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PERCORSO DI VIAGGIO :

 

14/01/2006  Sabato

20.30 MEXICO CITY       taxi dall’aeroporto  

   Hotel-Isabel.

 

15/01/Domenica

-         Giro città a piedi (5 km circa) localo non si può fare a meno di andare a visitare lo Zocalo (piazza centrale ) con la sua bandiera tricolore

 

-    Bus turistico (3 h di giro completo su bus 2 piani rosso)           9-21

Possibilità di fermarsi e salire/scendere in ogni fermata,biglietto on board

-         Altro posto da vedere assolutamente sono le rovine del Templo Mayor a Città del Messico     sono oggi l'unica testimonianza rimastaci sulla preesistente capitale degli Aztechi-Méxica, Tenochtitlán.
La costruzione del Templo Mayor fu iniziata subito dopo la fondazione della città, ma il grande santuario venne ricostruito e ampliato almeno sette volte, inglobando le strutture più antiche.

 

L'immensa piramide serviva da supporto a due templi gemelli, uno dedicato al dio della pioggia Tlaloc, dipinto di colore blu, l'altro consacrato al dio della guerra Huitzilpochtli, dipinto di colore rosso. Una doppia ripida scalinata portava sulla piattaforma più alta di fronte ai templi dove venivano consumati i sacrifici.
La piramide del Templo Mayor simboleggia la visione cosmogonica degli Aztechi: il tempio si trova al centro della Terra, divisa in quattro parti orientate verso i punti cardinali; al di sopra del tempio si innalzano i tredici cieli del Mondo della Dualità, l'Omeyocan, mentre al di sotto della piramide si celano i nove livelli dell'Inframondo, il Mictlán [clicca sull'immagine qui a lato per vederne l'ingrandimento].
Fu la dea Coyolxauhqui a far scoprire agli archeologi moderni le fondamenta del Templo Mayor rimaste sepolte per quasi cinquecento anni: nel 1978, durante i lavori per la costruzione della metropolitana di Città del Messico venne trovata alle spalle della Cattedrale una pesante lastra che raffigurava la dea della Luna fatta a pezzi.

 

 

-                     alle 18:00 partenza per Chetumal  arrivo alle 19:55 Hotel Casablanca

 

16/01/Lunedì  

-         Partenza Chetumal dalla stazione centrale dei bus ore 06:00 verso XCALAK  con bus Caribe 5 ore di bus

Bungalows Costa de Cocos

 

17/01 Martedì

-          Free

18/01 Mercoledì

-          Free

 

 

 

19/01 Giovedì partenza per PLAYA DEL CARMEN 

Partenza da Xcalak in bus alle 05:00 compagnia Caribe cambio a Limones compagnia Mayab ore 07:30

 

Ostello_Colores_Mexicano

 

22/01 Domenica

-         Tulum

  La posizione costiera di Tulum, con l’alto edificio del Castillo a picco sul mare, ha fatto sì che la cittadella fosse la prima a essere avvistata dagli spagnoli. Il 3 marzo 1517 tre vascelli spagnoli giunsero nei pressi della città e vennero raggiunti da alcune piroghe maya. Tulum fu teatro di un primo scontro tra maya e invasori, avvenuto allo sbarco degli europei e risoltosi a favore degli invasori. [Piantina sopra: sulle rive del Mar dei Caraibi e circondata da mura che completano la difesa naturale della città, il sito di Tulum è composto da una serie di santuari disposti attorno al Castillo centraleLa favorevole posizione geografica collocava Tulum sull’asse commerciale che congiungeva l’Altopiano messicano e l’America centrale

 

 

 

 

 I commerci si svolgevano via mare, su grandi piroghe che approdavano nell’insenatura presso il Castillo scaricando merci come miele, sale, pesce, oggetti di ossidiana e piume di QuezalL’espressione artistica di Tulum rivela influssi di regioni lontane, come quella dei Mixtechi dell’altopiano di Oaxaca. Una singolare divinità, il dio discendente, collegata forse al miele o al sole al tramonto, appare rappresentata in molti edifici, nelle nicchie verticali sopra gli ingressi. Si tratta di una figura misteriosa, unica nell’arte classica maya: è presentato a testa in giù, con le gambe all’aria divaricate, coda di uccello e ali. nti, in cui si riconosce l’influsso mixteco. In un affresco a fondo nero la dea Ix Chel è accompagnata dal dio Chaac.

