Usa-Russia: L'ambiguità politica

 I retroscena dell'intervento alleato in Murmania nel 1918 4 parte di 12

(nota: alcuni pezzi sono in Inglese senza traduzione)

La società di inizio 900, o meglio di fine 800, col quale spesso ci confrontiamo storicamente sia per le vicende italiane che per quelle europee, non è una società di sprovveduti capitalisti o che dir si voglia e da più di un secolo ormai opera sul processo industriale e le teorie economiche in evoluzione che la fanno da padrone, anche nel senso marxista (in questo caso da ben 40 anni). Le guerre coloniali, europei in testa, si sono consumate proprio per questo obiettivo per avere nuovi territori, nuovi accesi alle materie prime e nuovi mercati di consumo per superare le frequenti crisi di crescita. Uno di questi sbocchi era l’impero sovietico, dopo quello cinese ed altri come quello ottomano che dominava gli ormai indispensabili campi petroliferi del medio oriente. Diverso il caso degli Usa, patria del capitalismo, dove al mero allargamento territoriale (coloniale) si preferiscono vincoli e accordi commerciali, nonchè centri di logistica per il controllo di rotte e basi navali militari. Vengono poi sviluppate anche altre penetrazioni soft come istituti culturali, università etc. (vedi colonna più sotto le motivazioni americane). La globalizzazione è pane di casa quindi in tutte le borse e piazze finanziarie, e non si fanno guerre che questa finanza non voglia o che non "finanzi". E’successo così anche per il risorgimento italiano per avere uno sbocco (un transito) sicuro sul mediterraneo e aprire la via del canale di Suez.

Alla vigilia della Grande Guerra la finanza internazionale (americana (e non) dei Rockefeller, Rothschild, Warburg, Harriman, Schiff, Vanderbilt, Barclays, Walton, Morgan, Astor, Carnegie, Whity, Lazard etc...) detiene già vasti interessi economici nei cinque continenti e la guerra, poi, darà una scossa e una ulteriore spinta alle ricorrenti crisi di crescita. Motore principale di tutto questo sono gli Stati Uniti e i suoi banchieri ebrei di origine Europea. Filosofia, del Presidente più filosofo, Thomas Woodrow Wilson, autodeterminazione dei popoli: se questo è possibile in molte parti del mondo in altre risulta estremamente complicato e queste erano la Russia e l’Est Europeo solo per restare nel giardino di casa. Con due conflitti gli Usa riusciranno a scalzare l’Inghilterra dal primato commerciale e a dominare i mari di tutto il mondo. Che si scannino pure fra loro, dicevano, intanto hanno bisogno di soldi e allo stremo avranno bisogno di nostri soldati (che giungeranno 5 mesi prima della fine per calare l'asso del profitto).

Gli investitori americani, come detto, non conoscono frontiera e si troveranno a finanziare il fucile che sparerà anche contro di loro. Così, lungo l'arco della guerra si assiste all'"imparziale" sostegno finanziario - attraverso la concessione di crediti e con la prosecuzione degli investimenti - a tedeschi, russi e agli "alleati". Diceva il colonnello House prima della guerra: «Se gli Alleati trionfano, è l'egemonia russa sul continente (est) europeo. Se al contrario, la Germania esce vittoriosa, saremo per diversi anni sotto l'indicibile giogo del militarismo tedesco». Occorre dunque silurare da un lato la Russia Zarista e dall'altro il Kaiser. E aggiungeva Thomas Woodrow Wilson, Presidente Usa (in carica dal 1913 al 1921), in una lettera al suo consigliere House nel ‘17: «La Francia e l'Inghilterra non hanno sulla pace le stesse nostre vedute. Quando la guerra sarà finita noi li porteremo al nostro modo di pensare, in quanto in quel momento, tra le altre cose, essi saranno finanziariamente nelle nostre mani!». Non viene quindi finanziata solo la rivoluzione soft o " borghese" di Aleksandr Fedorovic Kerenskij (marzo 1917), che si impegna a proseguire la guerra, ma anche quella degli Stalin, dei Lenin etc…che di fatto combattono il capitalismo satanico da 60 anni. Non prendiamo in considerazione, in questa disamina, le offerte a titolo personale di simpatizzanti e associazioni peraltro conosciute ai governi e ai finanzieri e gli aiuti umanitari o della Croce Rossa che si danno per indispensabili. Tutto comunque sembra partire da un grattacielo di New York al numero… della famiglia Rockefeller. Conosciamo quanto hanno fatto i tedeschi per minare il nemico spedendo in Russia Lenin con molti soldi al seguito.

Lo stesso faranno gli Usa con Lev Trotzskj, passaporto americano. La cosa curiosa è che molti di questi soldi verranno restituiti dai comunisti.

Quando il piroscafo sul quale viaggiava Trotzskj - e con esponenti del mondo industriale americano - venne ispezionato dalla polizia canadese in occasione del suo scalo a Halifax l’ebreo Lev Trotzskj fu trovato in possesso di una somma di 10.000 $. Tale somma era evidentemente eccessiva per un povero esule socialista, ma si trattava forse del fondo minute spese che Trotzskj stesso aveva trattenuto per sé parte dell'ingentissimo donativo di 500.000 sterline - (valore attualizzato al 1977)- ricevuto a New York dalle mani di madame Fels-Rothschild, membro della Fabian Society. L'inaspettata fermata lo fece arrivare a Pietroburgo in ritardo rispetto a Lenin. Giri viziosi attraverso paesi neutrali poi il denaro su sicuri conti correnti a San Pietroburgo. Ma con chi stava questa gente, questi finanzieri che andavano a colazione dai presidenti americani. Pierre Faillant de Villemarest calcola che gli Stati Uniti - non considerando gli aiuti umanitari alle popolazioni russe - abbiano investito nell'URSS legalmente oppure illegalmente, sotto forme diverse, più di 63 miliardi di dollari. Il colossale sforzo prodotto a favore dello sviluppo economico sovietico (nel dopoguerra si fa per dire poiché il “dissenso” in Russia è durato anni) è sostenuto da più di 200 gruppi bancari americani, con in primo piano la Chase National Bank dei Morgan e l'Equitable Trust - passato dai Morgan ai Rockefeller (ma questo è un paragrafo già visto. Anche Mussolini era in affari con con la Russia). Il grande polo industriale di Stalingrado viene costruito a partire dal 1929 da ottanta imprese americane con un pool di 570 tecnici che non si “accorsero” probabilmente dei Gulag e del fatto che la borsa americana crollava.

