Presepe vivente: si
tratta di una tradizione "recente", in quanto non trae origine nei
secoli passati, tuttavia essa è attesa ogni anno con uguale
interesse per la partecipazione di adulti e di numerosi bambini, questi
ultimi abbigliati da teneri angeli e simpatici pastorelli.
Processione alla Madonna della Misericordia di Castelleone (1^ domenica di Maggio): è
molto probabilmente la tradizione più antica conosciuta a
Trigolo, in quanto ve ne è traccia nelle cronache locali del '600. Si
tratta dell'annuale pellegrinaggio a piedi (circa 10 km) che
accompagna il S. Crocefisso dalla parrocchiale di
Trigolo fino al Santuario della Madonna della Misericordia di
Castelleone , dove viene celebrata la S. Messa. Segue il pranzo al
sacco, la recita delle litanie e del rosario ed il rientro al paese nel
pomeriggio (a piedi per i più volenterosi). La processione
è accompagnata da oltre un secolo dal corpo bandistico di
Trigolo, che la rende ancor più solenne.
Festa del Patrono San Benedetto Abate (11 luglio): è
la festa del santo protettore al quale è intitolata la chiesa
parrocchiale; fino all'incirca alla metà del '900 essa cadeva
tradizionalmente il giorno 21 marzo, primo giorno di primavera. La
concomitanza con l'alacrità dei lavori nei campi (nei quali era
impegnata gran parte della popolazione trigolese) portò al
rinvio dei festeggiamenti al giorno 11 luglio.
Sagra
(3^ domenica di Settembre):
sinonimo di "festa sacra", un tempo la sagra coincideva normalmente con
la ricorrenza della consacrazione della chiesa parrocchiale. Sappiamo
tuttavia che la parrocchiale di Trigolo, ricostruita agli inizi del
'700, fu solo benedetta e la sua consacrazione è avvenuta in
tempi molto recenti, esattamente nel 2002. Eppure la sagra viene
festeggiata a Trigolo da
moltissimi decenni, abbinata spesso all'Esaltazione della S. Croce. Il
richiamo dei divertimenti con giostre, fiere e balli era frequente
già nelle cronache dei primi del '900, quando a Trigolo
accorreva per l'occasione una grande quantità di persone
provenienti anche dai paesi limitrofi. Più tardi, in seguito al
fenomeno migratorio, la sagra costituì l'occasione di visita al
paese natale da parte di coloro che si erano trasferiti nel
milanese per motivi di lavoro.