Rivoluzione Russa 2 parte di 14

Ricordiamo che molte date riportate sono quelle del calendario Giuliano (Il Gregoriano, il nostro, viene adottato in Russia solo nel Febbraio 1918 saltando 13 giorni). Esisterà poi anche un calendario rivoluzionario ma durerà poco. Il calendario Giuliano per noi sposta quindi in avanti queste date e ciò si evidenzia quando ci si trova davanti a un racconto di fonte occidentale anzichè russo. Ciò sta a significare che la "rivoluzione d’Ottobre" (24 notte) per noi corrispondeva come giornate al 6 novembre 1917. On line il caos è totale poiché gli avvenimenti vengono riportati senza fare riferimento a questa differenziazione. Un’altra difficoltà è segnare il giusto nome di alcuni “importanti” congressi del periodo marzo-giugno 1917 (ma anche dopo) poiché era vigente un assemblearismo 24h24 (elenco nella 3a parte), con uso e abuso di chiacchiere (non lo dico io lo dirà Stalin). Se qualcuno trova qualche errore è pregato di segnalarlo. Ricordo che per noi erano i giorni tristi di Caporetto contro le armate austro-tedesche “disimpegnate” dall’impegno dei Russi e come vedrete quei pochi sul confine orientale, dopo Riga, se la prendevano con calma in attesa delle divisioni distaccate in Italia.

La rivoluzione del 1905/6 venne rappezzata in qualche maniera, con qualche concessione (Duma, prima assemblea elettiva russa o camera bassa che restava in carica 5 anni) e molta paura. Una volta calmatesi le acque (e imprigionato i capipopolo) lo Zar era deciso a non affrontare una Duma ribelle. Lo zar cambiò quindi i requisiti per votare, per alterare la composizione tagliando di fatto la rappresentatività a contadini e nazionalità non russe a favore di ricchi proprietari terrieri, per assicurare loro almeno il 60% dei seggi. Con le votazioni del 1907 i proprietari eleggevano appunto il 60% dei delegati, i contadini il 22, i mercanti il 15, e gli uomini che lavoravano il 3% (erano poi artigiani e professionisti, non operai). Inutile dire che era una Duma quasi plebiscitaria. Se la Duma precedente si caratterizzava per le “professioni” la quarta (1912-1917) era composta da un nascente partitismo anche fra i borghesi composto dagli Ottobristi (borghesia conservatrice), via via diventati critici sulla condotta della guerra e sul governo stesso, e i monarchici. I cadetti (Costituzionalisti –Democratici (liberali)) e un pugno di socialisti occupavano circa 1/4 !!!dei seggi per non contare nulla.  

da sx Stalin Lenin Trotzky

La 7a (o d’aprile) conferenza panrussa bolscevica (The Seventh, or April, All-Russian Conference of the RSDLP

Il malcontento, in assenza anche di libertà espressiva, trovava qui poche possibilità di asilo. Il malcontento non derivava solo dalla assenza politica della ormai numerosa classe lavoratrice ma anche dai milioni di “stranieri”non slavi sotto il giogo russo (negli atlanti Caucaso, Asia centr. e Siberia vengono considerati possedimenti ne più ne meno di quelli inglesi indiani). Stranieri erano anche gli Ebrei che avevano territori (pale) specifici in cui risiedere

28 febb 1917. - Dopo giorni di dimostrazioni in S. Pietroburgo (o Pietrogrado) il governo ordinò di far fuoco sul popolo. Il giorno dopo le stesse truppe si ammutinarono. Lo Zar fu costretto ad abdicare, a maggior ragione quando gli giunse notizia che anche Mosca s’era sollevata. Il Soviet di Pietrogrado (prima forma di rappresentanza dal basso) si accordò per un governo provvisorio guidato dal principe Georgij Lvov del partito dei “cadetti” spalleggiato dagli ottobristi.
Marzo – Lo zar dopo l’abdicazione viene messo in stato di arresto domiciliare e sorvegliato. Dagli arresti, nell’estate dei falliti golpe, si ritiene prudente il suo trasferimento. Quando i comunisti nell'estate del 1918 decidono di riportarlo a Mosca i soviet degli Urali (Ekaterinburg) per il rischio che finisca in mano alla Legione Ceca uccidono lui e tutta la sua famiglia.
12 marzo - Abolizione della pena di morte
3 aprile - Lenin arriva dalla Germania su un vagone blindato via Finlandia e si pronuncia per una pace separata
18 aprile - Milyukov, Ministro degli esteri, assicura gli alleati che la guerra continuerà.
maggio - Milyukov contestato per alcune sue affermazioni sulla rinuncia di territori chiesta da Lenin rassegna le dimissioni. Menscevichi e Socialisti Rivoluzionari (SR) entrano nel rimpasto governativo in posizione di minoranza rispetto ai cadetti. I liberali non potevano non concedere diverse riforme che servivano anche per avere il riconoscimento internazionale ma così agendo aprivano le porte al loro nemico di classe. Così il governo provvisorio concesse l'amnistia ai prigionieri politici, la giornata di otto ore, la legalizzazione degli scioperi, la libertà di parola e di stampa oltre che di riunione. Alle minoranze etniche viene riconosciuta l’autonomia.

  si tenne a Pietrogrado dal 24 al 29 aprile (May 7–12), 1917. Erano presenti 133 delegati votanti e 18 osservatori rappresentanti 80,000 iscritti. L’agenda dei lavori o ordine del giorno consisteva nella discussione di:
1-the current situation (including the question of the war and the Provisional Government),
2-the peace conference,
3-attitude toward the soviets of workers’ and soldiers’ deputies,
4-revision of the party program,
5-the situation in the International and the party’s tasks,
6-unification of the internationalist Social Democratic organizations, 7-the agrarian question,
8-the national question,
9-The Constituent Assembly,
10-organizational questions,
11- regional reports, and
12- election of a new Central Committee.
Il via libera dagli ancor deboli Soviet di Pietrogrado (l’O.d.G a destra non parla di azione) venne in cambio della possibilità di democratizzare l’Esercito (la guerra!!!); in pratica i soldati al fronte avrebbero eletto loro rappresentanti (1/1000) nei centri di comando oltre che nei soviet: il fare e come fare la guerra divenne d’ora in poi una questione eminentemente politica e assembleare da cui il governo provvisorio e l'alleanza antitedesca non poteva che uscire sconfitta. I soviet degli operai e dei soldati furono la prima base della rivoluzione, l’unica sulla quale per ora si poteva contare nelle grandi città. Ci si riferiva e mi riferisco sempre a questa parte alta della Russia perché qui si combatteva visto che l’obiettivo dei tedeschi era prendere la capitale Pietrogrado. Il resto del paese non contava nulla. Non era neanche una guerra “insistente” perché gli interessi tedeschi si spostavano ad occidente dove da pochi mesi era stata annunciata la discesa in campo degli Usa (ma ci metteranno un anno per schierare gli uomini in trincea) e quindi le offensive a Est si sviluppavano con grandi intervalli. Le idee dei soviet sulla guerra le conosciamo per bocca di Lenin che fu il primo a pronunciarsi; come chiudere il conflitto fu invece un problema. Fra gli obiettivi originari della vittoria (che sicuramente non dispiaceva anche ai soviet) c’era il libero passo dai Dardanelli una volta sconfitta la Turchia, ma in Russia in quel momento si contava, più che a terra persa o conquistata, in una reazione a catena della rivoluzione per tenere appunto lontano i reazionari dentro e fuori la Russia (proletari di tutto il mondo unitevi).
Maggio - Anche Trotzky rientra dall’esilio americano. Coi leader in esilio la vita “facile” del governo provvisorio sarebbe continuata a lungo ma col ritorno di tutti, compreso Stalin, le cose cambiarono in fretta.

