NEMESIS |
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Genesis Tribute Band |
I Nemesis nascono nel Gennaio 2001,l'idea è di Carlo Morelli ,il nostro batterista, che nonostante i suoi 18 anni ha già in mano una tecnica formidabile.Amante del progressive ha iniziato a suonare con una cover band ( PFM).Già diplomato presso l'Università della Musica di Roma e' attualmente impegnato negli studi al conservatorio di Perugia .Credo che conosca e abbia suonato tutti i brani pubblicati. Preciso micidiale a volte si diverte a fare dei collage utilizzando le parti piu’ difficili e piu’ belle di varie versioni di uno stesso brano, per fonderle in unica parte di batteria che risulta alla fine un concentrato di tecnica incredibile (n.b. senza perdere il tiro).
Pur consapevole della difficoltà di trovare elementi amanti e disposti verso questo genere musicale,ha interpellato il sottoscritto (Edoardo-Guitar) e Walter (keyboards), nel tentativo di creare una Genesis cover band. Walter proviene da una formazione classica, credo non conoscesse i Genesis prima di unirsi a noi in questa impresa.E’ bastato pochissimo,dato le sue grandi doti tecniche,per entrare nell’atmosfera , per crogiolarsi nei giochi di prestigio delle tastiere,per addentrarsi nella ricerca dei suoni e delle atmosfere e nell’organizzazione architettonica dei brani. Diplomato in pianoforte attualmente impegnato negli studi di composizione al Conservatorio di Perugia, è una delle colonne portanti del gruppo.
Il
sottoscritto Edoardo Regni (guitar) amante
da sempre dei Genesis, fin dagli anni 70 , ha suonato in vari gruppi
affrontando i generi piu’ disparati dall’hard-rock al progressive Italiano,
qualche puntatina nel blues e nella fusion,un grande amore per i Pink-Floyd
ma con un sogno nel cassetto e cioè di trovare dei musicisti
appassionati di questo genere ed in grado di affrontare tecnicamente la sfida.
Il primo impatto è stato subito positivo.Fin dall' inizio abbiamo capito che, nonostante la difficoltà e la complessità dei brani, era possibile fare qualche cosa di buono.Ora il problema erà completare l'organico.Tutti i musicisti, fans dei Genesis, sanno che razza di lavoro deve svolgere il bassista di un gruppo come questo ( uso del basso alternato alla chitarra acustica+ basso pedale) senza considerare la complessità del pezzo di per se.Dopo una frustrante ricerca (sia per noi sia per i vari aspiranti bassisti) finalmente la soluzione: Claudio Baldinelli , ottimo chitarrista e bassista. ll tipaccio proviene da esperienze diverse, tendenzialmente amante del Rock, la musica rappresenta gran parte della sua vita. E’ sistematico, preciso,pignolo (non me ne voglia), alla continua ricerca di quel “quid” che possa soddisfarlo tecnicamente ed emotivamente.Credo che il suo piu’ grosso divertimento sia quello di dover affrontare i tempi così inusuali nella musica attuale , ma che caratterizzano la musica dei Genesis.Un vero spasso :7/8 ,9/4 ,per chi conosce un minimo la musica sa di che cosa sto parlando.
L'ultima grande difficoltà: il vocalist..
Quando Peter Gabriel lasciò i Genesis ,la band si trovò non solo a sostituire un "cantante" ma un frontman ( e di che rango!!!). Dopo una serie di provini capirono che l'unica soluzione era lo stesso Phil Collins .Per alcuni fans fu un colpo molto duro , nessuno poteva ricreare quelle atmosfere e tanto meno eguagliare le capacità interpretative di Peter. Pur ammettendo che Collins non fosse completamente alla sua altezza,personalmente ,come musicista , ritengo che si possa trarre un aspetto positivo da questo cambio della guardia: la scena non era più focalizzata sul solo Peter, finalmente veniva dato il giusto risalto alla musica .Non si trattava più della band di supporto di Peter Gabriel ma dei Genesis.
Detto questo ,potete immaginarvi che razza di problema poteva rappresentare la ricerca di un elemento di questa importanza.
