il Bar Tascòn all'incrocio per Soresina
Sono contento di avere scoperto nella
mia abituale ricerca un nuovo sito sul nostro paese. Complimenti! Visito
spesso quello della parrocchia e quello della banda. Ho avuto la tentazione
di aprirne uno che parlasse di Trigolo, con l'obiettivo di raccogliere
ricordi di chi ormai il paese ce l'ha solo nel cuore perchè ci vive
lontano. (...)
Un fatto che mi piace
raccontare, anche se non ricordo con precisione le date, è che nel 1957/ 58,
io avevo 10/11 anni, l'allora curato, Don Giacomo (Cima?), ci ha portato in gita a
Cremona a trovare Mina perchè, da quel che avevo capito, era una sua cara
amica. Lei ci ha ricevuti in casa, che si trovava in cima ad una lunga scala
esterna con ringhiera in ferro, ci ha fatto accomodare in un'angusta cucina
su divano e sedie, potevamo essere non più di otto, e lei, giovanissima,
poteva avere 17/18 anni (io proprio non avevo idea chi fosse) ci ha
offerto un thè che abbiamo bevuto con piacere in un ambiente familiare. Ci
ha poi salutati regalandoci una sua fotografia firmata. Credo che
lo stesso anno, o forse il successivo, sempre Don Giacomo abbia
organizzato, presso il cinematografo dell'oratorio, che era lì dov'è adesso,
una serata con Mina che cantava e con la televisione che la mandava
in onda. Quella sera il paese era in subbuglio, i miei familiari
che avevano il bar (Bar Tascon, all'angolo tra via Roma e via
per Soresina, ora non c'è più - la fotografia principale del tuo sito
è presa proprio dalla posizione dov'era il mio bar-) ,credo con una delle
pochissime televisioni del paese, erano più agitati degli altri perchè la
televisione non riceveva il segnale e il tecnico che ce l'aveva installata
faceva salti mortali con strane antenne aggiuntive. Lo spettacolo cominciava
da un momento all'altro e il bar era pieno, la gente faceva la coda sulla
porta, clienti con mogli e figli.
curiosi di vedere un avvenimento trigolese
in televisione. E' finita bene perchè il segnale è arrivato anche se ogni
tanto si perdeva. Il tecnico è rimasto a disposizione per tutta la
manifestazione. Don Giacomo avrebbe lasciato Trigolo dopo poco
tempo.
Quanti ricordi curiosi e simpatici potrebbero raccontare i
trigolesi. ..."
Immagini dall'Album fotografico trigolese
| |
Ragazzi dell'Oratorio (anni '50) | 1 - Pierluigi Milanesi 6 - Franco Miglio 2 - ................ ................ 7 -
Gianfranco Frosi 3 - Renato Della Giovanna 8 - Marino Della
Giovanna 4 - Livio Cigoli 9 - Sergio Cigoli 5 -
................ ................ 10 - Luciano Labadini |
| |
Bambini con il Parroco Don Giovanni Ramanzoni (anni '50) | 1 - ...................... Pedrini (?) 2 - Gianni Bianchi
3 - Celestino ...................
4 - Raffaele Ferri 5 - ............ ................. 6 -
Gianfranco Frosi (Tascon) 7 - ...............
Alquà 8 - ............ ................. 9 - Santo Denti 10
-
Adriano Brignoli
11 - ............ ................. 12 - Franco
Pedrazzi 13 - Don Giovanni Ramanzoni 14 - Ferruccio Maruti
(?) 15 - Renzo Malaggi 16 - Sergio ............ (Planchet) 17 -
Emilio Mori 18 - .............. ................. 19 -
............... .................... |
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Ragazzi con Don Felice Bosio | 1 - ............... ................... 2 - Mario Mori
3 - Mario Iacomelli. 4 - Don Felice Bosio
5 - Gianfranco Frosi 6 - Renato Della Giovanna 7 -
............... .................. 8 - Livio Cigoli 9 - Sergio
Cigoli 10 - Marino Della Giovanna 11 - Battista ......... 12 - Adriano Berlonghi 13 - Emilio Iacomelli |
Il
Sig. Giulio Bertoni ha voluto sottolineare il 50° Anniversario
dell'apertura della Casa di Riposo (oggi denominata "ASP Luigina
Milanesi e Paolo Frosi") che fu solennemente inaugurata dal Vescovo
Mons. Danio Bolognini il 25 aprile 1958:
"Ringrazio il sig.
Gianfranco Frosi e la redazione di Trigoloweb per
avermi fatto ritornare indietro con gli anni e per avermi fatto sentire ancora
tanto vicino Trigolo.
Anch'io sono via da
molti anni. Ho lasciato Trigolo dopo aver
terminato le scuole elementari e dopo aver percorso l'Italia intera mi ritrovo
a Rubiera, sulla via Emilia, equidistante da Reggio Emilia e Modena.
Lavoro a Reggio Emilia e vivo
a Rubiera con mia moglie e i miei tre figli.
Mi chiamo Giulio Bertoni, ma i
più anziani, se si ricordano di me, mi ricordano con "el fieul del
segretare", perchè mio padre è stato per diversi anni segretario comunale
di Trigolo.