The First All-Russia Congress of Peasant's Deputies

 

Venne convocato per il 4 maggio l’organo che i marxisti ritenevano indispensabile per scardinare il governo borghese: Il Primo Congresso pan russo dei delegati dei Soviet presso la Casa del Popolo (ma altre fonti dicono giugno e qui la differenza non è nei calendari). Viene scelta la versione di James Bunyan, Harold Henry Fisher - The Bolshevik revolution, 1917-1918 - (ed.1934): documents and materials pag. 9/10/11 che da l’apertura il 4 maggio 1917 e chiusura prevista il 20.
The First All-Russia Congress of Peasant's Deputies was held in Petrograd on May 4-28 (May17-June10). It was attended by 1,115 delegates from the provinces and army units. The Congress was dominated by the SRs. The Congress approved the policy of the bourgeois Provisional Government and participation of Socialists in that government. It went on record in favour of continuing the war "to the victorious end" and of launching an offensive at the front. The Congress declared against the immediate transfer of the landed estates to the peasants and postponed the land question pending the convocation of the Constituent Assembly. (The congress was attended by 1,090 ? delegates, who represented 305 joint soviets of workers’, soldiers’, and peasants’ deputies; 53 regional, provincial, and district associations of soviets; 21 organizations from the army field forces; five organizations from the navy; and eight organizations from troops in the rear areas)

I delegati presenti appartenevano per 537 seggi a Socialisti rivoluzionari (SR), per 465 non schierati, e 103 divisi fra Bolscevichi e menscevichi. (poco di più aveva avuto in percentuale Mussolini nel voto politico del 1921 coi fascisti prima della presa del potere). I socialisti rivoluzionari (Aleksandr Kerenskij) controllavano il congresso col segretario Avxentiev e nel comitato centrale o esecutivo (ristretto) ebbero 99 seggi contro i 104 dei menscevichi al loro fianco e i 35 dei bolscevichi. Questo comitato era in carica il 25 ottobre quando scoppia la rivoluzione. In alcune questioni su cui la maggioranza poteva andare sotto si cercò un compromesso. Verso la fine dei lavori Lenin parlò infatti al congresso della questione agraria. Al fine di evitare la sconfitta della loro risoluzione sulla questione agraria, i SR (forza espressa anche dai piccoli terrieri furono costretti ad includere la disposizione che i terreni in Russia non sarebbero stati del popolo ma degli organi preposti dal governo rivoluzionario se e quando avessero preso il potere che glielo avrebbe assegnato in proporzione)Una risoluzione di Lenin per il controllo degli operai sulle operazioni finanziarie e bancarie (profitti), venne approvata a maggioranza. Una proposta di Avilov sul controllo statale dell’industria venne invece bocciata (maggioranze e minoranze sui più svariati argomenti si formavano in quell’istante creando un non poco imbarazzo per una linea guida rivoluzionaria fattibile: Si facevano molte chiacchiere, molte riunioni, relazioni monstre e molta teoria). Alla fine dei lavori il 16 giugno there were 105 Bolsheviks, 285 SR’s, 248 Mensheviks, 32 Menshevik Internationalists, 10 United Mensheviks, and 24 adherents of other factions and groups. Il totale come si vede non corrisponde al numero dei delegati perché molti continuarono a non dichiarare nessuna appartenenza partitica (es. altri socialisti 73, 20 simpatizzanti SR, 8 simpatizzanti menscevichi, 10 lega ebrei, etc). Il congresso approvò anche il rimpasto governativo che prevedeva l’entrata dei SR e menscevichi in posizione minoritaria a cadetti e ottobristi.
I socialisti rivoluzionari, che erano l’espressione della piccola proprietà contadina e di quelli che l'avrebbero voluto diventare si staccarono sempre di più dall’ala rivoluzionaria (LeftSR) e finirono per confluire nei comunisti.

Giugno - La Duma fissa per il 30 settembre l’assemblea costituente della nuova Repubblica, che dovrà stendere la costituzione, mentre nelle campagne la rivolta contadina verso i padroni si inasprisce sempre più. Naturalmente i morti non si contano più in ogni settore e regione.
1 giugno Kerensky visita il fronte per rendersi conto della possibilità di una offensiva russa per ribaltare le sorti e rispondere agli alleati occidentali della loro permanenza in guerra mentre si riunisce il primo congresso dei delegati degli operai e dei soldati.

 

Lenin spoke at the congress, and in reply to the Menshevik I. G. Tsereteli, who stated that there was no political party in Russia that would be ready to take power into its own hands, he declared: “I reply, ‘Yes, there is. No party can refuse this, and our Party certainly doesn’t. It is ready to take over full power at any moment’

L'ispezione al fronte di Kerensky, neo ministro della guerra e la disfatta di luglio

Kerenski, ministro della giustizia e della guerra da maggio, decise di avviare una ispezione al fronte per accertarsi delle reali condizioni delle truppe. (Non trovo la data ma è approssimativamente la fine di maggio primi giugno, vedi foto sotto a dx). Al fronte venne accompagnato dal Generale Brusilov che non poté nascondere l'assoluto disordine che regnava in trincea. Se i tedeschi non erano a Mosca era solo perché non s'erano ancora attrezzati con la logistica a centinaia di chilometri dai loro vecchi confini. In molti tratti in trincea non c'era nessuno e a specifica domanda "erano andati alla riunione del soviet" la risposta !!!. Se sui soldati si poteva fare poco affidamento sugli ufficiali qualche speranza c'era previa pulizia. Kerensky così li classifica: ”incapace oltre che confusa” la maggioranza, segue poi una parte che rema contro e una piccolissima parte di ufficiali che riesce a dialogare coi Soviet di trincea e alla fine può anche prendere decisioni condivise !!!. Del resto se la Russia non la difendevano i russi nessuno sarebbe andato in loro soccorso (quei pochi che andranno dalla primavera del '18, poi in numero più consistente da settembre '18  vanteranno un bassissimo sforzo bellico: si ebbero ammutinamenti anche fra i soldati americani e francesi). Kerensky s'era anche reso conto che questa gente aveva bisogno di slogan (o di manifesti come dicevano ai Congressi) - "Forward to the battle for freedom" and "I summon you not to feast but to death" questa la supposta versione inglese dal russo. Roba trita e ritrita da “Avanti Savoia” che poco aveva a che spartire con la tragica situazione in cui erano ma vista l'epoca sembrò avere una buona audience. Sull'auto nel ritorno il generale e il ministro convennero che la visita era meglio di nulla ma passati due giorni nessuno l'avrebbe più ricordata. Le discussioni politiche prendevano ormai la maggior parte del tempo dei soldati (e degli operai). Alla fine entrambi pensarono che l'unica alternativa per risollevare il morale era una bella sanguinosa offensiva. Meglio ancora se vincente !!!. E’ il sogno di tutti. Kerensky e Brusilov erano del parere che una volta iniziata i soldati avrebbero ignorato gli inviti alle riunioni. Brusilov pertanto si attrezzò al meglio, per quanto si poteva. A partire dal 1° luglio l'offensiva ebbe inizio. Brusilov aveva portato in linea molta artiglieria, reparti di cavalleria e battaglioni speciali dei Mongoli della Siberia che fecero del loro meglio nei primi giorni con gravi perdite. Gli altri passata l'euforia si misero a tavolino a discutere chi doveva guidare l'assalto e se c'era bisogno di fare un assalto. Altri proprio non si mossero o voltarono le spalle tornandosene a casa. Si conta che arrivarono a 2 milioni i disertori nel corso della guerra. Le poche decisioni assembleari positive quando arrivavano non servivano più ......... Il 23 luglio 1917 gli austro-tedeschi avevano spinto indietro i russi di 140 km. >>>

 

In his speech of June 9, Lenin denounced the policy of the Mensheviks and SR’s, who proposed to “fight” against the imperialist war by means of manifestos, resolutions, and “socialist” congresses. The Bolsheviks introduced two draft resolutions, one on the attitude toward the war (presented by E. A. Preobrazhenskii) and one on the question of peace (presented by S. G. Shaumian). The congress rejected both drafts and adopted the SR-Menshevik resolution.

On 21 July, the Germans reached the Sereth River in numerous places and were on the edges of Tarnopol. Brief counterattacks near Trembowla on 21 and 23 July broke through the German line but strong artillery fire drove the Russians back. The German's 2nd Guard entered Tarnopol after 2 days fighting. In the Russian Eighth Army's salient, the fresh Caucasian soldiers hadn't been able to hold off the Austro-Hungarians. By 22 July, the salient was gone and the Russians were on the Zlota Lipa. With the fall of Tarnopol, the Eighth pulled back toward the old 1914 Russian border. Three days later the remaining Eighth Army units took a stand between the Dniester and the Pruth, east of Czernowitz. The Central Powers soldiers managed to breach the line in a few places and take Czernowitz but on the whole the Russian line held. It was the last action for the Russian 1917 summer offensive as well as the Central Powers' counteroffensive. The Germans and Austro-Hungarians had advanced 145 kilometers in 10 days. Their supply and communication lines were over extended and the soldiers exhausted. Kerensky opened a channel through the Swedes to the Central Powers in an effort to bring about a peace. After the failure of the July Offensive on the Eastern Front, Kerensky replaced General Alexei Brusilov with General Lavr Kornilov, as Supreme Commander of the Russian Army.

