petto. Ferito gravemente in conseguenza del suo atto generoso da pallottola esplosiva che gli sfracellava una gamba, cadeva esausto a fianco del superiore salvo in virtù dell’eroico spirito di abnegazione consacrato dalle nobili espressioni rivolte a chi lo soccorreva: « Ho fatto semplicemente il mio dovere e rivolgo il mio pensiero alla nostra Bandiera ed alla Patria ». Chiaro esempio di salde virtù militari degno del tradizionale valore del soldato d’Italia. Africa Settentrionale, gennaio 1941.

Brigadiere Generale Gian Marco Chiarini: “Pietro Mittica si è distinto per l’audacia e le eroiche gesta che lo portarono a salvare la vita di un suo superiore. Tutti i suoi pensieri sono sempre stati per la Brigata Ariete. Viveva nella Brigata alla quale era profondamente legato e nella quale identificava la Patria”

   

Filippo Tagliabue’s Honors:
Two Cross for peace keeping missions
Two Cross for peace enforcing missions
One Cross for Mission in ISAF Afghanistan
Two NATO Medal for Article 5 missions
One NATO Medal for non Article 5 missions
One Appreciation letter from the OSCE Election Director Peter Erben.
One Commendation letter from Garibaldi Brigade C.O.S.
One Commendation Letter from the Coalition Provisional Autority Administrator Mr. L. Paul Bremer III.
One Commendation Letter from Garibaldi Brigade Commander Gen. Vincenzo Lops
One Appreciation Letter from British Multinational Division South West Chief Engineer Col. Timothy P. Grimshaw.
One Appreciation Letter from Korean Army Engineering Battalion Col. Jeong Kwang-Choon.
One Appreciation Letter from the IECI (Independent Electoral Commission of Iraq) Provincial Officer Dr. Akeel Azeez Oda.
One Appreciation Letter form the Rumanian Army Battalion Commander Lt. Col. Do Baiu.

 
   

 

RISERVA - Forze di completamento volontarie
Possono entrare a far parte delle Forze di completamento volontarie (FCV) tutti i militari in congedo (Ufficiali, Sottufficiali e militari di Truppa) in possesso dei requisiti specificati mediante la sottoscrizione, all’atto della cessazione dal servizio oppure in tempi successivi, di una dichiarazione di disponibilità al richiamo. Il personale inserito nel bacino delle FCV, al verificarsi di particolari esigenze della Forza Armata potrà essere richiamato in servizio per periodi variabili che, in ogni caso per disposizione dello Stato Maggiore dell’Esercito e salvo espressa deroga, non possono superare complessivamente i 180 giorni nell’anno.

   

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