L'Italia dell'anno 1000

I CAROLINGI - I REGNI D'ITALIA - ADELAIDE DI BORGOGNA -

FORMAZIONE DELLA CASATA DEI SAVOIA 

 

La Neustria (Italia settentrionale) era, secondo la nomenclatura geografica altomedievale, la porzione occidentale di un paese in questo caso della Langobardia Maior, estesa dall'Adda alle Alpi occidentali e opposta all'Austria che si estendeva dall’Adda al Friuli. La Neustria comprendeva i ducati di Pavia, Asti e Torino. L’Austria quelli del Friuli, Trento, Verona Brescia e Bergamo. Dopo la caduta del regno longobardo, nel 774, la Langobardia Maior ricadde interamente sotto il dominio dei Franchi. La sua struttura politico-amministrativa non venne tuttavia stravolta; al posto dei duchi furono insediati dei conti (un passo indietro), franchi ma anche longobardi.

La Neustria opposta alla Austrasia era anche una regione “geografica” (West and East ) del regno dei Franchi che nella piantina sopra dell'887 non viene più indicata, ma lo era in quella del trattato di Verdun dell'843 che riconosce anche i territori di Roma cosa che non fa la cartina soprastante già posteriore.

Tra la seconda metà del sec. VI e l'inizio del successivo si contano vasti patrimoni della cattedra di San Pietro in Liguria e nelle Alpi Cozie; nel Ravennate e nell'Istria; nel Piceno e in Toscana; nella Sabina e nel Carseolano; in Puglia e in Calabria; in Lucania e negli Abruzzi; in Sicilia, Sardegna e Corsica. A Roma esisteva pure un patrimonio urbano fatto di palazzi come si suol dire. Fuori d'Italia vi erano possedimenti in Dalmazia, nell'Illirico, in Gallia, in Africa settentrionale. Fra i sec. VII e VIII Bizantini e Longobardi consumarono vaste spoliazioni ai danni del patrimonio di San Pietro. Le proprietà del patrimonio di San Pietro si trovarono così ridotte entro il territorio del Ducato Romano....Quando qualche anno prima nell’800 Papa Leone III incoronava la notte di Natale Carlomagno imperatore del SRI molti dei territori del potere temporale del papa o futuro stato della chiesa sono già formati da quasi 72 anni: vedi donazione Sutri (728) con la quale il Papa si liberava in parte del controllo di Bisanzio poi con quella del 756 di Pipino il Breve che li sollevava da quello Longobardo. Nel mezzo c'era la donazione a Papa Zaccaria di altre terre da parte dei longobardi ( http://www.treccani.it/enciclopedia/zaccaria_(Enciclopedia-dei-Papi)/# .) Altri territori in effetti si aggiunsero fisicamente poi come il lascito Matildico o la Sicilia, ma il loro controllo era formale (o virtuale) poiché delegato a signorie locali fortemente infeudate con poteri che discendevano da lasciti, usi e costumi..

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I CAROLINGI

Tracciare le discendenze di Carlo Magno (muore nel 814) risulta spesso difficile per gli svariati matrimoni, relazioni e figli considerati spesso illegittimi e/o diseredati, poi per finire i nomi che si ripetono. Eccone comunque una versione con le figure più importanti (date di nascita e morte (seconda) sono sempre approssimative). Carlo Magno, unificò il regno impadronendosi dei domini del fratello (Carlomanno 751-771) morto in giovane età per malattia e lo divise tra i suoi figli: Carlo il giovane (772-811), Pipino o Carlomanno (xx-810) e Ludovico il Pio (778-840). Premorti i fratelli, Ludovico I ereditò l'impero (814). Con la "Ordinatio Imperii" (817), Ludovico I divise i domini tra i figli suoi e di Ermengarda, assegnando a Lotario I, il primogenito (795-855), l'Italia con la corona imperiale, e ai figli minori, Pipino (797-838) e Ludovico il Germanico o II (806-876), rispettivamente l'Aquitania e la Baviera. Questa divisione provocherà la ribellione di Bernardo (figlio di Pipino Carlomanno), privato dei suoi diritti sull'Italia (818). (una figlia, Gisella (818-874 sposò Everardo, duca del Friuli, da cui ebbe un figlio, Berengario, futuro Re d'Italia e Imperatore S.R.I.).