 

LA GUERRA NELL'ARTICO - MURMANSK

 

Da Storia In 1917: IL GRANDE GIOCO AMERICANO di M. IACOPI

Ma se la Russia dovesse poi condividere la vittoria con gli Inglesi, l'esercito russo vittorioso non sarà poi tentato di restaurare lo zarismo?…. Da qui deriva la seconda fase della rivoluzione, la presa del potere bolscevico del 25 ottobre 1917 (8 novembre), sostenuta sottobanco dalla Germania e dalla finanza newyorkese, che, evidentemente senza mettersi d'accordo, avevano l'interesse comune di vedere la Russia fuori dai giochi. Il 16 aprile 1917 Lenin e Zinoniev, provenienti dalla Svizzera, arrivano a San Pietroburgo, dopo l'attraversamento della Germania e della Svezia in un "vagone piombato" sotto la protezione combinata dell'Alto Comando tedesco e di Max Warburg, uno dei fratelli di Paul Warburg (della Khun Loeb and Company a New York), che risulta proprietario ad Amburgo della Banca Warburg and Company. La fonte dei fondi ricevuti dai bolscevichi è duplice. Una parte viene dal Governo di Berlino (si conoscono oggi il numero dei conti aperti presso la Reichbank, il 2 marzo 1917, ai nomi di Lenin, Trotski e Koslowsky). Un'altra viene dalla Khun Loeb. Anche i circuiti utilizzati da questi fondi sono ugualmente conosciuti. Allorché Lenin è in esilio in Svizzera, il flusso di denaro va dalla Germania a Zurigo, attraverso la Deutsches Bank. Successivamente il denaro transita da Berlino (Disconto Gelleschaft e Reichbank), da Oslo (DEN Norske Handelsbank) o da Stoccolma (NYA Banken, VIA Banken), verso la Banca Siberiana di San Pietroburgo.

Nel 1917 il finanziere più impegnato nel sostegno ai rivoluzionari è Jacob Schiff, genero di Salomon Loeb, che si vanta dalle colonne del "New York Times" del 5 giugno 1916 di aver strappato al presidente Taft, nel 1911, e dopo una violenta campagna di stampa, la denuncia degli accordi commerciali con la Russia: «Chi dunque se non me, ha messo in movimento l'agitazione che ha costretto poi il presidente degli USA a denunciare il nostro trattato con la Russia ?». Numerosi sono i documenti che provano l'implicazione della finanza newyorkese nel crollo dello zarismo. Il 19 marzo 1917 Jacob Schiff indirizza un telegramma al Ministero degli Esteri del Governo provvisorio russo (Miliukov): «Permettetemi, in qualità di nemico inconciliabile dell'autocrazia tirannica che persegue senza pietà i nostri correligionari, di felicitare attraverso voi il popolo russo per l'azione che ha appena finito di compiere così brillantemente e di augurare pieno successo ai vostri colleghi di governo ed a voi stesso!».

 

On 6th March 1918 the Royal Navy landed 130 Royal Marines in Murmansk with the tasks of guarding the local supply storages and preventing the Finnish forces from reaching and cutting the Murmansk Railway. The Entente Campaign in North Russia had begun. The original goals of this operation were ambitious, hoping to create a new anti-German resistance center to the former Eastern Front in the north by providing support to local anti-Bolshevik forces.
L'attacco finlandese a Petsamo (Nickel).. On the 3rd of May 1918, HMS Cochrane brought troops to Petsamo (100 Royal Marines, 40 sailors and 40 Russian Reds, commanded by Captain Brown). The Finnish Expeditionary Force fought the British for three days until the 6th of May, when HMS Cochrane brought in reinforcements (35 additional soldiers, five Lewis machineguns plus sailors, and also landed a 12-pound artillery gun as additional support). On the 10th of May the British captured Petsamo and succeeded in repelling the Finnish counter-attack. After this, the British replaced their troops with 200 Serbian soldiers (The Allies were using Serbian soldiers, among others, in the North Russian Expeditionary Force).http://forum.axishistory.com/viewtopic.php?f=11&t=172747&start=45

Sappiamo della prima presenza in marzo (del 18 a fianco) dei marines britannici del Gloria poi della comparsa a fianco degli inglesi di Francesi (le loro navi facevano già la spola per portare in salvo prigionieri balcanici dell'ex impero Austro Ungarico, cechi, polacchi ma anche molti di lingua italiana). Il primo vero contingente Anglo-Francese era partito però qualche settimana dopo. I tedeschi non erano rimasti con le mani in mano. Gli era stato riportato di questo traffico, per altro in zone non di loro competenza, nondimeno ritennero di fare una nota ufficiale di protesta che avvalorava il loro interesse ad intromettersi negli affari interni Russi nonostante la firma della pace -

On april 22 the bolshevik government received a German protest alleging that, according to Norvegian Press reports 6000 British and French troops had arrived at Murmansk. On the 27th, while still investigating the matter, Chicherin sent a protest to Berlin against various German infrigements of the Brest Litovsk treaty, and asked if the German goivernment still considered the treaty to be in force: if it did not, he asked what new demands the German government had in Finland and the Ukraine. On may 2 Chicherin replied the reported arrival of 6000 allied troops in Murmansk was false !!! and that the bolshevik had arrested the russian editors who publicized it...

piccola trad: Il 22 aprile il governo bolscevico ricevette una formale protesta per la l'arrivo a Murmansk di 6.000 fra Francesi e inglesi come riportato anche dalla stampa norvegese. Il ministro degli esteri russo Chicherin il 27 del mese rispose chiedendo a quale titolo loro stavano occupandosi di Ucraina e Finlandia e se il trattato di pace era già sorpassato. Il 2 maggio poi Chicherin, affermando di aver fatto una inchiesta, definiva l'arrivo di Alleati come falso e che chi aveva pubblicato tali notizie in Russia era già stato arrestato.

Chicherin da buon diplomatico gli aveva rivoltato la frittata e giurando su quanto aveva di più caro la smentì. Aveva anche fatto incarcerare i tipografi.!!! Negare, negare e continuare a negare. In diplomazia, vedi anche le carte Wikileaks, funziona così. Falso non lo era sicuramente se il  22 aprile 1918 così scriveva il N.Y.Times sulla “alleanza” "Intesa - Russia dei Soviet" (da un lancio d'agenzia vedi testata articolo a fianco)

Allies fighting on arctic coast. MOSCOW, April 14, (AP) British and French troops have been landed at Mourmansk, on the northeast coast of Kola Peninsula, in the Arctic Ocean, to reinforce a British marine detachment sent ashore several weeks ago. The Entente allied troops are co-operaring with Bolshevist force in protecting the Mourman coast and the railwav against attacks that are being made by Finnish White Guards. Russian Red Guards alse are acting with British and French troops under the direction of the Mourman Soviet War Council, which consists of one Englishman, one Frenchman, and one Russian. Finntsh White Guards have attacked the Mourman Railway near Kem, 210 miles south of Mourmansk and 200 miles west of Archangel, but have been repulsed by the Entente forces. The Bolshevist and foreign troops are acting in harmony, and residents along the White Sea coast appreciate that the Entente allied assistance is saving the district from isolation and domination by the White Guard. A dispatch from Moscow on march 30 announced that French and British officers were co-operating with the Council of workmens and soldiers Delegates in the defence of the Kola and Mourmansk coast and railway. They were then working with Bolshevist troops as instructors as well as supplying British marines and French soldiers returning from the Russian front...

.piccola trad. 14 aprile N.York Times francesi e inglesi sono sbarcati a Murmansk per rinforzare il contingente di marines già in loco da settimane. Gli alleati sono sbarcati per proteggere la ferrovia e il porto dagli attacchi delle guardie bianche finniche. Le guardie rosse sovietiche stanno cooperando sotto la direzione di un consiglio interalleato formato da un ufficiale Inglese , un francese e un russo. L'attacco ha avuto luogo in direzione del nodo ferroviario di Kem ma è stato respinto. La collaborazione è totale e la popolazione apprezza. Inglesi e Francesi supportano i soviet nella difesa di Kola e Murmansk (Ferrovia) e cooperano come istruttori ....

