FORMAZIONE DELLO STATO SABAUDO
DA DUCATO A REGNO
e l'Italia dopo il congresso di Vienna
LA SVIZZERA DEI SAVOIA
LE ACQUISIZIONI IN LIGURIA |
Risale alla fine del 1100 con il possesso di una piccola parte del Vaud (regione sopra il lago di Ginevra o Lemano vedi piantina a sx) la prima presenza in loco dei Savoia. I confini poi si estesero a tutto il Vaud (in giallo alla scritta lega (svizzera)), a Ginevra stessa (I Savoia erano conti di Ginevra, loro anche il bel castello di Chillon sul lago omonimo) e al Basso Vallese (sotto il percorso del Rodano che si immette nel lago). Tutti territori persi nel 1603 o in altra data come nel Vallese. Il Vallese, uno dei cantoni svizzeri più estesi, era in mano ai Vescovi di Sion, capitale, che resistette fino al 1798. Occupata dai Francesi divenne repubblica poi dipartimento napoleonico francese come il Piemonte per diventare definitivamente cantone svizzero nel 1815 col congresso di Vienna. Dès le XIVe siècle, une limite précise sépare enfin le Valais de la Savoie: La Morge de Conthey (le Haut-Valais dépend de l'Evêque de Sion, le Bas-Valais dépend du comte de Savoie). En 1475, les troupes de l'Evêque de Sion envahissent le Bas-Valais après la bataille de la Planta. Ces régions conquises du Bas-Valais deviendront alors sujettes de l'Evêque. All'interno delle guerre di religione scatenatesi dopo la controriforma del XVI secolo (500) i cattolici Savoia giocano le loro armi migliori per una nuova espansione nel confinante territorio Svizzero diviso fra protestanti e cattolici e fra Stati forti e stati deboli. La situazione nella Svizzera romanda è molto confusa e i Savoia vorrebbe approfittarne per costituire un vasto dominio comprendente tutto il territorio tra il Lemano e la Sarine. Nel 1530 il duca di Savoia assedia Ginevra, di conseguenza Berna reagisce inviando una spedizione in aiuto della città. Tutto sembra finire li come un tentativo mancato ma 5 anni dopo il duca di Savoia riordina il blocco di Ginevra. I calvinisti protestanti di Ginevra resistono e in loro aiuto arriva di nuovo la protestante Berna. Concilio di Trento (1545 - 1563): la Chiesa cattolica vuole arginare la diffusione del protestantesimo (rappresentato in Italia dai valdesi, da qui gli attriti durati secoli). Il principale artefice di questo rinnovamento cattolico in Svizzera è l'arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo. Nello stesso periodo il papa nomina un ambasciatore presso i cantoni svizzeri. L'ordine dei Gesuiti, molto attivo durante la Controriforma, si stabilisce a Lucerna (1574), a Friburgo (1580), a Porrentruy (1591), a Sion (1636) e a Soletta (1668). I cantoni cattolici per vie pacifiche costringono Berna a restituire ai Savoia i soli territori cattolici a sud del Lemano ( Savoia baroni del Vaud e del Faucigny Alta Savoia oggi Dipartimento Francese Rhône-Alpes) e il Pays de Gex (pure Francese Dip. Ain Rhône-Alpes) nel 1564 |
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Loano: Feudo dei vescovi di
Albenga (sec. XI), poi dei Doria fino al 1770, passò al Piemonte in
seguito al trattato di Vienna del 1738 pur restando in feudo ai Doria.