Nell'829, però, Ludovico I, che aveva avuto un altro figlio, Carlo II detto il Calvo (823-877), dalla seconda moglie, Giuditta di Baviera, creò per lui un nuovo regno, quello d'Alamannia (829), suscitando la ribellione dei figli di primo letto. Nella lotta scatenatasi ebbero la peggio Pipino (838) e Ludovico il Pio (840). Contro Lotario si schierarono i fratelli Carlo il Calvo e Ludovico che si legarono con il Giuramento di Strasburgo. L'anno seguente, col Trattato di Verdun, si giunse a un accordo che segnò la fine dell'unità dell'impero e l'inizio della formazione degli Stati nazionali (Germania, Francia e Italia per quanto la si voglia considerare). Lotario ebbe il titolo imperiale, l'Italia e la Lotaringia (Lorena), Carlo il Calvo la Francia a ovest della Schelda, della Mosa, della Saona e del Rodano; Ludovico II detto il Germanico, le terre oltre il Reno. Nell'855 Lotario I abdicò e gli succedette il figlio Ludovico II (806-876), già re d'Italia; gli altri due figli (Lotario II 835-875 e Carlo (xx-863) ebbero rispettivamente le corone di Lotaringia e di Borgogna. A Ludovico II (m. 875) succedette lo zio Carlo il Calvo (823-877) che col Capitolare di Kiersy (877) riconobbe l'ereditarietà dei feudi maggiori, consolidando così il regime feudale in pieno sviluppo. L'ereditarietà di fatto escludeva l'imperatore dal controllo totale sul territorio

 

FORMAZIONE DELLA CASATA DEI SAVOIA

 

LA CONTEA D'AOSTA E DI SAVOIA

Nel 869, dopo la morte di Lotario II, succeduto al padre Lotario I in Lotaringia (vedi piantina in alto), Carlo II detto il Calvo quarto figlio di Ludovico I dopo Lotario, Pipino e Ludovico invase quei territori per farsi incoronare re. La reazione di Ludovico II fu quanto mai decisa, tanto da fargli invadere a sua volta il territorio. Si giunse così al Trattato di Mersen (870), grazie al quale la Lotaringia sparì fra i due fratelli. Carlo ottenne la parte occidentale e il titolo regale, mentre la parte orientale fu incamerata da Ludovico. 

Nota: Carlo il Calvo  morì lasciando un solo figlio,  Luigi il Balbo (il Balbuziente), essendogli premorto l'altro figlio, Carlo, re d'Aquitania (866). L'impero però passò a Carlo III detto il Grosso, figlio di Ludovico II il Germanico. I due fratelli del nuovo imperatore, Carlomanno (m. 880) e Ludovico III, ebbero rispettivamente la Baviera e la Germania. Carlo il Grosso (881-887), succedendo ai fratelli, riunì per l'ultima volta tutti i domini dell'impero  http://www.sapere.it/enciclopedia/Carolingi.html 

"Ai tempi di Carlo Magno di gloriosa memoria, infatti,  che morì ormai son quasi trent'anni, seguendo il popolo  un medesimo retto cammino,  la pubblica via del Signore, la pace e la concordia regnavano in ogni luogo; oggi invece, al contrario, poiché ciascuno segue il sentiero che meglio gli aggrada, si manifestano dappertutto dissensi e controversie. Allora regnavano ovunque l'abbondanza e la gioia, oggi ovunque vi sono miseria e tristezza". Nitardo

 