 

General John J. Pershing, the commander of all American forces in Europe, had just received the July 23rd directive from President Wilson and decided to change the orders for the 339th Infantry Regiment, the 1st Battalion of the 310th Engineers, the 337th Field Hospital and the 337th Ambulance Company. Instead of continuing to the Western Front with the rest of their 85th Division counterparts, these units were designated to be re-equipped and re-trained before joining the British and French Allies in Archangel as the American North Russia Expeditionary Force (ANREF). After three weeks of training, on August 25, 1918, the ANREF boarded trains for Newcastle-on-Tyne, where three troop transport ships were waiting to take all 5,000 of them straight into the middle of the Allied Intervention in the Russian Civil War. The overall american campaign was named the Polar Bear Expedition, but was also known as the American North Russia Expeditionary Force - ANREF or the American Expeditionary Force North Russia - AEFNR. http://atdetroit.net/forum/messages/6790/119110.html?1197513130  piccola trad. Il Gen. Pershing comandante supremo americano in Europa già dal 23 luglio ha ricevuto le direttive del presidente Wilson (sul nuovo fronte artico) e decide di cambiare l'ordine di impiego del 339° reggimento di fanteria, del 310° battaglione del genio etc...Invece di proseguire per la Francia con la 85a divisione queste unità verranno riequipaggiate e addestrate per la nuova destinazione. Dopo tre settimane di addestramento il personale era pronto per raggiungere per nave la nuova destinazione sotto la sigla popolare di Polar Bear Expedition o Anref.

 
The road to intervention, March-November 1918 Di Michael Kettle Riassunti e brani con qualche piccola traduzione
… non c’era alcun dubbio, i tedeschi volevano arrivare a Helsinkij (per mare) entro il 12 aprile (1918: la pace era stata firmata un mese prima). L’espansione tedesca era causa di grande ansietà per gli inglesi che vedevano nel porto artico di Murmansk l’ultima possibilità di collegarsi con la Russia anche nei mesi invernali per un gioco di correnti. Fino a quel momento le relazioni fra il governo rivoluzionario e gli inglesi non erano buone, ma l’arrivo dei tedeschi in Finlandia convinse Chicherin (ministro degli Esteri) a chiedere (informalmente) il loro aiuto, aiuto che si esplicò in un intervento attuato e concordato col soviet locale (il  9 marzo il primo contingente da sbarco (marines in numero limitato) dell'incrociatore inglese "Gloria" occupò Murmansk (la neonata Murmansk poiché questa era appena sorta a monte dei docks).

This wire, however, had not reached Loodon by the lime that the War Cabinet discussed the northern Russian situation on the 12th. ... At the request of First Lord, the Murmansk position was dealt with first. The Admiralty he stated. proposed to despatch another small cnuiser there,and an American cruiser was about to sail; but what further action should be taken was for the War Cabinet to decide. Lord Robert Cecil explained that the Finns, apparently wanted the port and adjoining coast, and the pro-German Finnish White Guards might move against thc Murmamk railway; which would create serious situation againstt which prrovision mUst be made. ShouId troops under German influence seize Kem. this would have disagreable results for us in the White Sea.(It would in fact cut the Murmansk railway to Petrograd and the overland route from Murmansk to Achangel) A wire from Admiral Kemp was then read out, recounting the defensive measures at prasent possible wilh the available forces al Murmansk, but advising that if the thaw continued it would interrupt the finnish operations. So far, his only definite information was of skirmishes between the Finnish Red and White Guards west or Kandalaksha the small port between Murmansk and Kem, on the southern shore of the Kola peninsula.

piccola trad: . ... Su richiesta del Primo lord dell'ammiragliato, la questione Murmansk è stata trattata per prima. Questi  ha proposto di inviare un altro piccolo cruiser , e un incrociatore americano stava proprio in rotta.  Lord Robert Cecil ha spiegato che i finlandesi, a quanto pare, volevano il  porto e la costa adiacente, e la Guardia Bianca  finlandese filo-tedesca  potrebbe muoversi contro la  ferrovia per  Murmansk; Il che creerebbe una grave situazione. E' possibile che ci taglino fuori da Kem. Questo sarebbe disastroso per noi nel Mar Bianco. (Sarebbe  tagliata la ferrovia da Murmansk a Pietrogrado e il percorso via terra da Murmansk ad Achangel). Un filo dell'ammiraglio Kemp è stato poi letto, riportante le presenti misure difensive possibili per  le forze disponibili a Murmansk, ma avvisa che se il disgelo continua le operazioni cessano (il freddo poi il disgelo rendevano possibili le operazioni solo in alcune finestre invernali ed estive). Finora, la sua unica informazione, è una scaramuccia a Kandalaksha piccolo porto tra Murmansk e Kem, sulla costa meridionale della penisola di Kola

Risolvere il problema di Murmansk voleva dire, oltre a quanto già detto, riconquistare la fiducia dei Sovietici. Non era però il caso di ripetere gli errori fatti coi giapponesi nell’estrema Asia… Difendere Murmansk non presentava difficoltà particolari (almeno sulla carta) e uno studio del Gen. Poole, approvato dai soviet locali il 4 aprile ne definiva i termini. Il gabinetto di guerra approvò…. Quando il gabinetto considerò la situazione di Arcangelo, la sua attenzione fu attirata dalla nota 20 dell’ 8 aprile della rappresentanza interalleata di Versailles in cui si diceva che anche un minimo di impegno (requisito) non era per il momento possibile. (ricordare che gli imperi centrali erano ancora forti e gli Usa erano si in linea ma non ancora in trincea (lo saranno da giugno 1918. In Italia avremo ancora l’offensiva del solstizio di Giugno sul Piave, dopo quelle sanguinose di primavera, mentre a fine maggio i tedeschi sparavano ancora su Parigi). ..Si discusse poi del cattivo stato di rappresentanza alleata in Russia allo stato della nuova situazione creatasi.

 

I tedeschi avevano firmato una pace uguale con la Finlandia e avevano offerto il loro aiuto (mascherato) per espandere il territorio finnico fino alla Carelia (San Pietroburgo) e fino al mar Artico dove ci sono importanti giacimenti di minerali (sarà oggetto di guerra nel 1921). Ai primi di maggio del '18 Petchenga, il porto gemello di Murmansk per l'esportazione del nikel, era sotto la minaccia delle guardie bianche Finniche (White finns: anche qui il paese si era spaccato in due fra comunisti e anticomunisti) e il soviet di Murmansk chiese aiuto agli inglesi che misero a disposizione il cruiser Cochrane con un reparto di marines e guardie rosse ben inteso. Anche le Red Finns (Guardie rosse finniche) avevano sconfinato in cerca di cibo al nodo ferroviario russo di Kandalaksha, mettendo in serie difficoltà le autorità di Arcangelo che non vedevano di buon occhio neanche questi (comunisti) che una patria ora l'avevano e anche riconosciuta. Che risolvessero a casa loro i problemi loro. Ma non era così perche ogni tanto appariva una colonna di finlandesi (finnici) bianchi o rossi qui e là ad aumentare i problemi che già fra i Russi erano alti.