3/4 luglio - Operai e soldati (Bolscevichi) chiesero a gran voce la presa del potere. Sporadici scontri si ebbero fra manifestanti e polizia. Trotzky venne arrestato e Lenin fuggì. L’8 luglio venne formato un nuovo governo a guida Aleksandr Kerensky, già ministro socialista della Giustizia e della guerra con Lvov, col compito di combattere i soviet e i contadini che stavano conducendo una loro guerra privata contro i terrieri. La sua elezione trainata dai primi successi della offensiva lo metterà in seri guai a breve.
12 luglio - La pena di morte venne reintrodotta per le continue defezioni e ammutinamenti al fronte.
Agosto - Tentativo di golpe del Gen. Kornilov di ristabilire il vecchio ordine. Il golpe fallisce per la mobilitazione dei soviet. Chernov leader dei Socialisti rivoluzionari rassegna le dimissioni dal governo Kerensky accusandolo di complicità. Kerensky, inizialmente favorevole, cambiò idea nel timore di divenire egli stesso vittima del moto controrivoluzionario: ordinò l'arresto del generale già in marcia sulla capitale, chiedendo al Soviet della città di organizzarne la difesa. Soldati e operai andarono incontro ai militari e, persuadendoli a fermarsi, posero fine al golpe. Lo smacco per i moderati era alle stelle. Questi avvenimenti ebbero il duplice effetto di far perdere al primo ministro l'appoggio degli ufficiali dell'esercito e di rafforzare notevolmente la popolarità (oltre che la capacità operativa) delle oltre 40.000 guardie rosse (che di guerra non s'occupavano). La guerra quindi andava di male in peggio e la situazione alimentare peggiorava.
Settembre - Trotsky viene eletto nel Comitato Centrale del Partito Bolscevico e il 23 settembre è Presidente del Soviet di Pietrogrado. La costituente viene rimandata.

 

Lo Zar Nicola in ItaliaDurante la prima guerra mondiale, il nome Sankt Peterburg era visto come troppo germanico e la città venne ribattezzata Petrograd o Pietrogrado su iniziativa dello zar Nicola II, nome che resterà in vigore fino al 1924 quando alla città verrà dato il nome di Leningrado in onore dello statista appena morto. Il nome originale, San Pietroburgo, venne ripristinato il 6 settembre 1991, con un referendum popolare dove la maggioranza per il vecchio nome fu del 54%

Despite his turbulent reputation Prime Minister Alexander Kerenski appointed Lavr Georgievič Kornilov (Korniloff) Commander in Chief of the army on 1 August 1917, replacing Alexei Brusilov (whom he had earlier served under at the start of the war). A rift quickly developing between the two men (politically and militarily), Kornilov ordered troops to march on Petrograd towards the end of August and called upon the government to resign and hand control to the Commander in Chief. Reasonably interpreting this as a potential coup Kerenski dismissed Kornilov and recalled him to Petrograd on 27 August. Defying Kerenski's order Kornilov's troops (under General Krymov) found their path to Petrograd blocked by massed railway workers, who after discussions persuaded Kornilov's forces to disperse. In arranging the defence of Petrograd the Bolshevik leader Vladimir Lenin had agreed to a request from Kerenski for his assistance, although in doing so Lenin stressed that he was doing so simply to thwart Kornilov's ambitions rather than to aid Kerenski's government. Arrested on 1 September 1917, Kornilov was imprisoned at Bykhov. During the chaos of the November Revolution, Kornilov, along with Denikin, escaped from prison and travelled to the south to be with other anti-Bolshevik groups. In February of 1918 Kornilov launched the "Ice March" participants in which had to overcome snow-covered steppes in very hard weather conditions. Four thousand officers and cadets were inspired by the ideals of struggle against the Bolsheviks, by their faith in victory and hope to be saved. For Kornilov, however, that march ended in tragedy. A shell hit the house where he was working out plans for an offensive. Several days after he was buried the Bolsheviks exhumed his body and burned it. He was killed at Ekaterindar on 13 April 1918. He was 47.
Kerensky dopo la sconfitta di Luglio sostituisce in agosto Brusilov con Kornilov. Non si sa se per dissidi personali o per fraintendimenti Kornilov ordina alle proprie truppe di marciare sulla capitale e fra i suoi obiettivi c'è anche quello di far cadere Kerensky cosa di cui questo non lo ha sicuramente incaricato. Kerensky dubita a ragione che si sia in presenza d'un colpo di stato architettato alle sue spalle e lo richiama. Le truppe lasciate sole con un altro generale (Krymov) muovono su Pietrogrado. Kerensky contatta Lenin, sapendo della sua capacità di mobilitare masse, per avvisarlo della cosa. Questi non frappone tentennamenti e manda le milizia armate degli operai e dei soldati a contrastare l'azione e a convincere i soldati "ribelli" a lasciare la partita. Kornilov a fatti chiusi viene arrestato e imprigionato a Bykhov. Fuggito con l'aiuto sicuramente di qualcuno nel caos della rivoluzione d'ottobre si unisce alle forze bianche. Verrà ucciso il 13 aprile 1918 all'età di 47 anni.
 

In his book "My Reminiscences of the Russian Revolution", Morgan Philips Price described Kornilov making a speech in Moscow on 25th August, 1917.

 "A wiry (nerboruto) little-little man with strong Tartar features. He wore a general's full-dress uniform with a sword and red-striped trousers. His speech was begun in a blunt soldierly manner by a declaration that he had nothing to do with politics. He had come there, he said, to tell the truth about the condition of the Russian army. Discipline had simply ceased to exist. The army was becoming nothing more than a rabble. Soldiers stole the property, not only of the State, but also of private citizens, and scoured the country plundering and terrorizing. The Russian army was becoming a greater danger to the peaceful population of the western provinces than any invading German army could be.

L'ENIGMA KORNILOV

(25.8.1917) Appello del generale Kornilov

Popolo russo.
La madrepatria sta per soccombere. L'ora della fine si avvicina. Costretto a esprimermi apertamente, io, generale Kornilov, dichiaro che il governo provvisorio agisce sotto la pressione della maggioranza bolscevica dei Soviet, in pieno accordo con lo Stato Maggiore tedesco, che da un lato organizza uno sbarco [...] sulla costa di Riga, dall'altro lato distrugge l'esercito e porta il disordine nel paese. La tragica coscienza dell'inevitabile distruzione del paese mi impone [...] di fare appello al popolo russo per salvare la patria in pericolo. Che coloro il cui cuore batte per la Russia, che coloro che credono in Dio e nelle sue Chiese preghino Nostro Signore perché avvenga il più grande dei miracoli: la salvezza della nostra terra natale.
Io, generale Kornilov, figlio di un contadino cosacco, dichiaro a tutti che, personalmente, non desidero altro che la salvaguardia della Grande Russia. Giuro che, grazie alla vittoria sul nemico, sarò in grado di portare il popolo a un'assemblea costituente in cui decida del proprio destino e scelga la propria forma di governo.
Io non posso abbandonare le Russie nelle mani dei loro nemici storici, le tribù germaniche, ne permettere che la Russia divenga schiava della Germania.

 

Kerensky al fronte

Kornilov passa in rivista gli uomini (il piccolo cosacco nerboruto)

Da una rivista del 1918

Le operazioni vincenti dell'agosto 1917 nell'area di Riga (abitata in prevalenza da antichi tedeschi emigrati) avevano convinto i tedeschi di trovarsi di fronte a un nemico inconsistente, indebolito, per varie ragioni fra cui le lotte intestine rivoluzionarie, ma essenzialmente affamato e demotivato a condurre una guerra che nessuno avrebbe definito patriottica come 20 anni dopo.

 

... Circa la scarsa solidità delle truppe russe ne riferiva alla conferenza, tenuta a Mosca, negli ultimi giorni d'agosto, il generale Korniloff, comandante in capo degli eserciti rivoluzionari, il quale proponeva anche alcuni provvedimenti per risanare l'organismo militare. Il generalissimo si espresse così: «Il vecchio regime lasciò alla libera Russia un esercito che malgrado tutti i difetti della sua organizzazione, era nondimeno animato da uno spirito combattivo e da fermezza ed era pronto al sacrificio. Tutta una serie di misure prese da persone completamente estranee allo spirito e alle cose dell'esercito, trasformò quest'ultimo in un'orda di individui, che hanno perduto ogni raziocinio e che tremano esclusivamente per la loro sorte personale. Se la Russia vuole essere salvata, l'esercito deve essere rigenerato ad ogni costo. Occorre prendere subito le misure che ho elaborato e che il gerente del Ministero della guerra ha completamente approvato ». Il generale Korniloff proponeva infatti le seguenti misure:
- l° Rafforzamento della disciplina interna dell'esercito, riaffermando l'autorità degli ufficiali e dei sottufficiali;

