doncheese fa cantare tutta la nave...

gruppo Trexenta davanti al Colosseo

Siamo partiti con una scritta sulle spalle: "1 dei 70". Siamo tornati consapevoli di essere uno dei 2.000.000 di Tor Vergata, "sentinelle dell'alba del nuovo millennio". 

Abbiamo condiviso un'esperienza di fede, di vita e di amicizia con altri 2.000.0000 di giovani provenienti da ogni angolo del pianeta con culture, idee, colori di pelle diversi dalle nostre, ma che davanti al Papa sono diventati un'unica idea: voglia di pace, di fratellanza e di dimostrare quanto anche tra i giovani sia ancora viva la voglia di seguire i valori veri.

gli idranti ci rinfrescano in piazza San Pietro

con i quattro mori per le strade romane

 E' stata una sensazione bellissima, era come se intorno a noi non ci fossero confini ne barriere di nessun genere. Il nostro gruppo "dei 70" (con partecipanti da Arixi, San Basilio, Barrali, Selegas, Ortacesus, Suelli, Senorbì, San Nicolò Gerrei, Gergei)  è diventato sempre più unito e compatto giorno dopo giorno nonostante i disagi che, strada facendo, abbiamo incontrato: prima la traversata del Tirreno... allora però non sapevamo che ad attenderci all'alloggio all' EUR ci sarebbero state delle docce gelate all'aperto, poi gli inconvenienti in metropolitana, la conquista di piazza San Pietro, la ricerca giornaliera dei pasti, la passeggiata mattutina (10 chilometri) verso il campus di Tor Vergata,il caldo di quei giorni, per non parlare del frenetico rientro. Ma cosa è tutto ciò di fronte alla forza del nostro grande gruppo guidato da due sacerdoti eccezionali?

Alla fine di questi giorni la scritta sulle nostre spalle è sparita, bruciata dal sole o sciolta dal sudore di quelle calde giornate romane, ma ci è entrata nel cuore e nella testa, insieme alla gioia di aver vissuto un'esperienza che ci segnerà per tutta la vita.

Valentina S.

 

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