<<<  (ndr: ho riportato in altra parte che spesso le carte diplomatiche esagerano o bleffano cose non possibili o almeno per il momento impossibili. Tale era il nord della Finlandia o la penisola di Kola  poiché per ragioni comprensibilmente climatiche si opera per terra pochi mesi estivi l’anno. Murmansk infatti se non fosse stata collegata col resto della Russia per ferrovia sarebbe stata isolata e solo piccoli contingenti potevano muoversi in questo scenario e con altrettanti piccoli reparti potevano essere respinti)

It was further agreed that a full review of the whole case had not as yet been placed before the American and Bolshevik governments. The War Cabinet that Balfour and the Cigs (Chief of the Imperial General Staff  (Sir Henry Hughes Wilson, 1st Baronet, from febraury 1918) should draft a despatch for the War Cabinet's consideration, which would be sent to President Wilson, 'grouping all the isolated proposition and presenting a general scheme of policy for dealing with the eastern situation’ with a view to its subsequent presentation to Trotsky via Lockhart. Once again, a more pertinent account of this discussion is given by Thomas Jones. Il began by the First Lord requesting to be told definitely what British policy was towards Archangel. The Cigs stated that Arcbangel, was part of the Russian problem, and that problem was one problem: namely how to prevent the Germans transferring more divisions from Russia to the western front. CIGS: This place [Archangel] will belong to us or to the Boche. There is no more chance that Russia will have a military force that will bother the Germans in this war. I think the Japs should come to the Urals, and we should take energetic action. Unless we do that, we shall see division after division going to the West to Hazebrouk, to Calais.
Prime Minister: What more can we do with America hostile?
Balfour “Our military advisers are unanimous in thinking that we cannot hope to set up at the present moment any military force in Russia which would be really effective at any rate by Russian effort alone, and unless such a force exists. it is impossible to carry out any of the main purposes of our policy. Even if the Bolshevik governement could by its own efforts create a new army, it was highly unlikely to be used against the Germans. Their objective was a world-wide social revOlutiOn not a national military victory, and they might well think that this objective could more easily be obtained by encouraging peaceful German penetration than by resisting German arms. Small allied forces landing at Archangel and Murmansk might do something, but very little, to ease a situation which could only be saved by Allied intervention from the Far East - ad there were large section of the Russian people - claimed Balfour (Poliakov), who were passionately, anxious for such. Allied intervention to save them from Germany. Lord Reading was to invite the American governement to try, througb Colonel Raymond Robins, to induce the Bolshevik governement to assent to such intervention and to say that Lockhart. had similar instruction. Balfour had set May l as the date for his ultimatum to Trotsky to expire, as he bad learnt through secret channels that an anti-Bolshevik coup in Petrograd and Moscow was timed for May Day.

piccola trad:  Balfour (min. Esteri) e il Cigs dovrebbe preparare un progetto per affrontare la situazione orientale, in vista della sua successiva presentazione a Trotsky via Lockhart (a fianco). Ancora una volta, un resoconto più pertinente di questa discussione è fatto da Thomas Jones.  Il Cigs ha dichiarato che Arcbangel, era parte del problema russo, e che il problema era un" problema": e cioè come evitare che i tedeschi trasferissero più divisioni dalla Russia al fronte occidentale. CIGS: Questo posto [Arcangelo] è nostro o dei crucchi. Non c'è più possibilità che la Russia schieri una forza militare in grado di preoccupare i tedeschi in questa guerra. Penso che i giapponesi possano arrivare fino agli  Urali, e noi prendere provvedimenti energici. Se non lo facciamo, vedremo divisioni tedesche puntare su in Occidente su Hazebrouk (Hazebrouck è un piccolo comune francese nella regione del Nord-Passo di Calais), a Calais.
Primo Ministro: Cosa possiamo fare con l'America ostile?
Balfour " I nostri consiglieri militari sono concordi nel pensare che non possiamo sperare di creare, al momento attuale, una forza militare in Russia, che sarebbe davvero efficace e senza lo sforzo russo è impossibile realizzare uno degli scopi principali della nostra politica. Anche se il Governo bolscevico potesse, grazie ai suoi sforzi, creare un nuovo esercito, è altamente improbabile che lo usi contro i tedeschi. Il loro obiettivo è un mondo ideale a  livello sociale, non una vittoria militare nazionale, e si potrebbe pensare che questo obiettivo potrebbe più facilmente essere ottenuto incoraggiando la pacifica penetrazione tedesca che non resistergli. Lo sbarco anche di piccole  alleate ad Arcangelo e Murmansk potrebbe fare qualcosa, ma molto poco. Diverso il caso di un intervento alleato dall'Estremo Oriente - dove pensiamo la gran parte del popolo russo - ha affermato Balfour (Poliakov), lo stia aspettando. Intervento degli Alleati per salvarli dalla Germania (dai tedeschi prigionieri ora liberi). Lord Reading inviterà il governo americano tramite il Col. Robins a convincere i bolscevichi della bontà di tale operazione. Balfour pone il 1 maggio come data limite (ultimatum a Trotsky) per agire anche perchè ha saputo da canali riservati segreti che un colpo di Stato antibolscevico è stato programmato per questa data (festa dei lavoratori).

Il 2 luglio 1918 il consiglio supremo di guerra si riunì per dare corpo se necessario alla proposta inglese che insisteva da mesi. Si trattava in pratica di convincere Wilson, il filosofo (o sognatore) della necessità o della urgenza della cosa. Erano intanto successe diverse cose in Russia ma non solo. L’Intesa aveva retto agli attacchi di giugno: il caos in Russia però era totale e cosa più importante una colonna di 50.000 slavi (cechi per lo più da cui il nome di Legione ceca) che stava sfilando lungo la transiberiana più interessata alla guerra contro la gli Austro Tedeschi  (per la propria indipendenza) che alle vicende interne russe. Ndr. In Russia c’erano più di mezzo milione di prigionieri tedeschi che per vari motivi logistici a 4 mesi dalla firma della pace non erano ancora rientrati in patria e per di più si sapeva che molti avevano preso le armi per questa e quella parte e un grosso contingente era in Siberia a Irkutsk. Per contro gli Usa avevano portato in Francia quasi un milione di persone e i 5o.ooo cechi poteva essere una buona scusa per quello che contavano. Alla causa dei cechi o perlomeno al loro non schierarsi con i bolscevichi avevano aderito in molti rendendo nell’Intesa l’Idea che in Russia la causa Bolscevica fosse perdente (per ora). La minaccia di Irkutsk era una delle cause che fecero pendere per l’intervento. Altre cause le vedremo di seguito senza dimenticare che, come per l’Italia di Caporetto, lo svincolo di soldati tedeschi dal fronte orientale era stato fonte di gravi problemi, che gli Urali e non solo erano fonte di materie prime strategiche (Grandi depositi di materiale si trovavano tutt’ora stoccati ad Arcangelo e Murmansk), che una volta preso il Caucaso la via dell’India era aperta (ma questo interessava poco agli Usa). (segue sotto)

 

...Bruce Lockhart raised the idea of obtaining a Bolshevik invitation for Britain and America to help defend both Arcangel and Vladivostok, a project - designed to offset the danger of Japanese intervention - already half in practice. At this point came the Brest-Litovsk treaty, by which Russia left the war. The War Cabinet already harboured doubts about Japan: obviously, she would not go far enough into Siberia to defeat German designs, Japan, in fact would only be trusted to guard thc Vladivostok stores. In Washington, President Wilson was considering the despatch of an American civil commission, to be attached to any Japanese force that intervened - provided that the Bolshevik agreed. Thus, by mid March, the idea of an Allied intervention was a1ready coming to depend on a Bolshevik invitation, and to be limited to guarding Russia's northem and far-eastern ports (Murmansk and Vladivostok) against German attack. Although the British were a1ready ashore at Murmansk with Bolshevik approval, they were not considered - whatever General Poole might like to foresee, or Lenin and Trotsky to say - to be seeking Russian territory in the North.