Entrò a far parte dell'Impero francese Napoleonico nel 1806 ma nel 1814
ritornò ai Savoia
http://it.wikipedia.org/wiki/Antichi_Stati_italiani
I Savoia possedevano
dal 1388 il porto di Nizza, ma era importante disporre d’un approdo al
di qua delle Alpi più agevole; nel 1575 i Doria cedettero al duca, per
1.200 zecchini d’oro, tutti i diritti e le signorie su Oneglia e le
valli di Maro, Pietralata, Pornassio e Carpasio. |
VS=Vallese TI = Ticino Gr = Grigioni Nel 1860 , a seguito della cessione di Nizza alla Francia da parte del regno di Sardegna, Porto Maurizio assume il ruolo di Capoluogo di Provincia. Il 21 ottobre 1923 un decreto reale di Vittorio Emanuele III stabilisce di riunire gli 11 comuni di Oneglia, Porto Maurizio, Piani, Caramagna, Castelvecchio, Borgo, Costa, Poggi, Torrazza, Moltedo e Montegrazie in un unico comune denominato IMPERIA. DIVISIONE RELIGIOSA IN SVIZZERA |
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(sopra mappa religiosa del 1536) Secondo il censimento del 2000 il 41,11% di svizzeri residenti si professa cattolico (verde nel 1536), il 33,04% alla Chiesa riformata svizzera o protestante (calvinista), il 4,26% all'islam (immigrati o discendenti di immigrati recenti), l'1,81% a chiese ortodosse (sempre immigrati recenti dai balcani), lo 0,25% all'ebraismo. I cattolici sono in costante calo. http://classelime.altervista.org/PDF/LA_RIFORMA_PROTESTANTE_E_CATTOLICA.pdf | ||
PRINCIPI PIÙ IMPORTANTI DI CASA SAVOIA |
5-Emanuele
Filiberto (1559-1580) - Nominato comandante generale dell’esercito
spagnolo, durante la guerra tra Filippo Il ed Enrico Il, ottiene una
vittoria decisiva sui Francesi a S. Quintino (1557). Con la pace di
Chateau-Cambrésis nel 1559 viene restituito ai Savoia il loro stato.
Emanuele Filiberto getta le basi della futura potenza del Piemonte
riorganizzando l’esercito e portando la capitale da Chambéry a Torino. 6-Carlo Emanuele I (1580-1630) - È uno dei più grandi principi italiani del tempo. Nel 1601 ottiene il marchesato di Saluzzo dai Francesi in cambio di terre dei Savoia oltre il Rodano. 7-Vittorio Amedeo Il (1675-1730) - Riesce ad inserirsi col suo piccolo stato nella lotta politica delle grandi potenze europee. Prende parte alla guerra di successione spagnola, durante la quale vede Torino assediata dai Francesi. La città, per la quale si sacrifica Pietro Micca, è salvata dall’intervento di Eugenio di Savoia. Con la fine della guerra (pace di Utrecht - 1713 e di Rastadt - 1714) Vittorio Amedeo ottiene prima la corona di Sicilia e poi, in cambio di questa, quella di Sardegna col titolo di Re di Sardegna, ed inoltre il Monferrato ed Alessandria. 8-Carlo Emanuele III (1730-1773) - Con la pace di Vienna (1738), che pone fine alla guerra di successione polacca, aggiunge al suo regno Novara, Tortona, Loano e, dopo la guerra di successione austriaca (pace di Aquisgrana-1748), annette Vigevano, Voghera e l’alto Novarese, portando il confine del Piemonte sul Ticino. Già molti Italiani guardano ai Savoia come agli unici possibili redentori della patria, oppressa e divisa. |
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Umberto Biancamano - È capostipite della dinastia, vissuto verso il 1000 -
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E' presente in
cartina (sopra il Piemonte incorporato dalla Francia), in territorio Svizzero, una Repubblica
del Vallese creata (per ora) da Napoleone per motivi strategici.
L'Italia dopo il congresso di Vienna -Piemonte,
Liguria, Val d'Aosta, Sardegna, Nizza e Savoia
a Vittorio
Emanuele I Savoia (con tutela austriaca).
NAPOLEONE BONAPARTE - REGNO D'ITALIA Nel 1809 anche lo Stato Pontificio venne formalmente abolito da Napoleone e suddiviso in dipartimenti francesi. Il Papa venne internato a Savona in terre della scomparsa Repubblica Marinara Ligure.
L’annessione della Toscana all’Impero francese era stata preceduta, nella seconda metà del 1807, dall’occupazione militare poi il passaggio formale il primo maggio 1808. Ma prima, dopo la soppressione del Granducato dei Lorena, legati all'Austria (avevano sostituito i Medici nel 1737), si era costituito un provvisorio Regno di Etruria (come dalla piantina sopra) sotto Ludovico I di Borbone Parma (1801-1803) e il figlio Carlo Ludovico (1803-1807). Dopo l'occupazione militare e l'annessione le proteste popolari portarono al ripristino del Granducato affidato questa volta alla sorella di Bonaparte Maria Anna per tutti Elisa maritata Baciocchi già sul trono della libera Repubblica di Lucca (e Piombino) cancellata dai rivoluzionari bonapartisti (vedi sotto a dx).