Il sito archeologico comprende numerose costruzioni e monumenti, molti dei quali destinati ad uso cerimoniale e religioso ed un sentiero o saché lungo 540 metri. I resti sono classificati per gruppi a seconda della loro ubicazione nell’area: il gruppo di Los Pájaros con muri ornati da affreschi che rappresentano diversi uccelli della regione; il gruppo del Jaguar con la figura discendente di un felino nelle cui vicinanze un bellissimo cenote di vitale importanza per l’approvvigionamento idrico della regione; il gruppo Quelle presso la cala con costruzioni che sembrano poter essere messe in relazione con l’attività marittima.

 

                                                  

23/01 Lunedì

     -         Chichen itza (3 ore pulmino 12 posti, 4 ore bus linea) Il sito archeologico di Chichen Itza occupa un'area di 320 ettari ed è uno dei più importanti e più famosi del Messico. Secondo le cronache la città fu fondata nel 432 d.C. e ricostruita nel 987 d.C. quando cadde sotto la dominazione tolteca.

-                      

La piramide di Kukulcàn, detta anche El Castillo, a nove piani scalati che porta sulla sommità un tempio, a cui si accede tramite quattro gradinate. Alla base di ogni rampa la testa di un enorme serpente dalle fauci spalancate. La piramide è famosa per l'evento astronomico che si ripete ogni anno nel giorno dell'equinozio primaverile (21 marzo), durante il quale i raggi del sole proiettano le ombre dei terrazzamenti sul bordo rialzato della scalinata principale, ricreando la figura di un serpente che si va a congiungere con la testa che risiede alla base della scalinata. Il progressivo mutamento dell'inclinazione dei raggi solari produce l'effetto ottico di un serpente che si muove dall'alto verso la luce della piramide.

 

Il tempio dei guerrieri, una piramide sulla cui piattaforma superiore giace una scultura del Chacmool, distesa su un fianco, mentre sorregge una coppa votiva dove i sacerdoti deponevano le loro offerte. I muri del tempio sono decorati da pannelli sui quali sono raffigurati uomini e animali nell'atto di divorare cuori umani.

 

Le osservazioni astronomiche avvenivano dal Caracol uno dei pochi edifici a pianta circolare del mondo maya e tolteco. Su un doppio basamento dagli angoli smussati venne costruito un edificio in semplici blocchi di pietra levigata scandito da quattro porte, mentre sul tamburo superiore furono applicate delle maschere di Chaac in corrispondenza delle aperture. Un ulteriore piano presenta invece delle finestrelle da cui forse si affacciavano i sacerdoti-astronomi per scrutare il cielo. Il nome Caracol ricorda la scala a chiocciola che, protetta da un muro circolare interno, porta al secondo piano. Qui, senza strumenti se non due assicelle di legno incrociate, i sacerdoti potevano seguire il cammino del Sole e della Luna e studiare esattamente l’arrivo dei solstizi (a Giugno e Dicembre) e degli equinozi (a Marzo e Settembre). La loro perizia nel calcolare lo scorrere del tempo li aveva portati a basarsi su un calendario solare di 365 giorni, con uno scarto infinitesimale su quello stabilito dagli astronomi moderni.

 

 

 

Rientrando visitato il cenote XKE KEN

 

 

25/01 Mercoledì

MERIDA                                Cancun-Merida(4-6 ore bus)   

Ostello Nomadas

Capitale dello Yucatan, conta circa 700.000 abitanti. E' una città molto pulita e ordinata, dove non sembra esistere problemi di criminalità (abbiamo girato anche di notte) e dove si possono riscontrare stili e ritmi di vita molto differenti: dai mercati rionali affollati e chiassosi, alle tranquille zone residenziali piene di ville e case sontuose, dal traffico caotico e disordinato del centro, ai viali puliti (corso Montejo) e imponenti che ricordano gli Champs Elisee... Secondo lo schema tradizionale, al centro si trova la piazza principale con la cattedrale e intorno si stende il centro abitato. I luoghi di maggior interesse sono plaza de la Indipendencia o zòcalo, su cui sorgevano originariamente un grande tempio e una piramide maya, che ora è circondata da alberi di alloro provenienti dall’India. Vi si affacciano la cattedrale, la più grande dello Yucatan, completata nel 1958

, il palazzo del governatore (bellissimi i murales all'interno), il palazzo municipale e il palazzo de Montejo, in cui abitò la famiglia fondatrice della città.