Piccola trad del testo sopra.... Bruce Lockhart ha lanciato l'idea di ottenere un invito bolscevico per la Gran Bretagna e l'America ad aiutare a difendere sia Arcangelo che Vladivostok, un progetto destinato a compensare il pericolo di un intervento giapponese - già per metà in pratica. A questo punto (del problema rivoluzionario russo) è venuto il trattato di Brest-Litovsk, con cui la Russia ha lasciato la guerra. Il gabinetto di guerra già nutriva dubbi sul Giappone: ovviamente, questo non sarebbe andato abbastanza lontano all'interno della Siberia per sconfiggere i disegni tedeschi. Al Giappone, in realtà interessa solo Vladivostok. A Washington, il presidente Wilson stava considerando l'invio di una commissione civile americana, per collegarsi a loro a condizione del placet bolscevico. Così, da metà marzo, l'idea di un intervento alleato prese a dipendere da un invito bolscevico, e di limitarsi a guardia della Russia settentrionale e orientale (Murmansk e Vladivostok) contro l'attacco tedesco. Anche se gli inglesi sono già sbarcati a Murmansk con l'approvazione bolscevica (locale), non erano considerati.

     

Count Friedrich von Schulenburg, Consul General to Tiflis, wrote in his report to Berlin of 4 July, 1918 that “it appears highly unlikely that the Turks will succeed in seizing Baku; it would be good if they were defeated there.” - “If we come to an amicable agreement with the Bolshevists,” the German diplomat maintained, “Baku's oil sources will be in our hands, safe and sound. If against our wishes, the Bolshevists have to leave the city, they are sure to burn Baku, so neither the Turks, nor we will be able to benefit from the oil.”

trad. von Schulenburg, Console generale a Tiflis, scrisse nel suo rapporto a Berlino del 4 luglio 1918 che "appare altamente improbabile che i Turchi riusciranno a prendere Baku;. Sarebbe bello se fossero sconfitti" "Se arriviamo ad un accordo amichevole con i bolscevichi, aggiunse, il petrolio di Baku sarà nelle nostre mani, sano e salvo. Se, per contro, i bolscevichi devono lasciare la città, sono sicuro che bruceranno Baku, per cui né i turchi, né noi saremo in grado di beneficiare del petrolio ".

A togliere le castagne dal fuoco agli americani venne l'attentato all’ambasciatore tedesco Mirbach a Mosca il 6 luglio 1918: la LeftSR (sinistra rivoluzionaria) cercò di provocare la riapertura del conflitto coi tedeschi con l’assassinio dell’ambasciatore. L’assassinio di Von Mirbach segnò l'inizio della fallita rivolta della Sinistra Rivoluzionaria, che nei piani dell’Intesa avrebbe minato il potere di Lenin. L'assassinio di Mirbach trascinò con se anche una serie di eventi in cui entrano in causa ormai personaggi periferici alla Rivoluzione nella parte Europea della Russia come la Legione Cecoslovacca che sta cercando di raggiungere Vladivostock con la ferrovia Transiberiana e la famiglia Imperiale che si trova sulla sua strada a Ekaterinburg.

 

Come reazione all'avanzata dei Cechi nelle regioni centrali, il Soviet degli Urali con sede a Ekaterinburg, ordinò al commissario Jakov Jurovskij, che deteneva l’ex zar Nicola II nella casa Ipatiev, l'eliminazione del sovrano e di tutta la sua famiglia. Il 17 luglio 1918 la sentenza fu eseguita ed i corpi occultati nei boschi presso Ekaterinburg, pochi giorni prima che i bianchi prendessero la città.  Casa Ipatiev, nelle cui cantine era stato ucciso lo zar, verrà distrutta anni dopo per evitare che diventasse un luogo di pellegrinaggio per i nostalgici.

Dai corrispondenti del New York Tmes dell'8 luglio 1918 - LENIN DEPLORES MIRBACH MURDER - NO TRACE OF ASSASSINS

Tells Berlin that Killing of Envoy was a Political scheme to provoke trouble
BASLE (Basilea);July 7.Nikolai Lenine, the Bolshevist Premier, has sent the following messagge to Mr. Joffe, russian minister at Berlin, regarding the assassination of Count von Mirbach, the German Ambassador at Moscow: Two unknown men entered the German Embassy at 2 o'clock this (Saturday) afternoon, having documents from a apeclal committee. They threw a bomb in Count von Mirbach's office, wounding him so severely that he died.
"Representatives of the Government immediatly visited the embasay and expressed indignation at the act, which they considered as a political manoeuvre to provoke trouble. The Governement is taking every measure to discover the murderers and bring them before a special revolutionary tribunal.Extra measures have beeen taken to protect the German Embassy and citizens. The Government requests you to express to the German Government the Russian Government's. indignation and convey its simpathy to the family of the late Count.
LONDON, July 7. The Whole quarter In Moscow where the German Embassy is situated, was immediatly surrounded by troops after tbe assassination of Count von Mirbach, according to a Russian Government message received here by wireless. Severe control has been established over all persons arriving and leaving the city. An envoy Extraordinary will be dispatched to Berlin to express to the German Government the Indignation of Russia over the criminal act.
PARIS, July 7- As soon as the news of the assassination of  Count von Mirbach came to Mr. Tchitcherin, the Russian Foreign Minister , Mr. Tchitcherin and his associate Mr Karakhan called at the german embassy and expressed the regret and indignation of the Government at the occurrence, says a Berlin dispatch, forwarded by the Havas correspondent at Basle. The identity of the assassins has not been established, nor have they been arrested, the messages states.
Alexander F. Kerensky, former President of Russia (ora in esilio) when informed by The Aseociated Press of the assassination of Count  von Mirbach, said that, while ho could not "feel elated at the death ot a human being".he could not help saying " it is a good thing for Russia ". Mr. Kerensky seemed reluctant to believe the news, asking repeatedly. "Are you sure?" 'When informed that the news seemed perfectly reliable, as it originated in Berlin he said: "This may be the renascence of Russia; but now the germans will surely go to Moscow"..... When asked about the prospects of a revolution breaking out in Moscow, the former Premier was noncommittal. One never knows what the Russian mind will conceive or what the Russian will execute: he sald. But from Moscow will come the initiative for a movement against Germany."· ...