* Termini
dell'armistizio di Cherasco
** Il trattato di Aquisgrana (18/10/1748) pose fine alla guerra di successione austriaca. Tale si era scatenata quando la maggior parte dei Regni europei non riconobbe il diritto alla discendenza alla figlia di Carlo VI, Maria Teresa stabilita da anni. Alla morte di Carlo VI (19 ottobre 1740), il trono di Vienna venne conteso da Federico II di Prussia, dalla Spagna, dal regno di Sardegna e dalle aspirazioni dell'elettore di Baviera Carlo Alberto e di Augusto III di Sassonia; il conflitto coinvolse anche la Francia e le colonie spagnole, aggredite dalla Gran Bretagna. La pace confermò Maria Teresa sposa a Francesco Stefano di Lorena. La Francia restituì i Paesi Bassi all'Austria. Lo Stato che ottenne il maggior vantaggio fu la Prussia che annetté definitivamente la Slesia, strappata all'Austria. Il trattato attribuì inoltre: il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla a Filippo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese il marchesato di Finale alla Repubblica di Genova le contee di Angera, Vigevano, Voghera e Bobbio al re Carlo Emanuele III di Sardegna |
IL PERIODO NAPOLEONICO | |
LA PRIMA CAMPAGNA D'ITALIA.
Nel 1796 Napoleone batté
(in aprile) la coalizione Piemontese/Austriaca e conquistò la
Lombardia (maggio) con una "guerra-lampo", costituendo prima la
Repubblica Giacobina di Alba, in Piemonte, poi la Repubblica
Transpadana (Lombardia), e l'anno successivo anche la Repubblica
Cispadana (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia).
Successivamente, con una serie di campagne vincenti, estese il suo
dominio anche su Mantova e sul territorio di Venezia, che divenne la
Repubblica Veneta e nel 1797, fondò la Repubblica Cisalpina, che
assorbì anche la Repubblica Cispadana. L'Armistizio di Cherasco* tra
la Repubblica Francese e il Regno Sardo fu firmato il 28 Aprile
1796.
Stati italiani "indipendenti" a metà '700 (dopo il trattato di Aquisgrana**)
***IL
PRINCIPATO DI PIOMBINO E LA SISTEMAZIONE NAPOLEONICA
Da Wiki: Il 19 febbraio 1399 Gherardo Leonardo Appiano, o Appiani
cedeva Pisa, che la sua famiglia possedeva dal 1392, ai Visconti di
Milano per 200.000 fiorini, riservando per sé e i suoi successori
Piombino, divenendone Signore; inoltre si proclamò signore anche di
Populonia, Suvereto, Scarlino, Buriano, Badia al Fango e delle isole
di Pianosa, Montecristo, ed Elba; capitale divenne Piombino (con
l'esclusione dei distretti elbani di Portoferraio (Toscana) e di
Porto Longone dello Stato dei Presidi acquisito nel 1603.... Dopo
alcuni anni sotto il governo spagnolo, nel 1634 Piombino fu
assegnato al principe Niccolò Ludovisi, genero di Isabella Appiano:
egli ed i suoi successori, legati politicamente alla Spagna, si
occuparono poco dello stato (dal 1646 al 1650 occupato anche dai
Francesi). Per estinzione dei Ludovisi nei Boncompagni, questi
assunsero il governo di Piombino, che trascurarono, lasciando che lo
stato venisse occupato di volta in volta da stranieri. Dal
1735 il principato cessa di essere feudo dell'Impero e diviene
vassallo di Napoli. Dopo la pace di Aquisgrana (1748) la situazione
si calmò e i Principi, data la loro lontananza, lasciarono che
fossero le varie magistrature locali a governare in loro vece. Un
censimento del 1746 conta 1935 sudditi in terraferma e 6345
nell'isola d'Elba. Dal 1796 ripresero le invasioni con i francesi
(che impiantarono una breve repubblica), inglesi e napoletani
tennero l'Elba. Dopo Marengo furono le truppe napoleoniche ad
annetterla alla Francia. Per volere di Napoleone Bonaparte Il 23
giugno 1805 viene costituito il Principato di Lucca e Piombino,
assegnato alla sorella Maria Anna "Elisa" Bonaparte maritata
Baciocchi. http://www.treccani.it/enciclopedia/pusteria_(Enciclopedia-Italiana)/ |