Dal disfacimento del regno di Lotario derivò anche, alla fine del IX secolo (800), un "regno" di Borgogna che si estendeva a sud fino a includere la Provenza e che veniva chiamato anche regno di Arles, dal nome della sua capitale (alle foci del Rodano sotto Avignone). Dal 1032 titolare del regno di Arles divenne l'imperatore tedesco. Il Regno di Arelat (933-1378) o Arles  o secondo regno dei Burgundi (Borgogna) venne unificato nel 933 quando Ugo di Arles o di Provenza 880/948 cedette la bassa Burgundia a Rodolfo II della (altra) parte alta della regione a patto che non rimettesse più piede in Italia di cui lui Ugo figurava re dal 926 (Pavia) al 946/7. Il suo (di Ugo) tentativo di incoronarsi Imperatore dei Romani dopo Berengario I del Friuli Imperatore del Sacro Romano Impero dal 915 al 924 andò a vuoto.

Dal 962 l’impero, che si chiamerà Sacro Romano Impero (SRI) della nazione Germanica (Heiliges Römisches Reich Deutscher Nation, in latino Imperium Romanum Sacrum Nationis Germanicae) sarà inaugurato da Ottone I della dinastia Ottoniana di Sassonia e rimarrà sempre in mani tedesche (Germaniche poi Austriache).
Rudolph merged both Upper and Lower Burgundy into the new Kingdom of Arles (Arelat). In 937, he was succeeded by his son Conrad the Peaceful. Inheritance claims by Hugh of Arles were rejected with the support of the German king Otto I, whereafter the kingdom fell into the Imperial sphere of influence. In 993 Conrad was succeeded by Rudolph III, who, as he had no heirs, in 1006 signed an inheritance treaty with King Henry  II of Germany. In 1032, King Rudolph III died, and the  Kingdom was inherited by Henry's successor Emperor Conrad II from the Salian dynasty. (wikipedia)

 

I REGNI D'ITALIA                                            Una storia al femminile: Adelaide di Borgogna Regina d'Italia

 

 Il titolo di Re d'Italia (e successivamente del SRI - Sacro Romano Impero) , nonostante fosse fortemente agognato da vari soggetti in lotta tra loro, era un titolo quasi formale (onorifico), che non dava alcun potere reale se non la difesa dei valori "cristiani".

Rex Langobardorum (dei Longobardi) che era usato anche come sinonimo di re d'Italia, se ne fregia dal 774 Carlo Magno dopo aver sconfitto Desiderio
Carlo Magno 774/814 coreggente d'Italia

con il figlio Pipino Carlomanno /810
Bernardo d'Italia - 810/818
Lotario I - 818/839
Ludovico II 839/875 delegato al padre
Carlo il Calvo 875/877
Carlomanno 877/879
Carlo il Grosso 879/888
Regno d'Italia tra 888 e 963
Berengario del Friuli 888/924 Re 

e imperatore del SRI - 915-924
Ugo di Arles - (924-947)*
Lotario II di Arles - (947-950)*
Berengario d'Ivrea - (950-963)
 

Si contesero il titolo con vari artifizi durante il regno di Berengario del Friuli
Guido di Spoleto (889-894), Lamberto di Spoleto (894-898), Arnolfo di Carinzia (896-899), 
Ludovico III il Cieco (900-905), Rodolfo II di Borgogna (922-933) (re rivale)

Regni d'Italia dal 963 al 1024 http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d'Italia

