<<< |
I charts ed il fattore
Tempo |
>>> |
|
|
|
Abbiamo detto che i charts
sono la rappresentazione grafica dei prezzi in un dato orizzonte
temporale. Ne consegue che la significatività dei dati
in un chart dipende appunto dal "tempo" rappresentato
e dal nostro obiettivo.
Ad esempio le tendenze di fondo (trend primari e secondari) necessitano
per la loro identificazione di un chart meno erratico rispetto
a quello formato con dati giornalieri. Potremmo utilizzare, per
lo scopo, un chart settimanale (weekly) dove i segnali di tendenza,
che occorrono al trader per il suo lavoro, sono facilmente individuabili,
magari con l'aiuto di uno oscillatore come il MACD .
Valutiamo con attenzione il grafico Weekly di Telecom Italia
Ord. - Osserviamo che il Macd presenta la perforazione del suo
smooting a metà Novembre 99 - Il segnale assume forza
quando supera la linea dello "0" allargando anche la
divergenza. E' un segnale eccezionale che accompagna il rialzo
per oltre quattro mesi.
Il segnale, usando un grafico
settimanale di tipo Three line break (scollegato dal fattore
tempo), diventa ancora più pulito, guidando il nostro
trading in modo semplice e immediato.
All'inverso, i trader specializzati
nelle operazione "intraday", ossia quelle operazioni
di veloci "entrate ed uscite dal mercato" operano su
grafici a "minuti" per cogliere anche i più
piccoli movimenti infragiornalieri degli indici o dei titoli.
Se l'attività ha poi per oggetto un prodotto derivato
quale ad esempio un future, un covered warrant o una option,
l'effetto leva assume particolare rilievo sul risultato del trading.
Il grafico a minuti, però, va letto modificando profondamente
l'interpretazione temporale dei segnali e la loro significatività.
Ad esempio gli oscillatori tipo RSI che segnalano una fase di
ipercomprato/ipervenduto si ritrovano spesso, in un grafico a
minuti, nella posizione limite come pure figure come i "gap",
estremamente significativi in un grafico giornaliero, assumono
una valenza decisamente più bassa in quello a minuti
L'immagine sopra rappresenta
un grafico (Tenfore) a minuti del Fib30 scadenza Giugno 2000
- Notiamo che tra la chiusura delle ore 17.30 del 25/4/2000 e
l'apertura del giorno successivo si forma un deciso gap subito
chiuso alle ore 9,30 dello stesso giorno. In questo tipo di grafico
oltre alla velocità di azione occorre attribuire un peso
diverso a indicatori (es. rsi), figure (es. pennant, triangoli),
e studi (es.elliott wave).
Pratica...docet!
- Bibliografia:
Cohen A. How to use
the 3 Ln.break - Larchmont, NY 1984
Appel G. The Macd Method
- Great Nrck NY 1979
Arms E. The Arms Index (TRIN) - Homewood 1989
Pring M. Technical Analysis Explained - Trend Research
Nison S. Japanese Candlestick Techniques - McGraw-Hill 1991
Nison S. Beyond Candlestick - John Wiley & Sons 1994
Steven A. Technical Analysis - Equis
- GuarinoS. Introduzione all'Analisi
tecnica - Università pop. Napoli Nord
|
- Firma
il GuestBook
- di Salvatore Guarino
|
|