- 2° Miglioramento della situazione economica degli ufficiali, duramente provati nel corso delle ultime operazioni militari;
- 3° Restrizione delle funzioni dei Comitati reggimentali, i quali, pure occupandosi della vita economica interna dei rispettivi reggimenti, non dovranno immischiarsi nelle operazioni di guerra, nè nelle nomine dei capi.
Ma l'incalzare degli avvenimenti, il loro brusco precipitare, impedì che i saggi provvedimenti, suggeriti dal comandante in capo, potessero venire adottati. Nella notte sul l° settembre l'artiglieria dell'VIII esercito tedesco, agli ordini del generale di fanteria von Rutier iniziò un vivacissimo bombardamento, con impiego di proiettili asfissianti contro la fortezza di Riga a le sue opere esterne, presidiate dalla XII armata russa, comandata dal generale Parsky. La preparazione dell'artiglieria tedesca si protrasse per parecchie ore...le colonne tedesche su ponti gettati dal genio riuscirono a passare contrastati qua e là da retroguardie non ancora inquinate dalla dissolvente propaganda leninista. Questi contrastarono con vivaci combattimenti, l'avanzata del nemico, contrattaccandolo a bandiere spiegate e cantando la marsigliese. Ma, durante la notte, le masse tedesche, rinforzate da truppe fresche, irruppero innanzi con grande impeto, costringendo le retroguardie russe, d'altronde assai slegate fra loro, a cedere rapidamente terreno ed a ripiegare a nord della linea Uskull-Oghel. Frattanto, all'imbrunire del 2 settembre, Riga si trovava già sotto il fuoco delle artiglierie pesanti tedesche, che erano state trascinate abilmente innanzi, superando gli ostacoli, costituiti da foreste e paludi. Riga, rimasta indifesa, fu prontamente occupata dalle colonne alemanne alle 11 del mattino del 3 settembre, mentre la cavalleria tedesca batteva le retroguardie russe e si spingeva a 60 chilometri ad est. I tedeschi catturarono 8.900 prigionieri e fecero un bottino di 81 cannoni e di 200 mitragliatrici.

 
     
La caduta di Riga produsse una penosa impressione a Pietrogrado e nei centri maggiori russi, mentre d'altra parte suscitò una grande esultanza in Germania. Dopo la caduta di Riga il ministro della guerra Savinkoff offrì, pare a nome dello stesso Kerensky, a Korniloff di assumere la dittatura militare della Russia per ristabilire l'ordine interno, ricostituire l'esercito e scongiurare il pericolo di una invasione nemica (già in atto). "Riga è libera e quando la notizia penetrò in patria e fino nelle più lontane trincee in terra nemica si levò una tempesta di giubilo e di entusiasmo. Una città fondata dall'antico spirito anseatico con storia tedesca e che sempre mirò a tener alto il suo germanesimo, ha passato tristi tempi. Ora l'esercito tedesco, che incorpora tutte le stirpi tedesche, ha nuovamente liberato questa città dalla lunga oppressione ". Mentre le truppe del XII esercito russo, premute dalla cavalleria tedesca, si ritiravano con affannosa precipitazione verso est, oltrepassando il fiume Aa di Livonia e raggiungendo, il 7 settembre, la linea Peterskappelle - Voiwod-Alt Kerpen-Kolenhausen, a 70 km. da Riga, gravi avvenimenti interni turbavano la Russia. Il giorno 8 settembre il generale Korniloff mandava dal Quartiere Generale un deputato della Duma, l'ex-procuratore del Sinodo, Lvof, a Pietrogrado coll'ordine di costringere il presidente del consiglio Kerenski a consegnare tutto il potere civile e militare al generalissimo allo scopo di formare un nuovo governo.
La proclamazione della dittatura doveva coincidere colla dichiarazione dello stato d'assedio di Pietrogrado e colla soppressione delle organizzazioni rivoluzionarie. Fu perciò che, dietro accordo tra il Governo Provvisorio e il Quartier Generale, venne deciso di trasportare a Pietrogrado il III Corpo di Armata di cavalleria. Tuttavia, all'ultimo momento, sorsero divergenze tra il generale Korniloff ed il Governo Provvisorio circa l'esecuzione del disegno di marcia delle truppe su Pietrogrado, mentre dal canto suo il « Soviet» si assumeva direttamente il compito di organizzare la difesa della capitale. Fu deciso allora di rinunciare interamente al progetto di adoperare la forza militare. II deputato Lvof, giunto a Pietrogrado, comunicò a Kerenski le intimazioni di Korniloff, alla mezzanotte tra il 9 ed il l0 settembre. Lvof dichiarò che il generale Korniloff era deciso a marciare su Pietrogrado e ad arrestare tutti i membri del Governo Provvisorio, in caso di rifiuto. Kerenski allora telefonò subito a Korniloff, al Quartier Generale, domandando conferma delle comunicazioni di Lvof. Il generale Korniloff, rispose immediatamente, confermando. Kerenski dichiarò in arresto Lvof e convocò d'urgenza un consiglio dei ministri, che durò fino alle 5 del mattino. Il consiglio decise di resistere, respingere le pretese di Korniloff e intimargli di cedere subito il comando delle truppe al generale Klemboski; al che il Korniloff rispose che non avrebbe obbedito ai nuovi ordini di Pietrogrado. Di fronte alla gravità della situazione, il Governo deliberò di costituire un Direttorio, composto di cinque membri. Frattanto Korniloff diffondeva tra le sue truppe un proclama, nel quale era detto ch'egli era costretto ad intervenire energicamente per salvare la Russia da un disastroso fallimento, previsto dal fatto che nel Governo Provvisorio vi erano agenti germanici, e che il presidente Kerenski non era all'altezza del suo difficile compito.
 

Il generale Korniloff era considerato come l'eroe nazionale russo. Ancora giovane, non aveva nel 1917 che 47 anni, coprì nel 1915 la ritirata dell'esercito nei Carpazii; in quell'operazione rimase ferito e cadde prigioniero degli austriaci. Trascorse 15 mesi in Austria, ed allorchè la Romania dichiarò la guerra al blocco degli Imperi Centrali, il Korniloff riuscì ad evadere. Sfinito dalla fame, dalle faticbe, dai disagi giunse alle linee romene, e subito dopo ricevette il comando di un corpo d'armata russo. Scoppiata la rivoluzione, il Governo Provvisorio chiamò Korniloff a Pietrogrado perché ristabilisse l'ordine e la disciplina in 150.000 soldati sbandati, che si trascinavano, commettendo eccessi di ogni sorta, per le vie della capitale. Egli si adoperò con ogni sforzo per assolvere il difficile compito; ma, avversato dal Comitato esecutivo del Soviet che pretendeva dirigere l'esercito, non sostenuto dal debole governo, il generale si adoperò invano. Perciò si dimise e ricevette il comando dell'VIII esercito, alla testa del quale si illustrò nuovamente e gloriosamente in quell'offensiva russa dell'estate 1917, tra il Pripet e il Dniester, che aveva suscitato, per alcuni giorni, fervide speranze. Fu nominato allora comandante in capo deUa fronte sud-ovest, quindi, dopo la sconfitta russa, fu chiamato al Comando Supremo. Desideroso di salvare la Russia, Korniloff si adoperò a restaurare la disciplina nell'esercito ed a sottrarlo all'influenza dei commissarii al(la) fronte, della cui opera subdola e deleteria, egli presentiva e constatava giorno per giorno gli effetti micidialmente funesti.

     
Frattanto distaccamenti di truppe rivoluzionarie, composti di elementi di tutti gli eserciti, concentrati sulla linea Orscha-Smolensko-Witebsk comandati dal colonnello Korotkoff, membro del Comitato militare della fronte occidentale, ricevettero l'ordine di marciare su Mohileff, quartiere generale di Korniloff per rinforzare gli elementi della guarnigione rimasti fedeli al Governo Provvisorio ed eseguire il mandato d'arresto di Korniloff e degli altri generali congiurati. Korniloff, dal canto suo, ordinava di partire per Pietrogrado a truppe di cavalleria, di divisioni caucasiche, di divisioni di artiglieria pesante, di alcune batterie leggiere, di reggimenti di fanteria scelta, di reparti del genio e di ferrovieri, nonché di tre reggimenti di cosacchi. Le forze fedeli al governo circondarono le truppe di Korniloff, le quali in luogo di resistere fraternizzarono coi loro compagni; frattanto, il 13 settembre, il generale Alexeief, capo dello Stato Maggiore, arrestava in Mohilew il generalissimo Korniloff ed altri 23 generali ed ufficiali superiori. Tutti furono rinchiusi in un albergo rigorosamente sorvegliato. Il grave conflitto tra il Governo Provvisorio ed il generale Korniloff, pure non essendo degenerato nelle tragiche violenze di una guerra civile, fomentò sempre piu l'indisciplina e la demoralizzazione dell' esercito russo. Ed i penosi effetti si manifestarono subito alla fronte. L'VIII esercito tedesco dopo il 7 settembre aveva arrestato la sua spinta innanzi, limitandosi ad organizzare una forte linea di resistenza. Soltanto il 21 settembre le operazioni furono rigorosamente riprese dai tedeschi, in direzione di Iacobstadt sulla Dwina . Quella città della Curlandia, popolata da circa 6000 abitanti, in gran parte israeliti, era protetta da ...... (il calendario usato in questo articolo è il Gregoriano avanti di 13 giorni rispetto al racconto russo dei fatti)  