 

Abbastanza "turistico" è il mercato locale che sì svolge poco lontano dalla piazza principale. Vi si trovano una gran quantità di frutta, tessuti, oggetti di artigianato e prodotti in sisal, fra cui le famose amache (a poche decine di metri dal mercato ci sono le fabbriche; se dovete comprarle andate li, risparmiate il 50%).

Sorprendente è stato una sera assistere alla cerimonia quotidiana dell'abbassa bandiera, che si erge su un pennone nella piazza principale tra la cattedrale e il municipio. Non tanto per la cerimonia in sé stessa (un plotoncino di 6 militari accompagnati da una banda formata da una ventina di musicanti), quanto per il patriottismo dimostrato dalla gente comune: chiunque passasse di lì per caso (massaie con la spesa e i bambini, uomini di affari in giacca e cravatta), si fermava e mano sul cuore assisteva alla cerimonia cantando a bassa voce quello che presumo fosse un inno nazionale. Curiosa anche la visita non programmata (non so cosa ne penserebbe Alpitour delle divagazioni della nostra guida, ma sicuramente è stato interessante) del cimitero cittadino: in pratica un mini-quartiere con strade e marciapiedi dove salta subito all'occhio la varietà di colori con le quali sono dipinte le tombe, ognuno rappresentante un tipo di morte diversa (violenta, malattia, ecc.) Carina infine una serata passata in un bel ristorante (gestito da libanesi), continuata in un bar all'aperto (El Pancho) tipico con i camerieri bardati di sombrero e cartucciera (spettacolare la preparazione del Caffè Maya con il liquore d'anice incendiato che forma una cascata di fuoco) e conclusa con il ritorno in albergo in calesse.

 

 

                                                                                                                              

26/02 Giovedì

-                     Merida-Uxmal(1 ora e mezza bus)

Le rovine di Uxmal si trovano in una ampia vallata. Questo era il paese dei Puuc

Nel sito archeologico di Uxmal una delle costruzioni più suggestive è senz'altro la piramide dell'Indovino,

 

costruita tra il VI e il X sec. d.C., alta circa 30 metri, con bordi arrotondati che le conferiscono una forma semiellittica. Appoggiata alla facciata principale una scalinata a tre rampe molto ripida, scalabile dal pubblico (sconsigliato a chi soffre di vertigini). Al termine della scalinata il tempio dedicato al dio Chac.

Il Quadrangolo delle Monache,

 

l'edificio più grandioso del centro. Il nome è stato dato dagli Spagnoli al momento della conquista. Si tratta di un complesso architettonico composto da 4 edifici suddivisi in stanze e costruiti su piani differenti.

 27/02 Venerdì Tour dei Cenote

 

 

28/01 Sabato   PALENQUE   

 Hotel Xibalba

-           Merida –Villahermosa(09:55 /10:55)volo

-                     Palenque (bus2 ore e mezza)

      -          Organizzare viaggio su Frontera Corozal,Bethel,Flores(viajes kukulcan    www.kukulcantravel.com)

 

-                     Organizzare visita al sito di Palenque (transporte Chambalù dalle 6-18 combi ogni 15 minuti) 

  

