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San Filippo Benizi
Sacerdote
23 agosto - FESTA
Firenze, 1233 - Todi, 22 agosto 1285
Etimologia: Filippo =
dal greco: che ama i cavalli,
Padre Vittore dei Servi
di Maria, in un giorno del 1254 va da Firenze a Siena. Lo accompagna un
taciturno fratello laico Filippo, che però interviene con eloquenza
sorprendente in una conversazione dottrinale con due domenicani, incontrati
per via.
Saputa
poi la cosa, i suoi confratelli decidono di avviare al sacerdozio questo
giovane, che si chiama Filippo Benizi, nato nel sestiere fiorentino d'Oltrarno.
I primi testi trecenteschi che parlano di lui sono la Legenda originis Ordinis e la Legenda beati Philippi.
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In questo caso, legenda non ha ancora il significato che acquisterà
più tardi: vuol dire soltanto “cose da leggere”. Ma i due testi, avendo
principalmente uno scopo di edificazione, contengono abbondanti narrazioni
di fatti prodigiosi e scarse precisazioni storiche.
Sembra che Filippo abbia studiato medicina e filosofia, ma non si sa con
certezza dove.
E' certo invece che entra fra i Serviti
nel 1254 e che viene ordinato sacerdote nel 1258-59, assumendo presto
incarichi di responsabilità nel sostegno ai vari conventi, tutti con una
storia ancora breve e operanti in situazioni difficilissime.
E' una continua lotta fra città e
città. Molte di esse, poi, e Firenze in particolare, sono come sdoppiate: ai
cittadini “di dentro”, cioè a quelli che hanno vinto e comandano, si
contrappongono gli “usciti”, quelli che hanno perso e sono stati buttati
fuori (è del 1260 la sanguinosa battaglia di Montaperti, toscani contro
toscani, con strage di fiorentini).
Filippo Benizi lavora
allo sviluppo dell'Ordine e nel 1267 ne viene nominato Priore Generale: la
massima responsabilità. Il suo è il governo
dell'espansione, con fondazione di nuovi conventi, viaggi in Italia e in
Germania, creazione di sodalizi laicali accanto all'Ordine, che imprime il
suo segno nella spiritualità del tempo.
Nel 1268, morto papa Clemente IV, ci sono i famosi tre anni di discussioni
fra i cardinali a Viterbo prima di eleggere Gregorio X (Teobaldo Visconti):
secondo una Legenda, a un certo punto si è pensato di far Papa proprio
Filippo Benizi, che corse subito a nascondersi. Di questo non c'è prova: ma
per il fatto che sorse tale diceria, è un segno certo del suo prestigio
ormai universale nella Chiesa.
Frate Filippo partecipa nel 1274 al Concilio di Lione, e poi difende
vigorosamente l'esistenza stessa del suo Ordine, in rischio di soppressione
per un deliberato appunto di quel Concilio.
Una volta mentre Filippo andava a visitare l'Ordine, trovò un lebbroso
disteso a lato della strada, il quale gli domandò l'elemosina. Il beato
Filippo gli diede la sua tonaca; e quello, indossatala, fu subito risanato e
correndogli dietro gridava: “O uomo santo degnati di aspettarmi, perché io
ti possa ringraziare”. Quando Filippo lo vide, gli disse: “Da' gloria a Dio
Padre e va' in pace: ma bada di non dirlo a nessuno”.
"Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei
fratelli più piccoli, l'avete fatto a me." (Mt 25,40)
Altri miracoli gli vengono attribuiti in vita, ma il miracolo vero e
continuato sono i numerosi santi e beati che si sono formati alla sua scuola
e sul suo esempio, giorno per giorno.
Filippo Benizi muore a Todi, in uno dei conventi più poveri dell'Ordine, il
22 agosto 1285, di ritorno da Roma. Nell'Ordine si comincia subito a
chiamarlo santo, ma a canonizzarlo solennemente sarà papa Clemente X nel
1671. Il corpo è custodito a Firenze in Santa Maria delle Grazie.
Autore: Domenico Agasso
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