Critica del prof. Novarro Guarducci

 

..."conobbi il tremolar della marina. " (Dante - Purg. c. I )

Ne "La lettura" (olio su tela) pile di libri attraggono l'attenzione dell'osservatore, invitandolo e inducendolo a contemplare, attraverso una finestra ideale, il mare in prospettiva, messo in evidenza tra due bande, quella del cielo e quella della spiaggia, e definito da due esili scogliere che accompagnano l'occhio verso una vela isolata, triangolo assoluto, segno, con altri, di un culto irriflesso per la geometria piana.

L'amore per la natura si ripropone in "Marina celeste" (olio su tavola) dove lo spazio ritmato da vele (dolci triangoli), da scogli e da pali, esili cilindri che definiscono la profondità e dove la tavolozza trascolora dal grigio chiaro al celeste. Unica nota non necessaria per commentare il soggetto la presenza di esseri umani che nulla aggiungono alla comprensione dell'opera. Lo stesso mondo pittorico in "Marina gialla" (olio su tela) con la costanza di tre bande, in "Marina con bambini e faro" (olio su tavola) dove il giallo ocra si associa al bleu e la presenza del faro serve come punto di appoggio per "staccare" sulla prospettiva e "Marina con vele bianche" (olio su tela) che ripropone, con varie tonalità di grigio, un soggetto che si arricchisce, ancora, di un istinto creatore che ama la geometria, rettangoli e triangoli. I

n "Marina gialla" (olio su tela) in vari toni, appunto, di giallo, dal chiaro all'ocra, la terra sfuma nel mare, leggermente delineato , e poi nel cielo. I tetti di due cabine, sulla sinistra in basso, sono il punto di partenza per cogliere, trascorrendo con lo sguardo, una cabina isolata sulla destra mentre un ombrellone chiuso in posizione diagonale (movimento), e quasi al centro, invita l'occhio ad afferrare tutta la scena.

"Tre pini (ricordati di..)" (olio su tela), "Il molo" (olio su tela), con graduazione dal grigio al ruggine-vinato e "Tre pini blu" (acrilico e olio su tela: di formato piccolo rispetto ad altre realizzazioni, sapiente per il colore e la disposizione dei tre elementi che compongono l'opera) rappresentano la volontà dell'autore di insistere sul tema della natura per senso innato e scelta consapevole. Notevole "Il borgo" (olio su tela) dove si sommano, si compenetrano e si associano geometria solida e geometria piana (cubi, parallelepipedi, rettangoli, triangoli) con una rigorosa disposizione lirico-prospettica, colori ben disposti, piacevoli e ben compensati. Tre torri emergono dal complesso, due sulla sinistra ed una sulla destra, dolci parallelepipedi e cuspidi piramidali, completando l'opera realizzata con magia quasi astratta.

Come sono deliziosi, e direi perfetti, gli acquerelli di soggetti siciliani (paesetti, agglomerati di case) realizzati con sapienza prospettica, cura lirica del particolare, scelta appropriata dei colori e di paesaggi campestri colti con occhio sicuro e mano ferma, quasi gentile elegia agreste. "Il ritorno di Guidoriccio" (olio su tela) è un attuale riecheggiamento dell'opera del maestro senese, ripetuto con conveniente indipendenza dall'originale, con la collocazione del protagonista alla guida di un'auto forse con volontà lirico-umoristica, e con il piccolo borgo vivo per sicurezza di esecuzione e capacità rappresentativa. Alcune stampe al computer da quadro o foto originali confermano la padronanza dell'artista (che lavora su di un soggetto già esistente e lo ricrea ) nell'uso dello strumento, la disposizione a conseguire buoni risultati con accorgimenti tecnici che sortiscono un esito sorprendente come avviene nella pittura di mele di vari colori (olii su tela) dove il frutto è immerso in un bagno di colore compatto.

Concludendo un'arte, quella di Carlo Trevisan, che segna l'inizio di una stagione matura, in via di continuo affinamento e piena di promesse.

"...tra il cilestrino tremolio del mare..." (G.Pascoli - Poemi Conviviali)

prof. Novarro Guarducci, Lido di Camaiore agosto 2000