29/01 Domenica -30/01

-          Sito di Palenque(Chiapas)        8-17    4 dollari 

Occupa un'area vastissima. Ma la zona visitabile è molto ridotta. In più, gran parte degli edifici sono ancora sepolti dalla vegetazione. La loro forma si intuisce sotto il verde della foresta. Palenque à, infatti, stata riscoperta solo nel '700.
Palenque conobbe il suo massimo splendore sotto il re
Pakal. Il re governò la città fra il 615 e il 683 d.C. A Pakal succedette il figlio Chan Balum, che continuò le grandi opere di edificazione del padre. Ma alla sua morte Palenque iniziò un rapido, e per molti versi inspiegabile, declino.
Il principale edificio di Palenque è il
Templo de las Inscripciones. La sua costruzione è stata iniziata da Pakal e terminata da Chan Balum. Il tempio è alto 25 metri, suddivisi in otto piano, uniti da una scalinata di 69 gradini. La sua cima è coronata da una cresta di stucco, tipica delle costruzioni di Palenque. L'esterno del tempio è decorato con alcuni pannelli che raccontano la storia della città e dei suoi governanti. Nel 1952, all'interno del tempio, è stata scoperta una cripta contenente un sarcofago. Si tratta della tomba di Pakal. È stato anche ritrovato lo scheletro adornato da una maschera di giada. Ora scheletro e maschera si trovano al museo di antropologia di Città del Messico. I Maya, come gli egizi, usavano le loro piramidi come luoghi di sepoltura. Questa scoperta è stata fondamentale per conoscere questo popolo così misterioso.


El Palacio è un grande edificio, probabilmente adibito a osservatorio astronomico. È infatti dotato di una torre a quattro piani. È una specie di labirinto. È costituito da una serie di stanze, dove probabilmente risiedevano i sacerdoti.



Il
Grupo de la cruz è costituito da tre edifici molto importanti, costruiti in onore di Cham Balum. Il Templo del Sol è molto ben conservato. Possiede una cresta ancora intatta. Al suo interno è rappresentata l'adorazione del sole. Il Templo de la cruz ha una decorazione che raffigura Pakal e Cham Balum davanti all'albero della vita (la ceiba, un albero tipico della foresta tropicale). Nel Templo de la cruz foliada l'albero della vita compare insieme a pannocchie di mais, simbolo di fertilità e al quetzal, un uccello sacro per i Maya

 


Del Grupo Norte fanno parte il
Templo del Conde,

 

così chiamato perché un eccentrico o nobile francese, il conte di Waldeck abitò sulla sua cima per ben due anni, e il campo de la pelota. Il gioco della palla era molto diffuso tra i Maya. Tutti i siti hanno un loro campo. Tuttavia, le regole non sono ancora chiare. Secondo alcuni, i giocatori della squadra vincitrice venivano sacrificati agli dei.

  

30/01 Lunedì

FLORES                                 Palenque-Frontera Ceibo(4 bus)-Naranjo(40 min.barca)-Flores(4 bus) L'attraversamento della frontiera con il Guatemala è un'avventura da non perdere! Si organizza da Palenque minivan-barca-minivan, con partenza alle 6 di mattina per la Frontera Ceibo in minivan, barca sul fiume Rio S. Pedro, offrendo uno spettacolo mozzafiato, sosta in una località prima di Naranjo

 

 

dove si esplicano le formalità doganali e si paga il visto d'ingresso in Guatemala ,poi arrivati a Naranjo un altro minivan per Flores, nella selvaggia regione del Petén.

 

-                     organizza per Tikal www.ecomaya.com

 

 

31/01 Martedì

-          Sito di Tikal                 6-18    6,50 dollari

Tremila anni fa un gruppo di genti di origini sconosciute comincio` a popolare quella che era una verde valle nel centro delle Americhe, non troppo distante dall'Oceano Atlantico, nella parte meridionale della penisola dello Yucatan I loro discendenti, nel giro di pochi secoli, trasformarono quella zona in una delle civilta` piu` avanzate del continente. Tikal, il nome con cui quella zona e` stata tramandata a noi, divenne il centro della vita politica, amministrativa e forse economica dell'impero Maya. Oggi Tikal e` immersa in una delle piu` fitte giungle tropicali del mondo e ogni anno gli archeologi devono lottare con le forze infinitamente piu` numerose della natura per salvare i templi che rimangono a testimonianza di quell'epoca gloriosa.

Nessun'altra rovina ha conservato il proprio fascino alla stessa maniera. Fosse anche soltanto per le dimensioni davvero colossali, Tikal rimarra` come l'emblema ultimo e definitivo della civilta` Maya. Non sappiamo, e forse non sapremo mai, cosa causo` l'abbandono di Tikal, circa mille anni fa.