     
LA RIVOLUZIONE    
25 ottobre 1917 (7 novembre) - I Bolscevichi che dalla notte precedente hanno attaccato tutti i punti vulnerabili del potere a Petrograd (tipografie, poste e telegrafi, stazioni ferroviarie, banche, ministeri tenendo per ultimo il palazzo del Governo)attaccano il palazzo d’inverno (sede del Governo), e creano il Consiglio dei commissari del popolo (consiglio dei ministri), nuova guida dello stato.
Il Governo provvisorio mobilitò le poche forze ancora fedeli: gli allievi ufficiali delle scuole, tre reggimenti di cosacchi (ma altre fonti non li mettono) e qualche altro reparto tra cui il Battaglione femminile della signora Botchareva per difendere il Palazzo. Gli insorti accerchiarono l'edificio ed intimarono al governo di arrendersi entro mezz'ora, in caso contrario le navi da guerra avrebbero aperto il fuoco. L'ultimatum non ebbe risposta e due ore dopo una cannonata a salve, partita dall'incrociatore Aurora provocò una sparatoria tra le due parti. Il Battaglione femminile, dopo aver tentato una sortita, fu catturato dagli insorti che penetrarono nel palazzo e in poco tempo disarmarono gli ufficiali. Il lavoro più difficile fu esplorare le migliaia di stanze di cui era composto il palazzo a caccia di controrivoluzionari. All'alba del 26 ottobre (7 novembre) tutti i ministri furono arrestati e trasferiti alla fortezza di Pietro e Paolo. L'assalto al Palazzo era costata la vita a cinque marinai e ad un soldato. La presa del palazzo di Inverno non venne operata quindi da folle di cittadini ma da milizie armate che non trovarono quasi resistenza: un classico esempio di un colpo di stato non certo di una rivoluzione.
 

Throughout the 7th (nov) the Red Guards kept on occupying important buildings. By mid-afternoon, the only building not held by the Bolsheviks was the Winter Palace, the old home of the tsar. It was here that the Provisional Government met. In fact, the troops who were meant to be defending the building had gone home and only the Women’s Battalion remained. The sign for the Red Guards to attack the Winter Palace was a shell fired by the naval ship the "Aurora". The attack was short lived and any opposition was easily overcome. The Provisional Government surrendered to the Red Guards. The attack took longer than it might have done because there were 1000 rooms in the Palace that they had to search.

26/27 ottobre  - Convocato il secondo congresso dei soviet . La Russia riafferma la cancellazione della pena di morte e stabilisce in economia direttive per la nazionalizzazione di molte attività e l’abolizione della proprietà privata. http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cl/mdcl7m05-002166.htm . II Congresso dei soviet dei deputati operai e soldati di tutta la Russia si aprì quindi allo Smolny alle 22 e 45. Su 649 delegati, 390 erano bolscevichi. Erano rappresentati al congresso 318 soviet delle province. I menscevichi, i socialisti-rivoluzionari di destra e i membri del Bund abbandonarono il congresso dopo la sua apertura, rifiutando di riconoscere la rivoluzione socialista. Il II Congresso dei soviet proclamò il potere dei soviet, approvò i decreti sulla pace e sulla terra e insediò il primo governo sovietico: il Consiglio dei commissari del popolo, di cui fu eletto presidente Lenin. Elesse poi il Comitato esecutivo centrale dei soviet di tutta la Russia, di cento e uno membri, di cui 62 bolscevichi, 29 socialisti-rivoluzionari di sinistra, ecc. Il congresso si chiuse il 27 ottobre (8 novembre) 1917 alle 5 e 15 del mattino. Gente decisa poca formalità, e trasporti che funzionavano per fare arrivare dalle propaggini del paese tanti delegati.  

  

Come Commissario degli Affari Esteri, Trotsky "Bronstein" (Ebreo) annuncia che pubblicherà i trattati segreti tra le potenze imperialiste dell’Intesa (Russia, Francia e Inghilterra) per dimostrare che la guerra è una guerra di conquista anche dal lato dell’Intesa. Gli italiani vengono a sapere solo ora per la prima volta degli accordi segreti (fra Francia e Inghilterra) che passano sulle loro teste (truffa) e non battono ciglio. In quel momento hanno altro da pensare: Caporetto. Nonostante questi fatti Trotzsky sarà incaricato delle trattative di pace.
7 novembre - L’Ucraina si proclama indipendente. http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_popolare_ucraina 
12/14 nov. - Elezione di una nuova assemblea costituente a guida rivoluzionaria . I socialisti rivoluzionari si spaccano con una corrente a sinistra (Left SR con segretario Chernov) che si afferma come maggioranza relativa nella costituente. Le votazioni per l’assemblea costituente si svolsero il 26 novembre 1917 e videro una forte partecipazione elettorale sopratutto nelle campagne. Per la prima volta fu concesso il voto anche alle donne. Il risultato premiò i SR con diciassette milioni di voti (40%), ai bolscevichi ne andarono dieci milioni (24%), ai menscevichi un milione e trecentomila (3%). Lenin prese direttamente posizione il 12 dicembre pubblicando sulla Pravda che l'Assemblea veniva dichiarata inutile poichè espressione di un parlamentarismo borghese ormai superato: la Russia rivoluzionaria non poteva accettare di tornare al passato. In Russia molti non avevano ancora capito con chi avevano a che fare e non era ancora arrivato baffone.
Dicembre - Dopo l’Estonia anche la Finlandia proclama la sua indipendenza. Nasce la Ceka, polizia politica antirivoluzionaria. Il suo ideatore, Feliks Edmundovic Dzerzinskij, divenne il suo capo carismatico e la nuova organizzazione acquisì poteri di indagine e di repressione illimitati. Vien tolto ai Cosacchi il compito di forza antisommossa più volte incontrata. Nei giorni seguenti la sua dichiarazione sulla assemblea costituente Lenin fece arrestare i membri del comitato costituito per la difesa dell'Assemblea e convocò il III° Congresso dei soviet per l'8 gennaio in modo che si svolgesse in concomitanza con l'apertura della Costituente, fissata per il 5 gennaio. Intanto il clima politico era diventato di guerra civile. Il 1° gennaio 1918 Lenin scampò fortunosamente ad un attentato armato mentre rientrava in macchina al'Istituto Smolny.
 

Presidente del Consiglio: Vladimir Ulianov (Lenin)
Commissario del popolo per gli affari interni: A.I. Rykov
Agricoltura: V.P. Miliutin
Lavoro: A.G. Scliapnikov
Guerra e Marina: un comitato composto da V.A. Ovseienko (Antonov) N.V. Krylenko e P.E. Dybenko
Commercio e industria: V.P. Noghin
Istruzione pubblica: A.V. Lunaciarski
Finanze: I.I. Skvortsov (Stepanov)
Affari esteri: L.D. Bronstein (Trotski)
Giustizia: G.I. Oppokov (Lomov)
Approvvigionamenti: I.A. Teodorovic
Poste e telegrafi: N.P. Avilov (Glebov)
Presidente per gli affari delle nazionalità: J. Giugascvili (Stalin)

per saperne di più: Costituzione sovietica del 10 luglio 1918 http://www.marxists.org/italiano/archive/storico/cost-urss.htm

http://www.storiain.net/arret/num104/artic6.asp  - cosacchi
http://www.marxists.org/archive/trotsky/1921/military/maps.htm 

The split in the Socialist revolutionary (SR) party had not been completed before the Russian Constituent Assembly elections, the first meaningful electoral test between the parties in the peasant soviets a few weeks after the Assembly elections showed the parties had roughly equal support in the peasantry. The Left SR party became the coalition partner of the Bolsheviks in the Soviet Government after the revolution of October 1917. They later resigned their positions in protest at the signing of the Treaty of Brest-Litovsk. In mid July 1918 LSR tried to incite a war between Russia and Germany[citation needed], so their supporters were involved in the assassination of German ambassador Graf von Mirbach in Moscow, Russian SFSR, on July 6, and Field Marshal von Eichhorn, commander of Army Group Kiev and military governor of Ukraine, on July 30. Von Mirbach's assassination signaled the beginning of LSR's failed revolt in Moscow in 1918, and was a part of Dual Entente plan to undermine Lenin's power by supporting most powerful opposition after Ataman Kaledin's rebellion in the Don region failed in January 1918. Some LSR became full members of the Communist Party of the Soviet Union.
La spaccatura nel partito socialista rivoluzionario non era stato formalizzata prima delle elezioni per l'Assemblea Costituente, il primo significativo test elettorale che li vide prevalere La sinistra rivoluzionaria LeftSR divenne partner di coalizione dei bolscevichi nel governo sovietico. La loro permanenza al governo dopo la sconfessione dell’assemblea e la riconvocazione dei congressi dei Soviet per autenticare la vittoria dei comunisti si fece sempre più labile e si cancellò con la firma del Trattato di pace di Brest-Litovsk.
 