Il
nostro vocalist (Cesare Gambini) e’ stato l’unico,della lista di vari
candidati, a poter superare l’ostacolo dettato proprio dalle variazioni di
tempo, di tonalità, dall’unicità interpretativa di Gabriel/Collins. Cesare
è un navigato lupo di mare, nasce come cantante/tastierista in un ottimo
gruppo pop-rock negli anni 70 ed anche lui ha affrontato i generi più
disparati , dai Cream ai beatles,
da Hendrix al pop Italiano etc. etc.
Ulteriore
membro della band il nostro tecnico del suono (Paolo Morelli).E’
talmente amante di questa musica che riesce a sopportare ore e ore di prove
senza battere ciglio (anzi dice che si diverte !!!!).Il settaggio della nostra
strumentazione e’ molto complesso e solo lui ci tira fuori le gambe.
Nemesis
Commenti
Cosa dire senza passare per fanatici ? e’ certo che chi ha abbracciato la loro musica non puo’ dimenticarla
Chi ama i Genesis li ama profondamente .Una musica che non arriva immediatamente, ha bisogno di più ascolti , ma quando è arrivata è fatta, ti prende completamente e non ti lascia piu’.
Mi sono divertito a suonare Blues, Hard Rock, Pop, un po di Funk ed un po’ di Fusion ma niente mi ha dato quanto la musica dei Genesis.(parlo soprattutto del periodo anni 70).
Da musicista ,il trovarsi di fronte a questa (massa/rivoluzione/integrazione) di tempi melodie e temi completamente originali, ti lascia (stupito/ammirato/soddisfatto).
Ti chiedi come, per un cosi’ lungo periodo di tempo, sia stato possibile creare dei brani così belli da rimanere per sempre nella memoria (di chi ?di tutti?) purtoppo no.
Dopo tutti questi anni, non mi capacito ancora del perché, parlando con altri musicisti, anche loro non siano stati (tutti)colpiti come me da questa musica.
Spiegarla non e’ facile ,si può solo ascoltare, ma quando inizi a sentire un ostinato sopra il quale viene riversato un diluvio di note,o una melodia così struggente la cui capacità di prenderti emotivamente ,viene amplificata dalla bellezza e dalla drammaticità della voce di Peter Gabriel, ti chiedi chi altri possa essere essere in grado di raggiungere di nuovo queste vette.
Non c’è un modulo precostituito , ogni brano fa storia a se.
Sapori talora classicheggianti , atmosfere oniriche, momenti di durezza, fughe interminabili che sfociano in una risoluzione che non poteva essere altro che quella ,per quanto è matematicamente ed emotivamente ineluttabile.
Volendo limitarci ai soli gruppi progressive, non credo che si possa trovare di meglio.
Gli Yes ?: costruzioni armoniche semplici, emozioni ? poche.
Marillon ? ( brutta copia semplificata drammaticità costruità, ricercata, forzata: falsa).
EL&P ?: (grande tecnica, nessuna emozione).
Jetro Tull ?: qualcosa di buono c’è , buona architettura, ironia, emozioni…. pochine.
Alan Parson (gradevole, ma non scherziamo)
Dream Theater : tecnica spaventosa, maggiore modernità, emozioni…..zero.
King Crimson (pionieri, ma proprio per questo un po’ rozzi,sonorità imparagonabili, per non parlare delle ….emozioni)
Mike Olfield ?( ma quella e’ new age!)
I derivati italiani ? BMS,PFM (qualcosa di buono c’è, infinitamente piu’ grandi di qualsiasi altro gruppo Italiano, ma certamente non paragonabili ai Genesis).
Allora dov’è questo fascino ? se non l’avete ancora capito, cambiate sito.
L’EMOZIONE.
Quel tipo di emozione che solo la musica classica ti può dare, struggente, profonda.
Quando all’emozione si lega una costruzione architettonica cosi complessa,ma al tempo stesso armonica,ti chiedi che strano caso abbia potuto portare cinque musicisti così (li vogliamo definire geni?) a trovarsi insieme.
Certamente oggi le cose sono cambiate, sono nati gruppi tecnicamente anche piu’ validi(vedi i sopraccitati Dream Theatre),
la forsennata ricerca dei chitarristi ad eseguire scale a velocità vertiginosa, batteristi con tecniche superlative,tastieristi che pur se bravi relegati a ruoli secondari ( pochi brani, negli ultimi anni,dove si ascolti una tastiera con ruolo di protagonista solistico ).
Mi direte certo che no,. non e’ piu’ di moda…
E chi se ne frega!
Anche Puccini o Beethoven non sono propriamente alla moda.