Riprendendo l'invito della
redazione di dare il proprio contributo di ricordi e immagini che
appartengono al passato di Trigolo, inviando brevi racconti o vecchie
fotografie di paese, grazie ai quali sia possibile aprire una
"finestra storica", certamente gradita da chi ancora vive a Trigolo e
lungamente auspicata da chi da molto tempo ha lasciato il paese, vi invio alcune
foto dell'inaugurazione della Casa di riposo.
La prima foto ritrae la
processione che si è snodata dal centro del paese sino alla Casa di riposo
di via Canevari.
Era il 25 aprile 1958.
La seconda foto ritrae
il momento del taglio del nastro da parte di S.E. il Vescovo di Cremona Mons.
Danio Bolognini.
Alla sua destra (a sinistra
nella foto) è facilmente riconoscibile don Giovanni Ramanzoni, parroco di
Trigolo ed entusiasta artefice della costruzione della Casa di riposo.
La terza foto
ritrae la facciata nord della Casa di riposo, com'era allora.
La quarta foto
ritrae il lato ovest.
La quinta foto
ritrae l'affresco (ndr: quadro ad olio del Prof. Cesare Secchi) all'interno della Casa di riposo dove il parroco dedica
l'opera alla Madonna della Misericordia.
Sulla destra si vedono i due
coniugi benefattori Luigina Milanesi e Paolo Frosi.
La sesta foto
ritrae un momento del rinfresco.
C'era praticamente tutto il paese, ma la foto
che ho trovato ritrae (da sinistra a destra): mio padre Peppino, che è stato il
primo segretario della Casa di riposo e diretto collaboratore di don
Ramanzoni, un signore di cui non conosco il nome (Pilla Giuseppe, ndr), la signora Lina
Grossi, la signora Fiorella Bosio e (sulla destra) si scorge il viso di
mia mamma Ida.
Dei due bimbi piccoli io sono
il ricciolino al centro. (il bimbo biondo è Angelo Pilla- ndr)
La settima foto
ritrae la lapide commemorativa posta tre anni dopo l'inaugurazione.
Un cordiale saluto alla
redazione di Trigoloweb, al signor Gianfranco Frosi (che io ricordo come nella
foto con la maglietta da calciatore) per la simpatica iniziativa, ai molti
amici che sono ancora a Trigolo, a quelli che sono andati via come me e a tutti
i trigolesi.
Dall'archivio
privato dell'attuale Sindaco di Trigolo Dr. Alfonso Cesare Biaggi sono
invece riemerse due immagini inedite risalenti al dicembre 1918, che
ritraggono l'eccezionale flusso di gente accorso per partecipare
ai funerali di uno o più caduti trigolesi della Prima Guerra Mondiale.
Le fotografie furono scattate dal Sig. Giovanni Somboli, pittore e
decoratore (1891-1983), che all'epoca aveva il compito di fotografo
all'interno del Battaglione Veneto.
Un'altra
interessante fotografia storica custodita dal Dr. Biaggi ci offre l'immagine
del paese visto dal lato sud-est nei primissimi anni del '900. Fu
scattata probabilmente dal Sig. Gino Bonomi, trigolese di nascita, che
svolse l'incarico di Segretario Comunale in vari paesi e
saltuariamente anche a Trigolo.
La
fotografia fu quasi certamente
realizzata da una delle finestre del Palazzo Favalli, un tempo
esistente in Via Soresina, scomparso nel 1938 e in luogo del quale, in
tempi molto più recenti, sarebbero sorti gli attuali condomini.
Da notare che sulla piazza si scorge ancora il vecchio e cadente Oratorio di San Rocco,
poi demolito nel 1915 e del quale fu fatta memoria mediante la
realizzazione di un simulacro con epigrafe commemorativa sul lato
opposto della piazza stessa. In primo piano la Villa Fumagalli con
l'ampia zona verde, il muro di cinta ancora esistente e la piccola
roggia che costeggiava la strada, fino a congiungersi con la Roggia
Stanga. In secondo piano la Villa Ciboldi-Gramignola e la Cascina
Sant'Ippolito (in Via Mantova).
Veduta dal lato sud est del paese - a destra, nel particolare della foto, l'Oratorio di San Rocco
L'immagine che segue propone invece la Piazza del Comune (Piazza Europa) negli anni '40. Da
notare, all'orizzonte, l'alto camino della filanda che all'epoca
"svettava" lungo la Via Maggiore e la tranquillità della piazza,
senza automobili parcheggiate, con due uomini che con aria divertita e
curiosa osservano il fotografo da una finestra del Municipio,
mentre un ignaro passante si allontana sulla sua bicicletta.
Ed ecco proposto un nuovo "tassello" di storia trigolese.
Questa foto inedita raffigura il corteo per l'inaugurazione della "Casa del Fascio" (oggi residenza Milanesi-Adami in Piazza Europa), avvenuta nel 1936.
Sotto,
nel
particolare della foto è riconoscibile il Federale di Cremona,
accolto
dalla folla e dalle autorità, mentre sulla destra
troneggiano l'enorme elmetto ed i grandi fasci littori appositamente
realizzati da Giovanni
Somboli.
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