 

sempre il N.Y. Times su Mirbach

.."But now the germans will surely go to Moscow" he (Kerensky) added sadly. Only a few days ago Kerensky, in a talk with the correspondent, expressed the opinion that the only reason why german troops had not yet appeared in Moscow was because Von Mirbach had not required their presence there. "Should circumstances demand the appearance of German trroops" said the former premier on that occasion, Von Mirbach, the real ruler of Russia, will surely call upon them. His ability to govern without the help of German bayonets has alone prevented the appearance of German spiked helmets in the ancient capital of the Muscovite Empire"

Pochi giorni dopo questo articolo di Luglio parte la missione americana e da agosto ogni azione è antibolscevica. Gli Italiani partono da New Castle (Inghilterra), il 2 settembre. La storia ufficiale poi non dirà che dopo un lungo e pesante inverno si avranno ammutinamenti nei reparti

Le motivazioni americane

Comunicati stampa del Dipartimento di Stato U.S.A.
Department of State, Washington, July 17, 1918... It hopes to carry out the plans for safeguarding the rear of the Czecho-Slovaks operating from Vladivostok in a way that will place it and keep it in close cooperation with a small military force like its own from Japan, and if necessary from the other Allies, and that will assure it of the cordial accord of all the allied powers; and it proposes to ask all associated in this course of action to unite in assuring the people of Russia in the most public and solemn manner that none of the governments uniting in action either in Siberia or in northern Russia contemplates any interference of any kind with the political sovereignty of Russia, any intervention in her internal affairs, or any impairment of her territorial integrity either now or hereafter, but that each of the associated powers has the single object of affording such aid as shall be acceptable, to the Russian people in their endeavor to regain control of their own affairs, their own territory, and their own destiny.
It is the hope and purpose of the Government of the United States to take advantage of the earliest opportunity to send to Siberia a commission of merchants, agricultural experts, labor advisers, Red Cross Representatives, and agents of the Young Men’s Christian Association (YMCA) accustomed to organizing the best methods of spreading useful information and rendering educational help of a modest sort, in order in some systematic manner to relieve the immediate economic necessities of the people there in every way for which opportunity may open. The execution of this plan will follow and will not be permitted to embarrass the military assistance rendered in the rear of the westward moving forces of the Czecho-Slovaks.


DEPARTMENT OF STATE, August 5, 1918 -
Tenuta invernale degli americani

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.... As the Government of the United States sees the present circumstances, therefore, military action is admissible in Russia now only to render such protection and help as is possible to the CzechoSlovaks against the armed Austrian and German prisoners who are attacking them and to steady any efforts at self—government or self-defense in which the Russians themselves may be willing to accept assistance. Whether from Vladivostok or from Murmansk and Archangel, the only present object for which American troops will be. employed will be to guard military stores which may subsequently be needed by Russian forces and to render such aid as may be acceptable to the Russians in the organization of their own self—defense.
With such objects in view the Government of the United States is now cooperating with the Governments of France and Great Britain in the neighborhood of Murmansk and Archangel. The United States and Japan are the only powers which are just now in a position to act in Siberia in sufficient force to accomplish even such modest objects as those that have been outlined. The Government of the United States, has, therefore, proposed to the Government of Japan that each of the two governments send a force of a few thousand men to Vladivostok, with the purpose of cooperating as a single force in the occupation of Vladivostok and in safeguarding, so far as it may, the country to the rear of the Westward-moving CzechoSlovaks; and the Japanese Government has consented.

 

linee su cui si attestavano i contendenti e loro composizione

piccola traduzione del testo a lato... Speriamo con questo intervento di proteggere la retroguardia cecoslovacca con le poche forze disponibili che operano da Vladivostok, come quella giapponese, e con l'avvallo e il concorso degli altri alleati. Garantiamo anche in modo solenne ai cittadini della Russia che nessuno dei governi coinvolti sia in Siberia o nella Russia settentrionale contempla alcuna interferenza di alcun tipo con la sovranità politica della Russia, coi suoi affari interni, o di eventuali perdite di valore della sua integrità territoriale né ora o in futuro. E' anche intendimento del governo degli Stati Uniti di mandare in Siberia una commissione di mercanti, agronomi, consulenti del lavoro, rappresentanti della Croce Rossa e gli agenti della YMCA abituati ad organizzare i migliori metodi di diffondere informazioni e per alleviare le necessità economiche immediate della gente in tutti i modi.
..... l'azione militare è utile  e ammissibile per proteggere la legione Ceca e permetterle di contrastare i prigionieri delle armate austriache e tedesche che li attaccano.. Sia da Vladivostok o da Murmansk e Arcangelo, l'unico scopo per le quali le truppe americane saranno impiegate sarà quello di guardia ai depositi militari che successivamente potranno essere necessari alle forze russe per difendersi. Gli Stati Uniti e il Giappone sono gli unici in grado di agire in Siberia per realizzare anche fini modesti come quelli che sono stati delineati. Il governo degli Stati Uniti, ha quindi proposto al governo del Giappone che ciascuno dei due governi invii una forza di poche migliaia di uomini a Vladivostok, con lo scopo di cooperare come una singola forza: il governo giapponese ha acconsentito.

     
 (segue) The road ....M.Kettle- Secondly there had been a great change in the Russian internal situation. There Was no doubt that the Bolshevik's power was declining. It was daily becoming clearer to all Russian classes - including ex-soldiers, peasants and workmen - that the bolsheviks could not fulfil their promises of social millenium and that anarchy, disorder and famine lay ahead under the Bolsheviks regime. All Allied representatives in Russia agreed on this. Il was further clear that the Bolsbeviks had no real power with which to support their own governement. They had found it impossible to form an effective army.They remained in power onJy because Russia, was too divided to create an alternative organization to take their place. There was however 'much evidence that the best liberal and democratic elements in Russia were beginning to lift their heads and make contact with another. They were animated partly by disgust with the autocratic methods of the Bolsheviks partly by determination not to accept the humiliation and partition of their country under the Brest-Litovsk treaty, and partly by growing fear of German domination. In fact all elements of the Russian population save for the dwindling minority of the Bolsheviks, today recognised that intervention was necessary and inevitable,since it was the only alternative to continuing anarchy and disorder ending in universal starvation. The onJy point of which opinions differed was Whether this intervention should be Allied or German!!. The reactionaries and the German agents among the Bolsheviks naturally preferred German intervention. The liberal and democratic elements were insistently demanding Allied intervention, and despite their desire for economic aid did not conceal the fact that their most essential need was military support. Unless they could obtain effective Allied military Support for their armed struggle and a base upon which to rally, the movement for national freedom and regeneration would surely be crushed by the reactionary forces, backed by German bayonets.

piccola trad:In secondo luogo vi era stato un grande cambiamento nella situazione interna russa. Non c'era dubbio che il potere bolscevico era in declino. Era sempre più evidente ogni giorno a tutte le classi che i bolscevichi non potevano mantenere le loro promesse del millennio sociale e che anarchia, disordine e la carestia era quello che li attendeva sotto il regime bolscevico. Tutti i rappresentanti degli Alleati in Russia erano d'accordo su questo. Non erano riusciti a formare un esercito efficace. Restavano in piedi perché nessun altro era in grado di creare un'organizzazione alternativa a prendere il loro posto. C'erano pero 'molte prove che i migliori elementi liberali e democratici in Russia cominciavano a sollevare la testa. Erano animati  dal disgusto per i metodi autocratici dei bolscevichi e dalla umiliazione della spartizione del loro Paese sotto il trattato di Brest-Litovsk, e in parte dalla paura crescente della dominazione tedesca. Tutti hanno riconosciuto che l'intervento alleato era necessario e inevitabile, dato che era l'unica alternativa per opporsi all'anarchia e al disordine che termina con la fame. Il punto in cui le opinioni divergono è se questo intervento dovrebbe essere alleato o tedeschi!!!. I reazionari e gli agenti tedeschi tra i bolscevichi naturalmente avrebbero preferito l'intervento tedesco. ...