Se una musica è bella, rimane bella , non ci sono confini di tempo.
L’unico dubbio che mi rimane è: ma è veramente finita l’era del progressive ?E’ mai possibile che questo filone si sia esaurito ?
Ascolto Steve Hackett e la paura mi passa ,capisco che la ricerca sta ancora continuando, che le sonorità stanno al passo con i tempi ,che le emozioni continuano, ma mi chiedo se il nostro Stevie sia tutt’oggi troppo avanti .
O troppo indietro!!??
Cosa significa? Vuol dire che sta perseverando su un filone collaudato per fare presa sui nostalgici?
O crede veramente che ci sia un futuro per questa musica ?.
Le cover band dei Genesis prolificano in tutto il mondo.Ci sarà un perché.
Certo quando sono andato a Roma per vedere il concerto “Caling all Station” oppure ad Assisi per l’ultimo tour in Italia di Steve Hackett ,la cosa che mi ha dato piu’ fastidio e’ vedere che il pubblico era prevalentemente formato , da quarantenni come il sottoscritto ,ma quando penso che il nostro batterista ha appena 17 anni, ed è appassionato quanto me , da sempre ,a questa musica, le speranze tornano.
Conosco fan dei Genesis talmente fan(atici) che hanno approfondito meglio di me, i retroscena, le storie, i dissapori tra i vari componenti della band originale.Ricordo ancora il dispiacere e la delusione all’epoca dell’abbandono del gruppo di Steve Hackett ( forse sbaglierò, ma mi sono fatto l’idea che in parte fosse dovuto allo strapotere di Banks e di converso al minore spazio lasciato al chitarrista), me ne sono reso conto solo in seguito.Anche per questo motivo nel nostro repertorio abbiamo inserito brani di Stevie da solista.(diamo a Stevie quello che e’ di Stevie).
Naturalmente chi legge queste righe non potrà altro che pensare che l'autore è solamente un integralista nostalgico ed inveterato degli anni 70'.Può darsi ...ma quale musica ascoltare, bisogna per forza rifugiarsi nella musica jazz o classica ?.
Perchè ci sono in giro prevalentemente Cover Band di gruppi come Pink Floyd , Deep Purple o Led Zeppelin ?.Esiste la Cover Band di Pupo ? non lo so !.Sta di fatto che quel periodo è stato una fucina di nuove idee e personalità musicali.
Mi sforzo quotidianamente a captare qualsiasi nuova idea ma mi sembrano tutte rielaborazioni di vecchie cose pur nell'immane passo avanti fatto in campo tecno-musicale ( vedi computer music etc etc).
Pur ammettendo di essere un grande appassionato di queste tecnologie , sono propenso comunque a pensare che ,l'introduzione del sequencer sia stato uno dei fattori che ha determinato l'appiattimento della musica (forse perchè è piu' semplice programmare in 4/4 e non effettuare cambiamenti di tempo e velocità).Sta di fatto che anche un semplice brano alla Battisti diventa leggermente difficoltoso da programmare .
Un'altro motivo potrebbe essere che la generazione anni 70' per scrollarsi di dosso il passato (sociale e politico) voleva lasciarsi alle spalle anche i vecchi schemi musicali creandone di nuovi.
In realtà tutto evolve anche Elvis qualche anno prima rappresentava una rivoluzione e negli anni successivi i Police rappresentarono una novità.
Da allora a parte gli U2 e qualche vecchia gloria che ancora resiste nel tempo ,non ci sono stati gruppi che hanno resistito nel tempo o che abbiano creato uno stile inconfondibile.(forse sono io poco attento ?)
Allora il Rock è morto.? Siamo in una fase di stasi? E' mai possibile che solo le necessità di marketing possano condizionare il mercato musicale ?
Eppure Battiato resiste ,non avrà la spinta rivoluzionaria di un tempo,ma almeno si può ascoltare.
mancano le idee oppure chi le ha non può farsi ascoltare da un pubblico vasto?
Le nuove generazioni sono solo rappresentate da branchi di rincoglioniti oppure sono così perchè i media fanno ascoltare solo schifezze ? E' mai possibile che il massimo dell'underground siano Ligabue e Vasco Rossi ?(senza nulla togliere.... Vasco si ascolta sempre volentieri)
Non lo so per il momento mi limito a suonare la musica che mi piace
Ciao saluto tutti i fans
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