1918  

Attentato all’ambasciatore tedesco Mirbach

Gennaio – L'assemblea costituente si riunì il 5 gennaio 1918 al palazzo di Tauride, assediato dalle truppe della Ceka. Il secondo giorno di lavoro i deputati trovarono l'ingresso del palazzo sbarrato ed affisso sul portone il decreto del governo che dichiarava sciolta l'Assemblea. La fine della Costituente, considerata dai bolscevichi espressione dei capitalisti, fu il frutto anche della mancanza di fermezza dei socialisti che non osarono fare appello al sostegno popolare. Pietrogrado fu scenario di violenze per molti giorni con morti e feriti.
10/18 gennaio – Apertura dei lavori del III congresso dei soviet. Inutile dire come andò a finire: o con noi o contro di noi. Fu eletto un nuovo Comitato esecutivo centrale formato solo da bolscevichi. Il resto del tempo il comitato lo passo a ricamare sulla pace spulciando le condizioni tedesche che gli avevano imposto di tutto. Si trattava di fare la pace e non una figura di m ... Trotzsky non l’aveva capito ed era convinto di dettare lui le condizioni alla Germania. Il 28 si ritirò dai negoziati.
Sul fronte interno intanto gli uomini chiave avevano ormai occupato tutti i punti strategici. La rivoluzione non era finita, ma d’ora in poi il nemico era chiaramente identificabile e fu il terrore rosso. Sulla questione pace si era aperta un'aspra lotta nel Comitato centrale del partito: Trotzkij e Bukharin sostennero la necessità di concludere la guerra senza firmare la pace in modo da non rinforzare l'imperialismo nei paesi belligeranti, confidando che i tedeschi non avrebbero avuto la forza di attaccare ed avrebbero accettato una tregua "senza annessioni nè indennità". Beata ingenuità. In seguito voteranno una risoluzione segreta che i trattati di pace li firmavano ma non li riconoscevano, come se in campo diplomatico dici una balla poi ti credono per 100 anni a venire.
 

A metà luglio 1918 la LeftSR (sinistra dei socialisti rivoluzionari) cercò di provocare la riapertura del conflitto con l’assassinio dell’ambasciatore tedesco a Mosca von Mirbach. L’assassinio di Von Mirbach segnò l'inizio della fallita rivolta della LSR a Mosca nel 1918, che nei piani dell’Intesa avrebbe minato il potere di Lenin, sostenendo l'opposizione più potente dopo la ribellione dell’Atamano Kaledin nella regione del Don fallita mesi prima. L'assassinio di Mirbach si trascinò anche una serie di eventi in cui entrano in causa ormai personaggi periferici alla Rivoluzione nella parte Europea della Russia come la Legione Cecoslovacca che sta cercando di raggiungere la Transiberiana per Vladivostock e la famiglia Imperiale che si trova sulla sua strada a Ekaterinburg.

Naturalmente i tedeschi, consapevoli della debolezza dei russi, ripresero l'offensiva ed il Comitato centrale, fino a quel momento incline alle posizioni di Bukharin e Trotzkij, corse ad accettare le condizioni di pace della Germania. Il 3 marzo 1918 la delegazione russa presieduta da Grigorij Jakovlevic Sokol'nikov, firmò il trattato di pace di Brest-Litovsk, che costò alla Russia territori immensi (la Polonia, la Finlandia, i paesi Baltici, l'Ucraina) ed ingenti risorse economiche. The Left SRs denounce the peace and leave the government.
Nel Caucaso intanto si erano staccate Georgia, Armenia e Azerbajan. Trotsky si dimette dalla sua carica provvisoria e passa al Commissariato della Guerra. Per i successivi due anni e mezzo sarà su un treno corazzato ad organizzare l’Armata Rossa e a tentare di battere il nemico che spunta come i funghi.
Il marzo terribile. Gli inglesi invadono il Mar Bianco (Murmansk Kola). IL menscevico Martov definisce i bolscevichi criminali ordinari. I cosacchi defenestrati diventano l’arma migliore in mano alle guardie bianche antirivoluzionarie. L’Atamano Krasnov si unisce a Denikin nell’armata Bianca del Don.
Lenin cambia nome al partito che diventa Partito comunista sovietico. La capitale viene spostata a Mosca: più sicura
 

La delegazione russa al tavolo di pace Kamenev primo a sx seduto

Attentato all’ambasciatore tedesco a Mosca, Mirbach

 

*  IL SECONDO ARMISTIZIO RUSSO TEDESCO.....

military agreement made on June 18 between Germany and the Bolsheviki, by which Germany promised to send two army corps against the Czechoslovaks*

Dai corrispondenti del New York Tmes dell'8 luglio 1918  

Non esiste un simile accordo in giugno, o almeno non se ne trova traccia e applicazione. Come molte delle notizie riportate, ancorchè vere, sono aria fritta tipica dei giornali d'allora e di oggi, come le opinioni /dichiarazioni di Kerensky che valevano quanto una cicca (vedi sotto il fiore all'occhiello del giornalismo americano). L'unica integrazione conosciuta alla pace di Brest è questa.... As early as 27/8/1918, the Soviet government signed an additional agreement with Germany to the Treaty of Brest-Litovsk, under which the Germans resolved, in exchange 1/4 of the oil and petroleum products produced in Baku, not to back any third power in the Caucasus and not to allow the Turks to enter the region....Una seconda pace e in cambio di cosa ? di 1/4 del petrolio e la sicurezza a Ovest dalla espansione turca, ma ormai la guerra era agli sgoccioli (2 mesi) e l'accordo fra tedeschi e russi saltò.

Il battaglione femminile di guardia al Palazzo d'Inverno

Col battaglione femminile, vestita di bianco, si riconosce Emmeline Pankhurst, esponente del movimento suffragista inglese

LENIN DEPLORES MIRBACH MURDER - NO TRACE OF ASSASSINS:
Tells Berlin that Killing of Envoy was a Political scheme to provoke trouble
BASLE (Basilea);July 7.Nikolai Lenine, the Bolshevist Premier, has sent the following messagge to Mr. Joffe, russian minister at Berlin, regarding the assassination of Count von Mirbach, the German Ambassador at Moscow: Two unknown men entered the German Embassy at 2 o'clock this (Saturday) afternoon, having documents from a apeclal committee. They threw a bomb in Count von Mirbach's office, wounding him so severely that he died.
"Representatives of the Government immediatly visited the embasay and expressed indignation at the act, which they considered as a political manoeuvre to provoke trouble. The Governement is taking every measure to discover the murderers and bring them before a special revolutionary tribunal.Extra measures have beeen taken to protect the German Embassy and citizens. The Government requests you to express to the German Government the Russian Government's. indignation and convey its simpathy to the family of the late Count.
LONDON, July 7. The Whole quarter In Moscow where the German Embassy is situated, was immediatly surrounded by troops after tbe assassination of Count von Mirbach, according to a Russian Government message received here by wireless. Severe control has been established over all persons arriving and leaving the city. An envoy Extraordinary will be dispatched to Berlin to express to the German Government the Indignation of Russia over the criminal act.
PARIS, July 7- As soon as the news of the assassination of Count von Mirbach came to Mr. Tchitcherin, the Russian Foreign Minister , Mr. Tchitcherin and his associate Mr Karakhan called at the german embassy and expressed the regret and indignation of the Government at the occurrence, says a Berlin dispatch, forwarded by the Havas correspondent at Basle. The identity of the assassins has not been established, nor have they been arrested, the messages states.
Alexander F. Kerensky, former President of Russia (in esilio) when informed by The Aseociated Press of the assassination of Count  von Mirbach, said that, while ho could not "feel elated at the death ot a human being".he could not help saying " it is a good thing for Russia ". Mr. Kerensky seemed reluctant to believe the news, asking repeatedly. "Are you sure?" 'When informed that the news seemed perfectly reliable, as it originated in Berlin he said: "This may be the renascence of Russia; but now the germans will surely go to Moscow"..... When asked about the prospects of a revolution breaking out in Moscow, the former Premier was noncommittal. One never knows what the Russian mind will conceive or what the Russian will execute: he sald. But from Moscow will come the initiative for a movement against Germany."· ...
 