Fu nel 1697 che gli spagnoli occuparono l'ultimo angolo di questa terra, il Peten, ma da secoli la citta` (cosi` come molte delle altre che la contornavano) era stata abbandonata alla giungla. Anzi, non se ne aveva piu` notizia. Nel 1848 due spagnoli condussero una spedizione nella giungla e "scoprirono" la citta`. Trent'anni dopo arrivarono i primi archeologhi, che pero` trovarono soltanto giungla. Ci vollero decenni per liberare i templi principali dall'abbraccio mortale degli alberi. I primi studi accreditarono subito la Grande Plaza ai primordi dell'era cristiana, e oggi c'e` consenso attorno all'anno 150 avanti Cristo come data delle prime costruzioni della Tikal che vediamo oggi (ma uno degli edifici, comunemente noto come "Mundo Perdido", potrebbe essere persino 500 anni piu` vecchio). Non siamo neppure certi dell'estensione di Tikal. Sono state tracciate diverse mappe della citta`, ma in realta` nessuno sa cosa si nasconda ancora sotto la giungla. Gli edifici sembrano estendersi senza interruzione per chilometri e chilometri in tutte le direzioni, il che` ha spinto diversi archeologici ad ipotizzare che Maya fosse una metropoli delle dimensioni dell'antica Roma, se non piu` grande. Il parco archeologico attuale e` di circa mille chilometri quadrati, ma "soltanto" i venti chilometri quadrati del centro sono stati accuratamente cartografati. In questo "centro" sono stati identificati piu` di tremila edifici: templi, palazzi, residenze, santuari e centinaia di monumenti di pietra, in particolare le famose "stele" che sono state usate per decifrare l'alfabeto Maya.

A complicare le cose e` il fatto che sembrano esistere strati inferiori: Tikal, come Roma o Firenze, venne continuamente ricostruita su se stessa. La Grande Plaza, il luogo piu` visitato, contiene il Primo Tempio, eretto nel 700 d.c. Come molte altre strutture, si puo` ascendere fino alla cima tramite una ripida e impervia scalinata. Questo tempio e gli altri della piazza ben rappresentano lo stile classico di Tikal: la sagoma piramidale a terrazze, con la scalinata centrale sormontata da una cappella di blocchi compatti e i tempietti caratterizzati dall'arco Maya. E una profusione di iscrizioni in geroglifici.

 

La vista dalla cima (sessanta metri piu` in alto) e` deludente: nient'altro che giungla. Ma la piazza acquista la sua prospettiva naturale ed e` facile immaginare come dovesse essere imponente quel gruppo di costruzioni. L'Acropoli settentrionale e` uno degli edifici piu` complessi della zona e cio` che si vede e` soltanto la punta dell'iceberg. All'interno del dedalo di camere sotterranee vennero ritrovate gran parte delle stele piu` studiate, ciascuna ricca di iscrizioni che ci raccontano la storia antica di questa citta`.

Da qui si completa il circuito della piazza con l'Acropoli Centrale, il palazzo a cinque piani, e gli altri due templi. E questa e` soltanto la piazza centrale.

 

Il Quarto Tempio, per citare soltanto una delle altre meraviglie di Tikal, e` nascosto ancor piu` addentro la giungla, anzi, ne e` tuttora sommerso in parte. Lo si "scala" aggrappandosi a rami e radici. Con i suoi settanta metri di altezza fu a lungo (fino agli Trenta) la costruzione piu` elevata delle Americhe. Eppure anche da questa sommita` non si vede nulla: ancora una volta il panorama e` fatto soltanto di cime di alberi, e questo da` un'idea di quanto sia fitta la giungla del Peten. Poi ci sono ancora il Tempio delle Iscrizioni, la Plaza dei Sette Templi e cosi` via. Uno puo` trascorrere settimane a gironzolare per i sentieri della giungla. Per quanto il numero dei visitatori sia in continuo aumento, la citta` e` talmente vasta che spesso ci si ritrova soli nella giungla. E allora davvero Tikal acquista il fascino della citta` perduta ed e` naturale domandarsi, come hanno fatto tutti gli archeologhi che hanno messo piede qui, dove se ne andarono le centinaia di migliaia di persone che vivevano fra questi templi, uno dei grandi misteri del pianeta.