 

 

German A7V Tank, 1918

   
Lenin parlando il 29 luglio 1918 alla seduta comune del Comitato esecutivo centrale dei soviet di Mosca, dei comitati di fabbrica e d'officina e dei sindacati di Mosca: "... Molti consideravano all'inizio il sollevamento cecoslovacco come uno dei tanti episodi della rivolta controrivoluzionaria. Noi sottovalutavamo allora le notizie dei giornali sull'apporto del capitale anglo-francese, sulla partecipazione degli imperialisti anglo-francesi a questo sollevamento. Dobbiamo oggi ricordare come si siano svolti i fatti a Murmansk, nelle unità militari di Siberia, nel Kuban, come gli anglo-francesi, alleati con i cecoslovacchi, abbiano cercato, con il concorso attivo della borghesia inglese, di rovesciare i soviet. Tutti questi fatti rivelano oggi che il movimento cecoslovacco è stato uno degli anelli della politica, meditata a lungo e messa in atto sistematicamente dagli imperialisti anglo-francesi, per soffocare la Russia sovietica e stringere di nuovo il nostro paese nella morsa delle guerre imperialistiche. Oggi spetta alle grandi masse della Russia sovietica di risolvere questa crisi...Oggi, quando consideriamo questi fatti nel loro insieme, quando colleghiamo il movimento controrivoluzionario cecoslovacco allo sbarco di Murmansk, quando apprendiamo che gli inglesi hanno fatto sbarcare più di diecimila soldati e, con il pretesto di difendere Murmansk, hanno in realtà cominciato ad avanzare verso l'interno, hanno preso Kem e Soroki, da Soroki si sono diretti verso oriente, sono arrivati a fucilare i nostri militanti dei soviet, quando leggiamo nei giornali che migliaia di ferrovieri e operai dell'estremo nord fuggono davanti a questi salvatori e liberatori, cioè, per dire le cose come stanno, davanti a questi nuovi aggressori imperialisti che attaccano la Russia da un altro fronte, quando colleghiamo tutti questi fatti, ci diventa chiara la linea generale degli avvenimenti. Del resto, negli ultimi tempi, si sono avute nuove conferme sul carattere dell'offensiva anglo-francese contro la Russia.... Abbiamo appreso, infine, proprio ieri che l'imperialismo anglo-francese è riuscito a condurre a termine a Baku un'operazione di grande effetto, in quanto ha potuto ottenere al soviet di Baku una maggioranza di circa trenta voti contro il nostro partito, contro i bolscevichi, e contro quei socialisti-rivoluzionari, purtroppo assai pochi, che non hanno imitato i socialisti-rivoluzionari di sinistra di Mosca, nella loro infame avventura e nel loro perfido tradimento...la situazione militare e strategica della nostra repubblica si è definita appieno. Murmansk a nord, il fronte cecoslovacco a est, il Turkestan, Baku e Astrakhan a sud-est: noi vediamo che tutti gli anelli della catena forgiata dall'imperialismo anglo-francese sono collegati tra loro. Vediamo oggi molto chiaramente che i grandi proprietari fondiari, i capitalisti e i kulak, i quali per ragioni legittime dal loro punto di vista sono pieni di odio per il potere dei soviet, sono intervenuti qui in forme leggermente diverse da quelle in cui i grandi proprietari fondiari, i capitalisti e i kulak sono intervenuti in Ucraina e in altre regioni strappate alla Russia. Come valletti dell'imperialismo anglo-francese, essi non hanno esitato a fare di tutto, a tentare l'impossibile contro il potere sovietico. E, poiché non potevano servirsi delle forze della Russia, ma avevano deciso di operare non a parole, non con gli appelli, alla maniera dei signori Martov, sono ricorsi a metodi di lotta più potenti, sono ricorsi all'azione armata. Su questo punto dovete concentrare la vostra attenzione, su questo punto dobbiamo concentrare tutta la nostra propaganda e tutta la nostra agitazione, su questo punto dobbiamo trasferire di conseguenza il centro di gravità di tutta la nostra azione sovietica".  
Venti giorni dopo aver espresso le condoglianze per l'assassinio di Mirbach Lenin parlava dunque al popolo russo tuonando contro l'imperialismo di Francesi e Inglesi rei della "offensiva"  nei loro confronti e non citando la Germania che lo aveva aiutato e men che meno gli USA. che foraggiavano l'intero complesso bellico di Italia, Francia e Inghilterra in primis da anni. Naturalmente non si può dar credito a Lenin che queste cose non le sapesse: il suo era solo un teatrino ad "usum populi" per orecchie ignoranti. Il suo era l'ultimo tentativo per rovesciare decisioni che il destino aveva già in cantiere. Gli Usa comunque, dei circa 130.000 soldati impiegati a Ovest, a Est e a Sud conteranno per un solo 10% (5° contingente per numero secondo molte fonti) tenendo un profilo basso. Questo spiega anche la grossa penetrazione industriale (affari) in Russia nel dopoguerra (vedi altro capitolo) e del perché la cosa andasse a Genio anche a Mussolini. Il 19/11/23 questi aveva espresso al plenipotenziario sovietico, Vaclav Vorovskij, l'intenzione dell'Italia «d'avvicinarsi pienamente alla Russia» e agli scettici Mussolini diceva «I Soviet hanno sempre pagato, è inutile imbottirsi di garanzie suppletive». Del resto, per Stalin risultava meno ingombrante la presenza in Russia dei tecnici torinesi rispetto a quella dei loro concorrenti americani. 

 

Le capitali della finanza. Uomini e città protagonisti della storia economica Di Y. Cassis

 