la corona ferrea

Adelaide, figlia di Rodolfo II di Borgogna e di Berta d'Alemannia (da non confondere con l'Adelaide di Torino) sposò a 16 anni (nel 947) per motivi di alleanze politiche, Lotario II, re d'Italia (figlio di Ugo).  Nel 950 però Lotario fu avvelenato in seguito ad una congiura, organizzata da Berengario II, marchese d’Ivrea, che volle obbligare Adelaide a sposare il figlio Adalberto, perché divenisse il nuovo re d’Italia. La regina si rifiutò e per questo motivo venne fatta imprigionare nella Rocca del Garda. Le fonti sono ricche di dettagli e parlano di maltrattamenti inferti alla povera Adelaide dalla stessa moglie di Berengario, allo scopo di indurla ad acconsentire al matrimonio con il figlio: «Pugnis frequenter agitata et calcibus», scriverà il suo primo biografo, Odilone di Cluny, che la conobbe personalmente. La prigionia viene interrotta da una fuga provvidenziale organizzata dai poveri (semplici) che lei amava. Furono proprio un pescatore e un frate a liberarla dalla prigionia, quasi come fosse metafora di Gesù (pescatore) e S. Pietro (frate) che riuscirono con unno stratagemma a farla fuggire nella notte più profonda. Così raggiunse Canossa con la figlia Emma (che poi sposerà Lotario di Francia) e qui riuscirà, nonostante l’assedio posto da Berengario, ad incontrare Ottone I Imperatore del Sacro Romano Impero sceso in Italia. Ottone è vedovo  (e mira alla corona italiana)  ed è comunque colpito dalla tenacia e dal coraggio di questa donna colta (parlava 4 lingue) e sceso in Italia sconfisse Berengario II. La  sposò la notte di Natale del 951 a Pavia. Ebbero in seguito ben 4 figli. Dopo il nuovo matrimonio il figlio primogenito (Liudolfo) che Ottone ha avuto dalla prima moglie Editha intuisce che nella successione saranno privilegiati i figli di Adelaide. La ribellione che ne segue si estende ad altri nobili tedeschi e per  Ottone I saranno necessari diversi anni di permanenza in Germania per superare questa crisi.

Il viaggio a Roma per l'incoronazione verrà rinviato fino al 962 quando, sconfitto Berengario (questi si rifugia nella rocca di San Leo) riceve prima a Milano la corona d'Italia poi l'anno dopo in San Pietro (Roma 2 febbraio 962) l’incoronazione. L’incoronazione non riguarda solo Ottone ma anche Adelaide “imperatrice” del SRI: un ruolo ed una dignità istituzionali attribuiti per la prima volta in Occidente ad una donna.
Note: Berengario si consegna e viene esiliato in Germania. Voltafaccia del Papa Giovanni XII che viene deposto da Ottone e sostituito con
l' antipapa Leone VIII (l'antipapa verrà successivamente legittimato ma resta un fantasma per molti testi). I figli di Berengario continueranno la guerra per anni. Gli Antipapi in questo periodo si sprecavano.

 

L'ALBA DEI SAVOIA

Quando Rodolfo III muore (1032), legando lo Stato al nipote Corrado il Salico (Conrad II from the Salian dynasty), il Biancamano (Savoia) reputa suo dovere di riconoscenza il farne rispettare i sacri voleri, ed appoggia lealmente l'erede designato; il quale, trattenuto dalla guerra in Polonia, affida la tutela de' propri diritti  e di Ermengarda, vedova del defunto, a lui, come advocatus e protettore. Ed egli costringe le forze di Eude a chieder mercé. Ma, appena Corrado, venuto frettolosamente a farsi incoronare nel monastero di Payern, è tornato in Germania, il conte di Champagne riapre le ostilità. Allora l'imperatore risolve di farla finita; marcia da nord contro i ribelli, ordinando ad Umberto Biancamano di attaccare da est, dalle Alpi. Questi aduna nell'alta valle Dora Baltea  i suoi fedeli, vi riceve i rinforzi imperiali condotti da Bonifacio di Toscana, padre della contessa Matilde e dall 'arcivescovo di Milano Ariberto d'Intimiano, uno dei temuti sacerdoti-guerrieri  del tempo, i quali  entrambi si mettono  alle sue dipendenze (eloquente prova del suo potere e della sua autorità), e - vedi caso e profezia - alla testa di soldati italiani; cala per il Gran San Bernardo nel Vallese (Alto Rodano Svizzero), ricaccia gli avversari, che già avevano invaso anche le sue terre, sino al lago Lemano, ove, presso Ginevra, li sbaraglia, congiungendosi vittorioso col sovrano. Una nuova levata di scudi del fiero vescovo Averardo di Moriana è del pari da lui stroncata, e Corrado viene stavolta solennemente e definitivamente incoronato a Ginevra.  (Giuseppe Sticca i Savoia)

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