Notizie pratiche

A Tikal c'e` una minuscola pista di atterraggio, ma i voli di linea provenienti dalla capitale (300 chilometri a sudovest) atterrano nella vicina Flores, una pittoresca cittadina coricata su un'isola in mezzo al lago di Peten-Itza. Fra Flores a Tikal fanno la spola innumerevoli veicoli. A Tikal e` possibile alloggiare in tre alberghetti ai margini della giungla, un po' spartani ma molto suggestivi. Flores oggi rigurgita di hotel e pensioni. Nella capitale, Ciudad de Guatemala, e` semplice e rapido fare prenotazioni presso una qualsiasi delle agenzie del centro. La temperatura e` sempre mite o elevata, mai bassa da doversi preoccupare. Da evitare soltanto la stagione delle piogge, da giugno a ottobre. Le stagioni ideali sono forse la primavera e l'inverno, in particolare fra febbraio e maggio, all'apice della siccita`. In tutti gli altri mesi e` meglio munirsi di repellente d'insetti.

La giungla

La giungla attorno a Tikal rimane spesso in secondo piano a causa della bellezza di Tikal, ma in realta` e` una delle piu` interessanti del pianeta. Il Guatemala non ha vissuto le tragedie di disboscamento e di sovrappopolazione di altre zone del pianeta, e sembra relativamente immune agli incendi che si accaniscono contro l'Amazzonia e il Borneo. I cedri spagnoli (le "ceibas"), i mahogani, le palme, gli "zapote" formano una cornice imponente per la citta` fantasma dei Maya. Nei loro rami si annidano circa duecento specie di uccelli, fra cui innumerevoli pappagalli e pavoni. Le scimmie-ragno vengono fuori a branchi nel tardo pomeriggio. Attorno a Tikal abbondano i giaguari e persino i puma, ma fortunatamente non attaccano l'uomo. Fra i serpenti sono particolarmente celebri il serpente corallo e il fer-de-lance (o "barba amarilla"), entrambi velenosi, oltre a centinaia di innocue bisce. Una passeggiata nella giungla non e` un'opzione, ma una condizione: per raggiungere le rovine piu` vicine occorre comunque camminare un chilometro nella giungla, e la sera e` facile imbattersi in vita animale. Le rovine piu` distanti dal villaggio richiedono camminate ancor piu` lunghe e pertanto offrono incontri ancor piu` frequenti con la fauna locale.

 

 

 

1/02 Mercoledì

ANTIGUA      Flores-Guatemala city(aereo)-Antigua(1 ora minivan)

Ostello El Montañes

 

Antigua è stata la capitale del Guatemala dal 1543 fino al 1773, anno in cui venne rasa al suolo da un terremoto devastante. La capitale fu quindi trasferita 45 km più a est, sul luogo dove attualmente sorge Città del Guatemala. Antigua è una delle più antiche e belle città americane. Situata tra magnifici vulcani - Agua, Fuego e Acatenango - la città conserva ancora splendidi palazzi coloniali che sono sopravvissuti a 16 terremoti e a numerose inondazioni e incendi.

 

L'antica capitale è particolarmente attraente durante la Semana Santa, quando le strade vengono ricoperte di ricche decorazioni composte di segatura colorata e di petali di fiori. Le chiese della città hanno perso quasi tutto il loro splendore barocco: i lavori di restauro e ristrutturazione, resi necessari dai vari terremoti, le hanno spogliate della loro eleganza e bellezza. Sopravvivono, tuttavia, alcuni pregevoli esempi, in particolare La Merced, la Iglesia de San Francisco e il Convento de las Capucinas (oggi un museo). La Casa K'ojom è un affascinante museo dedicato alla musica e alle cerimonie maya; visitando il locale cimitero, potrete scoprire il mondo delle antiche credenze maya. Tutte le domeniche, turisti e abitanti del luogo affollano il frenetico mercato nel Parque Central per comprare e vendere merci di ogni genere.

 

-          Organizzare per Chichicastenango

-               Visitare el Parque Central

 

 

 

 

-         2/02 Giovedì

Mercato di Chichicastenango dall’alba alle 14 non visitare cimitero pericolo di rapine

Situata a 2030 m di altitudine, la magica e nebbiosa città di Chichi è circondata da valli e dominata da maestose montagne. Nonostante la sua posizione isolata, la città è sempre stata un importante nodo commerciale. Non mancate di visitare il mercato domenicale, con le processioni delle cofradías (confraternite religiose). Gli abitanti del luogo seguono una fede religiosa composta di elementi cattolici e riti tradizionali maya; potrete assistere a queste antiche cerimonie nelle zone circostanti la chiesa di Santo Tomás, e presso il tempio di Pascual Abaj, dedicato alla divinità maya della terra. Incenso, cibo e bevande vengono offerte agli avi e alle divinità; i doni valgono anche a propiziare la fertilità della terra. Il Museo Regional della città contiene antichi oggetti e figurine in argilla, punte di freccia in silice e ossidiana, mole per macinare il mais e una splendida collezione di oggetti in giada.  