Da una rivista del 1918    
Gugltelmo Mirbach; diplomatico tedesco, nato in Baviera nel 1871, ed assassinato a Mosca il 6 luglio 1918.
La ruvidezza, la brutalità ed il cinismo lo fecero considerare sino dalla prima giovinezza come un vero Rauber Ritter (cavaliere brigante). Entrato nella diplomazia, venne mandato dapprima all'ambasciata di Londra, poi a quella dell'Aja ed a Budapest. Prima della guerra mondiale era segretario d'ambasciata a Pietrogrado. Non appena il governo di Berlino si convinse dell'opportunità di assicurarsi la benevola neutralità della Grecia, sfruttando la parentela di Re Costantino col Kaiser, inviò ad Atene il conte Mirbach, il quale non tardò ad accentuare il contrasto fra l'incerto sovrano ed il presidente del Consiglio Venizelos. In seguito ai risultati dei suoi intrighi venne nominato presidente del Consiglio segreto tedesco in Grecia ed ebbe come collaboratore il barone Schenck, definito - e con ragione - il gran tesoriere della corruzione di Guglielmo II nella penisola balcanica. Tutte le risposte tergiversanti date da Re Costantino alle giuste richieste dell'Intesa furono sempre ispirate e talvolta anche dettate, dal Conte Mirbach. Nel dicembre del 1915 il diplomatico tedesco giunse al punto di indurre il sovrano greco ad annunciare, per mezzo di due ufficiali, al generale Sarrail che, in caso d'una ritirata degli eserciti alleati, i greci avrebbero abbandonato le frontiere per lasciar libero passaggio alle truppe bulgare onde evitare di venire a conflitto con loro.
Fu il Conte Mirbach che, dopo l'invasione della Serbia, impedì alla Grecia di permettere il passaggio sul suo territorio ai gloriosi avanzi dell'esercito di Re Pietro e che obbligò, per conseguenza, l'Intesa ad effettuarne il trasporto per mare sino a Corfù mediante l'opera della marina italiana. Il brutale diplomatico diresse anche personalmente il servizio d'informazioni sul movimento delle navi nell'Egeo e dello Jonio e diede quindi modo ai sottomarini tedeschi di compiere con relativa facilità i frequenti siluramenti che si ebbero a lamentare in quei due mari. La famosa lettera colla quale Re Costantino rifiutava di indire quelle elezioni generali che furono chieste dall'Intesa nel 1916 per far ritornare Venizelos al potere, fu consigliata, con molta insistenza, dal Conte Mirbach, il quale giunse persino al punto di informare il suo governo, servendosi dell'apparecchio radiotelegrafìco del palazzo reale di Atene. Nell'agosto del 1916 tentò di spingere i bulgari sulla via di Florina, di ricongiungerli all'esercito greco e di indurli così ad attaccare, con molta probabilità di successo, le truppe alleate. Da Atene venne mandato, una volta occupata la Rumenia, al reparto politico dell' amministrazione militare rumena ed in seguito alla conclusione della pace di Brest Litowsky, fu nominato ambasciatore tedesco presso il governo russo. Nonostante tutte le garanzie che il governo tedesco credette bene di chiedere ai bolscevichi prima di mandare il suo ambasciatore a Mosca, il Conte Mirbach non tardò ad accorgersi che si trovava « sopra un vulcano, aspettando l'eruzione» la quale divenne in breve assolutamente inevitabile. L'atteggiamento che egli assunse verso i capi del nuovo regime russo contribuì non poco a rendere la sua posizione sempre più critica. Basterà ricordare che, allorquando Lenin fece alcune obbiezioni sui contatti che l'ambasciatore tedesco aveva frequentemente coi capi monarchici, il brutale Mirbach gli mandò a dire dal suo segretario queste precise parole. « Non dimentichi il signor Lenin che può sedere al Kremlino solamente fìnchè è difeso dalle nostre baionette; io non sono qui per trattare, ma per riportare gli ordini, ed al signor Lenin non resta altro che eseguirli o andar via. E ditegli anche questo: per quanto riguarda personalmente me, io preferirei trattare non con lui, ma con qualsiasi monarchico russo ». Come se ciò non bastasse il Mirbach si compiaceva di esagerare la sua avversione antisemita quando parlava coi diplomatici russi notoriamente filo ebrei, e quando nominava Trotsky lo definiva spesso « il bugiardo, lo sporco giudeo ». Il conte Mirbach finì quindi per essere odiato dai monarchici, dai bolscevichi e più ancora dalla popolazione di Mosca, la quale sembrava la meno disposta a sopportare il giogo tedesco. La sua uccisione, avvenuta il 6 luglio 1918 all'Ambasciata tedesca, dev'essere adunque considerata come una conseguenza diretta della prepotenza del diplomatico e del contegno tenuto dai tedeschi vittoriosi di fronte ai russi schiacciati dagli intrighi teutonici, alla conferenza di Brest-Litowsky. 1 tentativi fatti dalla stampa tedesca, per far supporre che l'uccisione del conte Mirbach fosse dovuta ad un lavorio segreto della diplomazia dell'Intesa, non potevano adunque avere alcuna probabilità di successo. Ed i fatti non tardarono a dimostrarlo nel modo più persuasivo. B. M.
  sempre il N.Y. Times su Mirbach

.."But now the germans will surely go to Moscow" he (Kerensky) added sadly. Only a few days ago Kerensky, in a talk with the correspondent, expressed the opinion that the only reason why german troops ha not yet appeared in Moscow was because Von Mirbach had not required their presence there. "Should circumstances demand the appearance of German trroops" said the former premier on that occasion, Von Mirbach, the real ruler of Russia, will surely call upon them. His ability to govern without the help of German bayonets has alone prevented the appearance of German spiked helmets in the ancient capital of the Muscovite Empire"

Aurora

 

Hun Speech - Il discorso di "Attila" in Cina

The unofficial but correct version of the crucial passage reads as follows:
“Should you encounter the enemy, he will be defeated! No quarter will be given! Prisoners will not be taken! Whoever falls into your hands is forfeited. Just as a thousand years ago the Huns under their King Attila made a name for themselves, one that even today makes them seem mighty in history and legend, may the name German be affirmed by you in such a way in China that no Chinese will ever again dare to look cross-eyed at a German.” ..che nessun cinese incroci più gli occhi di un tedesco.

     

.... In their comments on the assassination of Count von Mirbach. the "Paris newspapers" are unanimous in expressing the opinion that the event will be likely to cause complications the importance or which can not be gauged. The "Temps" in an editorial, suggests that the killing of Count von Mirbach may have been due to indignation on the part of patriotic Russians at the military agreement made on June 18 between Germany and the Bolsheviki, by which Germany promised to send two army corps against the Czechoslovaks*. and meanwhile decided to occupy Moscow. It expresses the opinion also that the cause of the assassination might be found in the Bolshevist regime.· which could be described as a crapulous autocracy bound to produce an epidemic of assassinations. “The first awakening of the vengeance of Russia against German tyranny." Is the light in which Le Journal wiews it. The "Petit Journal" wonders if it will not open a new phase of Germany's difficulties in the East. In the state of tension existing between Russia. and Germany," says "the Figaro". this assassination may lead to the most interesting complications”….. trad

Nelle loro osservazioni in merito all'assassinio del conte von Mirbach i giornali di Parigi, sono unanimi nell'esprimere il parere che l'evento possa causare complicazioni, l'importanza delle quali  non si può valutare. Il "Temps" in un editoriale, suggerisce che l'uccisione del conte von Mirbach potrebbe essere stato a causa di indignazione da parte di russi patriottici per l'accordo militare fatto il 18 giugno tra Germania e bolscevichi, con la quale la Germania ha promesso di inviare due corpi d'armata contro la legione cecoslovacca e nel frattempo potrebbe occupare Mosca. Il giornale esprime inoltre il parere che la causa dell 'assassinio potrebbe essere trovata nel regime bolscevico, che qualcuno descrive come una autocrazia crapulous (crapulona) destinata a produrre una epidemia di assassinii. "Il primo risveglio della vendetta della Russia contro la tirannia tedesca." è come la vede "Le Journal". Il "Petit Journal" si chiede se non si apra una nuova fase di difficoltà della Germania in Oriente. Nello stato di tensione esistente tra la Russia. e la Germania ", dice" Le Figaro " questo omicidio può portare a complicanze più interessanti "... ..
 

