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        Sito di sr. Giovanna della Congregazione delle Mantellate Serve di Maria

Sant'Antonio Maria Pucci

religioso
12 gennaio - FESTA

Poggiole di Vernio, Firenze, 16 aprile 1819
+ Viareggio, 12 gennaio 1892

Il suo nome di battesimo fu Eustachio Pucci, nacque a Poggiole di Vernio (Firenze) il 16 aprile 1819. Entrò a 18 anni nei Servi di Maria della SS. Annunziata di Firenze cambiando il nome in Antonio Maria. Nel 1843 fece la professione religiosa e dopo qualche mese fu ordinato sacerdote. Un anno dopo fu inviato come viceparroco nella nuova parrocchia di s. Andrea a Viareggio, affidata ai Servi di Maria e tre anni dopo ne divenne parroco, ufficio che tenne fino alla sua morte, in tutto 48 anni.
Si dedicò con zelo eroico alla cura spirituale e materiale dei suoi fedeli i quali lo chiamavano con affetto “il curatino”. Nel contempo fu per 24 anni priore del suo convento di Viareggio e per sette anni Superiore della Provincia Toscana dei Servi di Maria.

N.B. Questo non è il sito ufficiale della mia Congregazione:  è il Sito "secondo me".   La Web Master
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INIZIO

Anticipando le forme organizzative dell’Azione Cattolica istituì delle Associazioni per ogni categoria dei suoi parrocchiani. Per i giovani: La Compagnia di s. Luigi e la Congregazione della Dottrina Cristiana; per gli uomini: perfezionò la già esistente Alma Compagnia di Maria SS. Addolorata; per le donne: La Congregazione delle Madri Cristiane.
Nel 1853 fondò inoltre le Suore Serve di Maria di Viareggio per l’educazione delle fanciulle, istituì il primo ospizio marino per i bambini malati poveri. Inoltre introdusse altre Organizzazioni già esistenti, tutte dedite alle opere di carità.

Dalle sue Omelie: «Gesù Cristo narrò la parabola del buon Samaritano per farci intendere che la legge della carità fraterna deve essere universale. Prima cioè dobbiamo amare, aiutare e soccorrere quelli che ci sono stretti di parentela e per sangue e di poi tutti quanti, o siano barbari o colti, o cristiani o gentili, o turchi o ebrei, o cattolici o scismatici, tutti dobbiamo amarli. Dobbiamo amare anche i nostri nemici, perdonare loro le ingiurie, e quando essi si trovano in bisogno siamo obbligati a soccorrerli per quanto ce lo permettono le nostre forze.»

Dopo aver soccorso un ammalato in una notte fredda e tempestosa, si ammalò di una polmonite fulminante che lo portò alla morte il 12 gennaio 1892. Sepolto nel cimitero comunale, il corpo del santo “curatino” fu traslato il 18 aprile 1920 nella stessa chiesa di s. Andrea dove aveva trascorso il suo lunghissimo periodo di parroco.
Pio XII il 12 giugno 1952 lo proclama beato e papa Giovanni XXIII lo proclama santo il 9 dicembre 1962.
Sant’Antonio Maria Pucci è esempio fulgido di vita religiosa applicata alla pastorale delle anime.

“Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa”. (Mt 10,40-42)

Autore: Antonio Borrelli

INIZIO

  INNO delle Lodi Mattutine
 

   O servo buono e fedele, Antonio,
poiché tu fosti fedele nel poco
- nella tua umile vita di frate -
ora risplendi su tutta la Chiesa.

Almeno tu eri "il pastore buono"
pastore in veglia tutta la notte:
e le chiamavi una a una per nome
cercando loro i "verdissimi pascoli".

Così operavi e dicevi ai fratelli:
- non date il pane mai senza la fede
perchè mancando di fede è sicuro
che non apprezzano il dono del pane,

né senza il pane donate la fede
poiché è provato che pure la fede
senza il pane non è apprezzata: -
così hai curato per anni il tuo gregge.

Tutti riprendano ancora a sperare,
ancora santi fioriscano, o Madre,
sperino i poveri, gioisca la Chiesa:
e gloria a Dio da tutti i suoi servi!
 

Vangelo del giorno

Giovanni 10,11-16

. Gesù disse ai farisei: "Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore."

 

 

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Aggiornamento 12 gennaio 2006
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