I flussi di capitale – Sebbene il mercato delle accettazioni in seguito si riprendesse, grazie ai paesi che erano rimasti neutrali, le emissioni di prestiti esteri erano ancora proibite o sottoposte al controllo del governo britannico, così come di quelli degli altri belligeranti. E tuttavia i flussi internazionali di capitale non cesseranno durante la guerra, al contrario. Tra il 1914/1918 i debiti tra gli alleati raggiunsero quasi i 4 miliardi di sterline (19,4 miliardi di dollari). I due maggiori paesi creditori erano gli Usa (9,2 miliardi) e il Regno Unito (8,5). Seguiti a distanza dalla Francia (1,7). Inglesi e Francesi furono costretti ad indebitarsi con gli Usa rispettivamente per 4,2 e 2,7 miliardi di dollari. Per un uguale importo la Francia prese soldi dagli Inglesi (che quindi prendevano soldi dagli Usa poi provvedevano a foraggiare Francia e Italia come un “nume tutelare”). Gli altri alleati erano tutti debitori: l’Italia delle due potenze (Usa e Uk) per 5,1 miliardi di dollari, La Russia per 4, altri più piccoli per 1,5. che si spartivano il debito in genere verso la Francia (probabilmente paesi a lei collegati) …. Questi debiti erano gestiti dai governi e solo marginalmente, si fa per dire (dal 18 al 28%) dalle grandi banche …. Da questo punto di vista la prima guerra mondiale segno la fine dei Rothschild (Francesi) quali leader incontrastati dei prestiti agli Stati. Il loro declino era dovuto soprattutto alla loro debole presenza in America che si stava affermando come il centro nevralgico dello sforzo bellico. Alla Germania fu quasi impossibile rivolgersi al mercato finanziario americano…tra il 1914 e il 17 solo 35 milioni di dollari furono emessi in prestiti per conto degli Imperi centrali (L’Italia era in guerra con la Germania già dal 1916). Questi tipi di operazioni erano dominate dalla Morgan & co. Che assunse il controllo del sindacato incaricato dell’emissione del primo prestito Anglo Francese di 500 milioni di Dollari. La situazione era difficile a causa della riluttanza di una parte del pubblico a sottoscrivere il prestito senza contare quelli che simpatizzavano col nemico (si scopre quindi che la grande pubblicità data a questi prestiti come l’estremo sacrificio delle tasche dei cittadini altro non era che fumo negli occhi o più semplicemente propaganda poiché il prestito veniva coperto da qualcuno (altro). Nonostante gli sforzi del sindacato (61 banche e finanziarie) le obbligazioni non furono mai completamente sottoscritte. Ciò non impedì a Morgan di emettere altri 4 prestiti a favore dell’Inghilterra per un totale di 950 milioni di dollari fra il 1916/17. (Morgan poi percepiva una commissione del 2% sugli acquisti negli Usa di materiale bellico che portarono nelle casse della società 30 milioni di dollari. Tutto questo fino al 1917) …Da parte sua la Baring Bros & co. riuscì a guadagnare come agente ufficiale del governo Russo (Zarista) a Londra (anticipazioni e sostegno del rublo). Il governo sovietico denunciò poi il debito di guerra… La guerra (il ministero) che non guardava in faccia a nessuno recapitò anche a casa di moltissimi impiegati la cartolina precetto. Alla Midland 4.000 dipendenti su 5.000 furono chiamati alle armi e di questi ne morirono 717. Il Credit Lyonnais fu costretto a chiudere il 20% di sportelli. Le donne spesso sostituivano gli uomini come alla Midland dove da zero arrivarono a 3.600 presenze ….

 

Come andò a finire: il Debito di Guerra, vinti e vincitori

 

Allorquando Lenin fece alcune obbiezioni sui contatti che l'ambasciatore tedesco aveva frequentemente coi capi monarchici, il brutale Mirbach gli mandò a dire dal suo segretario queste precise parole. « Non dimentichi il signor Lenin che può sedere al Kremlino solamente fìnchè è difeso dalle nostre baionette; io non sono qui per trattare, ma per riportare gli ordini, ed al signor Lenin non resta altro che eseguirli o andar via. E ditegli anche questo: per quanto riguarda personalmente me, io preferirei trattare non con lui, ma con qualsiasi monarchico russo ». Come se ciò non bastasse Mirbach si compiaceva di esagerare la sua avversione antisemita quando parlava coi diplomatici russi notoriamente filo ebrei, e quando nominava Trotsky lo definiva spesso « il bugiardo, lo sporco giudeo ». Il conte Mirbach finì quindi per essere odiato dai monarchici, dai bolscevichi e più ancora dalla popolazione di Mosca, la quale sembrava la meno disposta a sopportare il giogo tedesco.

Gli Stati Uniti, con la guerra, erano diventati i principali fornitori di merci e di risorse finanziarie. L'export americano di grano, che prima della guerra era in calo, aumentò di 4 volte e mezzo fra il 1911 e il 1920. Il tasso annuo di sviluppo industriale nel periodo 1914-18 toccò il record del 15%. La bilancia commerciale, che nel 1914 era attiva per 435 milioni di dollari, nel 1917 lo era per 3 miliardi e 567 milioni di dollari. Nel periodo complessivo 1914/20 la bilancia dei pagamenti fu attiva per oltre 16,5 miliardi $. Questo attivo consentì agevolmente agli Stati Uniti di fare prestiti durante la guerra all'Intesa, e soprattutto all'Inghilterra, per un totale oscillante fra i 10 e i 12 miliardi di $. Per valutare l'entità di questa cifra si pensi che equivaleva a quasi 2/3 degli investimenti esteri inglesi nel 1914.

Alla fine avrebbero pagato i figli, i nipoti e persino i pronipoti dei vivi e dei morti in guerra!!. L'accordo dell'Italia con l'America, per iniziativa del Governo Fascista (Volpi di Misurata), che attenuava in parte il peso, fu firmato a Washington negli anni successivi, e nel gennaio 1926 si firmò a Londra l'accordo con l'Inghilterra (l'Inghilterra li aveva presi dagli Usa poi li aveva prestati a noi). Si doveva pagare agli Usa: un milione di dollari all'anno per i primi 5 anni, 14 milioni di dollari all'anno per i successivi 25 anni e 50 milioni per altri 32 anni, arrivando così alla somma di 1975 milioni di dollari entro il 1988 !!!.. All'Inghilterra noi si doveva pagare: 2 milioni di sterline per il primo esercizio, 4 milioni per il secondo e terzo, 4 milioni e mezzo per una durata di 58 anni, 2 milioni e un quarto nel 62° esercizio, in totale una somma di 272.250.000 di sterline sempre entro il 1988 (per pagare i debiti avremmo dovuto rinunciare ai campionati del mondo di calcio in Italia).

I SOLDI DELLA GUERRA link http://pdsm.altervista.org/finanziamento_della_prima_guerra_mondiale_italiana.html 
Complessivamente, al momento della convenzione, si calcolava un debito di guerra da parte dell'Italia di 63 miliardi di nostre lire, un sacrificio grave che veniva distribuito sopra tre generazioni di italiani: L'Inghilterra disse che era costretta a chiedere alla Francia, al Belgio, all'Italia, il pagamento dei prestiti, che aveva loro concesso durante la guerra, perché doveva pagare quelli che, a sua volta, aveva contratto con gli Usa. Vi avrebbe rinunziato se da tale pagamento fosse stata esonerata. Nel 1917, cioè al tempo dell'emissione dei prestiti, molti deputati americani avevano già detto apertamente che quel contributo era offerto come una legittima difesa e rappresentava una cifra irrisoria nel grave peso finanziario e nell'eroico sacrificio degli Alleati europei. Ma la proposta non ebbe successo: l’Inghilterra doveva agli Stati Uniti 850 milioni di sterline, più 2 miliardi (da pagarsi in 62 anni). E se l'Italia non pagava gli inglesi, questi non potevano restituire i dollari che avevano ricevuto dagli Usa (e questi non intendevano proprio rinunciarvi). L'Italia era stata trascinata in guerra per togliere le castagne dal fuoco a Inglesi e francesi che la stavano perdendo e ora pagavamo l'errore. Gli altri intanto facevano man bassa di colonie tedesche e miniere.

Nell'estate del 1926 quaranta membri della Facoltà di Scienze politiche della Columbia University inviarono un messaggio al Presidente per la convocazione di una conferenza internazionale che districasse l'intero problema del pagamento dei debiti. Si faceva chiaramente accenno a un annullamento totale e/o parziale. Quando la proposta inglese arrivò sul tavolo del Presidente Usa, questi la stroncò subito con la frase "Loro hanno avuto in prestito del danaro, no?. Quindi che paghino!! " L'obiettivo degli Usa di approfittare della guerra per demolire i residui imperi coloniali europei era andato in porto solo parzialmente, facendo innervosire non poco, come abbiamo visto, la classe dirigente e finanziaria americana.

 

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