SEES DILEMMA FOR GERMANY.
Risky to Divert Forces to Russia, London Paper Suggests. Special Cable to the New York Times
LONDON, Monday, .July 8.-The "Daily Chronicle" says editorially on the Mirbach assassination.
"The German Governement wlll find itself in an awkward dilemma between two motives a desire to avoid using more troops in new theatres of war and a desire to teach the Russians. by exacting a most drastic penalty ln order that the lives of eminent Germans in Russia  may be held sacred. The German Emperor, it wlll be remembered, has always been particulary emphatic about the sacrosanctity of his diplomatic representatives abroad, and it was the murder of the German  Minister at Peking that prompted  his original " Hun speech" (a destra sopra) to the soldiers whom he sent to take vengeance on China. If  his personal impulses carry the day, we shall witness a German march on Moscow, accompanied by  ruthless severities, but it  is posslble that a more prudent policy may prevail, especial1y as Lenine and Tchitcherin may be relied on to accept  almost any demands for reparation, however abject. It remains to be seen whether such a  surrender on their part might not precipitate the fall of their Government in Russia. "The episode does not stand alone. Taken in conjunction with the feats of the Czechoslovaks which would  scarcely  be possible unless they had a great deal of popular feeling on their sidé, it certainly suggests that events are on the march." 

trad."Il Governo tedesco si troverebbe in un dilemma imbarazzante tra due linee: il desiderio di evitare l'utilizzo di più truppe in nuovi teatri di guerra e il desiderio di insegnare ai russi un più drastico ordine sulla sacralità della vita dei suoi rappresentanti. L'imperatore tedesco,  ricordatevelo, è sempre stato particolarmente enfatico sulla sacrosanctity (sacrosanticità) dei suoi rappresentanti diplomatici all'estero, e fu l'assassinio del ministro tedesco a Pechino che ha spinto all'originale discorso "Hun"(Unni di Attila) per spingerli a vendicarsi sulla Cina. Potremo quindi assistere a una marcia tedesca su Mosca, accompagnata da severità spietata, ma è possibile che una politica più prudente potrebbe prevalere, specialmente se Lenin e Tchitcherin si abbasseranno ad accettare quasi tutte le richieste di risarcimento, anche le più abbietti. Resta da vedere se tale rinuncia non porterà alla caduta del loro governo in Russia. L'episodio non sta in piedi da solo. Avvenuto in congiunzione (concomitanza) con le gesta dei cechi (Legione) non sarebbe affatto possibile a meno che non ci sia  una grande quantità di sentimento popolare dalla loro parte: è prevedibile che ci sarà ancora movimenti in zona.

 

Mugiko (in effetti questo è Tolstoi in uno dei suoi tradizionali atteggiamenti anticonformistici)

 

 

Perspective Newsky San Pietroburgo

 

Il 22 aprile 1918 così scriveva il N.Y.Times sull'alleanza "Intesa-Russia dei Soviet"(da un lancio d'agenzia Allies fighting on arctic coast.
MOSCOW, April 14, (AP) British and French troops have been landed at Mourmansk, on the northeast coast of Kola Peninsula, in the Arctic Ocean, to reinforce a British marine detachment sent ashore several weeks ago. The Entente allied troops are co-operaring with Bolshevist force in protecting the Mourman coast and the railwav against attacks that are being made by Finnish White Guards. Russian Red Guards alse are acting with British and French troops under the direction of the Mourman Soviet War Council, which consists of one Englishman, one Frenchman, and one Russian.
Finntsh White Guards have attacked the Mourman Railway near Kem, 210 miles south of Mourmansk and 200 miles west of Archangel, but have been repulsed by the Entente forces. The Bolshevist and foreign troops are acting in harmony, and residents along the White Sea coast appreciate that the Entente allied assistance is saving the district from isolation and domination by the White Guard. A dispatch from Moscow on march 30 announced that French and British officers were co-operating with the Council of workmens and soldiers Delegates in the defence of the Kola and Mourmansk coast and railway. They were then working with Bolshevist troops as instructors as well as supplying British marines and French soldiers returning from the Russian front.... Inglesi e Francesi supportano i soviet nella difesa di Kola e Murmansk (Ferrovia) e come istruttori ....
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L'INTERVENTO DELL'INTESA (Italia, Francia, Inghilterra, Stati Uniti e altri minori belligeranti) IN RUSSIA                               La morte dello Zar
Il primo contingente Anglo-Francese era partito a fine marzo del '18 (poi a confermarlo basta leggere l'A.P. del 14 aprile) (in seguito si aggiungeranno gli altri paesi del Commonwealth)  http://www.russiansinthecef.ca/russiansinthecef/damien.shtml . Pochi giorni dopo questo articolo di Luglio partono gli americani e da agosto ogni azione è antibolscevica. Gli Italiani partono da New Castle (Inghilterra), il 2 settembre del 1918. Il "mascheramento", l'ambiguità della missione fu oggetto di ipotesi per tutta l'estate alimentata anche dalle schermaglie diplomatiche Russo Tedesche a cui si erano aggiunti fatti specifici contestati dai tedeschi. I tedeschi avevano firmato una pace uguale con la Finlandia e avevano offerto il loro aiuto (mascherato) per espandere il territorio finnico fino alla Carelia e fino al mar Artico dove ci sono importanti giacimenti di minerali (sarà oggetto di guerra nel 1921 http://encyclopedia2.thefreedictionary.com/White+Finns+Adventure+in+Karelia+1921%E2%80%9322  ). Ai primi di maggio del '18 Petchenga, il porto gemello di Murmansk per l'esportazione del nikel, era sotto la minaccia dei Finnici bianchi (White finns: anche qui il paese si era spaccato in due) e il soviet di Murmansk chiese aiuto agli ingelsi che misero a disposizione il cruiser Cochrane con un reparto di marines e guardie rosse ben inteso. Anche i Red Finns (Guardie rosse finniche) avevano sconfinato in cerca di cibo al nodo ferroviario russo di Kandalaksha, mettendo in serie difficoltà le autorità di Arcangelo che non vedevano di buon occhio neanche questi (comunisti) che una patria ora l'avevano e anche riconosciuta. Che risolvessero i problemi loro a casa loro. Invece non era così perche ogni tanto appariva una colonna di finlandesi (finnici) bianchi o rossi qui e là ad aumentare i problemi che già fra i Rossi erano alti. Il governo centrale aveva escluso i Socialisti rivoluzionari (SR), ma li erano alla periferia della periferia, nel mar Artico. Tutto questo movimento (e i titoli dei giornali) non potevano sfuggire al servizio informazioni tedesco che emise una protesta formale.
On april 22 the bolshevik government received a German protest alleging that, according to Norvegian Press reports 6000 British and French troops had arrived at Murmansk. On the 27th, while still investigating the matter, Chicherin sent a protest to Berlin against various German infrigements of the Brest Litovsk treaty, and asked if the German goivernment still considered the treaty to be in force: if it did not, he asked what new demands the German government had in Finland and the Ukraine. On may 2 Chicherin replied the reported arrival of 6000 allied troops in Murmansk was false !!! and that the bolshevik had arrested the russian editors who publicized it...Chicherin da buon diplomatico gli aveva rivoltato la frittata e giurando su quanto aveva di più caro la smentì. Aveva anche fatto incarcerare i tipografi.!!! Negare, negare e continuare a negare. In diplomazia, vedi anche le carte Wikileaks, funziona così.
 

I Menscevichi e i socialisti rivoluzionari appoggiarono l'azione dei contadini contro il controllo (requisizione) dei Soviet sulle forniture di grano. Nel maggio 1918, con l'appoggio della legione Cecoslovacca, presero Samara e Saratov, fondando il Comitato dei membri dell'assemblea costituente (Komuch). Questa intendeva riprendere le operazioni contro i tedeschi e iniziò un arruolamento. Come reazione all'avanzata dei Cechi nelle regioni centrali, il Soviet degli Urali con sede a Ekaterinburg, ordinò al commissario Jakov Jurovskij, che deteneva l’ex zar Nicola II nella casa Ipatiev, l'eliminazione del sovrano e di tutta la sua famiglia. Il 17 luglio la sentenza fu eseguita ed i corpi occultati nei boschi presso Ekaterinburg, pochi giorni prima che i bianchi prendessero la città.  Casa Ipatiev, nelle cui cantine era stato ucciso lo zar, verrà distrutta anni dopo per evitare che diventasse un luogo di pellegrinaggio per i nostalgici e dopo che l'Unesco l'aveva proclamata patrimonio culturale dell'umanità. I "nostalgici" l'ebbero comunque vinta perche oggi la famiglia reale è stata beatificata e nel luogo di casa Ipatiev sorge una chiesa. Dietro la sua scrivania Putin ha un ritratto dello Zar. http://www.storiain.net/arret/num108/artic7.asp

http://www.santiebeati.it/dettaglio/60850

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