 

 

3/02 Venerdì

-         Antigua

 

 

 

 

4/02 Sabato                    

     

-         Antigua -Città del Guatemala- Città del Messico

 

 

MEXICO CITY

Ostello_Maison_Havre

 

5/02 domenica

-         Museo nacional de antropologia.  martedì-domenica 9-19

-          Bosque de Chapultepec all’angolo de Paseo de la Riforma – Ghandi            1° secion     

-           M Auditorio

 

 

 

-           Museo di Frida Kahlo                     martedì-domenica 10-18 Londres,247

            A sei isolati da nord di Plaza Hidalgo

 

 

6/02 Lunedì

-          Teotihuacan ( 1 ora di bus TERMINAL NORTE ) autobusesmexico-S.Juan Teotihuacan

            Vedi che il bus vada “los piramides” ogni 20 minuti 2 dollari

 

 

Ultimo rientro 18.30 non andare alla domenica,c’è troppa gente Linea 5 della Metrò (gialla) fermata “Autobuses del norte”

 La città venne concepita secondo un grandioso disegno urbanistico che si articolava intorno a un asse centrale, il Viale dei Morti, dominato dalla gigantesca mole della Piramide del Sole, posta nel cuore della via sacra, e dalla grande piramide della luna che si erge a settentrione

Sull’origine della popolazione che ha saputo inventare una città di sorprendente spazialità, dotandola di opere architettoniche di enormi dimensioni, si possono fare tuttora soltanto congetture. Gli antichi cercarono una risposta nel mito, attribuendo la costruzione delle piramidi agli Dei o ai giganti, mentre oggi si pensa che nella valle di Teotihuacán confluirono probabilmente vari gruppi di popolazioni, dotate di grande inventiva e intelligenza, ed anche di ricchezze economiche sufficienti da poter ideare una città-stato, nonché centro religioso, capace di estendere la sua influenza oltre l’altopiano centrale del Messico, raggiungendo terre molte lontane come quelle dei Maya, degli Zapotechi e delle popolazioni del Golfo.


L’edificio più imponente di Teotihuacán è la Piramide del Sole,

 costruita a quattro livelli sovrapposti su una base di circa 225 metri per lato e alta in origine 75 metri, compreso il tempio sulla sommità, ora scomparso. La facciata principale della Piramide è orientata verso il punto esatto in cui tramonta il sole nel giorno del solstizio d’estate e ciò conferma l’ipotesi che a Teotihuacán il culto del Sole avesse particolare importanza, anche se si ignora a quale divinità fosse consacrato il tempio che coronava la cima. La Piramide era interamente coperta di stucco dipinto di rosso e quando il colore si accendeva nella luce fiammante del tramonto il suo aspetto doveva essere insieme grandioso e terribile.

 

-           Plaza de las tres culturas 8-18 (Tlatelolco,Tempio de Santiago,Secreteria de relaciones esteriores)

M Tlatelolco all’estremità opposta della plaza gira a sn dopo un parco giochi segui la strada fino a Lerdo dopo averlo attraversato,prosegui tagliando il parco ed un altro complesso residenzialefino al eje central procedi a sud e attraversa un cavalcavia pedonale che conduce direttamente a plaza de las tres cultura.

 

 

 

 

 

 

 

7/02 Martedì

 

-         Città del Messico -Bahias d.Huatulco volo diretto

 

MEXICO CITY

hotel maria mixteca.

 

 

 

8/02 Mercoledì

-         Tour Hermano Lobo

 

9/02 Giovedì

-          Puerto Escondido

10/02 Venerdì

-         Playa Conejos

 

 

11/02 sabato

BAHIAS DE HUATULCO-MEXICO CITY(aereo,mexicana-aerocaribe)-ITALIA

 

 

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